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Lui & Lei

La mia collega 2


di Piccoloteo
22.10.2018    |    500    |    2 4.2
"Entrati in casa mi accomodo sul divano mentre lei prende una bottiglia di spumante dal frigo e riempiti i bicchieri brindiamo finendo quella bottiglia in un..."
Avevo avuto finalmente un veloce ma stupendo rapporto con la mia collega Giulia. Nei giorni successivi non facevo altro che ripensarci e lei ampliava questo mio pensiero inviandomi in continuazione su whatapp milioni di foto dove portando abiti estremamente sexy da vera puttana o soltanto dell'intimo si ritraeva in posizioni molto eccitanti. In più della metà delle foto si divertiva a masturbarsi con ogni oggetto possibile, ma quello preferito sembrava essere una grossa bottiglia di prosecco che si inseriva (bene in profondità) sia all'interno della figa che nel suo piccolo e bel culetto. Anche i messaggi che mi scriveva erano di una porcaggine assurda, descriveva ciò che stava facendo, quello che provava e quello che avrebbe voluto fare e farmi. Nei nostri turni insieme come al solito mi stuzzicava sia con l'abbigliamento "ristretto e stretto" sia con delle parole provocanti per vedere fino a che punto riuscivo a resistere alla tentazione. Passata circa una settimana abbiamo il solito turno pomeridiano e questo significava che la chiusura toccava a noi due e perciò saremmo potuti stare nuovamente da soli. Quel giorno Giulietta portava dei jeans chiari, talmente stretti che il suo culo le risaltava in una maniera strepitosa e una camicetta rossa che diciamo si, era abbottonata, ma quasi per finta, in tal modo da lasciar intravedere bene al di sotto il reggiseno che le stava comprimendo il seno rendendolo ancor più sodo. Lavorando capitava spesso che mi si strusciava contro e cercava di fare tutto il possibile per eccitarmi, cosa che tra l'altro le risultava semplicissima, ogni scusa era buona per piegarsi a novanta mettendosi con il suo culetto in vista verso di me oppure chinandosi in avanti mi lasciava vedere il prosperoso seno. Durante quella giornata ogni oggetto per noi era diventato maliziosamente come un sex toys e ci divertivamo a immaginare il suo uso. A metà giornata Giulia sparisce per un attimo, poi ritornando si presenta con un sacchetto, speravo contenesse di nuovo le sue mutandine...Di corsa lo apro e per mia fortuna vedo un bel perizoma! Piccolissimo, nero in raso lucido con dei brillantini. Stava lavorando pure sta volta senza l'intimo addosso e la situazione mi stava eccitando sempre più.
Messo in tasca, la osservavo durante i suoi piegamenti a pecorina con i jeans che scendendo leggermente mi mostravano lo spacco delle sue chiappe nude, io avevo un cazzo durissimo, Giulia se ne era accorta ma si divertiva nel vedermi soffrire visto che ancora non potevo fargli nulla. Avevo troppa voglia di saltarle sopra ma dovevo ancora aspettare. A forza di giocare non ci siamo resi conto di aver fatto tardi così non avevamo più il tempo necessario per consumare il nostro rapporto all'interno del bar, ero troppo dispiaciuto da ciò ma ci ha pensato lei a tirarmi su il morale. Chiedendomi se mi andava, se per quella sera non avessi impegni ed ero libero ad andare a casa sua per trascorrere la notte insieme, tanto è sola dato che suo marito è fuori per lavoro e tornerà la sera dopo. Gli occhi mi brillavano! Accetto al volo l'invito e ci prepariamo per andare da lei. In auto tengo in una mano il suo perizoma annusandolo mentre con l'altra le tocco e accarezzo la coscia salendo fino più volte all'inguine dove lei ogni volta che arrivo lì mordicchiandosi le labbra emetteva dei piccoli versi di piacere. Entrati in casa mi accomodo sul divano mentre lei prende una bottiglia di spumante dal frigo e riempiti i bicchieri brindiamo finendo quella bottiglia in un baleno. Con l'alcool in circolo Giulia diventa ancora più porca e lasciandomi comodo sul divano si dirige sculettando verso la camera dicendomi di aspettarla li che sarebbe ritornata presto. Si era portata la bottiglia con se. Ad un tratto la luce si spenge e a illuminare la stanza resta soltanto una lampadina che crea una luce molto soffusa, sento Giulia ritornare e guardando verso la porta la vedo con una camminata sensuale che viene nella mia direzione. La puttanella si era cambiata, ora sembrava proprio una pornostar a tutti gli effetti! Calze autoreggenti, perizomino in pizzo nero abbinato a un reggiseno a push-up sempre scuro e una vestaglia in raso, lucida di colore rosa, cortissima e talmente aderente da parere un corpetto. Con il sorriso malizioso da maialina e sguardo da gran troia si ferma davanti a me chiedendomi che ne pensavo. Mi sembrava un sogno, lei era una visione paradisiaca per i miei occhi che la fissavano increduli a tale bellezza. Seduta su una sedia li davanti allarga le gambe, si sposta lateralmente il perizoma che essendo piccolo si è infilato nascondendosi nella figa e con le dita inizia a sgrillettarsi bagnandosi subito. Fracica dagli umori afferra la bottiglia e dopo averla leccata e simulato un pompino comincia pian piano a inserirla dentro, il collo scivola con grande facilità, poi con calma la fa entrare per quasi la metà. Nel frattempo mi sparavo una sega e guardavo quella troia giocare fino a quando si alza, poggia la bottiglia a terra e inginocchiandosi sopra di essa con il culo si prepara a prenderla analmente. Mentre la spingeva dentro io le avvicino il cazzo davanti la faccia e sbattendolo sulla sua bocca aperta le dico di succhiarlo tutto. Parte baciando la cappella, poi passandoci con la lingua intorno ci gioca un po' finendo per farla entrare insieme a tutto il resto del pisello. Spompinava in modo a dir poco magnifico, dal basso mi guardava mentre cercava di infilarsi dentro anche le palle, io spingevo la sua testa verso me accarezzandole i capelli e le dicevo tutte porcate. Smesso di farmi il bocchino le levo la bottiglia dal culo e sdraiata gli allargo le cosce, lecco la fighetta bella depilata e inizio a scoparla. Ovviamente dopo averle dato alcune botte cerco il rapporto anale così lo posiziono sul suo buchetto è senza fatica lo faccio entrare dentro. Giulia contenta mi lasciava proseguire prendendolo tutto su per il culo, felice come non mai. Continuo il rapporto anale per un po' finché non sto per venire così avvisata lo sfilo e lo avvicino al viso dove le vengo riempiendola completamente. Con la lingua cercava di raccogliere più sborra possibile mentre io la aiutavo a prenderla strusciando sopra con la punta della cappella. Finito resto a dormire da lei salutandola la mattina dopo e ringraziandola per la bella serata in sua compagnia
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