Lui & Lei
La collega che non ti immagini
di MrLife
30.09.2024 |
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"Non volontariamente, in quel corso in un ospedale al centro di Milano, capitammo seduti vicino..."
Premetto che il mio lavoro in Ospedale come tecnico sanitario preveda continui aggiornamenti, ed è proprio grazie ad uno di questi che conobbi A. Un tipino socievole, un po’ sopra le righe, chiacchierona e casinista.
Mi aveva già parlato di lei una amica comune che mi mise in guardia dalla sua troppa espansività.
Non volontariamente, in quel corso in un ospedale al centro di Milano, capitammo seduti vicino .
Fu la mia fortuna, perché il tempo volò tra piccole battute e veloci domande sottovoce per non disturbare l’aula e alla fine della giornata, ormai in confidenza come se fossimo buoni amici, mi chiese se le avessi potuto dare uno strappo verso casa in cambio di un aperitivo offerto da lei sotto casa.
Accettai volentieri, ma arrivati sotto casa sua trovammo il bar chiuso.
Senza un minimo di smarrimento A. mi guardò e disse: “perché non sali da me? Penso di vere una bottiglia di vino in frigo! O al massimo berremo del rosso! Ti va?”
Mi ritornarono in mente le parole dell’amica in comune che mi raccomandava di star attento alla sua eccessiva espansività, ma la curiosità era troppa e risposi:”certo, ma non mi trattengo molto che mi aspettano”
A.”sì non ti rapisco mica”.
Salimmo su, una casa che condivideva con un altra ragazza, che però non era li in quel momento.
A.” Il vino dovrebbe esser in frigo e il tirebouchon nel cassetto, io vado a mettermi comoda”
Chiacceravamo a distanza mentre ero intento ad aprire il vino e quando trovai i bicchieri fui invitato nell’altra stanza.
A:” vieni qui che c’è un divanetto e staremo più comodi”
Chiedo permesso e mi si propone una bella sorpresa vestita di una camicia over sbottonata quanto basta. Mi accomodai accanto a lei.
A.”sarai mica imbarazzato che mi sono messa comoda?”
Io”ci mancherebbe, avrei fatto lo stesso! Non con lo stesso risultato”
Ridiamo fintamente imbarazzati.
A” hai mai tradita?” Domanda bruciapelo
Non so perché, negai tresche varie.
A”e non lo faresti mai, nemmeno se rimanesse un segreto segreto?”
La guardai e le dissi che non mi sembrava una che sapesse mantenere i segreti.
Rispose:”invece sono molto brava a tenere segrete le cose..e poi mi piace questa tua finta ingenuità”
Scese dal divano si mise in ginocchio davanti a me e mi slacciò i jeans.
A:”sento che qualcuno qui è eccitato!”
Prese il cazzo in mano, lo massaggiò su e giù mentre leccava le palle. Iniziò a salire con la lingua, lenta e con lo sguardo fisso nei miei occhi e..via tutta la cappella in bocca.
Leccava e succhiava che era il paradiso, una bocca di velluto. Cercò di infilarlo tutto fino in gola rischiando il conato più volte.
Pensai, ma quanto era brava questa Troia!
Giocava con ferocia ingordigia, avevo il cazzo e le palle completamente bagnate dalla sua saliva. Decisi di afferrarle la testa e la baciai.
Ora tocca a me farti impazzire le dissi.
Si stese sul letto e le apri le gambe, iniziai a baciarle l’interno coscia, mentre alternavo lo sguardo ai suoi occhi e alla sua stupenda figa depilata.
Arrivai in mezzo alle sue gambe ed iniziai a giocare con le dita per sentire quanto fosse bagnata e per esporre in clitoride per giocarci. Iniziai a leccarla delicatamente, respirandole sopra e annusandone l’odore, poi le pennellate con la lingua diventavano più insistenti, veloci, lente, tutto intorno. Iniziai a ripassare nei punti dove le sentivo cambiare respiro e poco dopo le uscirono le parole più belle ”vengo..vengo..vengo”
Mi guarda con una faccia da assatanata e mi chiede di stendermi a pancia su, sale su di me e inizia a cavalcarmi, la sento morbida e bagnata, mi piace come si muove, ci sa fare, ma mi piace ancor di più quando sento stringere quella figa e le sento dire ancora “vengooooo”
Cambiamo posizione e la metto a pecora, ora posso vedere il suo sedere sbattere contro le mie anche, colpi decisi, mi piace tirarla per i capelli lunghi e biondi e sculacciarla.
Poi la sdraio su un fianco le alzo la gamba e continuo a spingere dentro e la masturbo con una mano..dura poco così stimolata e di nuovo “vengoooo”.
Una parola stupenda!
Continuo a martellare perché voglio venire anche io, ma lei capisce che potrei durare ancora e allora guardandomi:
“ti piacerebbe aver ora un’altra ragazza qui tra noi?”
Mi vuole far impazzire con l’immaginazione, penso. Ma quel -tra- mi suggerisce altro e allora rispondo:
”tu si vero? ti piacciono anche le donne?beh immagina che ti scopo mentre lecchi una figa”
Chiude gli occhi e si morde le labbra, poi li riapre e con la smorfia di chi sta per venire e lo sguardo di chi non scherza, mi dice:
”sappi che la prossima volta ti faccio scopare anche la mia coinquilina”
A quella immagine e proposta spingo ancor di più e mentre lei finisce di venire le dico che voglio riempirle la bocca.
Si stacca e succhiandomi anche l’anima mi manda in estasi.
…poco dopo mi rivestii e ci lasciammo con la promessa della voglia…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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