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Lui & Lei

“La cameriera e i tavoli della notte”


di Membro VIP di Annunci69.it Biancamante
29.12.2024    |    464    |    5 9.7
"Bianca disse “Gino guarda che ti prendiamo in parola e ti apriremo anche il tuo bellissimo culo stellato a turno..."

Bianca si infilò il grembiule con un gesto rapido, lisciando il tessuto nero con la mano mentre controllava allo specchio del bagno se fosse pronta per la serata di servizio al ristorante.
Quella sera avrebbe festeggiato cinque anni di servizio in quel locale e si era vestita in modo
davvero sexy, sandali con tacco alto, smalto rosso fuoco alle unghie dei piedi ed una
minigonna leggerissima e semitrasparente. Si fece l’occhiolino e felice entrò nella sala. Il
titolare del locale aveva deciso che sarebbe stata una serata in maschera ed aveva
predisposto all’ingresso un contenitore con delle mascherine veneziane da indossare per
tutta la durata della cena. La cameriera aveva scelto una elegante mascherina dorata con fili
di perline e strass.
Era una serata di metà settimana, apparentemente tranquilla, ma nel ristorante stellato “La Tavola Rotonda” le sorprese grazie a lei non mancavano mai. Il locale era frequentato da
gruppi di lavoratori che spesso arrivavano a conclusione di lunghe giornate di cantiere o
ufficio, cercando un piatto caldo e un po’ di leggerezza ma anche qualcosa di non comune
come la straordinaria provocante bellezza della cameriera.
Bianca era il cuore pulsante del ristorante: alta, con capelli biondi raccolti in una coda di
cavallo e un sorriso che sapeva accendere la sala. La sua caratteristica principale? Un
atteggiamento spigliato, amichevole e provocante, specialmente con i gruppi di uomini.
Architetti, geometri, operai: non faceva differenze. Si avvicinava ai tavoli con quel mix di professionalità e ironia che rendeva ogni serata speciale.
Quella sera, il suo tavolo di punta era un gruppo di quattro uomini. Dai vestiti eleganti ma con tracce di polvere sulle scarpe, Bianca intuì che erano professionisti del settore edilizio.
Mentre porgeva i menu, iniziò la sua consueta “danza” di battute e ammiccamenti leggeri.
Avevano scelto delle mascherine da Arlecchino.
“Allora, signori, stasera pasta o bistecca? O volete direttamente il dolce?” chiese con un
sorriso furbo.
I quattro risero. Uno di loro che si presentò come Mauro, un uomo sui cinquant’anni con un accenno di barba, alzò lo sguardo verso di lei.
“Dipende. Ci consiglia qualcosa di speciale, o
ci lasciamo tentare da lei?”
Bianca scrollò le spalle, ridendo.
“Ah, io sono troppo costosa per essere nel menu.”
Le risate scoppiarono fragorose, e la serata continuò in quell’atmosfera di leggerezza.
Bianca aveva imparato a destreggiarsi in situazioni del genere: sapeva dove tracciare il
limite, mantenendo tutto sul filo dell’ambiguità giocosa. Tuttavia, non mancavano mai i
complimenti e le carezze leggere: un tocco distratto al sedere marmoreo mentre portava il
vino, Bianca stasera indossava una minigonna davvero corta, non lasciava niente
all’immaginazione e si divertiva a vedere la reazione del gruppo di uomini quando si piegava in avanti per servire, ad ogni portata la gonna saliva sempre più:”dai ma che guardate? Non avete mai visto un sedere?” Disse come per rimproverare scoppiando poi in una risata fragorosa.
“Sei sempre così gentile o è solo con noi che ti comporti così bene?” le chiese il più giovane
del gruppo, un ragazzo dai capelli ricci.
“Solo con voi”, rispose Bianca con una strizzata d’occhio.
La serata proseguì tra brindisi e battute. Quando il gruppo finì di cenare, Mauro la chiamò a sé mentre stava sparecchiando.
“Sai, Bianca, sei davvero speciale divertente e piacevole.
Che ne dici di continuare la serata con noi? Stiamo pensando di andare in un bar qui vicino.”
Bianca esitò per un attimo. Le piaceva quell’energia, quel senso di compagnia spensierata che spesso si creava con i clienti abituali.
“Va bene, ma niente stasera voglio festeggiare i cinque anni che lavoro in questo posto ma niente scocciature”, disse, fingendo un tono
severo e scoppiando in una risata poi.
“Promesso”, risposero in coro ed ammiccando tra loro felice complicità .
Uscirono insieme dal ristorante, il vento della sera era fresco ma non fastidioso. Bianca si
trovò a camminare con loro verso un bar del centro, ridendo alle battute e ascoltando i
racconti delle loro giornate ma anche delle loro gesta erotiche con le cameriere e bariste
conosciute in altri locali. C’era qualcosa di elettrico nell’aria, un misto di complicità e libertà.
Ogni tanto per scherzo qualcuno le dava uno slchiaffetto al culo dicendo: “ma che chiappe
sode! Come fai ad averle così ? Sarebbe bello poterle vedere!”
Arrivati al bar il barista Gino loro amico aveva avvisato che stava chiudendo e che
avrebbe servito solo qualche giro di bevute. Erano quasi le due del mattino, tra bicchieri di
vino e musica in sottofondo, Bianca si sentiva a suo agio ma il vino stava facendo il suo
effetto euforizzante. Le piaceva essere al centro dell’attenzione di quegli uomini. La serata scorreva leggera, tra discorsi sul lavoro, risate e piccoli flirt affatto innocenti e carezze da parte di tutti i presenti. Intanto Gino stava chiudendo la saracinesca del locale: ragazzi io
intanto mi preparo per la chiusura, certo che la vostra amica sembra proprio una gran bella
troia!” Michele in difesa replicó: “ma che ti viene in mente Gino, lei è Bianca la cameriera
della Tavola rotonda, é una nostra amica, stasera festeggia cinque anni di al locale!”.
“Non scaldarti Michele, non mi offendo mica! Una donna è anche un po’ troia sennò che gusto c’è?”. Allora fammi vedere come servi al tavolo” disse Gino, “certo , visto che oggi è un
giorno speciale vi servirò la frutta in un modo speciale! Gino prendi della frutta,dalle fragole,
banane, mele, arance, taglia tutto in pezzi e poi porta tutto qui in un contenitore”. Gino
curioso non se lo fece ripetere, andò in cucina e fece come aveva chiesto la donna.
“Ragazzi, preparatevi a vivere il dessert più buono del mondo” detto questo, si spogliò
completamente nuda piegandosi per mostrare il culo si era messa a sculettare lentamente
far pesare a tutti il suo splendore impreziosito dalle labbra umide della rosea fichetta già
bagnata e dal più incredibile ed invitata te e stellato buchetto di culo poi si distese sul tavolo più grande del locale sorridendo.
Giù occhi dei quattro uomini strabuzzarono increduli, Michele disse: “che grandissimo pezzo di fica!”. Gino era rientrato, dalla sua bocca aperta si potevano vedere le tonsille. posó sul tavolo della scena il contenitore con la frutta tagliata e prese subito il suo telefono , lo
posizionò sul tavolo di fronte ed attivò la ripresa.
“Allora al lavoro! Adesso prendete la frutta e mettetela su mio corpo. Mi raccomando uno di
voi deve girare un video della serata”. Gli uomini con mani tremolanti posizionavano i pezzi di frutta sulla pelle di Bianca, era completamente depilata, aveva la fica liscia e profumata.
Terminata l’opera di composizione sul suo corpo Bianca disse: “ecco a voi il servizio più
incredibile della vostra vita! Adesso avvicinatevi e mangiate senza usare le mani, voglio sentire la vostra lingua che mi gusta”
Non se lo fecero ripetere , si avvicinarono in tre e due iniziarono dalle arance sulle tette,
leccarono per bene, il terzo si avventò sulla zona della fica con un grugito animale,
mangiarono quanta più frutta possibile liberando la pelle dorata della donna.
Michele e Gino si erano tirati fuori dai pantaloni due membri enormi ed avevano iniziato a
toccarsi le grosse lucide cappelle. Gino disse sorridendo : “ scusa Michele, in effetti la vostra
amica non è troia… ma una grandissima troia ed una grandissima donna”
poi rivolgendosi
alla bella cameriera: “Hei Bianca stasera ci mostrerai quanto sei brava a servire al …tavolo
non solo nel ristorante stellato dove lavori ma anche il tuo bel culo …stellato”. Ci fu una
risata generale a cui si unì anche Bianca.
Intanto uno dei tre che si era spogliato completamente si era allontanato per prendere il cellulare per non farsi sfuggire neanche una angolazione.
Bianca ancora distesa sul tavolo aveva aperto al massimo le cosce per permettere ai tre
uomini ormai nudi di leccarle la succosa patatina grondante di umori profumati.
“Mmmmmm aaaahhhhh che bravi ! Che leccata! Mmmmmmm mi state facendo gode……”
Bianca con il suo primo orgasmo squirta nella bocca del più giovane che lecca tutto con
avidità sgomitandosi il liquido caldo con gli altri due che erano diventati diavoli arrapati ed
avevano preso a smanettare i loro ragazzi duri come l’acciaio!
“ lasciatene un po’ per noi, guarda come squirta la dolce Bianca” dissero Gino e Mauro che si infilarono il profilattico “ la voglio chiamare io per primo, questa troia” poco dopo scansò il ragazzo che stava leccando e infilò la poderosa cappella nel suo fiore ed iniziò a stantuffare con foga! Bianca ebbe il suo secondo orgasmo sotto i colpi poderosi del titolare il gruppo intanto si era riorganizzata i tre ragazzi più giovani si stavano occupando della bocca della bella infilando a turno il cazzo facendosi leccare le palle chi rimaneva fuori veniva masturbato con foga dalle mani sapienti della cameriera. Mauro invece di provare un varco per spingerlo in bocca, ma senza risultato, così Gino disse:” vieni qui Mauro te la faccio scopare un po’ credo proprio che saremo appena sufficienti in cinque a placare questa cavalla in calore’”. Non se lo fece ripetere due volte Mauro si stufò letteralmente tra cosce aperte nella fica ben spalancata di Bianca che lodava come una fontana. Bianca stava godendo tantissimo. : “ sì sì prendetemi tutta voglio godere tanto! Sfondatemi tutti i buchi” così dicendo il gruppo diventò ancora più infoiato, nella fica si alternavano i due cazzoni mentre gli altri a turno si dedicavano alla bocca scopandola come se fosse una fica.
Bianca disse “Gino guarda che ti prendiamo in parola e ti apriremo anche il tuo bellissimo culo
stellato a turno.”
Quel bellissimo sfintere boccheggiava , sembrava tirare i bacetti ai presenti un invito alla penetrazione, Gino si avvicinò come suo solito, senza un minimo di gentilezza, sputando sul buco e infilando prima una falange poi tutto il dito medio agitandolo dentro come se cercassi qualcosa.
“ Ragazzi, questa è aperta, dobbiamo sfondarla per bene”! Continuò per alcuni
minuti per poi rincarare la dose inserendo un secondo dito, mentre continuava a masturbarla
nel culo, Mauro le inseriva altre due dita nella fica, muovendole al ritmo imposto da Gino che
ogni tanto sfilava dall’ano e li portava la bocca per leccare il dolce nettare della donna.
Due ragazzi li tenevano alte le gambe mentre le leccavano i piedi e con l’altra mano si
masturbavano usando anche i piedi come oggetto erotico per alternare la incredibilmente
eccitante pratica masturbatoria.
Uno dei due ragazzi rompe l’ipnotico, momento con una frase che segnò il cambiamento di
registro della serata:” Mauro e Gino è ora di inculare per bene, Bianca è aperta al punto
giusto, ha il culo grondante di umori!” Gino di Risposta esclamò sfilando le due dita dal culo
e ammirando il lo sfintere dilatato dopo l’incredibile ditalino: “ragazzo hai ragione! Passami i profilattici che mi sacrifico per primo!” Mentre si infilava il condom sorrideva con i denti luccicanti di lussuria.
“Aaaahhhh ! Che bello!!! Stantuffami il culo! Aahhhh!” Urló squirtando
Bianca sentendo le prime stantuffate di Gino, che aveva fatto un efficiente lavoro di
preparazione anale. Indubbiamente Bianca è era predisposta a prenderlo anche nel culo e le
piaceva tanto! Il gruppo se ne accorse e iniziarono a rotazione a chiavarla nel culo, come degli assetati nel deserto intorno a una inaspettata fontana, che poi Bianca era una fontana.
Il tavolo era diventato completamente cosparso di umori anali e vaginali. Il profumo di donna
aveva saturato l’aria del locale eccitando ancora di più gli uomini che sembravano
indemoniati. Bianca godeva senza limiti chiedendo ancora di quel trattamento di gruppo, una donna dalle mille risorse ed energie. Chi aveva le mani libere le tormentava il clitoride gonfio ed incandescente, la fica fradicia di umori speziati e i capezzoli dritti come antenne.
Dopo diversi avvicendamenti di tutti i presenti e turni tra profondi pompini, seghe di mani e
penetrazioni anali Michele disse: “ io non resisto più, devo venire!” Detto ciò si sfilò dal buco del culo che aperto a dovere boccheggiava e le sborrò una decina di abbondanti fiotti sulla pancia lucida di sudore, appena dopo pochi istanti tutti i presenti sfilando il preservativo, fecero lo stesso per l’impossibilità di trattenersi “Ahhhh che bella scopata! E che grandissima sborrata!!!! Grazie Michele per averla portata nel mio locale, non credo che ci sia niente di meglio al mondo! Complimenti Bianca sei incredibile , una donna bellissima e divertente e tanto troia!” Disse Gino svuotando le sue palle gonfie di sborra nella bocca di Bianca che appena possibile replicó :” che buon sapore il tuo sperma, avanti voi fate altrettanto” non finì la risata che gli altri tre accontentarono Bianca infilando la cappella in bocca cercando e riempiendola a turno, dovevano essere molto carichi i tre ragazzi, il loro sperma fuoriusciva dalla bocca della donna ad ogni affondo.
“Grazie per essere venuta, Bianca. Ci hai reso la serata indimenticabile” disse Michele non
avrei immaginato che potessi essere così focosa! Ti abbiamo scopata in cinque per più di
due ore e ne volevi sempre di più! Secondo me hai sbagliato mestiere dovresti fare la
pornostar” Bianca rispose:” ma poi come farei a sculettare tra i tavoli del ristorante?”
scoppiarono tutti in una fragorosa risata.
Gli altri annuirono soddisfatti ma anche stanchi e provati per lo sforzo che la bella cameriera
aveva richiesto.
Bianca sorrise passandosi la lingua sulle labbra.
“Il piacere è il mio aaaaahhhh . Ma domani
a pranzo non mi aspettate: dopo questo trattamento, avrò bisogno di riposare. Ma mi
raccomando, vi aspetto ancora a cena o a pranzo al ristorante per altri piatti prelibati”
Bianca mentre chiedeva a Michele di essere riaccompagnata a casa anche se di solito
andava a piedi si leccava la sborra che aveva ancora appiccicata sul viso con il sorriso sulle
labbra. mentre i due se ne andavano verso la porta di uscita del locale, la donna aggiunse:
“Michele, spero che accetterai il mio invito a bere un bicchiere di bollicine a casa mia ….”
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