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Lui & Lei

Il negozio


di Nello11
17.01.2020    |    125    |    0 6.0
"Sentivo la sua lingua che cercava la mia lingua, mi piaceva, baciava divinamente, mentre pensavo a quel bacio, le sue mani si muovevano sul mio corpo come..."
In quel periodo della stagione estiva che volava frettolosa, correva sinuosa, indaffarata e distratta, passava rapidamente senza rumore alcuno.
Il tempo che divorava i minuti, ore, giorni come un famelico affamato.
Il più delle volte ci accorgiamo, secondo i nostri stili di vita, la ragione delle nostre priorità, espletamento della stessa compagine né risulta essere l'essenza, e si percepisce in modo indelebile, che la mente e sottoposta a lunghi periodi di stabilità, si concede l'attesa della sublime programmazione sensoriale, che mentale, tecnicamente detta in senso volenteroso: si rilassa è si spegne.
Si organizza in linea retta e si disfa delle situazioni più/meno transcedentale. Trascorevo il più del tempo a riflettere, avevo deciso di prendermi un pò di relax, una pausa dal servizio, quindi una settimana di ferie stagionali andava benissimo.
Stavo attraversando un periodo di transizione, pensavo che restare fuori dal trittacarne lavorativo, era un modo migliore, uniforme per far riposare e rilassare il corpo, con un notevole senso di rilassatezza, sia mentale che fisica,
La mente al buio di pensieri, all'oscuro, era vuota era spenta non riuscivo a mettere alcuni pensieri di valore, o degni di essere presi in considerazioni, facevo fatica a programmare la strada, per gli eventi nefasti che avevo subito e che purtroppo la vita ed il destino, mi chiedevano il conto.
Stavo organizzando la solita spesa,la lista delle cose da comprare al supermercato, 4 righe affollate, insomma le solite cose che servono in casa.
La lista era lunga è quindi l'impegno e il tempo per completarle erano lunghi, in verità non mi andava molto, questa pratica.
Però avevo sempre con me la volontà con la stessa dinamica di sempre.
D'altronde era anche il modo di svagarmi e distrarmi dallo stress quotidiano in di cui siamo diventati i suoi servi.
Frequentavo da molto tempo quel supermercato, ero divenuto un cliente abituale, costretto anche in forza maggiore, il più vicino di casa, in termini di distanza, portando con me il trolley della spesa.
All'ingresso del supermarket, c'è un piccolo angolo, che serve come parcheggio per questi trolley, molti clienti lo usano, ed anche io abitualmente, né usufruisco,li depositiamo come gli ombrelli, facciamo la spesa con quello del supermercato, defilandoci tra gli scaffali, con le varie offerte, proposte anticrisi.
Non è molto grande, una volta era un parcheggio per auto, al lutto del titolare, poi e stato riprogramato è trasformato in un medio supermercato.
Mi giro tra gli scaffali dei prodotti, è completto quasi di tutto, dalla carne, detersivi, frutta, etc.
Inizio a riempire tutto quello della lista, inizio a cancellare quello scritto è quello che mi serve.
Questo spazio/tempo che mi serve per completarlo,trovo una pratica interessante, ed allo stesso molto appagante,
Posso leggere le etichette dei vari prodotti, saperne e confrotarne il prezzo migliore, attraverso il depliants del supermercato, posso decidere oppure aspetto offerte migliori...
A quell'ora il supermercato non era pieno, quindi potevo girare come meglio credevo, alcune volte è impossibile, quando e pieno, cioè al sabato, quando tutti si recano per la spesa, oggi era di giovedì, quindi potevo muovermi liberamente tra le offerte.
Le persone erano solite per gli acquisti quotidiani, sempre le stesse, in settimana, mentre al sabato se ne aggiungono di nuove.
Avevo già guardato molte cose, ma tra che quegli scaffali si elevava un odore diverso, un profumo molto forte dal solito, anche perché, come ho detto in precedenza il supermercato non era molto grande, quindi gli odori, profumi erano dispersi nell'aria.
Incuriosito mi rigiro tra gli scaffali alti, e noto alla mia vista una signora/ina non saprei, ma aveva con sé una bambina piccola, alloggiata e seduta nel carrello preposto per loro.
Alta quasi quanto mé, aveva sui 25-30 enne, bionda naturale, capelli lisci sopra, per poi finire ricci in fondo, indossava una t-shirts leggera con scollatura generosa, ove gli occhi cadevano in senso di abbandono, di colore rosa/violacee, un minigonna di colore blu/sky, è le scarpe a tacco a spillo, di un colore tonico con il resto del vestito, un pò anche troppo corta, forse per il caldo che imperverssava la zona, e lei né aveva colto l'occasione per indossarlo.
Semitrasparente indietro, più corpurente davanti, che non s'intravedeva il colore del regiseno.
Dalla sua forma del seno generoso, poteva avere una 4°tirata, che portava a spasso, in maniera nobile, ed elegante, un lato B, una divinità scolpita dalla maestria forse assomigliante a quella del Michelagelo, forse neanché lui sapeva fare di meglio, le gambe lunghe affusolate, perfette, una pelle bianca tonica senza imperfezioni, una longilinea perfetta, pelle morbida come la mozzarella, le unghia di colore nere,insomma una marziana dalle nostre parti, questa roba si vede solo sulle riviste patinate o nei porno.
Dai suoi movimenti lisci e morbidi, quella tranquillità quella signorilità che spruzzava dai suoi movimenti, sono dettagli che non passano innosservati neanche ai più distratti.
La transumanza che emanava, le sue caretteristica non apparteneva alla nostra città.
Avevo pensato che era una turista di passaggio, oppure una moglie dei nostri emigranti, chi lo poteva sapere....( forse il marito la stava aspettando in macchina, oppure girava tra gli scaffali, e non indossava la fede ).
La figlia di sicuro era la sua, seduta nel carello aveva i stessi capelli, giocava con una bambolina di peluch, se né stava per conto suo, estasiata e presa dal suo giocattolo.
Mentre la mamma faceva la spesa,
non ci avevo badato a loro, più di tanto, e sono andato per i fatti miei, ritornando alle mie lista.
Meglio non mettersi mai in certe situazioni compromettenti, ma pensavo tra mé, , la matita del Michelagelo davanti a questa creatura, per creare un quadro è della sua belezza, non era che la puntina di un'ago, ci volevano almeno 3 pittori generazionali è della stessa fama, per finirlo, e quella figura stava davanti a me.
Imbambolato davanti a tanta belezza, lei se né era accorta, che la stavo quardando intensamente, magneticamente, i miei squardi un pao di volte erano caduti sul suo decolté, che efansi di tanta promiscuità e generosa parsimonia,lei aveva abbozzato un sorrisino, e ci siamo incontrati con gli occhi, azzuri come il colore del cielo, come la divisa ufficiale del calcio Napoli.
Quel sorriso mi faceva pensare è riflettere, ma non troppo, quindi ritornavo alla mia lista, e proseguivo,
Dopo 5 minuti eccola di nuovo all'angolo ci rincontra di nuovo, ma stavolta sorpreso alla vista questa volta molto meglio, piegata a 90°che si vedeva le due belle labbra della vulva, tagliata solo dal perizoma che indossava, il degluttire della saliva era alquanro pesante, gli occhi si riempivano di ardore, la situazione anche ormonale compromessa, rimanevo senza fiato...
Un panorama perfetto, curve generose, non un filo di grasso, né una smaliatura alle gambe nulla di tutto questo etc.
Ci passo vicino è lei si alza, chiedendomi delle informazioni, farfuglia delle parole, cerca di coordinarle, mi fa capire qualcosa che sta cercando quel prodotto nella sua lingua, e lo indica con l'indice della mano destra, sono disgiunte, scordinata, intanto avevo capito che cosa le serviva, un particolare prodotto intimo femminili, con garbo, anche con un forte accento straniero, io tentenno e gli mostro quello che cerca, ella sorride di nuovo e mi ringrazia con il cenno del capo.
Con un sorriso ancora più lungo, ma stavolta mi fissava diversamente negli occhi.
Occhi che parlavano da soli cercavano qualcosa di diverso, forse avevo colpita per l'altezza?
Forse avevo segnato il suo interesse?
Allora perché quella domanda ad uomo...secondo la mia definizione..mi scruta e sta per far un cenno con il capo che si traduce in un sì prolungato.
Ma ancora non avevo capito ??
Possibile che l'universo femminile sia talmente complicato...??
Che voleva farsi capire dalle sue recissitudini, frustazioni, boh??
Aveva dei conflitti interni intiminamente? Personali?? Familiari?? Si scoccia e mi fa il segno con la lingua, bagna le labbra diverse volte, gira con la lingua sulle sue labbra ...
Gesto che avendo capito che cosa voleva da me....era me...
Ma gli faccio notare che c'è la figlia.
Lei intuisce e chiama il marito al cellulare, li sento parlare nella loro lingua, quattro passaggi dialoghi e poi chiude...
Cazzo pensavo adesso scoppia il casino.
Dopo poco arriva un signore ben vestito, un omone alto 2 metri, spalle larghissime, sembrava un armadio a 2 ante, capelli neri, pelle olivastra, due braccia di un gorilla mette ansia solo a vederlo, prende la figlia in braccio e salute la moglie con un bacio e si dirige verso l'uscita ..
Solo a vederlo faceva impressione, pensavo solo a prendere una questione con questo gorilla, ti mandava al camposanto.
Non avevo proprio voglia di passare il resto della stagione in un ospedale, con le ossa rotte, infatti ero intento a leggere le etichette dei prodotti, mentre osservavo la scena...
Lei capisce che mi ero assentato dal suo incontro con il marito, mi viene incontro guardandomi, con aria soddisfatta, quindi mi prende per il braccio,
E ci dirigiamo verso i bagni,
Il locale non è molto grande, è dotato di un lavabo, bidè, wc, una finestra in sù che affaccia sulla strada sottostante, ha 2 doccia per i dipendenti, tenuto ben pulito, arredato con armadietti preposti per l'igiene, scope etc.
Entriamo nel locale, è subito spegne la luce, la luce soffusa che entra nel locale si vede abbastanza bene.
E inizia a guardarmi intensamente,
Ero bloccato in quella situazione, spalle al muro, ma m'intrigava molto, mi eccitava ed ero incuriosito.
Si avvicina sempre di più, alla mia bocca, tenta di baciarmi, il suo respiro molto forte, lo sento molto vicino.
Cerco di svincolarmi, mi sposto, ma lei niente, mi blocca le mani, e inizia un succhiotto, mi bacia sul collo, mi lecca con avidità, orecchie, collo e poi m'infila la lingua in gola.
Sentivo la sua lingua che cercava la mia lingua, mi piaceva, baciava divinamente, mentre pensavo a quel bacio, le sue mani si muovevano sul mio corpo come le serpi.
Mentre mi baciava intensamente, è il mio cervello non capivo neanche dove stavo, cercava allungava le sue mani giù sui capezzoli, li stringeva, e poi li succhiava.
Io oramai preso da lei, bellissima come non mai,non potevo sfuggirle, ero suo prigioniero, ed iniziavo anche io a baciarla dapertutto, e scendevo sulle tette morbide come le mozzarella, leccavo che mi piaceva, e lei apprezzava.
Con la maestria di una donna di classe, afferrandomi con il collo, mi spingeva la mia testa, giù verso la sia figa, e li che davo origine alla danza tribali sciogli lingua.
Mettendomi in ginocchio, all'altezza della sua vulva, iniziavo a baciarla.
Dividevo con la lingua, iniziavo da sotto a separare le labbra della sua vagina, ormai gonfie di voglia, arrivavo su lentamente e gli facevo un giro al clitoride interno, che aspettava impazzientito all'arrivo della mia lingua.
Colpi decisi, e fulminei, sul clio, per poi scendere giù, lentamente, e poi ritornavo sù, e di nuovo continuavo e ancora un'altro giro, lento a salire, veloce a scendere.
La sentivo gemere dal piacere, i sospiri iniziavano ad aumentare, ma anche le preoccupazioni per i continui miasmi che emetteva, mi accorgevo che le piaceva...teneva la mia testa e mi spingeva con seguenza cadenziale, andammo avanti per 10 minuti abbondanti, a qiesto ritmo,alla fine mi venne in bocca enalando un mezzo grido di appagamento, di goduria.
Con la mia lingua, prendevo tutto il suo seme e me lo spargevo sulla pelle, assaggiandolo, era viscoso, morbido, caldo,è ne avevo bevuto un pò..
Poi mi alzo e mi mise con le spalle al muro, e inizio un lungo bacio, seguito da una sega, un sù e giù tecnico.
Una velocità impressionante, e poi giù, prima mi segava l'uccello, facendolo ancora più duro, abbassandosi e si mise in ginocchio, come me, poi giù in gola, saliva e scendeva con la lingua, e di nuovo in gola, 4-5 minuti intensi, palle ed uccello, volevo resistere ma non riuscivo.
Con la bocca lavorava alla capella, e con una mano le palle, altra mi faceva leccare il suo indice..con questo ritmo gli esplosi tutto il mio seme in bocca, piena del mio seme, che tracimava dalle labbra, lo ingoio tutto.
Si ricompose e mi bacio, usci dal bagno soddisfatta, poco dopo la segui, soddisfatto.
Facemmo la spesa ognuno per i fatti propri e andammo per strade differenti.
Da allora non l'ho più vista...chissà un giorno... magari.
n.b.:Spero di non essere stato troppo lungo dell'attenzione dei lettori di A69, e che sia piaciuto...al prossimo racconto più esilerante















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