Lui & Lei
Foto n.58: parte 1, paziente J. 18 anni
di PoliSpecialisti
09.11.2024 |
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"Perché, oramai lo sapete tutti, le 18 enni di oggi, queste nuove generazioni, sono delle vere e proprie troie sempre pronte all' uso..."
Paziente: J. Età: 18
Professione: studentessa sd comunicazione
Diagnosi: mal di testa di origine psicosomatica
Premessa
La paziente è giunta a visita specialistica riferendo di soffrire di un mal di testa costante. Risulta essere figlia di genitori extracomunitari trapiantati a Palermo e dal colloquio sono emerse discrepanze socioculturali che conducono la paziente a reprimere le attività sociali e relazionali tipiche per età.
Si sono indicati approfondimenti diagnostici tramite esami TAC, analisi cliniche sangue/urine e dai dati non sono emersi indici fuori norma.
Dalle osservazioni se ne deduce trattasi di disturbo ansiogeno con elementi psicosomatici.
Si è indicato alla paziente di occuparsi di attività sociali (amici, palestre, ecc.) e relax.
Dopo due mesi la paziente è tornata a visita riferendo che alla ripresa delle attività sociali e relazionali il mal di testa è cessato.
Nello specifico ha intrapreso una relazione amorosa con un coetaneo con il quale è approdata alla sfera sessuale con pratiche masturbatorie, orali e penetrazione vaginale.
Ciòdetto:
È opportuno adesso descrivere la fanciulla della quale potete ammirare il suo meraviglioso culetto nella foto n.58 da me pubblicata.
J. Una piccola venere nera, alta 1.55, magra, tettine piccole con capezzolini turgidi come il ferro, culetto piccolo e tondo, viso d'angelo con labbra carnose, naso perfetto, occhi a mandorla castani, pelle come la seta.
Ovvero: un piccolo gran pezzo di sticchio che me lo faceva diventare duro ogni volta che si è presentata.
La signorina, nonostante il mal di testa fosse cessato, ritorna.
Dapprima per una semplice visita di controllo durante la quale mostra una nuova malizia mai avuta prima.
Sorride e ride senza motivo, mi chiede di darci del tu, e soprattutto, noto che è praticamente nuda sotto la magliettina e sotto la gonnellina. Oltretutto, dovendomi spostare dalla scrivania per prendere una cosa dietro di lei, i suoi occhi puntano il mio pacco e non lo lasciano sino a che non mi risiedo.
Mi chiede se può parlarmi di una cosa sessuale.
Certo rispondo io!
Tra una risata e l' altra di imbarazzo nonostante le mie rassicurazioni non riesce a raccontare il fatto promettendo che la farà la prossima volta.
Ho atteso con una certa fibrillazione il suo ritorno non potendo schiacciare dalla mia mente la sua bellezza.
Mi dicevo beato chi se la scopa, sapendo che con i miei 38 anni poca possibilità avrei avuto con una diciottenne.
Mi confidavo con un mio amico chirurgo, presente tra gli specialisti dell' annuncio, che invece mi sosteneva nel provarci comunque.
Ma non ho avuto motivo di provarci.
Perché, oramai lo sapete tutti, le 18 enni di oggi, queste nuove generazioni, sono delle vere e proprie troie sempre pronte all' uso.
È la nostra J. si è uniformata fin troppo alla sua generazione.
In questo senso, io ho dato un grande contributo.
Anzi, per meglio dire, le ho dato un bel cazzo nel culo, il mio (che potete ammirare tra le foto pubblicate) che sicuramente tra una spinta e l' altra le ha permesso di avanzare sino a giungere a essere la gran troia che è.
Nella seconda del racconto, infatti, riferirò come si è sviluppata la vicenda.
A presto.
Dott. Domiziano.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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