Lui & Lei
Cornuto e non solo....
di MassaggiatoreNuru
10.01.2024 |
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"Qualche giorno dopo, avvenne la cena, ovviamente eravamo in 5 e sedendoci a tavola, lei si mise di fianco a me, visto che suo marito era intento a parlare..."
Tutto inizio venti anni fa, quando Clara e Michele traslocarono nel mio palazzo.Era estate, e loro erano due neo sposini, lui 35 anni e lei 30. mentre io ero un un 22 enne con gli ormoni a mille.
Abitavamo entrambi all’ultimo piano di un condomino di 6 piani, e attorno a noi le case e i palazzi erano più basi.
Avevamo entrambi un balcone sempre al sole e confinante, diviso solo da una piccola siepe.
Prima di loro vi abitavano due signori in pensione, ma poi visto l’età decisero di andare in una casa più piccola.
Da buoni vicini quando arrivarono suonarono alla porta e mia madre, al tempo ero ancora coni i miei genitori, li accolse e stette un po a parlare, mentre io più dietro li osservavo, ma soprattutto osservavo lei, snella, con un seno, se pur coperto dalla camicetta intrigante, un bel lato b scolpito, e poi rossa di capelli, per me il desiderio massimo, poiché ritengo le donne rosse quelle più smaliziate.
Mi presentai, e sorrisi ad entrambi. Poi mi madre ebbe l’idea di invitarli una sera a cena, per conoscersi un po’ e per dare occasione anche a mio padre, che era spesso fuori per lavoro di conoscerli.
Anche Michele disse che era spesso in trasferta perché il suo lavoro lo portava a dirigere alcuni cantieri.
Quella frase fu l’inizio della mia storia con Clara.
Qualche giorno dopo, avvenne la cena, ovviamente eravamo in 5 e sedendoci a tavola, lei si mise di fianco a me, visto che suo marito era intento a parlare fitto di lavoro con mio padre.
Lei un po’ per il caldo e un po’ perché era estate indossava una maglietta scollata, che a prima vista nn sembrava nulla di particolare, ma da di fianco, dava visione del suo seno, e in alcuni momenti anche dei suoi capezzoli.
Per uno come me quella era manna, e non ci volle molto a farmelo venire duro.
Fingevo di non guardare, ma in realtà continuavo ad osservare i suoi capezzoli e i suoi seni.
Ad un certo punto, non so se voluto o no, lei fece cadere il mio bicchiere dell’acqua con la mano, il quale riverso la stessa tutta sulla mia maglietta e sui miei jeans.
Lei scusandosi, affrettò a prendere il tovagliolo, e ad asciugarmi, tamponandomi proprio li, dove io avevo un’erezione. Sentii la sua mano inizialmente tamponarmi, ma poi dopo qualche istante era più uno sfregare, e un palpare come per apprezzare la mia erezione.
Durante la cena, lei si assentò per qualche istante chiedendo a mia madre dove fosse il bagno.
Il bagno stava nella zona letto oltre la porta che divide la zona giorno da quella notte, e di fianco a camera mia.
Parlammo di tante cose e mia madre le chiese che lavoro facesse, lei rispose insegnante elementare.
Notizia che subito illuminò i miei occhi. Essendo io universitario in ferie, lei anche perché le scuole chiuse, potevo vederla tt i giorni, e fantasticavo.
Finita la cena, Clara e Michele, tornarono a casa loro, ma nel salutarmi lei mi fece un occhiolino, senza farsi vedere dal marito. Al momento lo presi come uno scherzo. Ma subito dopo tornando in camera capii. Mi aveva lasciato un messaggio, su un foglio, con scritto: Complimenti e il disegno di una faccina che ride.
Durante i giorni successivi, mi divertivo a prendere il sole sul balcone, essendo a casa, mentre i miei erano al lavoro.
Un pomeriggio, lei uscì sul balcone, era in costume, e io dalla mia sdraio la vidi, stupenda fisico pazzesco, e senza vestiti, era ancora più eccitante.
Si mise sul telo mare che aveva messo per terra, poi sdraiata si tolse il bikini, e stava di schiena a prendere il sole.
Io ero già diventato duro, tanto che il bermuda non lo teneva più e si vedeva bene l’erezione.
Ovviamente essendoci solo una piccola siepe a dividere i balconi, vedevo tutto, e anche lei, si alzò venne vicino alla siepe e mi chiamò:
“Ehi ciao Marco, anche tu prendi il sole?”
Risposi.
“Buongiorno Clara, sì, non ho molto da fare.”
Mi disse:
“Dammi del tu. Dai allora vieni da me lo prendiamo insieme e mi fai compagnia.”
Io:
“Non vorrei disturbarti e poi se arriva Michele.”
“Tranquillo, é via per 15 giorni, quindi sono da sola e mi fa piacere.” Rispose lei.
Ero eccitato, e non volevo farmi vedere così quindi le dissi
“Prendo l’asciugamano e le chiavi di casa e arrivo.”
Scavalcai la siepe, ed ad aspettarmi c’erano i suoi seni belli sodi, con i capezzoli piccoli e dritti.
Lei mi disse:
“Non ti vergognare, é normale che tu sia eccitato, vedendo il mio seno, lo eri anche alla cena.”
Io un po in imbarazzo, le dissi
“Eh si, il tuo seno é stupendo, mi piacerebbe toccarlo.”
Lei prese la mia mano e la portò al suo seno
“Cosi?”
Io annuii, e nel frattempo il mio pene era sempre più duro.
Lei si avvicinò a me, e mise la mano nei miei bermuda dicendo
“Però adesso oltre a toccarlo voglio vederlo.”
Io mi abbandonai a lei, e lei mi abbassò le bermuda e lo fece uscire.
Esclamò
“Come me lo immaginavo, grosso e eccitato, ottimo!”
Si accosciò e lo passò tra i seni
“Ti piace?”
Io risposi
“Sì tantissimo.”
Avvicinò la bocca, iniziò a baciarlo, prima sulla cappella, poi scendendo, giù fino alle palle. Poi risalì. Apri la bocca tirò fuori la lingua e iniziò a leccarlo, prima solo la cappella, poi tutto da sopra a sotto fino alle palle e viceversa.
Io ero eccitatissimo, ma anche lei lo era perché mi diceva che bello duro, e anche grosso, fantastico. E mi disse
“Non venire mi raccomando.”
Detto ciò lo prese in bocca, spompinandolo, passandolo con la lingua, e scendendo mi prese in bocca anche le palle succhiandole.
Tornò in piedi e slacciandosi il costume dai due lati, rimase anche lei nuda.
Con la sua figa tutta curata, con quella striscia di pelo rosso, impazzi, mi misi in ginocchio e iniziai a leccarla.
Lei disse
“Mmmm si cavolo non pensavo fossi così smaliziato.”
Nel mentre le aprivo con le dita le labbra, e immergevo la mia lingua al suo interno.
Entrambi eravamo molto presi e eccitati.
Lei mi tirò su mi prese per mano e disse.
“Vieni con me.”
Entrammo in casa e mi portò in camera, mi fece sdraiare sul letto, e mi si mise sopra in posizione da 69, e cominciammo a leccarci reciprocamente, tra mugolii di piacere e frasi libidinose.
Lei si alzò si girò e si mise sopra di me. Io ero super eccitato e avevo il cazzo durissimo, lei invece era tutta bagnata, tra la mia saliva e il suo muco, non ci volle molto a che il mio pene senza aiuti entrasse nella sua figa,
E lei esclamasse
“Oh sì, cazzo che bello.”
Iniziò a muoversi su e giù, sempre più velocemente, esclamando
“Sei un vero porcello.”
Andò avanti credo una ventina di minuti a cavalcarmi, mentre io sentivo che pian piano il mio sperma saliva, saliva.
Fino a che non le esplose dentro, innondandole tutta la vagina.
Eravamo entrambi venuti, lei con piccole contrazioni addominali, io con una fontana di sperma.
Lei si sdraiò sopra di me, e mi disse.
“Non ho mai fatto del sesso così bello, rimanga in nostro segreto. “
E aggiunse.
“Resta libero.”
Dopo qualche minuto andammo sul balcone e ci rivestimmo.
Giusto in tempo per l’arrivo di mia madre.
Scavalcai e salutai Clara.
Ma sapevo che non sarebbe stata la prima e ultima con lei....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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