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Lui & Lei

Cioccolato Fondente


di Membro VIP di Annunci69.it Xxreacher
10.04.2020    |    3.861    |    4 8.8
"Lascio la gamba che ricade come morta sul letto, il silenzio quasi surreale della stanza adesso è rotto solamente dal tuo affannoso respiro..."
Stupore. Questo è quello che provo quando leggo il tuo messaggio. Penso che tu abbia sbagliato, dopo tutto questo tempo, a scrivere proprio a me. Specialmente dopo il modo cui ci eravamo lasciati e dopo le mie inutili scuse. Ma il messaggio è lì, è reale.
All’inizio sembriamo entrambi spaventati e sembra che ci stiamo ancora studiando, come le prime volte, ma in poco tempo ritroviamo il feeling… e il desiderio cresce subito.
Ci desideriamo e ci vogliamo, ma i giorni passano troppo lentamente per me, tra un messaggio fin troppo esplicito e una foto ancora di più… Attendo, impaziente ma attendo.
Il parcheggio è deserto in questa fredda notte di gennaio. L’emozione è palpabile nell’aria tanto che dopo un timido bacio ne segue uno più caldo, più profondo. Mi soffermo a guardare le tue labbra e i tuoi occhi ridenti. Comprendo al volo il tuo sguardo e accendo la macchina per dirigerci al motel, che fortunatamente era a poche centinaia di metri.

Le nostre bocche riprendono subito da dove si erano lasciate e non perdi tempo ad accarezzare i jeans che nascondono la mia erezione. Non perdo tempo nemmeno io e me li sfilo, liberandomi da quell'opprimente fardello.
La tua pelle è color dell’ebano e così liscia, ti accarezzo la schiena mentre le nostre lingue si assaporano, rimango imbambolato a guardare il tuo seno, dannatamente prosperoso. Lo prendo in mano e lo accarezzo, lo stringo, per poi scendere con la bocca prima sul collo ma la destinazione finale è il tuo capezzolo. Ansimi quasi impercettibilmente quando lo stuzzico con la lingua nel mentre la tua mano continua a massaggiarmi il pene.
Per qualche minuto ignoriamo il comodo letto al nostro fianco, ma ben presto ci catapultiamo sopra… iniziano le danze.
Riprendo da dove avevamo lasciato, scendo e ti accarezzo la pancia, scendo ancora e arrivo dove tutti voglio arrivare. La voglia è palpabile nell’aria, la mia lingua cerca subito il tuo clitoride e lo trova subito, lo stuzzica delicatamente, ma in ben poco tempo i colpi della mia lingua diventano sempre più decisi. In altrettanto poco tempo ti ritrovi due dita che ti penetrano e i tuoi gemiti che già erano intensi, diventano quasi insopportabili quando il tuo orgasmo mi esplode in bocca (Insopportabili per modo di dire :P ndr.). Mi stacco da te ma continuo a muovere lentamente le dita dentro di te, e tu, tu cosa fai? Ti porti la mano sul clitoride e dopo pochi movimenti schizzi… mi schizzi un po’ in faccia, un po’ sulla mano, un po’ cola tra le tue cosce e sul letto… poche volte mi è capitata una ragazza così e già pregusto il bagnato seguito.
Ti faccio assaggiare il tuo orgasmo e poi ti bacio, avvicino il mio pene alla tua bocca mentre ancora sei sdraiata e in preda alla rilassatezza post orgasmo. Mi metto a cavalcioni sul di te e ti scopo la bocca, ma ben presto ti riprendi e mi assecondi nei movimenti. Non smetto di scoparti la bocca quando mi giro e ci troviamo nella classica 69, con me sopra però. Ti massaggio il clitoride ancora gonfio, delicatamente adesso, mentre il mio cazzo scompare tutto nella tua bocca. Sei tu a dirmi di farti lo stesso trattamento di prima, così mi alzo e ti guardo negli occhi. Il tuo mezzo sorriso mi fa eccitare ancora tremendamente e poi so di cosa sono capace quando non ragiono più…
Scendo e assaporo ancora il tuo orgasmo, l’odore è ancora forte. Pochi colpi di lingua per farti abituare per poi cambiare ritmo all’improvviso. Una mano tu stuzzica il capezzolo, l’altra mano ti penetra, infine la lingua è sempre lì sul clitoride.
All’improvviso le dita dentro di te iniziano a muoversi come impazzite, penetrano, girano, premono ogni angolo dentro di te; i movimenti della mia lingua si fanno più forti così come la mia mano sul capezzolo che adesso lo preme e lo strizza. Gridi di piacere quando serri le tue gambe sulla mia testa e ti muovi in preda all’orgasmo. Mentre ancora ti stai muovendo mi stacco e ti allargo le gambe, mi siedo sopra una gamba così non ti muovi e tengo l’altra oscenamente aperta mentre la mia mano a cucchiaino ti masturba. Con due dita dentro di te e il palmo che sfrega sul clitoride, gridando esplodi, inondi il letto sotto di te, mi inondi la mano e il braccio. Rallento i movimenti e pensi che mi fermi ma ti sbagli, all’improvviso aumento ancora l’intensità e tu gridi ancora di più e schizzi ancora di più. Vado avanti a farti squirtare e tu vai avanti a godere e a gridare.
Lascio la gamba che ricade come morta sul letto, il silenzio quasi surreale della stanza adesso è rotto solamente dal tuo affannoso respiro. L’unico movimento è quello del tuo petto che alzandosi ed abbassandosi forzatamente cerca quanto più ossigeno possibile. Rimango ancora seduto sulla tua gamba, la mano è sulla tua coscia e guardo il lago che si è formato sotto di noi.
Ti lascio riprendere e poi mi sdraio di fianco a te e mi abbracci, rimaniamo così fino a quando riprendi le forze, l’orgasmo ti ha decisamente scombussolato.

Guardo le espressioni che ti si formano sul viso mentre entro facilmente dentro di te. Danziamo insieme, ci facciamo trasportare dalle onde del piacere, il mio orgasmo non tarda ad arrivare anzi. Sono in preda a mille emozioni, l’eccitazione dentro di me è alta e così mi libero da questo piacevole peso stringendoti ed accasciandomi su di te.
Adesso sei tu che ti prendo cura di me, mi scappelli lentamente per poi prenderlo in bocca. Mi insalivi la cappella e la tua lingua dedica molto tempo a solleticarla e stuzzicarla per farla poi sparire nella tua bocca. La tua mano spalma la tua saliva sulla mia turgida asta mentre con maestria prendi in bocca le mie palle. Ma voglio di più, alzo le gambe e tu, con misurata lentezza, scendi… e mi lecchi il mio buco più nascosto. So che non l’hai mai fatto e questo mi eccita ancora di più. Ti stacchi per un secondo e ti affacci da lì sotto per guardarmi negli occhi, occhi che trasmettono una grande voglia…

Poi è tutto un susseguirsi di posizioni, di orgasmi. Siamo succubi del vento del piacere e i nostri corpi si lasciano trasportare.
Prenderti a pecorina mentre, lentamente, ti faccio sentire fino in fondo tutta la mia erezione, per poi uscire e rientrare tutto ancora. Sentirti dire che vuoi essere scopata forte… e così ricevi le giuste attenzioni, ti accontento e all’improvviso, come piace a me, inizio a scoparti deciso; altrettanto all’improvviso inizi ad ansimare ad un volume alto, come tuo solito.
Ammiro il tuo stretto buchetto, che non potrò far godee ma posso solamente assaggiare, anche se tu ne sei molto gelosa! È ancora bagnato dai tuoi umori, percepisco il tuo acre sapore…
Ti struscio la cappella sul clitoride e tu riesci a dirmi singhiozzando “Ma… cosa… fai?” ma il tuo viso e i tuoi gemiti dicono il contrario. D’un colpo entro dentro di te e ci perdiamo ancora nel turbine dei nostri piaceri.

Gli orgasmi che ci hanno colto sono stati tanti, tanti e intensi. I nostri corpi sono provati ma siamo felicemente appagati da questa stanchezza.
Mentre nella doccia ti insapono il seno dalla tua bocca escono, quasi timidamente, quattro parole… "Avrei dovuto perdonarti prima".
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