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Lui & Lei

Cap. 1 Mara (dedicato ad Aurora)


di PadroneMaldestro
31.01.2013    |    4.622    |    5 7.3
"La figa, gonfia e sporgente fuori dall'apertura gocciola vistosamente dal desiderio..."
Mara non è, a mio parere, bella di viso ma ha un corpo sensuale, pieno di curve e di rotondità.... Una vita particolarmente stretta mette in evidenza i fianchi torniti ed un culetto strepitoso. Le sue gambe sono forti; solide le cosce.... da contadina veneta, abituata alle fatiche dei campi, all'amore campestre, agli incontri rapidi e clandestini nelle stalle, nei fienili....

Non è bella ma bona! In più, ha una grande consapevolezza di se. Comprende perfettamente quanto sia capace di attrarre gli uomini e se ne compiace....

Sono quasi due anni che lavora con me. Sempre inappuntabile, disponibile, gentile, collaborativa, rispettosa.....

Io la guardo spesso di sottecchi, senza darlo a vedere, senza dare nell'occhio.... In ufficio non le faccio mai indossare l'uniforme, salvo che in rare occasioni e lei si presenta sempre con calze nere velatissime, tacchi di discreta altezza e gonne o abiti appena sopra il ginocchio. Le giacche che usa la strizzano sempre tutta e mettono in evidenza una terza di seno invidiabile ed un pancino liscio e piatto....

In questi ultimi tempi è molto indaffarata: si avvicina la data del suo matrimonio, con un giovane imprenditore nel settore delle costruzioni... Dice di amarlo molto... Dice di essere molto felice...

Sono le 7,50 del mattino, come da accordi intercorsi, Mara è fuori di casa mia, con l'auto di servizio con colori civili ad attendermi. Ci aspetta una giornata di ispezione agli uffici periferici, sparsi per la Regione. Ci toccherà stare fuori tutta la giornata.

Io, come di consueto, sono elegantemente vestito: indosso uno spezzato molto sportivo: giacca pied de poule in toni di giallo e nero, pantaloni grigi, scarpe Church's marrone scuro, camicia button down rigatino azzurro, cravatta Marinella verde scuro...


Mara indossa una delle sue giacche sciancrate ed una gonna discretamente corta, plissettata.... Tacchi alti, nonostante l'impegno della guida, calze... Guardo con la coda dell'occhio... Per me, autoreggenti!
Una camicetta con un colletto dagli angoli smussati, strategicamente aperta....
Mmmmmmm, averla accanto, così, per tutto il giorno...

Ci dirigiamo verso gli uffici da ispezionare chiacchierando amabilmente... La difficoltà di guidare con tacchi così alti fa sì che la gonna si muova e si sollevi fino a mostrarmi la balza di finissimo pizzo delle sue autoreggenti..... Lo avrei scommesso che le indossava!
Mara è stranamente agitata... Parla molto del suo matrimonio, continua a raccontarmi di quanto il suo lui la ami, di quanto la sappia soddisfare... Mi confida di avere avuto altri uomini, prima di lui ma di non avere provato con costoro le stesse emozioni che il futuro sposo le dona....

Intrigato dalle sue confidenze, le rivolgo domande sempre più circostanziate, altre indirette...

- Certo, tu non diresti a chiunque quanti uomini hai avuto finora.....
- No, dottore, non lo direi a chiunque. Certo, se me lo chiedesse lei, non avrei alcun timore...

- Chi è stato il primo?
- Non posso dire di averlo dimenticato, dottore, ma è stato un rapporto quasi casuale, veloce, insoddisfacente... Volevo essere sverginata. Ero stanca di aspettare. Lui era il mio insegnante di danza latino-americana.... Sa che amo ballare, vero?
Mi ha presa, così, una sera, sul tappetino in palestra..... Mi guardavo nello specchio davanti alla sbarra degli esercizi... Ed ero distante, assente... Un dolore penetrante... Solo un attimo.... Poi una sua corsa frenetica... Conclusasi con una eiaculazione rapida sul mio ventre.... Niente tenerezze, niente. Quasi una parola di ringraziamento... Una delusione.
Ma il mio lui è diverso.....

Intanto il nostro giro di ispezione è terminato... Siamo lungo le rive del Lago Maggiore.. Una giornata splendida.. Il sole inizia lentamente a celarsi dietro lo splendido Monte Rosa...

- ...dottore, le posso fare una domanda?

- Certo Mara, dimmi pure.

- scusi, sono un pochino in imbarazzo.... Prima che lei arrivasse nella nostra sede di lavoro, ci erano giunte voci sul suo conto.... Dicevano tutti di stare attente, perché lei non se ne lascia scappare una.....
Adesso, io credo di avere imparato a conoscerla mentre all'inizio, quando mi ha scelta come sua segretaria, ero molto preoccupata, quasi decisa a rifiutare, a costo di inimicarmela.
In seguito, giorno per giorno, è stata una scoperta conoscerla di persona: Gentile , cortese, premuroso e sempre pronto ad aiutare tutte noi dell'ufficio.... Sempre galante, ci fa sentire tutte importanti ma senza mai mantenere una condotta disdicevole.
Eppure, in sua assenza, mi tocca rispondere ad innumerevoli telefonate di donne, di tante colleghe di altre sedi che chiedono ripetutamente di lei, pur non avendo apparenti motivi di lavoro per cercarla.
Dunque, ho capito che è vero che lei è un dongiovanni....
Ma è possibile che nessuno di noi quattro la abbiano mai interessata? Non dico io, che sono sempre accanto a lei e sicuramente le sono venuta già a noia, ma le altre? Loro sono sì, sue dipendenti, ma sono più lontane... Potrebbero essere una preda per un perfetto rubacuori....
Non le piacciamo proprio, eh?

- mia cara, molte delle cose che ti hanno riferito su di me sono esagerate... Molti parlano per invidia, ed anche per luoghi comuni. Si creano delle leggende su di una persona e c'è sempre qualcuno che le alimenta: chi ti ha visto con una, chi ha notato un certo atteggiamento, chi ha saputo da..questo e quello!
In realtà, io sono come tu mi vedi.

- Sa, dottore, che sono soddisfatta di quanto mi dice? Ancor di più mi fa sentire orgogliosa avere capito che tipo di persona è lei..... beh, si...., una persona dolce e buona, un buon capo.
Ma, io mi dico: Come mai non ha manifestato interesse per nessuna delle mie colleghe?

- Mara, cara, posso chiamarti, così, vero? Me lo consentì?

- la prego, dottore, certo!

- il capo benevolo che tu vedi è nient'altro che il risultato di un forzato autoaddestramento: autodisciplina...
In me, invece, sono nati in questi quasi due anni, molti turbamenti e molto interesse per le colleghe dell'ufficio.... Te lo confesso, tesoro: per ciascuna, pensieri molto intensi e caldi.....

- dottore, dottore, scusi, la prego! Sono curiosissima, mi consumo dentro,alla curiosità ... Mi dica qualcosa...

- ma no... Lasciamo stare, su! Non posso esprimere in questo modo i miei pensieri. Sono troppo intensi e troppo veri....

- la prego, la prego "insistette Mara, muovendosi agitata sul sedile d guida e facendo distrattamente risalire ancor di più la gonna sulle sue splendide cosce....." facciamo un gioco: Io le faccio un nome e lei mi dice cosa le ha suscitato! La prego, dottore, mi faccia un regalo, per le mie nozze: un regalo suo, personale, molto personale; per me, la sua fedele Segretaria.

Non è possibile resistere a tanto impeto, non è neanche giusto e la proposta di Mara appare davvero intrigante.

Le chiedo, perciò, di pronunciare un nome ma prima, voglio mettere in chiaro che se parlo, parlo apertamente, senza remore o censure, sicuro del fatto che le mie parole saranno un segreto da custodire gelosamente.

- in questo momento, cara, noi due diventiamo complici e tutto quel che dico e che mi esce alla testa, le mie sensazioni, le mie voglie, i miei piaceri li ascolterai e li terrai solo per te.

- non dubiti, dottore. La Cannata.

- mmmmmm, le palermitane. Focose, calde, vendicative.... Sono capaci di apparire umili e indifese ma a letto diventano delle belve. Anche quando subiscono il cazzo, quando si offrono arrendevoli al maschio, percepisco in loro la furia che le corrode.
La Cannata non è assolutamente una bella donna, ma ha in se tutto l'ardore e la voglia di cazzo che riconosco alle palermitane..
Mi capita di guardarla... Quel suo culo appena più grosso del normale, i fianchi pesanti... Una faccia che - stravolta dalla passione - immagino da porca! Quando penso a lei, penso di scoparmela alla pecorina.. Penso che la sua figa colerebbe broda, come quella di una vacca ed allora immagino lo sciabordio del mio cazzo nella sua fica, il risucchio che sentirei tirandoglielo fuori di botto, da dietro. Lei messa in ginocchio, alla pecorina... La testa girata, rivolta verso di me, che mi incita con quella sua parlata dal l'accento pesante: " minchia, dottori, come cazzu me stai futtennu! Me Lu sento in canna, dottori!"

- dottore... Povera Cannata! In questo modo la sfascia! Adesso Enrica, la bella friulana.....

- Enrica è una friulana anomala, almeno nel fisico: piccolina, biondiccia ed anche se è carina ed ha tutti gli attributi a posto, mi fa rimpiangere le vere friulane, più simili a te, cara Mara, che non a lei.
Ciò nonostante, lo ammetto, anche su di lei, qualche volta, ho avuto pensieri porci..... Lei che, a dispetto dell'età, sembra ancora una bambina, me la vorrei chiavare (scusa Mara ma la foga narratoria oramai mi porta a parlare senza perifrasi ed in modo diretto) facendomi chiamare zio, zietto porco. Vorrei essere alla scrivania del mio ufficio, la porta chiusa, lei nuda, seduta sulle mie ginocchia... Le mie mani in ogni suo buco, angolo, curva... I capezzolini strizzati dolcemente tra le dita..... Farla eccitare sempre di più, finché non decido di estrarre il cazzo dai pantaloni e, seduta stante, me la sollevo e la impalo a smorzacandela..... Veramente! A lei si che glielo farei arrivare fino in gola... E godrei come un porco alle sue invocazioni: zio, zio, come mi chiavi bene. Sono la tua nipotina Troia.... Una sborrata monumentale le riempirebbe infine la figa.

Mara è chiaramente accaldata, guida lentamente, quasi si scorda di premere sul pedale dell'acceleratore. Con voce roca mi dice che adesso tocca a Chiara......

- Chiara, mia cara Mara, è quella donna che io chiamo ""puttanone""! Non solo perchè è alta un metro e ottanta, ma anche per il viso dai lineamenti marcati, l'aria decisa, la sicurezza che manifesta. Tu la vedi, parla con me, con il capo, addirittura da pari a pari, non teme e non ha paura di nessuno!

- allora, Chiara non la vuole, dottore?

-ma no, mia bella segretaria, ho pensieri anche per lei....
Senti: con il tuo ragazzo ti capita ma di vedere dei porno? Si, vero? Che porcellina!
Beh, immagina una di quelle donne vestite in tuta di latex, la faccia completamente coperta, catene e frusta!
Io me la vedo con una di quelle tute, con una generosa apertura tra le cosce, così da mettere a nudo figa e culetto, e con anche due strategiche piccole aperture all'altezza dei suoi piccoli seni..... Sono piccoli, vero? ma secondo me ha capezzoli grossi come il mio pollice..
Mi immagino sdraiato sul letto e lei che vi sale sopra, oscenamente vestita in quel modo, mi scavalca con le gambe, si mette, in pratica, lei a gambe divaricate, in piedi ed io disteso sul letto, supino...tra le sue gambe.
Mi mostra con piglio deciso ed autoritario la sua figa gonfia e bollente...... C'è una pelliccia di peli ricchissi imperlati dei suoi umori che la adorna.. La figa, gonfia e sporgente fuori dall'apertura gocciola vistosamente dal desiderio... Le sue dita strizzano con forza i capezzoloni, li tirano, li stringono, li allungano....... Dolorosamente e piacevolmente!
Mi guarda dall'alto... ""Dottore. Adesso tocca a lei. Mi chiavi, mi deve chiavare e mi deve sfondare.... Sono la sua puttanona. Lo so che mi chiama in questo modo... e mi piace!

- ecco Mara, le ho fatto il regalo che mi ha chiesto. Le ho illustrato i desideri che ho provato e provo per le sue colleghe..... Spero di averla resa felice e, mi raccomando, siamo complici e questo è un nostro segreto.

Mentre lei guida, osservo attentamente Mara... Le vedo disegnarsi in viso perplessità; traspare una punta di delusione. Fingo di non avvedermene e provocatoriamente le chiedo nuovamente un parere, un giudizio sulle mie elucubrazioni mentali a proposito delle sue colleghe.

Mi guarda, sembra si fermi un attimo a riflettere e poi, come un fiume in piena, straripa con frasi veloci e puntute:

"""Dottore, ma come? Mi ha parlato di quell'antipatica Cannata e, nonostante il suo culo grosso e la gamba corta, ha trovato il modo di farsela. Forse, l'ha messa di pecora per non guardarla in viso...ma intanto se la sarebbe scopata volentieri. Questo lo ha detto, lei, eh! Lo riconosce, vero?

Ha anche avuto parole libidinose e lussuriose per Enrichetta la smorfiosetta.... Una bambina, quella? Ma se si fa scopare da chiunque! Gliela chieda, dottore, e vedrà che quella troietta la sua figa gliela offre in men che non si dica! Sentisse i suoi discorsi, nella toilette delle donne..,e davanti a tutti per giunta: ""oh, ma che fascino il dottore! Hai visto che belle mani? Mmmmmm, non so cosa darei!""
Un continuo, dottore, quella puttana non fa che parlare di lei è di come lei la guarderebbe! a suo dire...

Pure Chiara, dottore! Ma quella è una femmina solo all'apparenza! Non ha dolcezza, tenerezza, sensualitá, remissivitá.

In tutto questo, mi scusi, non una parola, un pensiero per me.... Io che le sono sempre vicina, che collaboro con lei quotidianamente, che per restare in ufficio oltre l'orario di lavoro ho anche litigato con il mio ragazzo......"""

Dopo questa sua sfuriata, mi rivolgo alla mia imbestialita autista con tono affettuoso e suadente.....

- tesoro, non avrei mai pensato di inserirti in un giudizio che riguardava le tue colleghe, persone che, in tutta franchezza, non mi interessano più di tanto. Tu sei diversa, sei la mia Assstente. Ti ho scelta. Ti apprezzo e ti stimo e non ti confonderei con altre non alla tua altezza.

- si, si, va bene, Capo! Grazie!

"risponde urtata, irritata Mara"

-ma io noto soltanto che quelle porche le hanno suscitato interesse, diciamo così, extra servizio, mentre io vengo collocata a prendere polvere su un altarino..... Conosce quella vecchia canzone? ...sono una donna, non sono una Santa.
A questo punto, sia lei a dimostrarmi la complicità che prima ha chiesto a me: mi dica, sinceramente e francamente, quello che pensa di me! Guardi, mi fermo in questo grande parcheggio del Centro Commerciale e non mi muovo più fino a che lei non mi dice, chiaro e tondo quel che pensa di me!

Mara attua davvero il suo proposito, entra nell'ampio parcheggio del Centro comm. parcheggiando in un angolino nascosto ed isolato mentre il sole comincia a calare all'orizzonte. Spegne il motore, tira tutto indietro il sedile e si volta verso di me, incurante della gonna che durante il viaggio era risalita, mettendo nuovamente in mostra la balza delle auto reggenti.

- possiamo far notte, dottore, ma non mi muovo di qui. Vedrà che non sono da meno della Chiara: nessun atteggiamento reverenziale. Adesso voglio sapere.....
- secondo te, Mara, visto anche la fama immeritata che mi portò dietro, potrei avere scelto come mia segretaria una che non fosse la piu bella ed affascinante tra le mie collaboratrici? Questo dovrebbe essere sufficiente a soddisfarti e darti la certezza che io ti ho sempre considerata al disopra delle tue colleghe!

- ennò, caro il mio dottore. Se è vero quel che mi dice, lei avrà pensato anche a me -come donna, non come la sua assistente-ed allora tenga fede alla sua promessa: voglio sapere il modo in cui mi ha pensato!

- come ti ho appena detto, da subito ti ho considerata al disopra delle tue colleghe...... Quando ti ho vista per la prima volta, arrivavi dal fondo del corridoio, io ero appena entrato in sede e tu mi sei venuta incontro ad accogliermi. Il tuo incedere era sicuro e tranquillo, il viso guardava diritto in avanti, quasi altero, sorridevi mentre ti avvicinavi e mi porgevi la mano. La tua voce mi è suonata calda e sensuale e quando mi hai fatto strada verso l'ufficio del grande Capo non ho potuto fare a meno di ammirare il tuo sederino ed i tuoi fianchi dondolanti sui tacchi a spillo.... I capelli lunghi, le belle spalle, le gambe diritte e forti hanno completato lo spettacolo...

- non mi aveva mai detto nulla.....io non pensavo che lei mi avesse guardata come una donna. Non lo avrei mai detto. Sembrava che neppure mi vedesse....

- un'impressione totalmente erratala tua, perché non immagini quante volte mi sono detto che se avessi nuovamente deciso di fare il porco in ufficio, avrei scelto te per peccare, trasgredire...

- mmmmm, allora ha pensato anche a me! La prego, mi dica come mi ha vista? Mi ha desiderato?

- si, cara, ti ho pensata spesso..... Ho pensato al tuo seno alto bello, tondo e perfetto come due meloni. Ho pensato al tuo decoltè, che trovo sensualissimo...ed allora ti ho sognata con indosso solo una guêpière rossa, piena di strass,appena sufficiente a contenere i tuoi seni fino all'inizio delle areole.... Calze velatissime, nere, con la cucitura posteriore e con il disegno del calcagno, agganciate al reggicalze della guêpière.... Un paio di scarpine nere con tacco a spillo assassino misura 12 a completare la tua mise.
Mi distenderei sul letto e ti inviterei a salirmi sopra, per sederti lentamente sul mio cazzo teso e penetrarti fino a sentirlo toccare la bocca dell'utero. Tu, seduta diritta sul mio cazzo, le mani appena appoggiate sulla mia pancia a mantenerti in equilibrio, i capezzoli completamente fuori dalla guêpière, irti, duri, vogliosi. Il tuo sorriso, il tuo piacere nel sentirti riempita dal mio cazzo.....
Sogni, tutti sogni che si infrangono davanti alla realtà: stai per sposarti..... Stai per diventare d'un altro..ed io qua, con la tristezza di questo tramonto che se ne è andato, vedo il mio sogno svanire con il buio che sta sopraggiungendo.... Ora rimetterai in moto e ci dirigeremo verso casa, verso le nostre vite diverse.....

- non è ancora detto, dottore.....

Allunga la mano verso la levetta che sblocca lo schienale del mio sedile, lo reclina completamente. Con agilità mi sale addosso, con furia armeggia con la lampo dei miei pantaloni, fruga nello slip ed estrae il cazzo, che avevo duro da tempo....

- mi prenda, dottore, sono sua. Lo sarò sempre. Adesso e dopo. Mi prenda. Sono sua.

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