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Lui & Lei

Avventura dai suoceri


di Ipsell69
24.11.2024    |    7    |    0 6.0
"Ebbi modo di vedere l’uccello del negro, non era un bicibite, ma gli arrivava quasi al ginocchio..."
Eravamo andati ad Arran per il fine settimana. Scheherazade, si chiamava così la matrigna, e suo marito erano grandi bevitori. Mezza famiglia aveva anche problemi di droga, tutti i fratellastri e le sorellastre, in sostanza con quello che spendevano, potevano sanare almeno un quarto del debito della nazione.
Dopo cena ci siamo messi a bere tutti quanti. Al padre non ero mai piaciuto, lui sperava in qualcuno dal sangue un po’ più blu. Ci avevano messi in camere separate, su piani diversi.
Verso le due del mattino sono andato nella mia stanza in mansarda, mi sono spogliato e mi sono messo a letto e ho spento la luce. Ero molto ubriaco. Un paio di minuti dopo la porta si è aperta. Ho pensato che fosse Charlotte, ovviamente. La stanza era completamente al buio. Mi sono spostato, lei si è infilata nel letto accanto a me… completamente nuda. Io non ho fatto una piega, avevo bevuto quasi una bottiglia di whisky. Lei... ha allungato la mano e mi ha fatto delle carezze sul mio, che anche se ero ubriaco, in un attimo era bello in tiro e in un attimo venne preso in bocca e succhiato come se dipendesse la sua vita, d’istinto le presi una tetta, ma mi sembravano un pò più grosse di quelle di Charlotte. Ci siamo baciati e lei mi ha sussurrato all’orecchio che si era accorta che le stavo guardando le tette quando si era chinata per mettere la legna nel fuoco. Allora ho capito che ero a letto con la padrona di casa. Per quel che vale, non le stavo guardando le tette, ero pronto a prenderla al volo. Era talmente ubriaca che avevo paura che cadesse di testa nel camino. Me ne fregai di quello che aveva detto, e del fatto che era la padrona di casa, le misi una mano sul collo e la aiutai con il pompino. Ebbi un orgasmo lungo e delizioso. Passato il momento ludico, provai a dire a Scheherazade che ero fidanzato con Charlotte, e come risposta pensò benissimo di mettersi seduta e cavalcarlo, complice la quasi bottiglia di Whiskey gli stampai le mani sulle tette e andai a tempo. Mi baciò ancora, mentre questa volta ero io a dare il tempo e ancora una volta un lungo e delizioso orgasmo diede la fine di quel rapporto. Lei mi domandò se mi scopassi la figliastra come ho scopato lei e io le risposi di no, a lei piace la posizione del missionario, per cui la misi giù e io sopra, la montai con foga stampandogli la mia bocca sulla sua. Credo che gli abbia contato i denti almeno tre volte. Stavo li a ravanare divertendomi un sacco, quando sentì la voce di Charlotte e diceva che era bello vedere come noi ci stavamo divertendo.
Non sapevo che pesci prendere, ma ero così rosso che per poco non illuminavo la stanza.
“Appena ne trova uno tua madre non lo molla, vero tesoro?” disse il padre.
“Vero, ed è molto bello e grosso, sai Charlotte t’invidio molto.”
"Bluey è un vero toro a letto”
Non mi aspettavo che fossero così, come dire, liberali, pensavo che sarebbe successo molto altro, sir Antony si avvicinò e me lo prese, lo studiò “Hai ragione Charlotte è bello grosso.” e se mise in bocca succhiandolo avidamente. io stavo lì come un ebete, a godermi il mio primo pompino fatto da un maschio. Chiariì subito il concetto, che poteva farmi tutte le pompe che voleva, ma non gli avrei mai dato il culo.
"Non ti preoccupare Bluey a darti il culo ci pensiamo noi» disse Charlotte.
La madre che lo voleva tutto per sé, Charlotte che appena poteva faceva a gara con la madre a chi me lo scopava di più. La cosa bellissima era la collaborazione che ci mettevano nel fare il pompino a due, e avendo due mani, le parcheggiai allegramente sulle loro tette.
Altre volte facevamo un bello spiedo, e a turno prima Sherazade e poi Charlotte. partecipò pure sir Antony, lui me lo pompava mentre madre e figlia gli facevano una pompa, anche se sospetto, non come me la facevano a me.
Il discorso cambiava radicalmente quando si parlava di culi, che ne avevo tre a disposizione e approfittai biecamente, specie quello di sir Antony, venni poi a sapere che essendo gay si era dovuto sposare per forza e aveva scelto Sherazade ed era nata un certa complicità.
Sir Antony fu di parola, anche se mi stava dietro, mentre moglie e figlia si davano da fare davanti non tentò mai di infilarmelo. Mi baciava, mi accarezzava e più volte lo sentivo duro sulle mie chiappe, ma non fece mai nulla per mettermelo dentro. Fu lui a chiedermi più volte di scopargli il culo, e io misi la condizione: ogni tre pompe una bella inculata, si dimostrò insaziabile.
Me lo spompinò così tanto che credo che lo abbia allungato di almeno tre centimetri.
Durante la settimana, veniva l’autista negro, che aveva un bicibite al posto del pisello, e lui e sir Antony in garage si davano alla pazza gioia.
Venni invitato a partecipare, e ovviamente posi le stesse condizioni, e facemmo uno bello spiedo con sir Anthony. Ebbi modo di vedere l’uccello del negro, non era un bicibite, ma gli arrivava quasi al ginocchio. Per istinto il mio buco del culo si strinse così tanto da scomparire.
Avevo chiesto alle dolci fanciulle, se loro e il negro… la risposta fu unanime NO, troppo grosso e a lui piaceva fare sesso selvaggio; il che vuol dire che avremmo giocato per bene in tre e come ci piaceva tanto.
Sherazade che me lo pompava, Charlotte che mi infilava un palmo di lingua in bocca, le nostre giornate passavano così. In piscina ci divertivamo tutti e cinque, anche se per smosciare quello del negro in tre faticarono moltissimo.
Al quarto giro Charlotte venne da me con la scusa di far riposare i suoi buchetti, e sulla sdraio ci avvinghiammo diventando quasi tutt’uno.
Sherazade era rimasta sola e fece lo spiedo, anche se non vedevo ero sicurissimo che lo preferiva in bocca e non su per la vagina o, peggio, su per il culo.
Anche la matrigna si staccò dai due che continuarono a giocare tra loro e venne ad “avvinghiarsi” con noi.
Alle signore piaceva dopo essersi sfondate di sesso, farsi coccolare da me, che fai gli dici di no a quattro tette belle sode, quattro chiappe morbide e a due bocce insaziabili e volendo a due vagine affamate?
Fare le coccole alle due signore era bellissimo, e credo che a sir Anthony gli piacesse moltissimo vedermi fare quelle cose mentre il negro gli apriva il culo.
Gli diedi anche un paio di lezione su come farle venire, e lui recependo la lezione all’istante, mi ringraziò con una con una succosa e potente pompa.
Io e Charlotte ci sposammo, e non c’era sera che noi quattro a letto fosse una baia de dos porcos.
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