"Etichette"

364 interventi
2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Comunque, il 3d forse chiedeva altro.
Facciamo un passo indietro.
Mi iscrivo ad annunci e ad una certa mi viene chiesta una categoria di appartenenza all’interno della quale io mi conosca come rappresentata (rappresentato vabbè, generale).
Manca? Sarebbe sensato estendere. Per senso di accoglienza. 🙂

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
CERTIFICATO

Qui dal 01.10.2018 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Gargaroth,
Mmmmmmm... Anche un concetto è un'etichetta... Ma che parlamm'affà 😉
Quindi "pioggia" è l'etichetta che diamo all'acqua che scende dal cielo? L'acqua si sentirà ingabbiata!
Mi ritrovo con ciò che afferma Mr. @XHunerXP : è un modo per capire e per mettere ordine (aggiungo).
A ben vedere abbiamo "ingabbiato" tutto il mondo con etichette invisibili. Anche lo smartphone che teniamo in mano è etichettato, se è per questo.
Un nome, un nick è un'etichetta.
Qui sul sito le "etichette" ci servono innanzitutto a capire se il profilo è "coppia", "singola", "singolo", "trav", etc.
Del resto, anche sul citofono di casa abbiamo la nostra etichetta.
Bzzzzzzzzzz...!
- Chi è?
- È casa Zortominchia?
- No, non compro niente.
Includi troppe cose in un'etichetta... Così si finisce per non capirci nulla 😉

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
CERTIFICATO

Qui dal 01.10.2018 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Idrogeno,


E il cazzo. (Che e il mio modo per dire ‘non sono d’accordo’)
A chi serve sta classificazione ? A te per mettere ordine ? Te in senso lato.
Non ci sto. Sono una persona con due gambe due braccia simile a mille altre, ma qualcosa mi rende unica, io a quella unicità ci tengo. Di essere classificata come un dossier in archivio non ci tengo. Non ho bisogno di etichette, ma di interlocutori abbastanza liberi che siano capaci di accogliere le mie sfumature. E non lo dico per me, che calpesto la terra da 52 anni, lo dico ad esempio per le mie figlie che lo calpestano da molto meno e che non voglio che cerchino definizioni di se stesse attraverso gli altri, che siano di facile lettura altrui. Se vuoi conoscermi ti sbatti, diversamente te ne vai affanculo e non sei all’altezza di quel minimo di sensibilità che occorre per apprezzare l’unicità di una persona.

Ci starebbe anche ‘eh che cazzò’
Non è perdonale @zorto, ma sta cosa delle etichette mi sta parecchio sui coglioni.
Minchia, adesso vengo lì e faccio un macello!
(così intanto si spaventa e si calma! 😋 😄 )
Allora:
- con abbiamo "ingabbiato" tutto il mondo (con etichette) mi riferivo al fatto che abbiamo dato a tutto un nome e ho citato lo smartphone.
Se vuoi, "smartphone" è un'etichetta mentale o un'etichetta invisibile (al limite un suono nella nostra mente) che ci permette di aver chiaro nella nostra testa cos'è quello scatolino luminoso con cui possiamo fare le porno chat e tante altre amenità tipo telefonare.
Ogni oggetto ha un'etichetta (invisibile, concettuale, se vuoi - l'etichetta come nome e il nome come riassunto del concetto). Forse così è più chiaro.
Se si parla delle persone ammetto che PER ME anche un nick (di una persona che non ho conosciuto dal vivo) è un' "etichetta", un IDENTIFICATIVO. Ovviamente so che dietro al nick c'è una persona ma il nick - PER ME!!! - è un "Bignamino" che mi serve per trovare e identificare la tal persona che sta dietro quel nick.
Per dirla in maniera poetica: i nick, PER ME, sono comunque VIVI! Producono reazioni in forma di commenti e la loro "etichetta" è un modo che mi permette di distinguerli uno dall'altro, di identificarli. Come i personaggi su un palcoscenico.
Ora è tornata l'armonia nel tuo universo gassoso, cara @Idrogena?
😄 😄 😄 💋 💋 💋
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Idrogeno,


E il cazzo. (Che e il mio modo per dire ‘non sono d’accordo’)
A chi serve sta classificazione ? A te per mettere ordine ? Te in senso lato.
Non ci sto. Sono una persona con due gambe due braccia simile a mille altre, ma qualcosa mi rende unica, io a quella unicità ci tengo. Di essere classificata come un dossier in archivio non ci tengo. Non ho bisogno di etichette, ma di interlocutori abbastanza liberi che siano capaci di accogliere le mie sfumature. E non lo dico per me, che calpesto la terra da 52 anni, lo dico ad esempio per le mie figlie che lo calpestano da molto meno e che non voglio che cerchino definizioni di se stesse attraverso gli altri, che siano di facile lettura altrui. Se vuoi conoscermi ti sbatti, diversamente te ne vai affanculo e non sei all’altezza di quel minimo di sensibilità che occorre per apprezzare l’unicità di una persona.

Ci starebbe anche ‘eh che cazzò’
Non è perdonale @zorto, ma sta cosa delle etichette mi sta parecchio sui coglioni.
Minchia, adesso vengo lì e faccio un macello!
(così intanto si spaventa e si calma! 😋 😄 )
Allora:
- con abbiamo "ingabbiato" tutto il mondo (con etichette) mi riferivo al fatto che abbiamo dato a tutto un nome e ho citato lo smartphone.
Se vuoi, "smartphone" è un'etichetta mentale o un'etichetta invisibile (al limite un suono nella nostra mente) che ci permette di aver chiaro nella nostra testa cos'è quello scatolino luminoso con cui possiamo fare le porno chat e tante altre amenità tipo telefonare.
Ogni oggetto ha un'etichetta (invisibile, concettuale, se vuoi - l'etichetta come nome e il nome come riassunto del concetto). Forse così è più chiaro.
Se si parla delle persone ammetto che PER ME anche un nick (di una persona che non ho conosciuto dal vivo) è un' "etichetta", un IDENTIFICATIVO. Ovviamente so che dietro al nick c'è una persona ma il nick - PER ME!!! - è un "Bignamino" che mi serve per trovare e identificare la tal persona che sta dietro quel nick.
Per dirla in maniera poetica: i nick, PER ME, sono comunque VIVI! Producono reazioni in forma di commenti e la loro "etichetta" è un modo che mi permette di distinguerli uno dall'altro, di identificarli. Come i personaggi su un palcoscenico.
Ora è tornata l'armonia nel tuo universo gassoso, cara @Idrogena?
😄 😄 😄 💋 💋 💋
Ti permette di identificare per te, ma non di conoscere, perché anche un nick è solo un identificativo di una persona e non la persona, come anche l'etichetta di uno smartphone non ti indica che uso ne farebbe una persona diversa da te

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Idrogeno,
Certo. Non vedevo l’ora di equiparare una persona ad un oggetto tipo lo smartphone. Ma dai, non diciamo castronerie ( castronerie è bellissima, vero?)
Bellissimo! Adesso ci faccio una canzone - devo giusto decidere con quale ETICHETTA discografica pubblicarla. 😋
@Idrogena, mi pare che tu capisca un po' ciò che vuoi o ciò che riesci perché mi sembra di scrivere in stampatello.
Sarà che do un significato meno pesante e più funzionale a un'etichetta senza per questo tralasciare il lato umano.
Anche perché, a questa stregua - stando alla tua interpretazione - io considererei anche i miei amici e i miei affetti delle "etichette".
Cazzarola, mes compliments, Madame!
Ok,

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
CERTIFICATO

Qui dal 01.10.2018 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Gargaroth,

Includi troppe cose in un'etichetta... Così si finisce per non capirci nulla 😉
Minchia! Hai mai pensato di fare la suocera? 😋
Allora se io dico "automobile", in quella "etichetta", quanta roba è inclusa?
- il motore, con tutti i suoi componenti
- i cablaggi
- la carrozzeria
- gli interni
- vari bulloni, viti, rondelle e altre minuterie sparsi qui e là.
Forse capisco più di quanto tu non possa immaginare! 😋
Mica ti ho inglobato in un'etichetta 😉 ti ho solo identificato come una persona che ha un'idea differente dalla mia su un concetto e un modo di esprimersi diverso dal mio 😎

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Quotato da alessiocince,
Quotato da XHunerXP,

Infatti, le etichette sono un semplice sistema che usa il cervello per capire.
Sta a noi gestirle.
C'è chi le usa per descrivere e chi per ingabbiare.
Basta sapere che siamo molto di più delle descrizioni, delle etichette e tutto torna.
Strana questa cosa...
Mi suona un po' come: se io etichetto te, sto solo perimetrando per cercare di capire; se tu etichetti me stai ingabbiando. Boh...
Siamo più delle etichette? Certo! Per fortuna! Ci mancherebbe altro!
Non ci stiamo capendo.
Cerco di essere breve.
Il nostro cervello , apprendimento, riconoscimento, processo logico, si bara sul principio di etichettatura e confronto.
Siamo fatti così ed è per questo che etichettiamo tutto, su questo si sta sviluppando anche l'intelligenza artificiale ma non voglio andare oltre.
Il problema è quando usiamo questo nostro metodo naturale per ingabbiare sensa considerare che siamo tanto altro oltre i tag che noi ricosciamo a quel dato target.
In sostanza è l'uso che delle volte è sbagliato, non il concetto in se.
E questo vale in ogni ambito, in ogni senso (verso me o verso altri).
Le etichette sono come dei segnali stradali su un percorso. Cerco di arrivare in un luogo, mi baso sulla segnaletica per un percorso ma esiste tutto un viaggio, panorama, sensazioni, e la meta. Che nel nostro caso è comprendere l'altra persona.
Quando l'etichetta è un aiuto alla comprensione, ci aiuta nel percorso, è una cosa positiva ed utile.
Quando ci distrae dal bello del viaggio, dal panorama e dal luogo di arrivo...
È quella cosa brutta che conosciamo tutti.

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
CERTIFICATO

Qui dal 01.10.2018 -
Quotato da XHunerXP,
Quotato da alessiocince,

Strana questa cosa...
Mi suona un po' come: se io etichetto te, sto solo perimetrando per cercare di capire; se tu etichetti me stai ingabbiando. Boh...
Siamo più delle etichette? Certo! Per fortuna! Ci mancherebbe altro!
Non ci stiamo capendo.
Cerco di essere breve.
Il nostro cervello , apprendimento, riconoscimento, processo logico, si bara sul principio di etichettatura e confronto.
Siamo fatti così ed è per questo che etichettiamo tutto, su questo si sta sviluppando anche l'intelligenza artificiale ma non voglio andare oltre.
Il problema è quando usiamo questo nostro metodo naturale per ingabbiare sensa considerare che siamo tanto altro oltre i tag che noi ricosciamo a quel dato target.
In sostanza è l'uso che delle volte è sbagliato, non il concetto in se.
E questo vale in ogni ambito, in ogni senso (verso me o verso altri).
Le etichette sono come dei segnali stradali su un percorso. Cerco di arrivare in un luogo, mi baso sulla segnaletica per un percorso ma esiste tutto un viaggio, panorama, sensazioni, e la meta. Che nel nostro caso è comprendere l'altra persona.
Quando l'etichetta è un aiuto alla comprensione, ci aiuta nel percorso, è una cosa positiva ed utile.
Quando ci distrae dal bello del viaggio, dal panorama e dal luogo di arrivo...
È quella cosa brutta che conosciamo tutti.
è quello che sto dicendo anche io ma a quanto pare senza riuscire ad esprimerlo con chiarezza.

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Aggiungo:
In un sito come questo, dove esiste un viaggio(ricerca) ed una meta (l'altra persona), si cerca di mettere dei segnali stradali per prendere la strada giusta o comunque la più rapida o logica.
Noi non siamo quelle categorie, quelle categorie sono un semplice percorso per arrivare a noi.
Ce ne vogliono di più?
Serve migliorare la segnaletica per facilitare il "viaggio"?
Probabilmente si, a mio parere.
Ma con la consapevolezza che non saranno mai abbastanza per definire una persona, semplicemente perché non è quella la loro funzione.
E chi crede sia così, sbaglia.

2 anni fa
Trans/Trav
Veneto, Rovigo
Qui dal 19.03.2019 -
a mion 😄

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
CERTIFICATO

Qui dal 01.10.2018 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da XHunerXP,
Ma con la consapevolezza che non saranno mai abbastanza per definire una persona, semplicemente perché non è quella la loro funzione.
Ecco, perfetto! Se ho un torto è non aver specificato questo aspetto: "L'etichetta non definisce una persona" ma (e mi sembra di averlo detto e ridetto) la identifica, come il nome.
Ma ovviamente l'etichetta NON è la persona.
Chi pensa che io ragioni così* - mi compiaccio (ironicamente!) - deve avere una molto bassa considerazione di me!
Ma non per colpa mia.
---
*ovvero che per me le persone SONO delle etichette
Ah, nemmeno le cose sono delle etichette.
Quotato da zortonaldo,
Quotato da XHunerXP,
Ma con la consapevolezza che non saranno mai abbastanza per definire una persona, semplicemente perché non è quella la loro funzione.
Ecco, perfetto! Se ho un torto è non aver specificato questo aspetto: "L'etichetta non definisce una persona" ma (e mi sembra di averlo detto e ridetto) la identifica, come il nome.
Ma ovviamente l'etichetta NON è la persona.
Chi pensa che io ragioni così* - mi compiaccio (ironicamente!) - deve avere una molto bassa considerazione di me!
Ma non per colpa mia.
---
*ovvero che per me le persone SONO delle etichette
Ah, nemmeno le cose sono delle etichette.
È quello che stavo cercando di dire ma forse in un modo che non risultava chiaro... Sarà l'età 😉😎

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
Qui dal 30.11.2013 -
Quotato da Idrogeno,
Quotato da alessiocince,

Si, va bene la prima parte... Il resto è roba da Marzullo. Meglio definire se stessi nel mondo... Ma non ci si limita quasi mai a solo questo. 😄
Cioè ?
Te lo spiego meglio...
Sarebbe sempre Meglio definire solo se stessi nel mondo... Ma le persone non si limitano quasi mai a fare solo questo.
Guardaci qua dentro, per esempio: non ci etichettiamo tra di noi senza neanche conoscerci (il più delle volte)? E pensa che ci etichettiamo solo sul leggerci sul forum, o sul profilo, o nei feed, quindi su delle semplici impressioni tratte da poche parole e da lì iniziamo ad etichettare senza un domani.

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Quotato da alessiocince,
Quotato da Idrogeno,


Cioè ?
Te lo spiego meglio...
Sarebbe sempre Meglio definire solo se stessi nel mondo... Ma le persone non si limitano quasi mai a fare solo questo.
Guardaci qua dentro, per esempio: non ci etichettiamo tra di noi senza neanche conoscerci (il più delle volte)? E pensa che ci etichettiamo solo sul leggerci sul forum, o sul profilo, o nei feed, quindi su delle semplici impressioni tratte da poche parole e da lì iniziamo ad etichettare senza un domani.
Eh, lo so. Sarebbe bello riuscire ad essere meno ‘etichettanti’, credo non esserlo sia impossibile. Forse ci serve per definire gli spazi circostanti e crearci un ambiente conosciuto.
Usare l’accezione positiva il più possibile.

2 anni fa
Coppia
Lazio, Roma
CERTIFICATO

Qui dal 28.10.2016 -
Quotato da zortonaldo,
Quotato da Idrogeno,
Eh, lo so. Sarebbe bello riuscire ad essere meno ?etichettanti?, credo non esserlo sia impossibile. Forse ci serve per definire gli spazi circostanti e crearci un ambiente conosciuto.
Usare l?accezione positiva il più possibile.
È quello che cercavo di comunicare ieri sera. 💗
Sul concetto sono d'accordo, sulla forma no.
Non per essere pignola ma, come ho detto nel mio post precedente, l'accezione positiva di "etichetta" non esiste: o è tecnica (per gli oggetti) o è negativa (per le persone). Basti pensare ai verbi che generalmente le si accostano: appioppare, appiccicare, rifilare, affibbiare, etc.
Allora, se vogliamo chiamare "etichetta" una descrizione, una rappresentazione, un'esposizione, una spiegazione su qualcosa o un'opinione su qualcuno facciamolo pure, ma a me sembra una forzatura.
L'italiano è una lingua meravigliosa perché ogni vocabolo ha decine di sinonimi che rendono perfettamente l'idea, senza andare a pescare quelli che gli somigliano. Ed in questo caso pure lontanamente, secondo me.
Pallina

2 anni fa
Coppia
Toscana,
Qui dal 06.05.2003 -
Quotato da Idrogeno,
Comunque, il 3d forse chiedeva altro.
Facciamo un passo indietro.
Mi iscrivo ad annunci e ad una certa mi viene chiesta una categoria di appartenenza all’interno della quale io mi conosca come rappresentata (rappresentato vabbè, generale).
Manc [...]
Intanto ringraziamo @RedStrange per il thread che abbiamo seguito con estremo interesse. Non siamo intervenuti prima poichè eravamo molto interessati nel leggere le vostre argomentazioni.
In effetti è un qualcosa su cui ci stiamo interrogando da diverso tempo in redazione, se ci sia la necessità di intervenire e in caso come farlo.
Ciò che in parte ci frena è che di fatto su Annunci69.it non sembra esserci alcun bisogno di esprimere la propria identità di genere, poichè ciò che viene chiesto ai fini della "categorizzazione" e la ricerca di profili, è la situazione "sentimentale" (se si è in coppia, da soli, in gruppo) e l'orientamento sessuale. E' la somma delle due cose a tracciare un'idea dell'identità di genere della persona che contattiamo.
Proviamo a fare degli esempi saltando le "etichette" classiche. Una persona di sesso maschile, non binaria, si iscriverà come Singolo (non Gay) indicando poi come orientamento quello bisessuale. E' vero che una persona non binaria non si riconosce nei generi m/f, ma l'indicazione "fenotipica" biologica di partenza, serve soprattutto agli altri in fase di ricerca.
Forse, dove c'è più carenza è nelle specifiche della categoria "Trans/Trav", poichè non chiariscono le diverse fasi di transizione del genere e di quale transizione, nel caso, si sta parlando; con il rischio però di sezionare una categoria come un bovino al mercato (hai il pisello? le tette? la patata?). La battuta tagliente di @Marika66 porta alla luce uno stereotipo con cui sarebbe bene fare i conti ma che alimentarlo sarebbe l'ultima cosa che vorremmo fare.
Insomma, è un pò un ginepraio e il rischio che la "toppa" possa essere peggio del "buco" è dietro l'angolo.
Per questo rimaniamo a leggere con estremo interesse le Vs opinioni.

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
Qui dal 30.11.2013 -
Quotato da Idrogeno,
Quotato da alessiocince,

Te lo spiego meglio...
Sarebbe sempre Meglio definire solo se stessi nel mondo... Ma le persone non si limitano quasi mai a fare solo questo.
Guardaci qua dentro, per esempio: non ci etichettiamo tra di noi senza neanche conoscerci (il più delle volte)? E pensa che ci etichettiamo solo sul leggerci sul forum, o sul profilo, o nei feed, quindi su delle semplici impressioni tratte da poche parole e da lì iniziamo ad etichettare senza un domani.
Eh, lo so. Sarebbe bello riuscire ad essere meno ‘etichettanti’, credo non esserlo sia impossibile. Forse ci serve per definire gli spazi circostanti e crearci un ambiente conosciuto.
Usare l’accezione positiva il più possibile.
Perchè d'istinto cerchiamo di riportare sempre tutto il piùvicino alla nostra confort-zone...da leggersi "vicino alle etichette che accettiamo per noi stessi"

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Quotato da alessiocince,
Quotato da Idrogeno,


Eh, lo so. Sarebbe bello riuscire ad essere meno ‘etichettanti’, credo non esserlo sia impossibile. Forse ci serve per definire gli spazi circostanti e crearci un ambiente conosciuto.
Usare l’accezione positiva il più possibile.
Perchè d'istinto cerchiamo di riportare sempre tutto il piùvicino alla nostra confort-zone...da leggersi "vicino alle etichette che accettiamo per noi stessi"
La penso come te e sto cercando di rifletterci in modo costruttivo (@pallina il termine accezione che ho usato è errato, lo intendevo più come trovare il lato positivo del concetto)

Più che altro sto riflettendo sul perché questo termine mi dia così fastidio e mi faccia salire subito il sangue agli occhi. 🙂

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Quotato da Idrogeno,
Quotato da alessiocince,

Perchè d'istinto cerchiamo di riportare sempre tutto il piùvicino alla nostra confort-zone...da leggersi "vicino alle etichette che accettiamo per noi stessi"
La penso come te e sto cercando di rifletterci in modo costruttivo (@pallina il termine accezione che ho usato è errato, lo intendevo più come trovare il lato positivo del concetto)

Più che altro sto riflettendo sul perché questo termine mi dia così fastidio e mi faccia salire subito il sangue agli occhi. 🙂
Non so se può esserti utile ma ti dico perché, ovvero, quando mi da urto e quando "sto al gioco".
Mi urta quando l'etichetta viene usata per limitarmi , che è l'uso sbagliato che se ne fa molte volte.
Quando "devo essere", perché gli altri se lo aspettano, la somma delle etichette che mi mettono.
Sto al "gioco" quando l'etichetta ha il solo scopo di aggiungere una caratteristica, che non porta ad una aspettativa.
E credimi, con il tempo mi accorgo quando mi trovo in una o l'altra situazione.
Purtroppo, come immaginerai, mi urta spesso🤣

2 anni fa
Singola
Piemonte, Torino
CERTIFICATO

Qui dal 07.11.2020 -
Quotato da XHunerXP,
Quotato da Idrogeno,


La penso come te e sto cercando di rifletterci in modo costruttivo (@pallina il termine accezione che ho usato è errato, lo intendevo più come trovare il lato positivo del concetto)

Più che altro sto riflettendo sul perché questo termine mi dia così fastidio e mi faccia salire subito il sangue agli occhi. 🙂
Non so se può esserti utile ma ti dico perché, ovvero, quando mi da urto e quando "sto al gioco".
Mi urta quando l'etichetta viene usata per limitarmi , che è l'uso sbagliato che se ne fa molte volte.
Quando "devo essere", perché gli altri se lo aspettano, la somma delle etichette che mi mettono.
Sto al "gioco" quando l'etichetta ha il solo scopo di aggiungere una caratteristica, che non porta ad una aspettativa.
E credimi, con il tempo mi accorgo quando mi trovo in una o l'altra situazione.
Purtroppo, come immaginerai, mi urta spesso🤣
Si, credo sia lo stesso per me. Forse dipende dalla delicatezza con cui la si applica. E ovviamente dal dove. 😎 🙂

2 anni fa
Singolo
Lombardia, Pavia
Qui dal 17.03.2020 -
Quotato da Idrogeno,
Quotato da XHunerXP,

Non so se può esserti utile ma ti dico perché, ovvero, quando mi da urto e quando "sto al gioco".
Mi urta quando l'etichetta viene usata per limitarmi , che è l'uso sbagliato che se ne fa molte volte.
Quando "devo essere", perché gli altri se lo aspettano, la somma delle etichette che mi mettono.
Sto al "gioco" quando l'etichetta ha il solo scopo di aggiungere una caratteristica, che non porta ad una aspettativa.
E credimi, con il tempo mi accorgo quando mi trovo in una o l'altra situazione.
Purtroppo, come immaginerai, mi urta spesso🤣
Si, credo sia lo stesso per me. Forse dipende dalla delicatezza con cui la si applica. E ovviamente dal dove. 😎 🙂
Ognuno ha le proprie delicatezze 🤷‍♂️ 😏 🤣

2 anni fa
Singolo
Abruzzo, L'Aquila
Qui dal 30.11.2013 -
Quotato da Idrogeno,
Quotato da XHunerXP,

Non so se può esserti utile ma ti dico perché, ovvero, quando mi da urto e quando "sto al gioco".
Mi urta quando l'etichetta viene usata per limitarmi , che è l'uso sbagliato che se ne fa molte volte.
Quando "devo essere", perché gli altri se lo aspettano, la somma delle etichette che mi mettono.
Sto al "gioco" quando l'etichetta ha il solo scopo di aggiungere una caratteristica, che non porta ad una aspettativa.
E credimi, con il tempo mi accorgo quando mi trovo in una o l'altra situazione.
Purtroppo, come immaginerai, mi urta spesso🤣
Si, credo sia lo stesso per me. Forse dipende dalla delicatezza con cui la si applica. E ovviamente dal dove. 😎 🙂
Tu dici che dipenda dal come e dal dove?... io dico che dipende molto dal chi


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