trio
Quella volta all agriturismo
di Familiarecp
27.10.2024 |
144 |
3
"Lasciai a te la scelta ovviamente..."
Arrivammo all agriturismo carichi di quello spirito trasgressivo che da sempre aveva accompagnato ogni nostra trasferta lontani da tutti i paletti e i vincoli che accompagnano il nostro quotidiano. Con attenzione avevi preparato suppellettili sexy di ogni genere per rendere i nostri momenti piu piacevoli sapendo ke gradivo certe cose pronta a trasformarti nella sapiente succhia cazzo ke tanto mi arrapava quando si metteva d impegno.
Ad accoglierci una donna sulla quarantina in palese abbigliamento da lavoro, non bellissima penalizzata dai vestiti ke indossava, ma ben fatta dai modi cortesi e skematici, era lei l addetta alle stanze, due diverse l una dall altra, ben arredate e molto spaziose posizionate al piano superiore della struttura... mi kiamo Enza disse piacere.
Ci precedeva ankeggiando in modo poco sinuoso, camminava come un soldato in marcia quasi avessimo interrotto la sua attivita, fu cortese facendoci scegliere la stanza ke preferivamo tra le due... lasciai a te la scelta ovviamente.
Si congedo da noi brevemente dicendo ke se avessimo avuto bisogno della qualunque potevamo chiamarla al piano inferiore dove si sarebbe recata a sistemare il macello che il ragazzo che si occupava della manutenzione, Igor, aveva lasciato.
Ci guardammo intorno curiosando nella stanza ma i nostri corpi gia si avvicinavano come calamite, infatti di li a poco eravamo persi in un bacio avvolgente e burroso corredato da un vicendevole palpeggiarci a vicenda ke si spingeva sempre piu in la.
Mi sbottonasti il pantalone infilando la mano a cercare il mio cazzo gia turgido e profumato di fragranze dolciastre che inebriavano l aria tra noi mentre ricambiavo accarezzando con un dito dal lato del sedere le tue labbra gia gonfie.
In poco tempo eravamo seminudi con i nostri sessi tra le mani dell altro ke ci regalavamo piacere sempre piu spinto e prossimo a vederci incastrati in una delle nostre succose scopate quando ad un tratto sentii che ti eri praticamente bloccata...
Inizialmente pensai volessi fossi io a prendere l iniziativa in una certa direzione trombereccia quinndi ke stessi aspettando che magari ti giravo per possederti a pecora sbattendoti la mia mazza fragorosamente tra le chiappe ma ben presto mi resi conto che non era cosi...
Guardando bene mi resi conto ke bloccate le tue movenze il tuo sguardo fissava insistentemente la porta d ingresso ke era rimasta dimenticata aperta e poco piu in la nel corridoio ke portava alla nostra stanza si intravedeva una figura maskile di altezza media...
Era igor il ragazzo della manutenzione che doveva essere passato mentre noi avevamo iniziato a toccarci e restando in silenzio si era messo li a godersi lo spettacolo con copiosa attenzione.
Ci fissava con lo sguardo preso da un eccitazione intensa che lasciava intravedere sotto il pantalone della tuta che indossava come abito da lavoro una consistente erezione di un membro di degno riguardo.
Fissava la tua mano che aveva estratto il mio cazzo dallo slip per iniziare a segarlo quasi a voler immaginare il suo di arnese tra le tue mani.
Doveva essere stato quello sguardo insistente che ti aveva fermato improvvisamente e quasi ipnotizzata verso la stoffa di quel pantalone tenuta in tensione da una verga con la capokkia cosi larga.
Dopo qualche attimo di indugio, timore sorpresa e eccitazione ulteriore dettata dal silente spettatore il tuo sguardo si ammorbidi e con fare ammiccante lo accolse a continuare a guardare stuzzicandone la voglia gia forte a prendere parte all intreccio dei nostri corpi.
Il ragazzo ke inizialmente quasi stava desistendo dal guardare copioso colse il tuo sguardo socevole e oltre a non allontanarsi piano piano si fece sull uscio della porta facendosi coraggio del mio atteggiamento per niente ostile.
Ti avvicinasti a lui conservando il mio cazzo nell altra mano continuando con il tuo solito movimento di scapokkio, e allungasti la tua mano verso quella tuta in tensione quasi a fare da ponte tra i nostri membri che stringevi tra le mani sempre piu eccitata come una troia in calore.
Quando senti la tua mano toccargli l uccello il suo sguardo si fece piu intenso e con la mano ruvida di ki lavora ti cinse il fianco rivolto a lui scendendo pian piano sulla natica.
Ti percepivo molto arrapata, come me d altro canto, e subito cercasti il mio sguardo per avere assenzo di complicita a proseguire.
Non esitai e presi a palparti il seno come segnale di prosieguo... il tuo sguardo si sciolse e la tua bocca si apri scendendo sul mio capocchione per sukkiarlo mentre l altra mano liberava la verga del ragazzo dagli indumenti ke lo tenevano kiuso per iniziarla a segare.
Non impiegasti molto ad accostarci l un l altro per avere piu vicini i due cazzi ke iniziasti a sukkiare e segare alternativamente mentre ogni tanto ne massaggiavi i coglioni duri e cariki di caldo seme da bere.
Rompeva il silenzio oltre a qualke gemito il rantolo del giovane ke fuoriusciva ogni qual volta ti infilavi il suo uccello fin giu nella gola... i nostri membri erano durissimi e pronti a scoparti per darti il piacere ke meritavi.
Ti sollevammo e sfilandoti il vestitino ti stendemmo sul letto solo con le tue calze autoreggenti e le scarpe con i takki mentre il nostro amico continuava a porgerti il suo uccello gonfio da sukkiare io mi abbassai tra le tue gambe a leccarti la passera.
Con una mano lavoravi e ti portavi alla bocca il cazzo di igor scapokkiato mentre con l altra premevi forte la mia testa sulla tua figa che mi regalava saporiti e tiepidi fiotti di succo vaginale.
Mi sollevai togliendomi la tua mano dalla nuca e con uno sguardo complice invitai il nostro amico a darci il cambio avevo bisogno di un tuo pompino.
Raccolse il mio suggerimento ma non si abbasso a leccarti la fregna mentre io ti infilavo il mio cazzo rovente in bocca.
Rimase in piedi e forte della sua erezione stabile punto il capokkione sulle tue labbra dove con un po di pressione infilo la sua mazza dritta nella tua fregna cominciando a scoparti.
Ad ogni colpo ke lui affondava dentro di te la tua bocca si avvolgeva attorno al mio cazzo copiosa e sempre piu vogliosa di seme caldo portando la tua mano a toccare il clitoride per darti ancora piu piacere in preda all eccitazione.
Stavi godendo moltissimo con i nostri due cazzi a disposizione ma ad un tratto sentimmo la voce di Enza nelle scale e i suoi passi salire al piano superiore. Continua.....
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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