Quella Troia di mia moglie aveva ragione

Io e la mia Signora Avevamo avuto già due esperienze con un terzo incomodo (o comodo che fosse) ma lei non voleva saperne di non continuare con questa sua voglia nascosta di trasgressione, d'altronde era colpa mia se si era incamminata su questa strada, ero stato io a volere che diventasse un po' più troia e un po' meno santa.
Il nostro rapporto continuava con il solito tran tran ma quando poi eravamo soli io e lei la sua fantasia si scatenava e non voleva smettere di immaginare un terzo compagno che mi inculava mentre lei mi spompinava, io dal canto mio ero dibattuto tra la voglia di provare o no, avevo provato piacere a spompinare l'ultimo nostro ospite, e a sentire il sapore della sua sborra in bocca.
Mi capitò di andare da due amici che ci seguivano delle pratiche per la nostra azienda, lei Daniela era una bellissima donna con un carattere rude ma sexy e intrigante lui era poco più grande di lei e si vedeva che erano una coppia molto affiatata, finita la parte contabile mi invitarono a prendere un caffè nel loro appartamento che confinava con lo studio,
lei indossava una maglia scollata che metteva in evidenza il suo prosperoso seno e una gonna che metteva in mostra le sue belle gambe.
Lei era stata al centro delle mie fantasie ma essendo loro dei cari amici non avevo mai osato spingermi più in là dei complimenti.
avevo notato però che qualsiasi complimento facessi in assenza del marito lei glieli riportava fedelmente perché lui ogni tanto ne menzionava qualche uno nei nostri discorsi.
bevuto il caffè lei disse qualcosa all'orecchio del marito il quale posata la tazzina di caffè mi disse : mia moglie ha voglia di capire se i complimenti che le fai sono solo parole o se ti piace veramente , io preso in contropiede dissi che qualsiasi complimento ricordasse era sicuramente meno di quello che io pensavo di lei
ed io dopo avere chiesto a lui se potessi dire realmente ciò che pensavo dissi: A voler sintetizzare con una parola "una gran gnocca".
lei allora venne verso di me e mi chiese se mi andava di aiutare il marito a farla godere e detto ciò mi bacio sulla bocca, lui si sedette sul divano a guardarci e lei inizio a sbottonarmi la camicia e a baciarmi il petto e io feci altrettanto in quel fantastico seno.
inizio' a slacciarmi i pantaloni e qualche secondo dopo volle verificare la consistenza del mio attrezzo e si inginocchiò guardando con aria furba il marito, lo prese in bocca iniziando a succhiare in maniera rumorosa da vera Troia lui mi chiese se poteva fotografare e io risposi che poteva fare qualsiasi cosa basta che desse ordine alla moglie di non smettere, lei aumento il ritmo mentre lui la incitava a essere più Troia e a farmi vedere quanto fosse brava a fare pompini dopodiché sbottonò anche i suoi pantaloni è offri il suo cazzo alla moglie che inizio a alternare il mio ed il suo.
lei ad un certo punto si spogliò completamente e dopo averci condotto in camera da letto apri le cosce invitandoci a leccarle la fica, lui si mise davanti a lei e io misi la faccia tra le sue cosce assaporando quel profumo e sapore intenso che aveva, lui inizio a scoparle la bocca mentre lei si mise alla pecorina e io in meno di un secondo ero già dentro di lei mentre lui mi incitava a sbatterla più forte e più lo diceva più lei gli dava del cornuto.
Lei sembrava indemoniata, muoveva il culo allo stesso ritmo dei colpi che lui le dava scopandole la bocca, ma non era contenta, voleva averci entrambi dentro di lei, continuava a implorare il marito di incularla, di sbatterla come aveva sognato mentre un altro uomo la scopava nella fica.
E lui la accontentò infilandole prima due dita per allargare quel meraviglioso culo e poi infilando senza ritegno il suo bel cazzo duro.
Più la scopavamo più godeva come una Troia, e più diceva cose senza senso ormai era partita aveva perso qualsiasi freno inibitorio, le gambe gli tremavano e contraeva il bacino dagli orgasmi ripetuti che aveva, lui non resistette oltre e le riempii il culo di sborra, io non volevo venire, quindi sfilai il cazzo da quell inferno caldo e dopo averlo smanettato un po' le sborrai sulla faccia e su quelle tette fantastiche, lei ripulì quasi tutto con la lingua e poi mi baciò per farmi sentire il mio sapore.
Lui riprese a fotografare, si soffermò ad un rivolo di sperma che le usciva dal culo e dalle tette tutte sporche del mio seme.
Ma lei non era contenta, aveva ancora voglia di cazzo.
Apri un cassetto e tirò fuori un cazzo di gomma, lo passò sulle labbra e poi dopo averlo succhiato se lo infilò tutto nella fica, io lo presi in mano e la scopai con quel cazzo dì misura esagerata.
La cosa mi eccitava maledettamente e avevo voglia di leccarlo un po' anche io, lo sfilai dalla fica di Daniela e me lo infilai in bocca, aveva il suo sapore, lo succhiavo da vera Troia mentre lui fotografava tutto.
Ad un certo punto lei disse"Amore il nostro amico ha più voglia di cazzo di quanta ne abbia io, mettiglielo in bocca" e così fu, mi ritrovai con il cazzo del mio amico in bocca e con la troia della moglie impalata sul mio che mi incitava a succhiare più forte!
Avrei voluto che mi inculasse come una Troia e questo pensiero mi fece venire all'istante, e non fui il solo perché da li a poco mi sentii riempire la bocca di sborra.
Salutai e promisi che sarei tornato con la mia signora per giocare ad armi pari.
Quella troia di mia moglie aveva ragione, mi piacerebbe farmi inculare..