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LA PARTITA A POKER


di dertink
28.12.2015    |    904    |    0 6.0
"L’eccitazione già tanta diventa incontrollabile quando Giulia ci lascia per andare a mettere a nanna il piccolino..."
Le tradizioni sono dure a morire. Come al solito durante il periodo natalizio sono stato invitato ad una partita a poker a casa di Giulia. Quest’anno la novità era il piccolo Giacomo neonato in casa e giovane partecipante ai giochi di carte. Senza indugi accolto da Carlo, il marito, tolgo il cappotto e mi siedo al tavolo. Siamo in 7 tutti vecchi amici ed i genitori di Giulia. Destino vuole che il mio posto fosse proprio tra la madre di Giulia, la signora Lucia ed il marito, il signor Giorgio. Distinti signori ancora in ottima forma, amanti dei viaggi e sessualmente attivissimi. La madre aveva un vestitino rosso cortissimo con un’ampia scollatura dalla quale trasbordava la sua quarta di seno. Iniziamo a giocare e tra un whisky ed un altro una fortuna sfacciata mi conduce fino ai primi tre posti. Eravamo rimasti in gara solo io ed i genitori di Giulia. Non so cosa ma avvertivo un agitazione particolare ed un senso di disagio verso una situazione non nuova ma molto strana. L’eccitazione già tanta diventa incontrollabile quando Giulia ci lascia per andare a mettere a nanna il piccolino. A quel punto eravamo rimasti in quattro attorno ad un tavolo ed i pensieri più bizzarri mi attraversavano corpo e mente. Mi sentivo scoppiare nei pantaloni, con il mio pene che si ingrossava di secondo in secondo. La madre di Giulia, colpita da questo stato di eccitazione che mi traspariva persino dagli occhi, lentamente avvicinava la mano sui miei pantaloni e con un movimento repentino afferrava il mio cazzo quasi stritolandomelo. Imbarazzato chiedo di andare in bagno, cercando di mascherare il mio desiderio. Entro, mi libero abbassando i pantaloni, e cerco frettolosamente di farmi una sega, quando sento bussare alla porta ed aprirla. Era la madre di Giulia che, dopo avermi visto ancora con il mio attrezzo in mano, richiudeva la porta sussurrandomi “ ti aiuto io”. Impietrito ed imbarazzato resto immobile lasciando spazio alla bocca sapiente della signora. Non ci credevo, una donna che conoscevo sin da bambino mi slinguazzava il cazzo con avidità. Era capace, nulla da dire con il suo roteare e succhiare, riuscendo in un breve istante a farmi venire. Nessuno schizzo la sua gola risucchiava tutto con una maestria che solo le donne mature possono avere. Uscita dal bagno mi sono rivestito per riprendere la partita di poker con la paura di essere scoperto. Non so bene quanto tempo fosse passato ma nonostante ciò il marito ed il genero sembravano essere tranquilli e non sospettosi. Terminata la partita mentre mi incamminavo verso l’auto venivo avvicinato dal padre di Giulia. Volevo morire avendo il timore di essere stato scoperto ed invece il padre mi invitava a bere qualcosa a casa sua. Dopo diversi rifiuti sono stato costretto ad andare ignaro di quello che sarebbe di li a poco accaduto. In un batter d’occhio mi sono ritrovato praticamente in un set di un film porno con la fortuna di vivere una serata magica. Giunto nella loro casa, rimasto solo con il signor Giorgio venivo rapito da Lucia la quale rimasta in lingerie, iniziava a palpeggiare il marito in mia presenza. Senza fiatare e trasportato dalla situazione mi sono tolto i pantaloni, iniziando a mordere i suoi seni. L’eccitazione era tanta e coinvolgeva tutti e tre, tanto che con un gesto di intesa il marito Giorgio, ormai rimasto nudo, iniziava a leccarla con violenza. Lucia pur restando in silenzio aveva spasmi di piacere contorcendosi tra me ed il marito. I suoi capezzoli erano diventati duri come il marmo ed al suo primo gemito le ho infilato il mio cazzo in bocca spingendolo fino in fondo fino a farla tossire. La passione ormai guidava i nostri corpi in un continuo intrecciarsi di movimenti. Giorgio aveva iniziato a prenderla da dietro mentre lei non si staccava dal mio cazzo trattenuto quasi come uno scettro. Era il mio turno, lei mi era di sopra saltando come una quindicenne mi cavalcava sapientemente lasciandosi andare a grida ed urla di piacere. Ma quando la serata sembrava ormai finita, Lucia toglieva il mio cazzo dalla fica ormai allagata e se lo infilava nel culo continuando a governare il mio corpo quasi come una padrona. Sfinito gli sono venuto sui seni non riuscendo a trattenermi fino alla bocca. Per fortuna Giorgio l’ha fatta felice facendogli ingoiare il suo seme. Se ci penso anche se non ho vinto quello è stato il miglior poker della mia vita.
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