Racconti Erotici > trio > Era il nostro primo incontro...
trio

Era il nostro primo incontro...


di amanteinstancabile71
28.09.2014    |    5.464    |    0 8.1
"Complice anche un buon vinello c'eravamo lasciati andare dietro alle più sfrenate fantasie erotiche..."
Era il nostro primo incontro. Complice anche un buon vinello c'eravamo lasciati andare dietro alle più sfrenate fantasie erotiche. Avevamo immaginato situazioni sempre più eccitanti fino alle soglie della realtà. L’atmosfera era elettrica.
La scintilla scoccava quando Ilaria improvvisava una sfilata in perizoma e reggiseno (rigorosamente nero), con dei sandali che fasciavano le sue lunghe e meravigliose gambe fino alla caviglia; le unghie dei piedi erano esaltate da uno smalto rosso scarlatto: era uno splendore! Io ed Ale, seduti sul divano, avevamo ormai gli uccelli che pressavano per uscire dalle gabbie dei boxer.
Il desiderio era alle stelle. Ilaria, vestita ancora del suo completo intimo, si inginocchiava, abbassando la zip e prendendo in bocca l'asta infuocata di Ale e nello stesso tempo cominciava a masturbare il mio cazzo, ormai liberato da ogni costrizione. Il movimento su e giù con la testa mi eccitava da morire e il mio uccello palpitava tra le mani di Ilaria. Poco dopo la situazione si invertiva e, con mio grande piacere, era il mio membro ad essere accolto nella sua deliziosa boccuccia. Lo succhiava e risucchiava, roteando con la lingua intorno alla cappella. Incredibile!!! La mia verga era nella sua bocca fino a toccare, quasi, il fondo della sua gola. Massaggiava i miei testicoli, li leccava risalendo lungo l'asta. Su e giù: in quel momento ero talmente inebriato di passione da non realizzare nemmeno quanto fosse fortunato Ale ad avere una compagna così abile nell'arte dell'amore.
Ben presto eravamo tutti nudi. Io ed Ale in piedi uno di fronte all'altro ed Ilaria in ginocchio nel mezzo. Le cappelle si sfioravano e la lingua della nostra dea dell'amore guizzava prima sull'una e poi sull'altra. I nostri membri erano ben saldi nelle sue mani e lei si alternava nel donarci piacere con un indimenticabile gioco orale.
Mi chiedevo: dovevamo essere così egoisti da non ripagare quelle meravigliose attenzioni?
Mi stendevo supino infilando la testa fra le gambe di Ilaria che, nel frattempo, continuava a succhiare Ale con un impeto ormai irrefrenabile. Era adesso la mia lingua ad insinuarsi nelle sue parti più intime, ormai grondanti di umori. Lei mi agevolava il compito assecondando i miei movimenti fra mugolii di piacere, che lasciavano intuire una bocca ancora in piena attività. Dopo un ripetuto percorso dall'ano al clitoride, tagliavo il traguardo infilando la mia lingua nella sua vagina. Era giunto il momento: lei desiderava lì qualcosa di più duro e lungo della mia lingua.
Ale aveva capito tutto. Voleva soddisfare la sua vogliosa mogliettina. Sdraiatosi per terra, veniva cavalcato da Ilaria, desiderosa di un incandescente smorza candele. In breve il suo pene scompariva nella accogliente vagina della compagna. Io, nel frattempo, mi collocavo davanti ad Ilaria, che voleva risucchiarmi mentre si dimenava sul corpo di Ale. Fu in quel momento che mi balenava in mente l’idea di provare e far provare l’ebbrezza di una doppia penetrazione. L'aver ben lubrificato il buchetto con la saliva lasciava presagire le mie intenzioni. Lei sembrava abbastanza interessata ed assumeva la posizione della pecorina. Il suo fondoschiena era irresistibile. Mi avvicinavo, appoggiando la mia verga dura alle sue natiche a volte collaborative altre reticenti. I muscoli delle mie gambe erano in tensione. Con la mano sinistra accarezzavo il seno e giocavo con i capezzoli di Ilaria che era in procinto di avere un orgasmo. Cominciavo a forzarle il buchetto. Lei inarcava la schiena. Soffriva un po’ ma ormai era incastrata tra me ed Ale. Ad un certo momento la mia lancia affondava il colpo ed entrava del tutto; il dolore si affievoliva, lasciando il posto a fremiti di piacere. Andavo e venivo coordinando i miei movimenti con quelli di Ale. Lei era colma di noi. Le nostre aste la riempivano sino in fondo e quasi si incontravano attraverso la parete che divide il retto dalla vagina. Acceleravo i colpi e la mia eccitazione cresceva. Anche Ilaria godeva. I miei testicoli urtavano contro le sue natiche: ormai il mio pene era entrato completamente. In lei dolore e piacere erano confusi insieme. In preda ad un delirio orgasmico la martellavo nel profondo fino a quando non mi arrendevo dentro di lei. Il mio liquido caldo riempiva il suo intestino. Mi sentivo le gambe molli.
Un suono lancinante squarciava la tranquillità che mi attorniava. Era la solita sveglia. Mi levavo dal letto con un inconsueto senso di appagamento e di confusione, la stessa che si prova dopo una colossale sbornia. Al contempo mi assaliva un dubbio: avevo sognato o avevo rievocato un momento di immensa soddisfazione realmente accaduto?
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.1
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Era il nostro primo incontro...:

Altri Racconti Erotici in trio:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni