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... e dopo il primo bocchino!


di Manolo
31.10.2011    |    22.131    |    7 9.6
"Volle che gli mettessi i piedi sul viso, tutti e due, se ne mise uno in bocca e cominciò a succhiarlo come fosse un cazzo..."
Dopo quella notte ho fatto di tutto per cercare di dimenticare l'esperienza avuta. Non riuscivo a metabolizzare l'idea che pur avendo a al mio fianco una donna bellissima con la quale avevo una vita sessuale molto soddisfacente sotto tutti i punti di vista, mi ero ritrovato a farmi sbocchinare e a succhiare un cazzone incorniciato in un reggicalze nero.... Ero molto tormentato, da un lato sentivo che avevo superato un limite di decenza e dall'altro, ogni volta che ci ripensavo sentivo il mio cazzone crescere, gonfiarsi, diventare durissimo. Pe un pò mi limitai a ricordare quell'episodio mentre fottevo la mia compagna; la cosa mi catapultava in una dimensione torbida e la libido saliva vertiginosamente.... Poi, poi, poi... accadde che rimasi solo un WE, il mio primo pensiero fu di ricontattare l'amico cazzuto, ma riuscii a scacciare il pensiero e la voglia solo raggiungendo una vecchia amica con la quale feci 2 scopate memorabili... Arrivò il momento in cui, tornando a casa in macchina nella notte del sabato, improvviso salì il torbido desiderio di cazzo!!! Arrestai la macchina e in preda ad un'eccitazione incontrollabile, cercai il suo numero... Erano quasi le 2 di notte, ma non mi preoccupai di disturbarlo.... Quasi tremando feci il numero.... 4, 5 squilli.... mi rispose!!!! "Sono io, ho voglia!", "finalmente, ho aspettato tanto che mi richiamassi, un cazzone come il tuo non si trova facilmente! Sono ad una cena e dopocena con amici, ma se vuoi lascio immediatamente e vado a casa...!" Si lo voglio", "ok, tra mezz'ora da me, e se mi dai il tempo mi faccio trovare già agghindato come una puttana, sai che adoro essere la tua vacca...." mi rispose. Girai per 40 minunti con la macchina in attesa, non solo che arrivasse a casa, ma anche che avesse il tempo di vestirsi, indossare il reggicalze, i tacchi a spillo.... Quando suonai neanche mi rispose, aprì semplicemnte il portone, entrai e mi diressi verso la sua porta, era di nuovo aperta ed accostata. Questa volta non era seduto, era in piedi e non aveva indosso il reggicalze, ma una tutina a rete che copriva tutto il corpo, una vera zoccola succhiacazzi, con aperture sia davanti al cazzo, già durissimo, sia sul culo... Non persi tempo, mi spogliai velocemente, il cazzo mi scoppiava, avevo voglia di cazzo! Mi inginocchiai davanti a quel cazzone e comincia a leccarlo, lo scappellavo e mo lo sbattevo in gola, ripetutamente, sentivo la cappella entrare, la facevo arrivare in gola, poi lo estraevo, lo leccavo e di nuovo giù in gola, lo sentivo mugulare e spingerlo, poi mi sollevai misi il mio cazzo affianco al suo, che spettacolo due cazzoni delle nostre dimensioni che si strusciano, che si toccano con le cappellone lucide di un desiderio torbido.... Ci sdraiammo su un tappeto e cominciammo un 69... Un 69 tra maschi cazzuti è diverso da quello che siamo abituati a fare, perchè senti che una bocca si sta ingoiando il tuo cazzone, che lo succhia, lecca, pompa, ma senti anche un cazzone nerboruto che ti spinge in gola, fai a lui esattamente quello che lui sta facendo a te e questo è fantastico... Mi pompavo quel cazzo fino alla gola e spingevo il mio nella sua fino a soffocarlo... "Stasera ti inculo.." gli dissi, "Si ma prima devi fare una cosa per me, aspetta qui" e si alzò, si allontanò sculettando come una puttana su quei tacchi.... Tornò con il reggicalze, delle calze nere velatissime ed un paio di scarpe nere con tacchi altissimi e sottili... "indossali"... non mi feci pregare, in preda ad un'eccitazione impressionante cominciai ad indossare quelle cose, prima il reggicalze, poi le calze, poi mi aiutò ad agganciarle al reggicalze, poi si chinò ai miei piedi e mi infilò le scarpe, "Adesso alzati, prova a camminare..." Ebbi qualche difficoltà iniziale, cominciammo a camminare insieme, dirigendoci verso la camera da letto, dove c'era un grande specchio e dove potei vedermi, splendida visione, lui su tacchi altissimi e con una tutina a rete da grande zoccola, da dove spuntava il suo cazzone, io in reggicalze nero con calze velatissime su tacchi a spillo e il mio cazzone durissimo e la cappella che pulsava senza sfiorarla..... Prima si sedette sul letto e mi sbocchinò guardami fisso in faccia per farsi vedere con il mio cazzo in bocca, lo afferrai per la testa e presi a fotterlo in gola come lo fottessi in culo, a tratti sentivo che glielo facevo arrivare troppo giù e gli veniva da vomitare, ma nn se ne lamentava affatto, anzi gli piaceva sentirsi soffocare dal cazzo... Poi prese un preservativo e me lo infilò di colpo, con maestria, si svaccò a 4 zampe sul letto, poggiò la testa sul letto e con tutte e due le mani si aprì il buco del culo. "Sputaci sopra e poi sfondami senza indugiare", così feci, sputai sul buco del culo, lo lubrificai per paura di fargli male, il mio cazzo quando è al massimo non è cosa facile di digerire in culo, lo so per esperienza.... "Basta un pò di saliva, non lubrificare troppo, mi piace sentirmi sventrata, dai porco sventrami il buco del culo, lo so che sei un animale..." Puntai la cappella sul culo e con un urlo glielo affondai completamente fino alle palle, emise una specie di grugnito, piacere e dolore fusi insieme, si voltò a guardarmi, aveva tirato fuori la lingua e mi incitava ad incularlo più forte, lo afferrai per i fianchi e cominciai a pompargli il buco del culo con veemenza, sentivo la cappella che gli arrivava nello stomaco, vedevo il mio cazzo incorniciato dal reggicalze che entrava e usciva da quel culo sfondato, mi sentivo veramente un animale che sta montando un altro animale, allungai la mano e gli afferrai il cazzo, era durissimo ed enorme, pompai il cazzo in culo ancora per poco, urlando gli scaricai una sborrata infinita in culo e contemporaneamente sentii il suo cazzo vibrare nelle mie mani, io gli stavo sborrando in culo e lui stava sborrando tra le mie mani, urlavamo dal piacere entrambi, sborrando e contorcendoci dal piacere... Continuai a stantuffarglielo in culo fino a quando sentii che si stava ritirando, gli porsi la mia mano impregnata della sua sborra davanti alla bocca, se la leccò con avidità.... Gli sfilai il cazzo dal culo e mi sdraiai sul letto, lui mi tolse il preservativo e cominciò a leccarmi il cazzo delicatamente, scese alle palle, alle cosce, ai piedi, mi leccò i piedi in segno di riconoscenza.. Volle che gli mettessi i piedi sul viso, tutti e due, se ne mise uno in bocca e cominciò a succhiarlo come fosse un cazzo... Aveva ancora voglia, io invece avevo voglia di scappare via, non volevo offenderlo, ma non mi sentivo più a mio agio... Se ne accorse e con grande sensibilità mi disse che se volevo potevo andare via, che tanto anche lui era stanco e voleva dormire... Non parlammo, mi rivestii ed uscii, salutandolo carinamente.... E adesso, quando sarò a casa, adesso sarà difficile metabolizzare anche questa... Mi addormentai con il sapore del cazzo in bocca e la visione di quel buco di culo sventrato dal mio cazzo.... La mattina accessi il telefono, arrivò un sms "La prossima volta voglio essere la tua schiava, ci sono ancora delle cose che non sai di me... Buona giornata, mio cazzone!"
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