trans
Calze e Takki!
di Paolasissy
02.08.2016 |
2.695 |
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"Francesco, il mio amico, un giorno venne a casa mia ed era tutto agitato e mi disse: Paolo da quando mi hai parlato della tua raccolta non riesco a non..."
Era la prima epoca di internet a 56 k per visualizzare e scaricare una foto era veramente un impresa. Passavo le mie nottate alle ricerca del terzo sesso, Donne sexy ma con gli attributi, inizi anni '90. Dopo un po' che scaricavo foto ero riuscito a farmi una mini raccolta di Trans con calze e takki, preferivo quelle, e lo preferisco anche adesso, che facevano vedere la sbarra fuoriuscire.
Tutto iniziò in palestra, ero solito allenarmi con il mio migliore amico dell'epoca e come spesso accade in palestra ci si guarda anche le parti intime, magari scherzandoci sopra ma comunque i nostri sguardi giacevano spesso sui membri reciproci. Pian piano presi coraggio ed iniziai a parlare al mio amico della mia crescente passione delle calze e di quanto mi eccitassero vederle indossate confidandogli che quando potevo alla mia ragazza di turno le rubavo per poi usarle facendogli intendere che talvolta le indossavo anche e che la cosa mi eccitava talmente che venivo senza quasi toccarmi. La sua reazione non fù di quello stupito ma insistette per vedere la mia piccola raccolta di calze e lingerie. Avevo in tutto 3 paia di calze ed una mutandine di pizzo nera che avevo preso dalle mia avventure come trofeo, subendo le lamentele delle ragazze che si vedevano saccheggiate dalla propria lingerie con l'imbarazzo di tornare a casa senza. Io raccontavo loro che le custodivo soltanto e che quando fosse tornate avrebbero trovato a disposizione tutta la lingerie lasciata e che così avrebbero potuto uscire di casa senza destare troppi sospetti.
Francesco, il mio amico, un giorno venne a casa mia ed era tutto agitato e mi disse: Paolo da quando mi hai parlato della tua raccolta non riesco a non pensarci, devo assolutamente vederla, ed io chiaramente lo accontentai ma gli risposi: la cosa migliore è che tu venga domani che sono solo in casa tutto il giorno cosicché possa farti vedere tutto quello che ho e se vuoi potrai anche indossare ciò che ti piacerà di più! Francesco non si aspettava una risposta del genere ed si scocciò quasi squadrandomi mi disse: no ma hai capito male ! io non sono quel genere di persona! ok lo tranquillizzai e gli detti l'appuntamento per il giorno dopo nel tardo pomeriggio.
Era una serata d'inverno ed al tempo si usava il motorino per spostarci in città, io ero in casa che lo aspettavo senza però sapere cosa avrei fatto e l'agitazione aumentava ogni minuto che passava. Francesco non si fece attendere arrivò puntuale ed appena entrare aveva uno sguardo alquanto mesto quasi rassegnato al che gli chiesi: Francesco tutto ok? Vuoi qualche cosa da bere? e Lui: no no grazie e solo che non ho dormito un granché stanotte ed io dai che vedrai che ci divertiamo!
Francesco mi segui nella mia camera dove avevo preparato in bella mostra tutta la mia raccolta composta da :
calze a rete nere autoreggenti, Collant neri velati con riga nera dietro, ed delle parigine con fiocchetto rosa di colore bianche oltre ad delle mutandine tutte di pizzo nere. Erano chiaramente tutte molto sporche chiaramente dei miei umori ma lui non se ne fece tanto un problema i suoi occhi si illuminarono e iniziò a toccarle una ad una.
Io come se fosse la cosa più naturale al mondo inizia a spogliarmi e rimasi nudo (eravamo abituati a vederci nudi per via della palestra) e fin li la cosa non suscitò grande scalpore e poi indossai le calze a rete che avevano più di uno strappo ed invitai nel contempo di imitarmi, lui come in trance esegui come un automa si tolse la tuta ed indosso le calze velate. Il mio cazzo a tale visione ebbe subito un sussulto e prese forma, per nascondere la cosa mi voltai di spalle e rimasi praticamente con il culo inguainato dentro le calze a rete che poco lasciava all'immaginazione, non passo neanche un secondo che sentii il suo respiro sul mio collo e strusciare il suo bastone in mezzo alle mie chiappe, quasi involontariamente inarcai la schiena ed il contatto mi mandò letteralmente in visibilio. Ormai non potevo nascondere più le mie voglie e decisi di voltarmi, ci fu un attimo che ci guardammo e poi iniziammo a pomiciare come due fidanzatine mentre le nostre mani scivolavano sempre più giù alla ricerca del contatto con i nostri membri. Lo sentii subito durissimo come marmo e sembrava che pulsasse non riuscivo più a staccargli la mano dal cazzo e lui seguiva gli stessi movimenti con il mio. Ci trovammo sdraiati sul letto e ben presto presi iniziativa girandomi ed improvvisando il primo 69 con un altro uomo ed affondammo le nostre lingue sui reciproci cazzi che sotto le calze pulsavano ed odoravano fortemente.
Non ci volle poi molto per fare arrivare la nostra eccitazione al massimo mentre la mia mano esplorava e cercava nuove sensazione in mezzo alle chiappe fino ad arrivare al buchino del mio amico, appena provai a toccarlo il suo cazzo si irrigidì e scoppiò in una sborrata maestosa ed a quella vista non resistetti e lo ripagai con la stessa moneta. Da quel giorno abbiamo aggiunto sempre più accessori fino ad arrivare ai takki... ma questa è un'altra storia.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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