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quando le voglie vengono


di Membro VIP di Annunci69.it amico_per_te
27.02.2024    |    245    |    0 8.0
"Tornai nel salone, Chiara aiutata da Aldo stava apparecchiando la tavola..."
Ormai con Chiara ne stavamo combinando di ogni. Un mercoledì sera che ero da lei mi disse che nel pomeriggio era stata da Aldo il figlio della donna dove normalmente va a fare la domestica al mattino a sistemate anche casa sua. Normalmente ci va una o due volte la settimana a seconda delle esigenze ed è lui a chiamarla ma difficilmente lui è a casa e quando c'è si mette sul balcone col portatile mentre lei sistema la casa. quel mercoledì era rimasto in casa visto che pioveva e lavorava sul tavolo in cucina. Chiara mi disse che stava lavorando normalmente e si era quasi dimenticata che lui fosse in casa e mentre spolverava il mobile del soggiorno su un tre piedi si giro e vide che lui si stava toccando sulla patta e che il cazzo gli era diventato particolarmente duro cosi penso che fosse stata la sua posizione e il suo sculettare poi si accorse che il vestitino a maglia le sera salito quasi al livello delle mutandine e vedendo quella situazione bhe pure lei si è eccitata e le sorrise.
Ovviamente quando me lo raccontò pure il mio cazzo non stava fermo e se ne accorse.
-Sai che sei proprio un gran cornuto? E' sufficiente una piccola situazione per immaginarmi con un altro.
- Ti da fastidio? le risposi
- No anzi ma è il figlio di Enza e non vorrei creare casini.
-E quindi? Te lo faresti?-
- è un bell’uomo molto affascinante, e molto educato e credo di piacergli un po.
-A te piace? Te lo faresti?
-Se capitasse l’occasione perché no. Si, credo proprio che possa essere la persona giusta e poi …mi piace.
-L’occasione si può sempre creare l’occasione- Dissi io stringendola
-E come?
- Non riesci a creare qualche situazione particolare extra lavoro?
- Vedrò e ti saprò dire.
Il venerdi sera come tutte le sere che non ci vediamo la chiamo al cell e lei mi dice:
- sai sto stirando le camice di Aldo. La donna che stira per sua mamma non ha fatto in tempo e quindi mi ha chiesto il favore di stirarle.
- Brava hai fatto bene e che c'è di nuovo? perché me lo dici con tono lascivo? che stai combinando?
- Nulla viene domani nel pomeriggio passa a prenderle.
- Bene. Mandagli un messaggio che si fermi a cena cosi lo conosco pure io.
- Ok tu a che ora arrivi?
Le dissi che dovevo finire un lavoro urgente e che prima delle 19,30 non potevo essere a casa.
-Non puoi farlo un altro giorno?
-No, lunedì devo consegnarla
-Va bene, vuol dire che se Aldo arriva prima lo intratterrò io-
-In che modo?- Dissi io ammiccando.
-Non lo so, ma troverò il modo per non farlo annoiare in tua assenza-
-Sono sicuro che ci riuscirai pienamente.
-Va bene amore, ciao e… ricordati il vino.
-Si me lo ricorderò, tranquilla.
(questa parte me l ha raccontata lei dopo quando lui andò via)
Avevo passato tutto il pomeriggio a provare la biancheria intima che avrei indossato nella speranza poi di doverla togliere mentre mi stavo truccando, dopo aver indossato un abitino che metteva in risalto tutte le mie curve, suonarono alla porta. Ero eccitatissima ma mi diedi un certo contegno ed andai ad aprire.
-Ciao, prego entra.
Aldo rimase un po’ impacciato,non immaginando probabilmente che mi sarei presentato a lui come una bomba sex-
-Ciao…Sei fantastica- Mi disse restando a guardarmi ancora un po. - il tuo compagno è un uomo fortunato a potersi svegliare alla mattina accanto una donna come te. Poi mi porse una bottiglia di Prosecco
-Grazie non dovevi disturbarti. Comunque ce la berremo stasera visto che tu resterai a cena con noi.
-Immagino che non posso rifiutare.
-Un tuo rifiuto mi offenderebbe
-Allora accetto volentieri. e lui dov'è?
-Ancora al lavoro, fra poco arriva. Posso offriti qualcosa da bere?
-Si grazie.
-Intanto accomodati e metti un po di musica se ti va-
Mi diressi in cucina mentre lui iniziò a gironzolare nella stanza soffermandosi a guardare alcuni cd. Tornai con aperitivi e li poggia sul tavolino del salotto.
-Belli questi cd si possono ascoltare?
-Certo
e mi porse un cd di Ray Charles. Lo misi e lo feci andare.
-Anche io l’adoro
-Ti va di ballare?
Mi porse la mano e mi strinse a se. Aderii a lui e misi le braccia intorno al suo collo. Lui capì che avevo voglia di lui ma il dubbio di sbagliare gli impediva di prendere ulteriori iniziative. Sentivo il suo cazzo duro premere sul mio ventre ed mi stringevo a lui per fargli capire che la cosa non mi dispiaceva. Poggio la sua guancia sulla mia e sentivo il suo alito caldo sul mio collo. Una voglia pazzesca mi assali. Ero tutta fremito e le mie guance, riflesse nel grande specchio del salone, erano di un rosso fuoco. Decisi di fare il primo passo e gli dissi nell’orecchio stretto sulla mia guancia.
-Quando ascolto questa canzone mi eccito sempre e sento che anche per te è la stessa cosa.
-Scusami- Disse lui scostandosi- Mi sono fatto prendere la mano. Sei cosi bella e sensuale.
Tornai a stringermi a lui
–Non devi scusarti anzi, è bello che tu provi queste sensazioni per me, anche io sono eccitata. Se non avessi paura di essere giudicata male ti sarei già saltata addosso, ho una voglia matta di te.-
Lui mi strinse e mi baciò. La sua lingua iniziò a frugare la mia bocca e le nostre salive si mischiarono mentre con le mani cominciò ad accarezzare le mie natiche. Lo spinsi sul divano mi inginocchiai davanti a lui e gli aprii i pantaloni. Misi la mano nei sui slip e tirai fuori un enorme cazzo duro. Mentre lui reclino il capo sul cuscino del divano in estasi
-Sei fantastica-Mi disse mentre stringevo il suo membro fra le mani facendolo andare su e giù.- Anche io ho una voglia matta di te.
Poi mi piegai in avanti e cominciai a succhiare quell’enorme pezzo di carne che sembrava crescesse sempre più ad ogni mio colpo di lingua. Lui mi stringeva la testa fra le mani accarezzandomi i capelli. Sentivo il suo fremito farsi sempre piu intenso, stava per venire.
-Alzati sto per venire-Mi disse, non sapendo se avessi gradito il suo sperma in bocca.
Io aumentai il ritmo facendogli capire che poteva farlo. Volevo la sua sborra, assaporarla e berla fino all’ultima goccia. Il suo respiro ed il sui fremito raggiunsero l’apice e venne abbondantemente. Non riuscivo a trattenerla tutta in bocca e nonostante ne avessi ingoiato una buona quantità, alcuni rivoli del suo sperma mi calarono lungo il mento finendo sul mio vestito. Ancora immersi in momento di piacere sentimmo la porta che si apriva. Eri tu che entravi. Aldo tutto rosso in faccia si ricompose in fretta mentre io mi alzai e gli andai incontro.
-Ciao tesoro finalmente sei arrivato-. Mi baciò e mi mise la lingua in bocca. Dal sapore della lingua capìi subito che mi si era fatta sborrare in bocca
-Vieni tesoro ti presento Aldo
Aldo si alzò mi venne incontro e ci demmo la mano.
-Molto lieto-
-Stia comodo-gli dissi - Vado a rinfrescarmi e sono subito da lei
-Dammi il vino vado a metterlo in frigo. Mi disse Chiara e si diresse in cucina e io la seguii. Torno subito dissi ad Aldo che si riaccomodo sul divano.
Appena lontani dallo sguardo di Aldo la baciai nuovamente cercando ogni angolo della bocca e gli chiesi nuovamente.
-Ti sei fatta sborrare in bocca. Troia. Avete scopato?
-Gli ho fatto un pompino e mi è venuto in bocca. E mi mostro la sborra caduta sulla gonna e mi chiese di leccarla. Lo feci
-Tu sei venuta?-
-No, io vengo solo se ci sei tu a guardarmi. Ora preparo la tavola tu sbrigati
In bagno mi accorsi di essere eccitato. L’idea che mia moglie gli avesse fatto un pompino mi faceva morire dalla voglia. Volevo che lei facesse la troia per me. Che si facesse fottere da Aldo in tutti i modi. Più pensavo e più il mio cazzo si faceva duro. Avevo voglia di sborrare. Chiusi gli occhi immaginai mia moglie col cazzo di Aldo in bocca e cominciai a segarmi. Nella mia mente la vedevo andare con la bocca su e giù e leccargli con gusto la cappella mentre le sue tette penzolavano sul petto di Aldo che, in un magnifico 69 le leccava la fica. Sborrai copiosamente sullo specchio del bagno.
Tornai nel salone, Chiara aiutata da Aldo stava apparecchiando la tavola.
-Continuo io, tu per favore vai in bagno, c’è dell’acqua a terra e non ho trovato lo straccio per pulire.
Lei mi passò le posate e andò.
-Volevo farti i complimenti, hai una bellissima moglie, molti dinamica ed intelligente. Mi ha detto che è un’ottima cuoca.
-Si, è verò è molto brava nell’arte culinaria…d’altronde, con quel culetto che si ritrova, non poteva essere diversamente. Ti piace il suo culetto?- Dissi all’improvviso per rompere subito il ghiaccio e cominciare ad addentrarci in argomenti piu interessanti.
-Visto che me lo chiedi tu, voglio essere sincero, è il più bel culo che io abbia mai visto. Beato te. Anche la mia ex aveva un bel culo, certo non all’altezza di quello di tua moglie, ma passabile. Purtroppo non me lo ha mai voluto dare.
-Non l’hai mai scopata nel culo?
-No, mai ,e ti confesso che non ho mai scopato il culo di una donna.
-Ma davvero, allora non sai cosa ti sei perso. Bisogna rimediare allora.
-E come? Disse lui che già aveva intuito dove volevo arrivare.
-Posso parlare esplicitamente?
-Ma certo!-Disse
-Vedi io e Chiara siamo una coppia molto affiatata, e viviamo il sesso in maniera libera. Siamo pieni di fantasie e una di queste, è quella di inserire nel nostro manage un altro uomo ma che sia un po uno scopamico. Ovviamente tu sai bene com’e difficile trovare una persona giusta, affidabile seria discreta e pulita e soprattutto senza vincoli affettivi. Quando Chiata ti ha conosciuto ha pensato che tu potessi essere la persona giusta, vede in te tutti questi requisiti ed in piu, poco fa mentre eravamo di la, mi ha detto che sei anche molto dotato, il che non guasta.
-Ma io….
-Tranquillo, so che Chiara ti ha fatto un pompino e la cosa non mi dispiace…serviva per rompere il ghiaccio. Spero solo che ti sia stata brava.
-E’ stata favolosa la sua bocca è una miniera d’oro.
-Allora vuoi diventare un nostro “amico di letto”?
-Si, non sai quanto desideri Chiara. Ma lo faremo in tre?
-No, quando scopate io vi guarderò. Ci piace così, anche se non escludo che qualche volta possa intervenire anche io. Tra noi ci drovrà essere la massima complicità ma tutto dovrà consumarsi all’interno delle mura domestiche. Nessuno deve mai sospettare niente.
-Ma naturalmente. Non dobbiamo correre rischi che qualcuno scopra il nostro rapporto. Dobbiamo essere molto discreti
-Quando siamo in casa tu potrai fare e dire di tutto con Ciara come se fosse la tua donna e lei potrà fare altrettanto con te e tra me e te ci dovrà essere la massima stima ed un’ amicizia profonda e sincera.
Finimmo di apparecchiare ed andai a prendere il vino dal frigo. Chiara stava mettendo la pasta nei piatti.
-Cosa hai combinato in bagno…era tutto sporco, ti sei fatto una sega?
-Amore quando mi hai raccontato di avergli fatto un pompino non ho resistito…dovevo farlo
-Sei un porcellone-disse sorridendo, poi aggiunse-Preparati a fartene tante altre stasera-disse ridendo.
-A proposito, ho parlato con Aldo apertamente, in pratica ha accettato di essere il tuo amante incondizionatamente.
-Davvero! Allora ora a tavola possiamo parlarne apertamente?
-Si, gli ho anche detto si sapere che gli hai fatto un pompino.
-E lui?
- Era un po imbarazzato ma poi tutto è andato bene. Ora sarai tu a condurre il gioco con entrambi.
-Si sarei i miei schiavetti
Rientrammo nel salone e ci sedemmo a tavola. Chiara accanto ad Aldo ed io di fronte.
La cena andò avanti piacevolmente. Parlammo di tutto un po soprattutto di sesso. Chiara era eccitatissima teneva sempre la mano sotto il tavolo. Sicuramente per accarezzargli l’uccello. Per verificare feci cadere la forchetta e piegando mi per raccoglierla vila la scena che avevo ipotizzato. Lei aveva la mano sulla sua patta e gli stingeva il membro. Lui era rosso in viso, sicuramente aveva voglia di sborrare. Mi accorsi che guardando alla vetrinetta della credenza a lato del tavolo potevo vedere quello che succedeva sotto di esso cosi buttai nuovamente la forchetta a terra e chiesi a Chiara di raccoglierla, sperando che lei capisse a volo quello che volevo facesse. La nostra complicità era ormai cosi sperimentata e lei capìi subito le mie intenzioni e andò sotto il tavolo. Guardando nella vetrinetta potevo vedere le sue mani armeggiare con la patta di Aldo. Lo tirò fuori e comincia succhiarlo.
-Ti piace- dissi io con il bicchiere in mano.
-Si un ottimo vino-
-Parlavo del vino. Volevo sapere se ti piace la bocca di Chiara, So che ti sta facendo un pompino.
-Si è favolosa. Perché non la scopi allora cara vieni su
Chiara si alzo,spostò la roba che c’era sul tavolo e si appoggio ad esso dicendomi. -Tu sparecchia io ed Aldo abbiamo da fare.-
Aldo si alzo e si avvicino a lei aveva il cazzo fuori dai pantaloni e lo mise fra le cosce di Chiara baciandola e infilandole la lingua in bocca.
Mi affrettai a sparecchiare, per non perdere neanche un attimo del loro incontro e, quando tornai ,mi sedetti sulla poltrona di fronte a loro che continuavano a baciarsi. Chiara si girò e stese il suo busto,che nel frattempo aveva liberato dal reggiseno, sul tavolo. Le sue tette erano schiacciate sul legno del tavolo cosi come la sua guancia. Con le mani allargò le natiche e disse:- Aldo leccami il culo e scopami. Aldo obbedi, si inginocchiò, prese le natiche con le mani, liberando quelle di Chiara, e cominciò a leccare l’orifizio anale spingendoci dentro la lingua. Marina mugolava e i suoi occhi sembravano uscissero dalle orbite per il piacere che provava. Poi quando il culetto era abbastanza umido, si alzo poggio il suo enorme pene contro il buco e comincio a spingere. Chiara emise un grigolino di piacere piu che di dolore e lui si fermò pensando stesse provando dolore.
-Non ti fermare- Lo voglio tutto dentro, spingi-. Lui diete un paio di spinte decise ed il suo cazzo sparì nel culo di Chiara che allungò le braccia per stringere le mie mani e trasferirmi il suo piacere.
-Ti piace amore-le chiesi
-Da impazzire un piacere intenso. Perchè non ti metti sotto il tavolo e mi lecchi la fica, cosi potrai vedere più da vicino come mi sta rompendo il culo-
Non me lo feci ripetere due volte.mi misi sotto di lei e cominciai a leccarle la fica.Il cazzo di Aldo entrava ed usciva dal culo di Chiara Una visione che mi provocava una eccitazione immensa. Poi il cazzo scivolo fuori dal culo di Chiara ormai abbondantemente lubrificato. Cadendo in giù sulle mie labbra. D’istinto aprii la bocca e cominciai a succhiarlo. Lui lasciò fare e dopo in po lo presi in mano e lo indirizzai nuovamente nel culo di Chiara mentre io ripresi a leccargli il clitoride. Chiara mugolava e gridava di piacere mentre Aldo comincio ad avere le prime contratture preludio alla sborrata. Succhiai il clitoride con maggior foga fin quando non la sentii gridare:
-Vengooooo. Piu veloceeee.
Aldo diede un altro paio di colpi e poi cominciò a venire. I primi schizzi finirono nel culo di Marina ma i successivi,essendo scivolato fuori, finirono sui suoi glutei e in parte sulla mia faccia.
Chiara rimase in quella posizione chiedendomi di leccarle il culo fino a quando l’ultima goccia di sborra non fosse uscita e non fosse finita nella mia bocca. Fu una serata indimenticabile ed eravamo così felici dell’intesa raggiunta che decidemmo di uscire per andare a bere qualcosa in un locale che conosceva Aldo.
Aldo si mise al volante della sua Volvo, una macchina molto comoda e veloce, e ci dirigemmo per raggiungere il locale che Aldo ogni tanto frequentava..
-Amore sei stato magnifico- disse Chiara ad Aldo- non smetterei mai di farmi scopare da te.
-Anche tu sei stata magnifica.-disse Aldo
- Hai un culo favoloso ed una bocca che fa resuscitare ogni cosa.
-Ti piace la mia bocca? Sono brava?
-Si, i tuoi pompini sono favolosi.
-Vuoi che te ne faccia uno ora in macchina?
-Lo faresti davvero?
-Per te va bene? Mi disse Aldo.
-Si certo , per me va bene,
Aldo si fece più indietro col sedile per consentire a Chiara di stare più comoda mentre lei lo tirava fuori dai pantaloni.
Lei succhiava il membro di Aldo mentre io le infilavo due dita nel culo ancora lubrificato dalla precedente sborrata di Aldo..
Aldo era in estasi.
-Ti piace disse Chiara? Voglio che mi sborri in bocca, voglio sentire il tuo sapore. Stasera mi sento in paradiso.
-Anche io- Rispose Aldo, -Vengooo – urlò ….
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