Last ottobrino

Tutto era iniziato qualche giorno prima, durante una delle mie solite serate online, quando, navigando senza scopi precisi, mi ero imbattuto in un profilo che aveva catturato subito la mia attenzione. La descrizione era intrigante, maliziosa senza essere esplicita, e le foto erano un perfetto equilibrio di mistero e fascino. Erano una coppia, curiosa di incontrare qualcuno aperto e pronto a condividere un’esperienza unica. “Cerchiamo complicità e discrezione,” diceva il loro messaggio, aggiungendo un dettaglio che mi aveva incuriosito più di tutto: “Lui ama osservare.”
Decisi di scrivergli. Dopo qualche messaggio, avevamo scoperto che eravamo in vicini. L’intesa si creò quasi subito, i messaggi erano leggeri, ma lasciavano trasparire una curiosità sincera. Parlammo della serata, e con naturalezza mi invitarono a un aperitivo in un locale tipico della zona. Non ero sicuro di cosa aspettarmi, ma il pensiero di quell’incontro misterioso aveva reso i giorni precedenti un’attesa eccitante e carica di fantasie.

Ed eccoci lì, in quella sera che sembrava d’estate, in quel piccolo locale a pochi passi dal mare.

Loro due erano ancora più affascinanti di come me li ero immaginati. Lui era alto, con uno sguardo fermo e rassicurante, mentre lei aveva quel tipo di bellezza spontanea e disinvolta che cattura immediatamente. Dal primo momento in cui i nostri sguardi si incrociarono, capii che il gioco era iniziato.
Non passarono molti minuti prima che lei si alzasse e si avvicinasse a me, proprio come avevamo fantasticato nei messaggi. Mi accolse con un sorriso che non lasciava spazio a dubbi, e poco dopo anche lui si avvicinò, salutandomi con una stretta di mano calorosa e uno sguardo complice. Mi ritrovai subito coinvolto nella loro conversazione, leggera ma punteggiata da allusioni e da un’intesa che mi faceva sentire accolto e desiderato. C’era una libertà disarmante nella loro complicità, come se fossi entrato in un mondo dove non esistevano giudizi, solo desideri da esplorare.

Dopo un altro bicchiere, ci avviammo verso la loro casa, una piccola dimora con le pareti bianche e le volte alte, che si affacciava sul mare. Lui si accomodò su una poltrona vicino al letto, come avevamo immaginato nei messaggi, mentre lei, con quella naturalezza seducente, mi prese per mano e mi attirò a sé. Mi baciò piano, con labbra morbide e movimenti lenti, e sentii che tutta la tensione accumulata nei giorni d’attesa si scioglieva in quel tocco.
Ero eccitato di brutto.
Ogni carezza, ogni sguardo, sembrava intensificare la passione, come se il tempo fosse sospeso. Lui ci osservava in silenzio, il volto disteso, appagato, mentre i suoi occhi seguivano ogni nostro movimento, assaporando la scena. Era nudo ben messo con l’arnese in mano. La cosa mi eccitava oltre ogni immaginazione, e mi lasciai trasportare, le mie mani che esploravano la sua pelle, calda e morbida, le sue dita che mi guidavano, ora più sicure, verso ogni punto dove sapeva che avrei trovato piacere.

Lei si muoveva con sicurezza, i nostri corpi che si scoprivano e si univano in un gioco intenso e dolce al tempo stesso, il tutto sotto lo sguardo vigile di lui, che ci osservava con un’attenzione profonda e immobile, come se volesse memorizzare ogni dettaglio, ogni respiro, ogni gemito appena sussurrato. Sentivo il suo sguardo su di noi, e quella presenza, anziché intimidirmi, rendeva ogni gesto ancora più intenso, ogni contatto più profondo.
Lei era perfetta sensuale e sapeva benissimo cosa eccitava lui, il suo uomo.
Mi avrà succhiato per mezz’ora forse…sempre con lo sguardo verso lui. Lui ha goduto come un maiale…
Proprio come una danza di desideri e piaceri condivisi, tra noi tre, in cui ogni barriera sembrava cedere, e l’intesa era vera e complice. Era notte fonda ormai… ci trovammo ancora lì, stanchi ma soddisfatti, uniti da quel legame segreto e inatteso, sapendo che quell’incontro, nato quasi per caso, ci avrebbe accompagnato per molto tempo.
Alla prossima. Non vedo l’ora di rivedevi.