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La scogliera inaspettata


di Membro VIP di Annunci69.it Educata_Mente
24.08.2021    |    15.159    |    8 9.8
"Io vedo le contrazioni della sua vagina che fanno fuoriuscire una marea di umori..."
E’ mercoledì mattina. Mi sono appena svegliato. Guardo il telefono e la gita in gommone che avevamo programmato è saltata. Mi rimetto a dormire un po’ e decido che questa mattina andrò a prendere un po' di sole come mamma mi ha fatto tra gli scogli di Cala Liberotto.
Dopo un’oretta mi tiro su dal letto e vado a fare colazione. Caffè, succo d’arancia, una fetta di pane tostato e della marmellata. Metto sul fuoco la moka e dopo qualche minuto sento il gorgogliare e l’aroma del caffè diffondersi per tutta la casa. Metto tutto su un vassoio e mi dirigo sul terrazzo dove ho già aperto l’ombrello a sbalzo.
Sento il frinire delle cicale, il vento sulla pelle. Adoro prendermi questa settimana di ferie al mare, lontano da Milano. Torno nella casa dove passavo i tre mesi estivi da piccolo. Non è più caotica come quelle estati di tanti anni fa ma mantiene quel senso di accoglienza che mi ha sempre fatto sentire ogni volta che varcavo la soglia del cancello sul vialetto.

A giugno, durante la settimana, è facile che non si incontri nessuno in spiaggia. Però per evitare spiacevoli situazioni vado sempre tra gli scogli a prendere il sole nudo.
Dopo aver terminato la colazione e lavato la tazza e tutto il resto vado in bagno a farmi una doccia e prepararmi.
Nonostante avessi deciso di stare nudo comunque indosso lo slip. Metto un bermuda e una camicia di lino. Indosso il mio fidato Panama in paglia e i miei fidati Persol. Mi faccio una passeggiata verso l’edicola che c’è all’inizio della strada sterrata che porta a casa mia. Passo davanti al campeggio e vedo una decina di tende piazzate qua e là.
Dopo aver comprato qualche quotidiano e un paio di riviste mi dirigo verso la spiaggia e il promontorio della scogliera dove intendo sdraiarmi a prendere il sole.

Arrivo nel mio solito spiazzo. La roccia liscia forma quasi un lettino dove stendersi comodamente. Come supponevo non c’è nessuno. In spiaggia c’è una signora con il cane. Sistemo la stuoina sulla roccia e sopra l’asciugamano. Mi siedo dopo essermi sfilato i bermuda. Li piego e mi sbottono la camicia e anche quella finisce piegata sulla roccia. Mi tolgo finalmente gli slip.
Mi sono rasato per bene lì sotto. Sono liscio liscio come ormai va di moda.
Mi metto a leggere i giornali con le gambe incrociate. Il giornale copre il mio pisello che riposa floscio.
Inizio un sudoku ma dopo un po’ il caldo inizia ad essere eccessivo. Decido di farmi un bagno rinfrescante per poi mettermi la crema e stendermi al sole a cuocere come una lucertola.
Verifico che nessuno possa vedermi e mi alzo in piedi. Mi muovo sugli scogli per raggiungere l’acqua.
Mi tuffo. L’acqua è ancora fredda. I capezzoli mi diventano subito duri e anche il pisello sembra quasi voler scomparire per riscaldarsi dentro il mio corpo.
Esco dall’acqua e mi asciugo. Mi spalmo la crema su tutto il corpo e mi stendo sull’asciugamano. Mi addormento quasi subito.

Mi sveglio dopo un po’ per il rumore di tuffi in acqua. Mi tiro su sui gomiti e vedo in acqua una ragazza e un ragazzo. Mi guardano e io mi rendo conto di essere nudo. Mi siedo e tiro su le gambe come a coprirmi il sesso.

La ragazza esce poco dopo dall’acqua. Ha un bel fisico, un filino abbondante ma proprio ad essere pignoli. Ha un bel seno, contenuto in un bel bikini a fiori su sfondo bianco. Anche lei sente particolarmente l’acqua fredda perché noto subito i suoi capezzoli duri che spuntano dalla stoffa. La guardo bene. Ha i capelli a caschetto biondi. Ha un viso molto carino. Raccoglie l’asciugamano e si asciuga infreddolita. Poco dopo esce dall’acqua pure il ragazzo. E quando esce mi guarda e poi si dirige verso di lei e la bacia sul collo prima e poi sulle labbra. Anche lui si asciuga e mi dice: “Ti abbiamo disturbato con i tuffi?”
“No, tranquilli nessun problema.” Rispondo io pensando che probabilmente mi sono passati davanti e mi hanno visto completamente nudo. La cosa un po’ mi infastidisce però mi piace anche il pensiero che lei possa avermi osservato come mamma mi ha fatto.

Decido di farmi un altro bagno ma questa volta indosso il costume. Mi alzo e guardo il mare e poi i miei vicini di mare. Lei mi osserva con aria quasi dispiaciuta. Forse gradiva la vista di prima?
Lui esclama: “Guarda che non ci dà fastidio. Vero Mara?”
Lei diventa rossa in faccia e con un filo di voce risponde: “No, nessun disturbo” mi dice abbassando subito lo sguardo.
“No. Tranquilli, tanto il bagno lo faccio sempre con il costume” dico mentendo spudoratamente. Non c’è cosa più bella di fare il bagno nudi. Mi esibisco in un bel tuffo in acqua e inizio a nuotare verso il promontorio di fronte alla scogliera dove sono.
Pochi minuti dopo esco dall’acqua e sento che i due stanno parlando animatamente.
Sento distintamente: “Hai visto come ti guarda? Dai fallo per me.” Mi asciugo e mi spoglio nuovamente visto che a loro non disturba. Il mio lato esibizionista ha il sopravvento. Mi scopro il sesso e lei lo guarda.

Lui si avvicina all’orecchio e le sussurra qualcosa che la fa sobbalzare e arrossire immediatamente. Distoglie lo sguardo da me.
“Io mi chiamo Luca” mi dice lui e aggiunge: “E lei è Mara”
“Piacere, Luca e Mara. Io mi chiamo Amilcare.”
Lui le accarezza la schiena e sembra che voglia sciogliere il nodo del laccetto del costume, ma lei si agita e gli impedisce di farlo. “E dai. Ti piace farlo! Perché oggi no?” le dice Luca. “Perché non siamo soli” dice Mara indicandomi con un cenno della testa.
“E che problema c’è scusami. Lui è nudo. Dai Mara. Fatti ammirare” insiste lui.

Io faccio finta di non aver sentito e guardo in direzione del promontorio di fronte per vedere se le case sono già abitate. Facendo finta di non considerarli mi giro verso la loro parte e incrocio lo sguardo di Mara. Mi fissa e credo che stia seguendo ogni movimento del mio pisello.
Questi suoi sguardi iniziano a suscitare un certo interesse in me e prima che si manifesti un’erezione vera e propria mi siedo. Distendo le gambe e ho le braccia all’indietro. Il mio pisello si gonfia un po’ e lei lo guarda con molta malizia e cupidigia.
Lui continua a parlarle all’orecchio e vedo che lei ogni tanto sospira e chiude gli occhi. Poi dice tutta rossa in faccia: “Va bene”
Luca non perde tempo e scioglie il nodo del pezzo di sopra del bikini. Glielo sfila dal collo e scopre i seni di Mara. Sono belli tondi. Li vedo di profilo, ma l’areola è bella scura e i capezzoli sono già turgidi. Lei fa per coprirsi il petto con le mani ma lui le toglie le mani e mi guarda come per dire Ammira che tette!.

La guardo. E’ davvero molto sensuale e questa sua pudicizia e timidezza mi fanno eccitare ancora di più. Io non nascondo la mia eccitazione, anzi. Sposto il pene dall’altra parte come se volessi farglielo vedere meglio.
Deglutisce e si lecca le labbra. Lui le accarezza l’interno della coscia fino a sfiorarle il sesso. Chiude gli occhi e sospira di piacere. Lui si alza e raccoglie dalla borsa una maschera e una Go-Pro. Dice guardando Mara e Me: “io vado a farmi una bella nuotata e a fare qualche foto sott’acqua.” Dicendo questo mi fa un cenno con la testa inequivocabile. Mi indica con la testa di andare da Mara.
Si tuffa in acqua con la Go-Pro legata al polso e indossa la maschera. Inizia ad allontanarsi da noi. Si immerge parecchie volte e quando riemerge mi guarda come per dire Non ti sei ancora mosso?.

Vedo che lei traffica con la borsa del mare. Adesso che è distratta mi avvicino a lei. Come arrivo a pochi passi dal suo telo lei si accorge di me e mi guarda. Prima in faccia poi mi guarda il sesso. Inizio ad avere un’erezione decisamente più consistente. Faccio saltellare il pisello proprio mentre me lo guarda. Lei apre un po’ la bocca come se volesse accoglierlo. Le domando se fossero turisti.
“Si, veniamo dalla provincia di Viterbo.”
“Sarete qua per tutta la settimana?” Chiedo nuovamente. Lei mi risponde senza nemmeno guardarmi in faccia. Osserva con cupidigia ogni centimetro del mio pisello: “Si, ripartiamo domenica notte” dice deglutendo vistosamente.
Mi siedo e lei segue con lo sguardo il mio sesso. E’ rapita. Non è piccolo ma nemmeno la mazza di Rocco.
Lei tira fuori un po’ il petto come a vantarsi di avere due gran belle tette. In effetti ora che le guardo da vicino sono proprio belle. I capezzoli sono belli grossi. Le areole sono proprio al centro di ogni seno, e perfettamente tonde. Si accarezza le cosce. Vorrei farlo io a dire il vero.

Le chiedo se davvero non le dia fastidio che io sia nudo di fianco a lei.
Lei mi risponde senza guardarmi negli occhi e molto imbarazzata: “Davvero, nessun fastidio. E poi tu c’eri prima di noi.”
Continuo: “Ma a te da fastidio stare in topless davanti ad altri?”
Lei mi guarda con molto imbarazzo ma risponde: “Si, dipende comunque”
“Da cosa?” incalzo io.
“Beh dal luogo, dalle persone che ci sono intorno, dalle sensazioni” mi dice lei sempre molto delicatamente.
Ogni tanto vedo che sbircia il mio sesso. L’erezione sta scemando.
“E oggi il luogo e le persone intorno ti hanno dato buone sensazioni?”
“Si” mi risponde ma come se volesse sparire sotto terra. Ha le gambe rannicchiate sul petto e vedo il seno schiacciato sul suo ginocchio.
E’ sempre più sensuale.

“Hai mai preso il sole nuda?” le chiedo io cercando il suo sguardo.
“Si, tante volte.” Mi risponde in maniera secca.
“Ma oggi non ti va di spogliarti?” le chiedo io maliziosamente.
“Ehm…no, si…non so.”
La guardo e vederla così emozionata ed imbarazzata mi fa eccitare nuovamente.
“Non ti imbarazzi quando…insomma…ecco….” E fa un cenno verso il mio pisello.
“Beh all’inizio mi imbarazzavo tantissimo e infatti mi giravo subito e quindi di conseguenza mi bruciavo solo le spalle” e aggiungo subito: “Adesso invece me ne frego. E’ naturale. Se però crea a te imbarazzo mi copro”
“no no. Nessun imbarazzo.” Mi dice guardandomi negli occhi e poi il pisello.
“Ti piace essere guardata o guardare?” le chiedo a bruciapelo.
Lei strabuzza gli occhi. “Oddio. Che domanda! Ecco. Entrambe le cose. Mi piace sentire gli occhi degli uomini addosso, anche se all’inizio sono un po’ reticente a farmi vedere” mi risponde.
“E ti piace vedere un uomo eccitato per te?” In questo momento sono molto eccitato per lei e non faccio niente per nasconderle la mia erezione.
Le distende le gambe e poi unisce i piedi come se volesse fare meditazione. Intravedo la forma del suo sesso. Sembra bello gonfio.

“Cavoli, sei molto diretto nelle domande!” mi dice lei con un sorriso molto erotico.
“Scusami, non volevo metterti a disagio” replico io in maniera molto timorosa.
“No, tranquillo nessun disagio.” E continua “Comunque per rispondere alla tua domanda, si mi piace vedere un uomo eccitato per me.” E aggiunge “Soprattutto quando non fa nulla per nasconderlo, come fai tu adesso”
“Ah si? Ti piace l’uomo sfacciato ed esibizionista?” le domando con aria di sfida.
“Si.” Risponde lei sempre imbarazzata.
“Comunque se tu volessi togliere il costume a me non creerebbe alcun imbarazzo” e la guardo dritta negli occhi.
“Non stento a crederti. Sicuramente anche il tuo amico non si sentirebbe in imbarazzo” dice ridendo e guardandomi negli occhi e il pisello.
“Penso proprio che hai ragione. Comunque dovresti fare contento Luca. Mi sembra di capire che gli piace molto “mostrarti” agli altri uomini”
Si accarezza un seno e fa un giro sul capezzolo con la punta del pollice. Io faccio sobbalzare il pisello.

“Mi piace molto quando fate saltellare il vostro coso”
“Si? Ti piace o ti fa eccitare?” le chiedo molto esplicitamente.
“Ma insomma. Che insolenza” Mi dice con un sorriso malizioso sulle labbra.
“Comunque, entrambe le cose”.
“Capito” e faccio un altro sobbalzo. Lei si lecca le labbra e se le morde.
“Se preferisci, mi giro quando ti spogli.”
“ahahahah….no dai…non sono così timida.”
“E allora perché non ti spogli? Magari ci facciamo un tuffo assieme”
Si solleva e si liscia le gambe con le mani. Se le passa sulle natiche e con un gesto rapido slaccia il laccetto dello slip che rimane incastrato tra le gambe. Il suo sesso è completamente liscio. Allarga un po’ le gambe e lo slip cade sul telo. “Ecco, sei contento?” Mi chiede molto maliziosamente. Si gira dandomi la schiena. E si piega in avanti per raccogliere lo slip. SI gira nuovamente verso di me per farsi ammirare. Le piccole labbra sembrano voler uscire. Vorrei tanto leccarle.

“Si. Sono contento adesso. Ti va di buttarti in acqua?”
“Cos’è? Non ti va più di guardarmi? Proprio ora che mi sono messa comoda”. Mi chiede quasi scocciata ma sorridente.
“No no. Ti guardo più che volentieri.”
“Mi guardi e basta?” mi chiede con una voce molto sensuale.
“Possiamo guardarci a vicenda o vedere che succede se qualcuno fa qualcosa”
“Tu per esempio che faresti?” mi chiede con malizia.
“Io ti darei un bacio” le rispondo.
“Dove?”
“Preferisco fartelo vedere” e così dicendo mi chino verso di lei e le bacio il capezzolo dando una leccata veloce per saggiarne la consistenza.
“Mmmmmm. Parti subito con i colpi bassi!”
“E tu come replichi?” le domando implorante.
“Ti rispondo per le rime tranquillo” mi ribatte
E così dicendo mi poggia una mano sul pube. La fa scorrere sulla pancia e tutto intorno al mio pisello. La infila tra le due cosce e con il dorso della mano sfiora i miei testicoli e l’asta del pene.

“Mmmm. Direi che è una risposta superiore all’offesa precedente. Devo replicare immediatamente.” E mentre lo dico infilo una mano tra le sue cosce. Ma con il pollice le accarezzo il pube e le grandi labbra. Ha un sobbalzo. Continuo ad accarezzarle l’interno della coscia ma con il pollice apro un po’ le grandi labbra e infilo il dito tra le sue piccole labbra. “Oddio” esclama mordendosi il labbro inferiore. Continuo a toccarla. Il dito scivola sul suo sesso già madido di umori. “Sei bella eccitata Mara.” Le dico. “Si Amilcare. Mi fanno eccitare molto queste situazioni.”

Mi avvicino al suo corpo. Le bacio il collo mentre continuo a sfiorare il suo sesso con le dita. Lei afferra una mia mano. Penso che mi voglia bloccare ma invece mi guida e mi fa infilare un dito dentro la sua fighetta liscia liscia. Sento un calore avvolgere il mio dito. E’ bagnatissima. Il dito scivola dentro e inizio a masturbarla. Lei mi offre la gola e io la bacio e la lecco fino al mento. Sento la sua mano afferrare il mio pisello. Mi stringe la cappella. Con il pollice me la massaggia e la stringe tra il pollice e l’indice.
“Mi stai facendo impazzire.” Mi dice sospirando
“Anche tu Mara” le ribatto mentre continuo a penetrarla.
“Se mi ciucci un capezzolo arrivo in pochissimo tempo” Aggiunge lei.
“Non voglio farti venire in poco tempo”

“Stenditi!” mi ordina con decisione
Mi stendo vicino a lei. Lei si solleva e si mette in piedi davanti a me. Poi si posiziona proprio sopra alla mia faccia e si inginocchia offrendomi la sua fighetta grondante. Avvicino la bocca e inizio a leccarla con avidità. Lei dopo un gemito di piacere afferra il mio cazzo e se lo infila tutto in bocca.
Le bacio le cosce ma lei mi sbatte la sua fighetta in bocca. Vuole godere come lei sta facendo godere me. Mi lecca tutta l’asta. Mi bacia il pube e mi lecca le palle. Poi stringe tra le sue labbra la cappella e muove la testa. Mi sta mandando in estasi. “Mara, fai piano. Così vengo subito” le dico implorante. Sono davvero al limite.

Infilo la lingua e la muovo come se la stessi scopando. La sento dimenare il bacino che stringo al mio petto. Le lecco il clitoride e glielo succhio. “AHHHHHHHHH. Amilcare così sono io che vengo subito.” Le bacio le grandi labbra per darle un po’ di tregua. Ma riprendo subito a leccarle la vagina. Raccolgo un sacco di umori. Sembra che abbia aperto il rubinetto. Siamo al massimo dell’eccitazione. Lei mi struscia la fighetta sulla bocca, sul naso. Le succhio nuovamente il clitoride e prova a divincolarsi ma la tengo stretta a me. Infilo nuovamente la lingua tra le sue piccole labbra accoglienti e la penetro con la punta della lingua. Lei continua a succhiarmelo e a leccarlo lungo tutta la lunghezza. Si concentra sulla cappella. Vuole farmi venire. Mi dice: “Amilcare toccami le tette. Voglio venire. E voglio far venire te” e si rinfila tutto il mio pene nella bocca. La sento quasi soffocare. Tossisce. Riprende a massaggiare la cappella con le labbra.
Io le afferro i seni e stringo forte i capezzoli. Li tiro. Lei geme di piacere. Le lecco il clitoride. Sento che sta per esplodere e io mi sto trattenendo per arrivare insieme a lei.
“Mara io sto per venire” le dico ansimando.
“Anche io Amilcare. TI prego continua.” Mi dice lei con la voce quasi tremante.

Le lecco rapidamente il clitoride. Lo bacio, lo succhio. Inizia a dimenare in maniera ritmata il bacino. Struscia il suo sesso contro la mia bocca e la mia lingua. Va a scatti è pronta all’orgasmo. Si stacca dal mio cazzo e mi dice: “Amilcare sto venendo. Sto venendo. Cazzoooo. Sto venendoooooooo” E inizia a muovere il bacino in maniera incontrollata. Io vedo le contrazioni della sua vagina che fanno fuoriuscire una marea di umori. Provo a raccoglierli con la lingua ma non riesco a leccargliela per via dei movimenti incontrollati del suo corpo. Lei tiene il mio cazzo con una mano e mi massaggia. Mi succhia la cappella con le labbra. Sono pronto anche io. “Mara non ce la faccio più” le dico.
“Vieni Amilcare. Sono pronta” e spalanca la bocca tirando fuori la lingua.
Il primo schizzo parte e deve averla presa proprio in fondo alla gola perché inizia a tossire mentre i restanti schizzi di sperma le bagnano le labbra il naso e le guance.

Quando si riprende raccoglie con due dita tutto lo sperma che ha in faccia e lo ingoia avidamente. Io le bacio nuovamente le grandi labbra e proprio sopra il clitoride e lei ha un sussulto. Solleva una gamba e si mette seduta di fianco a me con una gamba rannicchiata e una sopra il mio petto. Guarda il mio pisello e mi dice: “stavi per farmi soffocare” e gli da uno schiaffetto. Poi si china verso di lui e lo bacia. Io vedo la sua fighetta ancora tutta bagnata. E le accarezzo il clitoride con un dito.
Mette una mano sopra la mia e mi dice: “facciamoci quel bagni nudi”
Ci solleviamo. Lei si pulisce nuovamente il viso dallo sperma. E vedo i suoi umori colare lungo le cosce.
Ci tuffiamo in acqua e mentre mi tuffo vedo tra gli scogli Luca….




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