tradimenti
La mia collega Laura
di AmanteSerio79
20.06.2024 |
15.681 |
8
"Quando ho letto quel messaggio, giuro che stavo per venire nei pantaloni..."
Come tutti i giorni mi sono alzato presto, ho fatto una bella doccia, mi sono vestito con pantaloni classici scuri, camicia bianca, cravatta e giacca scura. Mi sono pettinato, ho messo il profumo che mi aveva regalato mia moglie al compleanno, ho dato un bacio a mia moglie, e sono andato al lavoro.
Durante il tragitto ho ascoltato la radio, e la rubrica con l'oroscopo: "per il segno dello scorpione oggi si preannuncia una giornata ricca di sorprese". Tra di me ho sorriso, pensando a chissà mai quali sorprese mi avrebbe riservato quella giornata. Sarei andato al lavoro e poi tornato a casa, come sempre.
Arrivato in ufficio, salutai e mi misi al lavoro, davanti al mio monitor.
Dopo circa 20 minuti, a fianco della mia postazione passò Laura, la collega che sta seduta in fondo all'ufficio.
"Beh, oggi non mi saluti?" Mi chiese Laura.
"Ehi ciao Laura scusa non ti avevo vista" risposi io continuando a lavorare.
Nella mia testa pensai che era strano il fatto che Laura fosse venuta alla mia scrivania... non lo aveva mai fatto. Ma non ci feci caso piu di tanto e continuai a lavorare.
Verso le 10.30, si illuminò l'icona della chat interna: "Caffè?" Era Laura, mi chiedeva se volessi fare una pausa.
Accettai. Uscii nel corridoio e la trovai che mi stava aspettando. Oggi era particolarmente elegante, non lo avevo notato prima.
Le feci una battuta sul fatto che era un po spettinata (lei ha i capelli ricci, sempre un po spettinati) e si mise a ridere. Poi salimmo sull'ascensore per scendere al piano terra e prendere il caffè. Quando le porte dell'ascensore si chiusero nessuno dei due parlò. Lei si aggiustò un po la camicetta, lasciandomi intravedere il suo seno, non molto prosperoso a dire il vero.
Arrivammo al distributore del caffè e iniziammo a conversare del più e del meno, della famiglia, dei suoi figli, delle vacanze. Poi tornammo in ascensore.
Questa volta quando si chiusero le porte, si giro verso di me e mi baciò. Io rimasi bloccato ma allo stesso tempo provai una sensazione meravigliosa. Fu un bacio bellissimo, erano anni che non provavo più una sensazione simile. Purtroppo con mia moglie ormai il rapporto era un po' spento e anche i baci erano diventati sterili.
Appena si aprirono le porte dell'ascensore Laura uscì di corsa e tornò in ufficio. Io tornai alla mia scrivania ma ormai la mia testa era altrove, non riuscivo più a concentrami sul lavoro. Non sapevo se fare finta di nulla o se scrivere un messaggio a Laura.
Mentre stavo fissando il mio monitor senza concludere nulla, arrivo un messaggio su whatsapp. Era Laura.
"Scusa per il bacio, ma... adesso ho voglia di te!" Mentre leggevo il messaggio mi ero già eccitato. Avevo anche paura ad alzarmi dalla scrivania per paura che qualcuno notasse il rigonfiamento nei miei pantaloni.
Pochi secondi e arrivò un altro messaggio:
"Voglio essere tua, voglio essere la tua schiava".
A quel punto risposi:
"Con quel bacio hai risvegliato un uomo che non sapevo piu di esserlo"
Laura continuò con la chat:
"Io ho risvegliato un uomo. Adesso voglio che quell'uomo risvegli la troia che c'è in me".
Quando ho letto quel messaggio, giuro che stavo per venire nei pantaloni.
Risposi in modo telegrafico:
"Ci vediamo alle 12.30 al motel X".
Erano le 12, quindi andai in bagno a darmi una rinfrescata al viso, e poi andai al motel.
Presi una stanza e andai ad aspettarla in stanza. Ero eccitatissimo.
Le mandai un messaggio per dirle in quale stanza mi trovavo. Dopo pochi minuti bussò. Io aprii. Era Laura. La feci entrare.
Senza dire nulla, la presi è la misi al muro. Le mie mani intrecciarono le sue, e la baciai mentre la spingevo al muro.
La passione ci travolse. Iniziai a baciarla sul collo, a prenderle i capelli, e ... pian piano iniziai a spogliarla. Sotto indossava un completo intimo stupendo, nero, con perizoma e pizzo. La lasciai in intimo perché era uno spettacolo ammirarla. La spostai e la feci sdraiare sul letto. Nel frattempo lei mi aveva tolto la camicia e mi aveva baciato i capezzoli.
Io mi spogliai totalmente e le mostrai il mio bel cazzo che era durissimo.
Mi avvicinai a lei, le presi la testa e la spinsi sul mio cazzo.
"Dai... inizia a farmi vedere se sei brava a succhiarmi il cazzo" queste furono le prime parole che pronunciai da quando eravamo entrai in camera.
Lei iniziò a farmi un pompino magistrale.... con la lingua ripassò bene tutti i contorni della cappella e di tutto il cazzo.
La sua saliva era un tutt'uno con il mio liquido pre-eiaculatorio... le sue labbra erano tutte bagnate così come lo era il mio cazzo. Poi mi buttai su di lei e inizia a laccarle la figa, con un 69 spettacolare, mentre lei ancora succhiava il mio cazzo e le mie palle.
Era tutta bagnata e iniziò anche a genere dal piacere. Io adoro sentire la donna mentre gode. Mi fa impazzire. E con mia moglie non succedeva più in modo così spontaneo.
Dopo poco la spogliai totalmente mi misi sopra di lei e le infilai il cazzo tutto dentro, tutto in un colpo. Lei urlò.... e io le dissi all'orecchio: "sei una puttana"!
Con quelle parole, lei si bagno completamente e bagno completamente tutto il lenzuolo, io iniziai a scoparla forte, la sbattevo più che potevo sul letto che cigolava come se si stesse smontando... fino a che un getto di sborra la inondò... la sua figa colava del suo liquido e della mia sborra.
Con il cazzo tornai alla sua bocca e le feci leccare la sborra rimasta.
Poi ci rilassammo, sdraiati nel letto a ridere e scherzare, abbracciati.
Quello fu il primo incontro tra me e Laura.
Siamo ormai amanti felici da oltre 10 anni.
La clandestinità è l'ingrediente principale della nostra felicità.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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