tradimenti
La mia amca TETTONA
di libidopuro
01.04.2009 |
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"N: Cosa c'è non vuoi un po' di lattuccio, piccolo porcellino?
Cazzo avevo davanti a me una vera maiala vogliosa di scopare, ciò che avevo sempre desiderato..."
Conosco N da quando avevo 16 anni, tra di noi già all'epoca nacque una grande intesa e simpatia, ma non dal punto di vista sessuale.Infatti N era una ragazza molto timida e totalmente lontana dalle Maiale assatanate di sesso che noi machietti cerchiamo a quall'età.
Tuttavia devo dire che la ragazza era fatta proprio bene. Una bellissima bocca carnosa e rossa, un seno 5°misura che stava su da solo
ed ancora oggi mi chiedo come sia possibile, un fisico benfatto formosa ma mai grassa e un bel culo a mandolino.
Purtroppo tanta abbondanza non era da lei sfruttata anzi. mai N si vestiva provocante e mai metteva in rislato le sue grazie;
per questo diventammo amici senza che mai ci provassi.
A 15 anni di distanza, ci siamo visti un paio di vole in tutto, le comunico la mia intenzione di sposarmi. Ci incontriamo e le dò l'invito,
la trovo sempre bella e sempre opulenta.
Mentre la guardo e parliamo, mi scappa spesso lo sguardo sul suo decoltè messo ben in mostra da una scollatura generosa, e contraria alla sua
natura di donna pudica. Lei mi sorride e mi dice:
Guardami in faccia quando parliamo!
IO: Scusa non Volevo è che mi scappa lo sguardo non ricordavo che fossero così grosse!
N: Come ti sei dimenticato 15 anni fa quando mi hai vista in ragiseno nella camera d'albergo alla gita della scuola?
Un lampo mi passò sulla fronte, non ricordavo affatto quell'episodio, ma tutto mi tornò in mente.
N: quella notte dormimmo insieme ed ancora mi chiedo come mai non provasti nemmeno a toccarmi?
IO: Mi sento un coglione! Non so risponderti!
N: Lo sai che quando mi hai comunicato che ti sposavi, la notte stessa ho sognato che ci provavi con me?
IO: Davvero! E cosa succedeva? Mi beccavo un ceffone?
N: No il bello è che io ci stavo!
A questa risposta un impulso investe il mio cazzo, che inizia ad irrigidirsi, così diventai più audace.
IO: Ma come io ti ho sempre considerata una Puritana!
N: Ero stupida ed ho capito cosa mi sono persa in tutto quel tempo che cercavo l'amore vero. Oggi cerco solo divertimento e buon sesso.
IO: Caspita, ma da quando tempo non ci si vede da secoli?
N: Cosa c'è sei intimorito?
IO: Ma che dici, intimorito da te? Sei tu che dovresti temermi visto che sei in auto con un lupo!
E poi io non sono un qualsiasi altro uomo, so resistere a qualsiasi provocazione.
N: non per vantarmi ma credo proprio che se io volessi tu cadresti ai miei piedi.
IO: Ti sfido ufficialmente fammi vedere se sei capace!
Lei allora senza proferir parola e passandosi la lingua carnosa sulle rosse labbra lentamente e con maestria fa
uscire la tetta destra dalla scollatura.
La visione mi fa seccare la gola e la pressione mi sale al cervello, ma dovevo e volevo resistere in fodo dovevo sposarmi.
La sua tettona era meravigliosa, una palla di carne con una aureola rosa, grande il doppio di una moneta da 2€ ed un capezzolo turgidissimo,
tanto che avrei potuto attaccarci un quadro.
Ero inebedito.
N: Cosa c'è non vuoi un po' di lattuccio, piccolo porcellino?
Cazzo avevo davanti a me una vera maiala vogliosa di scopare, ciò che avevo sempre desiderato nella vita si realizzava!
Avendomi visto indeciso fece lei la prima mossa.
Mi spinse la testa verso le due tettone ed iniziò a strofinarmele in faccia.
Il cazzo oramai mi stava scoppiando nella patta.
N: vediamo quanto ce l'hai grosso?
Così dicendo in un lampo mi sbottonò e mi afferrò la mazza che svettava nelle sue mani.
Oramai ero nelle sue mani, così le afferrai con forza la testa e la spinsi verso il mio cazzone.
Lei subito lo fece sparire nella sua bocca.
Era così brava da far sembrare che io non avessi mai ricevuto un pompino nella mia vita.
La sua lingua roteava intorno alla mia cappella, poi si staccava dal mio cazzo pur accompagnando il pompino con una spettacolare leccata.
La sensazione era unica. Sapientemente scendeva con la lingua fino alle palle per poi risalire fino alla cappella ed ingoiare interamente i miei 18 cm.
Dopo quel lavoro da professionista, la mia eccitazione era al massimo e l'adrenalina mi invadeva il cervello oramai volevo solo possedere quella maialona che stava spompinandomi con tanta foia.
Abbandonata ogni riserva, afferrai il mio cazzo glielo tolsi dalle labbra carnose e lo appoggiai alle sue enormi tettone.
IO: Fammi una spagnola vediamo se sei altrettanto brava!
N: E' la mia specialità non sai quanti uomini mi hanno innaffiato le gemelle! Ora te lo stritolo!
E così dicendo serrò le sue tette intorno al mio uccello ed io lo vidi sparire in quel bellissimo ammasso di carne.
Le sue tette erano durissime e mi stritolavano il cazzo, lei poi si aiutava strizzandole all'inverosimile.
Iniziavo ad essere affannato. Allora lei si fermò.
N: Ehi mica vorrai già venire? Dobbiamo ancora giocare mio bel porcellone.
IO: Cazzo sei bravissima ma da quanto hai imparato a fare queste porcate?
N: Da quando ho scoperto il piacere di far godere gli uomini!
Così dicendo si fiondò sul mio cazzo e lo succhiò così forte da farmi perdere l'equilibrio, fu una sensazione bellissima mista a un po' di dolore.
Io: Fai piano mica è di ferro il mio uccello?
N: Di ferro no! Però è un bel palo!
La guardai mentre diceva quelle parole, e la sua faccia da troia, le sue labbra carnose e rosse, il suo sguardo voglioso fecero scattare in me un impulso irrefrenabile.
Mi avvicina al suo orecchio e le dissi: Togliti la gonna e gli slip voglio leccarti la fica!
N: Basta che mi alzi la gonna, perchè sono senza mutande quindi puoi leccarmi benissimo!
La scaraventai sul sedile, aprii la portiera dell'auto, la tirai verso l'esterno per le gambe e le aprii con forza.
La sua figa era stupenda, sembrava un'ostrica chiusa ed affusolata.
Immersi il mio viso nella sua fessura, lei emise un gemito quando la mia lingua la penetrò.
Era un lago, bagnatissima e capiente.
La leccavo come un forsennato, lei mi gridava di leccare più forte e di farla godere.
Allora iniziai a lapparla intensamente e contemporanemente le spingevo tre dita nella figona, che entravano senza troppi problemi.
Io: ce l'hai proprio larga ma quanti cazzi ti sei fatta in questi anni?
N: Tanti anche e soprattutto di colore!
Io: Cazzo che troia che sei! e continuai a leccarla fino a sentirla urlare di piacere per un orgasmo mostruoso che le provocai.
Ripresasi dall'orgasmo, mi afferrò l'uccello e mi disse.
N: Sono una gran troia e mi piace, mi piace essere vacca e voglio provar sempre nuove sensazioni. Oggi voglio il tuo cazzo.
Io: E' arrivato il momento che un gran porco dia una bella lezione ad una gran scrofa come te!
N: Si dammelo tutto! Fai vedere a questa maiala come tratti una troia!
Le spalancai le gambe, le alzai verso il tettuccio dell'auto, e si vedeva la sua figona grondande di umori, che erano arrivati
al sul bel buchetto che mi sembrava non tanto utilizzato.
Le appoggiai il cazzo alla fica e lo strofinavo in modo che gli umori uterini venissero portati verso il buchetto.
N: Ahh! Ma che fai dai scopami nella fica!
IO: No cara decido io quando e dove scoparti!
N: No per favore non metterlo nel culo sono vergine ed ho paura di farmi male!
IO: Come una cagna come te non l'ha mai preso in culo?
N: No, ho paura che mi faccia male, ti prego scopami nella figa!
Mentre lei finiva di proferire quella preghiera, il mio cazzo stava già entrando di forza nel suo culo.
Era veramente stretto ed era veramente vergine.
Per un attimo le mancò il respiro,poi cercò di divincolarsi, ma oramai il cazzo stava entrando grazie anche alla lubrificazione
degli umori vaginali.
N: Mi fai male!
IO: non preoccuparti ti abituerai!
Le iniziai a massaggiare a figona fradicia, le misi prima due poi 4 dita dentro per alleviarle il dolore.
Nel frattempo spingevo il mio cazzo sempre più infondo nel suo culo, ma non riuscivo più ad avanzare.
Così mi dedicai al fisting oramai le mie 4 dita erano tutte dentro e lei ansimava e gemeva.
Quindi diedi un colpo secco al suo culo ed il mio cazzo entrò completamente.
INIZIAI A STANTUFFARALA senza ascoltare i suoi lamenti pensando solo a me.
N: basta mi brucia, esci.
Io: Zitta troia comando io, ti svango tutto il culo ti sfondo!
N: Mhh! Ahhh! Siiii!
IO: allora ti piace PORCONA?
N: Sii! Ancora! Ancora SBATTIMI!
A quelle parole, tutte le inibizioni sparirono. spingevo come un forsennato come se volessi dal culo farlo arrivare in bocca.
La sua faccia era goduriosa, si leccava le labbra e si masturbava la ficona. Mi guardava e mi diceva: Sono una gran porca vero?
IO: Non ho mai incontrato una troia come te! Sei proprio una gran TROIONA!
Mentre la inculavo lei era difronte a me a cosce spalancate e vedevo le sue tettone che sballonzolavano ad ogni mio colpo e
questo mi faceva arrapare ancora di più.
Oramai ero al limite e stavo per venire, lei se ne accorse e disse:
N: Voglio che mi vieni in faccia! Dai inginocchiati sul sedile posteriore ed inizia a menartelo così mi fai una maschera di bellezza!
Come un automa obbedii,anche se non capivo perchè dovessi andare sul sedile posteriore visto che ero fuori dall'auto mentre la inculavo.
Iniziai a menarlo con foga, lei me lo leccava ed ansimava.
Le sborrai 7 fiotti di sperma in viso, tutto, i suoi occhi, la sua bocca ed i suoi capelli erano coperti di banco sperma.
Mentre il mio sperma le scendeva sul viso, lei con la lingua cercava di prederne per assaggiarlo.
Il mio cazzo si era completamente scaricato ed aveva perso di rigidità
Improvvisamente sentii N. Ansimare e la vedevo muoversi ritmicamente come se stesse cavalcando un cazzo.
Non riuscivo a vedere perchè era buio e l'abitacolo dell'auto non era illuminato, quindi guardai attentamente
e mi accorsi che quella gran troia mi aveva fatto salire sul sedile posteriore, perchè così lei potesse impalarsi sul freno a mano.
Aveva la leva del freno a mano tutta nella fica.
A quella visione il mio cazzo in un attimo riprese vigore.
N: Però niente male! Sei di nuovo in tiro. Dai mettimelo in bocca così mi immagino che siete in due a scoparmi!
La sua faccia da troia ancora grondande di sperma, la leva del cambio che continuava a penetrarla ed il mio cazzo nella sua bocca
non ho resistito e le venni in bocca in poche pompate.
Da quella sera ci furono altri incontri in cui tutti miei più incoffessati desideri divennerò realtà.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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