La giusta punizione

La giusta punizione


D’altronde me l’ero cercata. 
Sposati ormai da anni e con tutte le varie incombenze del caso, di tanto in tanto per sfuggire alla routine e cercare di animare le nostre poche serate libere, avevo iniziato a giocare con mia moglie. 
All’inizio decisamente titubante nel proporre anche solo fantasie..poi con il tempo ,passata la pura di essere giudicato , avevo spinto un po’ di più notando comunque in lei (almeno per gioco) un certo interesse.
Fu così che in alcune delle nostre serate fantasticammo di essere in compagnia di altri uomini e che lei in tutti i casi diventava la nostra dea del piacere messa al centro delle attenzioni di noi maschietti. 
Per cercare di rendere tutto più reale mi aiutavo con dei dildo e dopo averla bendata iniziavo prima a baciarla e sfiorarla per poi appoggiare dolcemente sul suo viso prima uno poi 2 dildo e in fine anche il mio cazzo bramoso della sua bocca. Vederla passare da uno all’altro era inebriante! 
Per non parlare poi di quella volta che dopo essersi messe sopra di me … entrato dentro di lei presi uno dei nostri giochini e la penetrai nel suo fantastico culetto.. vederla cambiare espressione del viso..aprire la bocca per godere e non avere la forza di far uscire fiato… il colore del suo petto cambiare colore e i capezzoli ormai duri come marmo. Lasciatasi completamente andare  venne  quasi simultaneamente a me. Si accasciò sul mio petto sfinita e soddisfatto… lentamente sfilai il dildo dal suo culetto e poi spostandosi leggermente uscì anche il mio. Con le mani continuavo a massaggiarle la schiena e con le dita fin in mezzo si sui glutei a cercare ancora il suo buchetto esausto. Trovarlo ancora dilatato da quel dildo bello grosso mi eccito ancora di più e sentire gocciolare sul mio ventre la mia abbondante venuta mischiata alla sua me lo fece diventare di marmo.
Forse la punizione pensata per me da parte sua era nata da quella sera… dalla mia idea di scoparla con altri.. forse…
Un pomeriggio di una giornata uggiosa mi disse che aveva preparato una sorpresa per me…ovviamente l’aria birichina che trapelava nel dirmelo mi eccito parecchio. 
Dissi solo che ero molto interessato e dentro me l’eccitazione saliva pregustandomi un bel pomeriggio di sesso con lei.
Mi fece spogliare completamente, mi sedette su una sedime e mi lego’ i polsi dietro la schiena e le caviglie alle gambe della sedia. Per finire una bandana sulla mia bocca in modo da non poter parlare. Mi lascio così…sulla sedia rivolta verso il letto senza neanche dire una parola.
Uscì dalla stanza e la sentii messaggiare verso l’ingresso di casa.
Dopo poco rientro in camera..era completamente nuda tranne che per le calze autoreggenti. Bellissima..radiosa è sicura di se..quasi trasformata in quel frangente. Mi sentivo ribollire il sangue e speravo proprio si inginocchiassi a succhiarmelo.. ma ciò non accadde..anzi se ne andò nuovamente dicendomi che la punizione sarebbe stata tremenda!
Stavo per esplodere a vederla così intraprendente!
Passati alcuni minuti sentii il suo telefono vibrare e subito dopo lei che si dirigeva verso la porta d’ingresso aprendola.
Ma cosa faceva? Pensai. Apre la porta così? In una frazione ri secondo mi passarono nella testa centinaia di cose ma sinceramente non sapevo cosa aspettarmi..mai avrei pensato a quello che avrei visto da lì a poco!
Posdati alcuni minuti in cui sentivo qualche rumore ma nulla di più sentii dei passi avvicinarsi.
Non potevo credere a ciò che vedevo. Tre ragazzi completamente nudi entrarono in stanza trasportando la mia lei in braccio..come un trofeo da mostrarmi. Dio.. non sapevo che pensare.. la gelosia nel vederla così era tanta ma forse era proprio quello che lei voleva!
La posarono per terra e la circondarono prendendo a baciarla e toccarla. Lei quasi danzava sinuosamente tra i loro corpi strusciandosi sui loro cazzi ormai diventati duri. Uno di essi in particolare era a dir poco enorme..è il mio pensiero andò subito a quello che le avrebbe combinato!
Io inerme..non potevo far nulla..solo godermi quello spettacolo di una donna fantastica.