tradimenti
Ho tradito C. per G. 2
di antagonista
14.11.2018 |
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"Possibile sia successo qualcosa trai i due da quando lei è arrivata e quando io non c’ero? No non è vero..."
I nomi in questo racconto sono di pura fantasia. Ormai sono mesi che io e G. ci sentiamo tutti i giorni, tramite social, messaggi e chiamate. Ogni scusa è buona per manifestare i pensieri più perversi facendo sesso al telefono e in video tramite skype. Lo so non è la stessa cosa che dal vivo, ma non riusciamo a organizzare un incontro senza che i nostri rispettivi compagni possano sospettare qualcosa. La voglia è sempre più grande, lei mi stuzzica ogni volta di più. Mi manda sue foto in cui mi fa vedere il suo dolce paradiso a gambe aperte, con la minigonna tirata all’insù e le mutandine spostate. Nei vari incontri “sessofonici” o video, mi dice che devo lasciarla in mezzo ad una strada nuda, che la devo far scopare da tutti perché è questo ciò che merita, fino poi a prenderla io con forza e riempirla in ogni parte. Dopo ogni sessione di piacere intenso da ambo le parti lei conclude con pensieri magnifici.
G: “La prima volta che ci vediamo devi prendermi, usarmi, scoparmi come vuoi, ma alla fine devi venirmi dentro, esplodere con tutto te stesso per mettermi incinta. Devi usarmi. Vero che lo farai amore mio?”.
Queste sue parole mi fanno uscire di testa.
Certo però il rapporto non è tutto rose e fiori. Cresce in lei una fortissima e a mio avviso immotivata gelosia, verso chiunque conosca, anche verso amiche comuni dei social. Spesso quest’atteggiamento ci costringe a grandi litigate, ma poi si finisce sempre per far sesso. Non so se lo faccia per eccitarmi sempre di più … A mio avviso, non credo sia possibile eccitarmi più di cosi. Anche se questa sua gelosia m’infastidisce molto, non riesco a non apprezzarla. Oltre ad avere un gran fisico ha uno spirito fuori dal comune e soprattutto un cuore immenso. Uno dei tanti episodi in cui mi sono reso conto della sua bontà è stato quando mi ha raccontato che nella classe dove insegna alcuni suoi alunni/e non hanno potuto permettersi tutti i materiali richiesti per le varia attività. Lei, senza farsi tanti problemi o paranoie, ha comprato tutto ciò che mancava. Non so quante persone al suo posto avrebbero fatto la stessa cosa.
Un giorno la svolta.
Un mio amico greco, compagno di mille bisbocce all'università, m’invita in Grecia per il suo matrimonio che si svolgerà a giugno, ma prima dovrò partecipare al suo addio al celibato che si svolgerà a maggio.
Cazzo un’occasione che non posso perdere. La mia ragazza C. conosce il mio amico e sa quanto sia legato sia a lui sia a tutta la compagnia greca che frequentavo all'università. Parlo con C. e le comunico che sarei partito per entrambi gli inviti, non potendo perdermi questi gesti di rinnovata amicizia. Lei acconsente felicemente. Intanto la mia mente viaggia già verso G.
Parlo con G. e faccio in modo di organizzare l’incontro. Lei avrebbe detto al suo lui, che sarebbe andata in aereo a Roma per seguire un corso di un paio di giorni. Io avrei detto a C. che prendevo l’aereo da Roma la mattina alle sette e per non svegliarmi troppo presto sarei andato la sera prima nella capitale e avrei dormito da mia sorella che abita in prossimità dell’aeroporto. La cosa è fatta, G. è felicissima, ci saremo visti, avremo passato la notte insieme in albergo e avremo unito come due animali selvaggi i nostri corpi.
Unico neo è ora convincere mia sorella a mentire per me nel caso avesse incontrato, un giorno qualunque, la mia ragazza C. La sorellina, non è stata proprio entusiasta, ma mi liquida tenendomi il gioco, dicendomi di stare attento e non fare troppe cazzate.
Passa qualche settimana e G. è sempre più felice. Arriva il giorno dell’incontro, parto con i mezzi nel primo pomeriggio per raggiungere la capitale. Ho una voglia incontrollata addosso fa caldo a Roma e questo calore si confonde con quello che ho dentro. E’ giunto il momento, dopo tanti mesi a scrivere, parlare e fare sesso al telefono incontrerò la donna che desidero e che vuole prepotentemente farmi suo senza inibizioni. Ora potremo incontrarci, non so come saranno i primi momenti, ma so che vogliamo entrambi il corpo dell’altro. Il tragitto con i mezzi pubblici sembra interminabile, io sono in tiro pensando a G. a come sarà vederla dal vivo, a quanto imbarazzo ci potrà essere. Intanto G. ha già preso possesso della nostra camera di albergo e sembra leggermi nel pensiero scrivendomi che se mai calasse dell’imbarazzo iniziale, lei si sarebbe inginocchiata tirandomelo fuori dai pantaloni avvicinandoselo alla bocca per farlo crescere in lei e farmi un magnifico pompino. E che dici a una donna cosi?
Arrivo sotto l'albergo con il cuore a mille, la chiamo con il cellulare e lei scende dalla camera. Dal portone dell’albergo esce una creatura stupenda, bionda con un viso angelico, un sorriso strabiliante e il culo strepitoso. Nonostante lei indossi delle scarpe a tacco altissimo e un vestitino giro utero da far impallidire chiunque, corre e corre verso di me, salta e mi abbraccia. Ci baciamo come due ragazzini per momenti infiniti. Lei sembra volermi mangiare e mi guarda negli occhi mentre emette dei piccoli gemiti. Sussurra come se fosse l’epilogo di un’immensa scopata durata mesi. Sento il suo corpo fremere contro il mio, e il mio arnese le preme contro con forza crescente. Lei lo sente, mi guarda e le sorridono gli occhi. Rimaniamo non so quanto tempo a toccarci baciarci in modo quasi osceno tanto da scordarci di avere una camera tutta per noi che ci attende. Ad un tratto ci stacchiamo ed entrambi ridiamo come matti.
G: “Che pensi di me ti piaccio dal vivo? Tu sei bellissimo” . Le dico che è una meraviglia e che è ancora più bella sentendola parlare dal vivo. Senza dire nient’altro ci prendiamo per mano ed entriamo nella hall dell’albergo. Li c’è un giovane portiere pronto a registrare i miei dati. Lei è vicina a me, mi sorride come una bimba ma è sensualissima, mentre lui, il giovane, si distrae guardando quel pezzo di stoffa che la ricopre. La guarda con malizia e lei se ne accorge continuando a sorridere. Questa scena non la scorderò mai. Avverto una strana intimità tra loro. Possibile sia successo qualcosa trai i due da quando lei è arrivata e quando io non c’ero? No non è vero. Non ci voglio pensare. I pensieri passano quando finita la registrazione lei mi prende per mano dirigendomi verso l’ascensore. La porta si chiude e di nuovo siamo avvinghiati l’uno all’altra, i corpi si avvicinano si avvinghiano e fremono. Lei fa ancora quei gemiti sensuali guardandomi negli occhi posandomi una mano sul ventre poi giu sul pacco che subito vorrebbe uscire. Le metto una mano sotto il vestitino, lungo le cosce. Il tessuto delle calze mi eccita ancora di più e la sua bocca emette ulteriori suoni che promettono voglie inconfessabili. Risalgo piano fino alla figa, le abbasso le calze e con un dito le sfioro delicatamente, per la prima volta, le labbra. Emette un urlo soffocato è bagnatissima e lo è per me … Non riusciamo ad andare oltre, l’ascensore si apre e lei portandomi per mano accelera il passo verso la stanza. Non posso correre ho la valigia che impiccia, ma le sto dietro. Apriamo la porta, entriamo la chiudiamo.
G: “ Amore mio ora sono tua, ora scopami come piace a te, come merito, mi devi dare il cazzo”. Mentre butto letteralmente via la valigia, le dico che è solo mia, poi la spingo sul letto in modo che rimanga con la schiena verso di me. Lei capisce, si mette a pecora sul letto, gira lo sguardo verso di me.
G: “Dai scopami ora porco, usa la tua troia”.
Non ce la faccio più è tanto, troppo che aspetto, la voglio, voglio essere un animale per lei perché è quello che vuole. Mi tiro giù pantaloni, boxer e già sono pronto, sono mesi che sono pronto. Le strappo le calze e vedo il bellissimo culo all'insù e sodo che ho tanto desiderato. Intravedo figa la rasata più bella del mondo coperta da un bellissimo perizoma trasparente di pizzo nero. Glielo sposto leggermente, non voglio toglierlo, le sfioro le labbra ed è ancora più bagnata di prima, se mai fosse possibile. Mi avvicino, senza delicatezza, senza avviso le entro dentro con un colpo secco. Trovo il paradiso. E accogliente, umida, caldissima, bollente, è la mia figa, quasi le esplodo dentro in un secondo, ma resisto. Devo fermarmi un attimo. Ma lei.
G: “ ohhhhh siiiiiii….siiiiii siiiiii che meraviglia dai dai porco scopa la tua troia, sbatti dentro il cazzo daiii siiiiiii fammelo sentire e arrivare in gola è durissimo”.
Si ce l’ho durissimo e gonfio da mesi per lei. Comincio a spingere come mai avevo fatto, un secondo colpo, un altro poi ancora e prendo il via, lei geme urla.
G: " Siiiii siiiii scopa la vacca che vuole solo cazzo…dai daiiiiii…ohhh siii…guarda come mi muovo mentre mi sbatti…guarda che vacca che sono…..lo sai quello che devi farmi vero amore? Lo sai vero? Dai spingi cosi…si ohhh….siiiii vengooooo….oh vengono…
Io: “sei la mia puttana da sbattere quando voglio, vedi come ti scopo la figa, lo senti vero??".
G: “ siiiii….si si si….dai dai scopami cosi…non fermarti mai…non devi fermarti maiii…siiii….devo essere piena di cazzo fino in gola…uhhuuuu uhhuuu…..”
Mi sento il Re del mondo e lei è la mia regina, le vuole essere scopata cosi, vuole essere presa e scopata da me. Sento le continue contrazioni della sua figa ora capisco cosa significa multi orgasmica…Non mi fermo, mentre lei mi possiede nel corpo e nella mente, mi manda fuori di testa con le sue urla che si sentono nel corridoio, ma non m’importa niente.
G: “ ecco ecco spingi il cazzo nella figa della troia, dai montami che sono una vacca….guarda come vengo si si sentiiiii ohhhhh….dai che vengo di nuovo godo godo come una vacca…dai fai quello che devi…lo sai…che devi farmi….mentre mi usi la figa…”
Lo so che vuole, lo so ma sono pronto a farlo?!?e le conseguenze…..lo voglio.
“cazzo sei la mia puttana da strada guarda come ti sbatto…guarda…guarda come ti…..o cazzo…si ora ti vengo tutto dentro…vengo vengo”
G: “ ohhhhh siiiiiiiiiiiii vienimi dentroooooo….dai, dentro la figa, la tua sborra dai….cosi mi metti incinta….dai sborra ohhhh riempimela e mettimi incinta e incinta mi scoperai ancora e mi farai scopare da tutti…siiii vengoooooo ti sento siiii siiii”
Spingo, spingo, sento che sto per venire e lo voglio fare dentro di lei come se fosse mia per sempre. Sto esplodendo tutto quello che ho in corpo dentro di lei e glielo dico….
“Troia ti sto sborrando dentro ti sto mettendo incinta..come meriti…ahhhh”
G: “ Vengooooooooo siiiiii spingi spingi dentro tutto il cazzo, ohhhh sento la tua sborra dentro di me ohhhhhh…la tua sborra tutta quanta che mi riempie siiii mettimi incintaaaaa”
Rimaniamo cosi…. per qualche secondo siamo in trance, esausti, ma appagati da un amore che per mesi ci ha tenuto lontani. Sono sconvolto da quello che ci siamo detti ma è stato bellissimo. ….Ci sdraiamo uno di fianco l’altra… io con i jeans tra le gambe…lei che gronda dalla figa e mi guarda sorridente negli occhi. Mi bacia. Da quando ci siamo visti, non è passato che poco tempo. Abbiamo ancora tutta la notte, siamo solo all’ inizio.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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