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Cap 2 Come imparai ad amare il cazzo


di passivo14
30.12.2024    |    40    |    0 6.0
"Ad un certo punto sentimmo il campanello lei trasalì si scansò, mise a posto il vestito e le mutandine, prese la borsa poi si avviò alla porta..."
Arrivato in casa mi spogliai mi misi a letto nudo.
A ripensare a quello che avevo appena fatto, associato all'odore del piscio di Claudia sul mio corpo, l'odore del mio sperma e del mio sudore mi prese una eccitazione tale che mi cominciai a masturbare, mi toccai i capezzoli come aveva fatto Claudia, venni in poco tempo sborrandomi sulla mano e sulla pancia.
Raccolsi lo sperma e me lo portai alla bocca mandandolo giù. Pensai ma quanto sei maiale Cristian, ha ragione Claudia sei una troietta e con questo pensiero mi addormentai.
La mattina successiva mi sveglia come stordito, puzzavo e quell'odore mi diede la nausea.
Andai a farmi una doccia e lavarmi bene la bocca e i denti, poi mi preparai la colazione mi vesti e andai all'università.
Nei giorni successivi non incontrai Claudia, ma pensavo sempre a ciò che mi aveva fatto e mi masturbavo venendo e leccando puntualmente il mio sperma.
Poi una mattina uscendo di casa la incrociai mentre prendeva l'ascensore. La salutai e lei con un certo distacco mi salutò, quasi come se non avessimo fatto nulla, questa cosa mi fece uno strano effetto, mi sentii umiliato ma anche eccitato.
In ascensore presi la palla al balzo e le chiesi se voleva uscire quella sera, lei mi rispose che era già impegnata con un suo amico. Mi arrivò una fitta alle palle e ai capezzoli, gli iniziai a chiedere chi fosse dove andavano, e lei mi disse:"cosa fai il geloso, è un amico". Insistetti che tipo di amico? Claudia mi guardo con aria di disapprovazione e mi disse:"mi scopa, ti va bene così? sei contento adesso?" Arrivammo al piano terra lei uscì, la rincorsi e cercai di dirle che mi dispiaceva e che aveva ragione non dovevo essere geloso, ma sapere che un altro la scopava mi dava fastidio. Lei per tutta risposta si avvicinò e lì davanti al portone mi mise una mano sul pacco e poi disse:" mi sembra che invece ti ecciti e non poco, non è per caso vero?" Cercai di negare e le dissi che ero eccitato per lei e che avevo voglia di scoparla. Mi mise l'indice sulla bocca per azzittirmi poi disse:" se hai tanta voglia di scoparmi e di venire facciamo così, tu ora vai all'università, e fino a stasera quando ti chiamo non ti tocchi, tieni il cellulare vicino che magari ti mando un whapp quando sono fuori e ti dico quando torno, e se sarai bravo e non ti farai le seghe, non sarai geloso e farai quello che ti dico allora ti farò godere, va bene?" Ero talmente eccitato che non esitai e di si ok va bene.
Le ore non passavano, tornai a casa nel pomeriggio mi sarei voluto masturbare ma resistetti, cercai di studiare anche se non ci riuscì molto.
Alle 19:30 circa mi arrivo un whapp di Claudia che mi chiedeva di andare da lei, subito pensai che ci aveva ripensato e non sarebbe uscita con quel tale. Corsi da lei suonai sentì il passo felpato, aprì la porta era in accappatoio appena uscita dalla doccia con ancora il capelli umidi.
Mi fece accomodare, l'accappatoio era aperto e potevo vedere il suo pelo i suoi seni, stavo per esplodere.
Provai subito un approccio cercando di baciarla, ma lei indispettita mi respinse e disse:" cosa ti sei messo in testa, non ti ho chiamato per fare cose, ti ho detto che se ti comporti bene stasera quando rientro ti faccio godere. Ti ho chiamato perché volevo chiederti un parere su come vestirmi stasera e magari mi potevi aiutare a prepararmi." Rimasi impietrito, e le dissi che non mi poteva chiedere una cosa simile, mi faceva male. Claudia si avvicinò aprì l'accappatoio restando nuda, poi mi bacio sulla bocca dolcemente e mi disse:" sei carino ma penso tu non sia proprio pronto per una donna con le mie esigenze e voglie, ci siamo divertiti ma forse è meglio chiudere, non sei d'accordo? Sei un ragazzino e io ho bisogno di uomini." Mi diede un altro bacio e mi disse:" vai a casa". Mi si gelò il sangue, il pensiero di non rivederla mi colpì come un pugno allo stomaco e risposi:"scusa Claudia io voglio soddisfare le tue voglie, perdonami se ho reagito così ma cerca di capire, dammi una seconda possibilità ti prego". Rimase un attimo in silenzio poi disse":sei sicuro?" si risposi e lei aggiunse:" bene ti voglio dare una seconda ed ultima possibilità, adesso mi aiuti a prepararmi per il mio amante poi questa sera quando rientro ti chiamerò e vedremo se sarai all'altezza, d'accordo?" Si Claudia d'accordo. Bene vieni. Andammo in camera e mi volle che le spalmassi la crema su tutto il corpo, poi volle che scegliessi la biancheria intima tra un ventaglio d'indumenti molto provocanti. Scelsi delle auto reggenti velate, un reggiseno a balconcino, una mutandina di pizzo il tutto colore nero.
Poi scelsi le scarpe fra un numero imprecisato di modelli. La mia scelta cadde su un una scarpa aperta con i cinturini e tacco 10.
Pensavo fosse finita e speravo mi facesse andare via, invece mi costrinse ad aiutarla a vestirsi. Me la sarei scopata lì su due piedi, avevo il cazzo che scoppiava quando ad un certo punto mi ha detto:" sei stato bravo meriti un piccolo premio, lo vuoi?", subito dissi di si. Bene disse Claudia, vieni qui avvicinati, mi avvicinai aprì il vestito e mi disse:"dai succhiami i capezzoli falli diventare sensibili e duri che voglio siano pronti per quando arriva Luca a prendermi", mi avvicinai iniziai a leccarli e succhiarli mentre Claudia mi incitava e mi dava istruzioni su cosa fare e come farlo, la sentivo ansimare mi accarezzava la testa mentre la mia bocca le dava piacere. Claudia mi disse:" sei bravissimo, perché non scendi e mi prepari anche la figa?" dicendo così mi aveva spinto in ginocchio difronte al suo pube. Scostò lo slip e mi disse"avanti leccamela fammi bagnare, così sono bella pronta per la monta, dai su fai godere la tua donna", sentivo l'odore del suo sesso appoggiai la lingua a la trovai già umida, leccai il pelo, le labbra, spinsi la lingua in profondità all'interno della sua figa, inizio a gemere e a colare come se stesse facendo pipì. Mi prese la testa e disse:" sei bravissimo, fammi bagnare prepara la mia figa per il cazzo di Luca, dai bravo datti da fare." Leccavo con frenesia avevo i capezzoli che mi facevano quasi male a contatto con la stoffa della maglia e sentivo le palle contrarsi il cazzo pulsare e la cappella bagnarsi, volevo godere. Mentre pensavo a tutto ciò senti Claudia dire :"leccami anche il culo dai maiale leccalo", alzo una gamba appoggiandola su una sedia della camera si girò, prese la mia nuca e mi spinse con il viso fra le chiappe e disse:" lecca porco, lecca" non so cosa mi prese iniziai a leccarle il buco del culo e senza che me lo dicesse, spinsi la lingua dentro, senti il sapore del culo leggermente acido. Aveva un odore meraviglioso un misto di sudore e odore dolciastro.
Ad un certo punto sentimmo il campanello lei trasalì si scansò, mise a posto il vestito e le mutandine, prese la borsa poi si avviò alla porta. Mi disse:" sei stato bravissimo, se vuoi puoi aspettarmi qui fino a quando non ritorno, ma voglio che stai nudo e quando arrivo dei essere pronto, completamente nudo e non devi essere venuto, quindi non ti toccare, puoi giocare solo con le tettine." Poi mi diede un bacio e disse:"sai di figa, mi piace la figa, ricordati ti voglio trovare nudo".
Poi uscì.
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