tradimenti
CHIACCHIERE
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23.08.2020 |
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"Su questa strada, ma abbastanza lontano , la sera c'erano alcune professioniste del sesso..."
Sto sola, scrivo per stare in vs. compagnia. Non l'ho corretto, abbiate pazienza.Molti lettori vogliono sapere di più, altri mi spingono ad “arruolare” mio marito nelle mie esperienze. I primi li posso accontentare, agli altri posso solo dire di averci provato più volte ma... non è possibile!
Faccio un breve riassunto per chi non avesse letto i miei precedenti racconti.
Ho vissuto in un piccolo e pettegolo paese dell'Italia Meridionale, e per via di un'educazione piuttosto restrittiva nella mia adolescenza non ho avuto rapporti con ragazzi.
Le mie amiche mi eccitavano quando raccontavano dei loro rapporti sessuali sicuri senza penetrazione, quasi tutte praticavano il famoso "Intercrurale frottage". Si tratta di un rapporto tra le cosce ancora oggi molto in uso presso le ragazze arabe.
Sessualmente esordii a Napoli quando andai all'Università. La prima penetrazione fu in culo, ero ancora vergine in figa e così restai ancora per un po' di tempo. Il mio culo è stato scopato da molti uomini e questo tipo di rapporto mi ha condizionato per tutta la vita. I miei primi orgasmi li ebbi così e ,ancora oggi , basta chiavarmi con violenza in culo per vincere qualsiasi resistenza interna.Per arrivare all'orgasmo il mio culo è una sicurezza! In verità se sono molto arrapata arrivo all'orgasmo anche solo con un pompino, ma non ci riesco sempre! In tutti i casi il piacere è puntuale quando sento il seme caldo del maschio, anche solo in bocca senza toccarmi. Odio i preservativi!
Quando diventai completamente “donna” (l'ho narrato nel racconto "Debutto tardivo") , recuperai tutto il tempo perduto. Arrivai a scoparmi anche ragazzi semisconosciuti, o meglio dopo una conoscenza superficiale. Amavo tanto vedere i miei corteggiatori un po' sconvolti dalle mie reazioni: mi dava un senso di piacere e senz'altro anche di "potere". Poichè a causa della mia fluida spregiudicatezza, spesso intimidivo i miei amanti occasionali, imparai a resistere. Comunque non riuscivo a creare un rapporto d'amore e mi trovavo sempre con un pugno di mosche in mano per cui a periodi di puttanaggine bruciante, seguivano lunghi periodi di depressiva castità. Mio marito, persona molto seria, lo conobbi appunto in un periodo di clausura. Non uscivo e non avevo alcuna voglia di sesso. Mio marito mi corteggiava seriamente e tra noi è stato un vero rapporto d'amore. Per ns.decisione non avemmo rapporti sessuali prematrimoniali e lui si convinse che fossi una sorta di Santa, un po' monella. Nel corso degli anni ho cercato più volte di avvicinarlo alla verità, ma ci ho sempre rinunciato: Lui vive di identità fisse e mi ha incasellato senza possibilità di “evasione”. Ero e sono imprigionata nel concetto che si è formato di me.
L'ultima volta che ho tentato è stato molti anni or sono. Gli avevo confidato che il preside della mia scuola aveva il debole per me, mi permetteva i ritardi e appoggiava tutte le mie scelte didattiche.
Anche molte colleghe se ne erano accorte e quando occorreva loro qualcosa, per ottenerlo facilmente mandavano me a perorare il loro bisogno.
Il preside era una persona correttissima, il suo gusto per me traspariva solo dalla metacomunicazione. Dopo due anni fu trasferito e a questa notizia mio marito fece una battuta spiritosa : "Adesso dovrai entrare in orario e ci rimetterai i soldi del caffè e dei cornetti, sono problemi seri! Penso che sia utile trovarti con urgenza un altro amante. Non c'è tempo da perdere, inizia a fare le selezioni".
Iniziai : "Stronzo ti ricordi quando mi appuntasti che faceva caldo per il tailleur a quadretti che indossavo? Era il tailleur più corto che avevo e sotto la gonna avevo nascosto il regalo per il mio caro preside: ero nuda! Andai in presidenza fuori orario e mi misi seduta di fronte a lui,un po' lontana dalla scrivania ad una distanza panoramica. Di continuo accavallavo le gambe per fargli vedere il mio gioiello. Mi desiderava, lo so! Dopo 15 minuti di esibizione ci fu l'ultimo saluto, fu un profondo bacio sulla bocca. " La tua mogliettina è desiderata da tanti , anche amici tuoi.Cornuto Tie'!". Era tutto vero , la gonna di colore chiaro a quadretti era già un po' corta, e il preside capì che non avevo messo le mutandine per lui e mi guardava tra le cosce e poi mi fissava negli occhi. Mio marito rispose : "Non ti sei denudata facendo uno spogliarello? Non avevi la musica adatta al caso?". Credeva che fosse una storiella inventata. Lui non accetta niente che modifichi anche poco il concetto che si è fatto di me.
Tornando al discorso principale , dopo pochi mesi di “cura” da parte di mio marito, la depressione passò e mi risvegliai anche sessualmente. Mi hanno sempre eccitato molto le situazioni casuali e accadde che una sera , a Napoli, andai con amici ad una delle solite feste del sabato, era un compleanno. C'era un ragazzo che già avevo incontrato in precedenza, lo conoscevo solo di vista. Anche lui mi riconobbe e ballando-ballando approfondimmo la ns.conoscenza.Dopo i primi balli lui iniziò a stringermi e a farmi sentire il suo job, ballavamo stretti stretti. Alla torta e brindisi d'auguri furono sospese le danze, e noi due andammo a fumare sul balcone. Alla ripresa della musica ci muovemmo per rientrare ma invece di tornare dal balcone entrammo in una stanza piccola e buia che era quella dei bambini della festeggiata. Io pensavo di ritornare a ballare, ma lui aveva un'altra idea che non mi aveva comunicato.C'era un po' di spazio, nascosto tra il guardaroba e il muro. Lui mi spinse delicatamente lì e mi iniziò a baciare e a toccarmi il seno. Lui mi piaceva ma non volevo baciarlo, non volevo proprio! Per evitare la sua bocca sulla mia lo feci continuare sul seno. Pensavo si accontentasse, era anche troppo in quella pericolosa "allocation". Dopo un po' mi girò verso il muro, fece fare un giro di chiave alla porta sul salone e nonostante le mie resistenze mi alzò il vestitino bianco e riuscì a scostarmi le mutandine. Cercai di divincolarmi, ma non potevo fare rumore perchè nel salone attiguo c'erano 50 persone. In un baleno da dietro sentii il suo cazzo tra le mie cosce.Era piacevole e pensavo che tutto finisse lì. Invece mi allargò le cosce e ficcò il suo cazzo nella mia pelosa e bagnata figa. Per fortuna fece in fretta, dopo pochi ma profondi colpi se ne venne all'esterno e mi bagnò le mutandine e soprattutto le cosce. La paura aveva inibito tulle le mie emozioni per cui non provai granchè, fui completamente passiva. Mi girai e mi accorsi che avevamo scopato proprio di fronte alla porta che aveva un vetro spesso ma qualcuno poteva aver visto tutto il "film". Volevo scomparire. Chiesi al mio amante di aspettare prima di tornare nel salone e Lui poi rientrò dalla cameretta, io invece dal balcone: Puttana professionista! Corsi immediatamente in bagno e mi lavai.Mi tolsi lo slip, ma non sapevo cosa fare. Ero molto pelosa e senza slip... il vestito poteva essere trasparente. Rinunciai allo slip, ma in pubblico cercai di stare sempre seduta. Per tutto il resto della serata il mio occasionale amante mi fece continue richieste di un appuntamento Lui mi voleva accompagnare a casa (leggi: scopare di nuovo), ma io preferii che la situazione finisse lì e tornai con un passaggio di una mia amica. A lui avevo dato il mio n. del telefono fisso e mi chiamò il giorno dopo.
Mi venne a prendere e andammo un po' per negozi, mi propose di passare la notte in un discreto albergo di sua conoscenza, ma io rifiutai. Fui tanto decisa che lui non insistè . Non ero mai andata in Hotel/scopatorio e avevo letto di tante cose strane tipo telecamere nascoste, eventuali ricatti. Invece fu pizza e verso le ore 23.30 da Napoli/Fuorigrotta andammo a prendere la tangenziale ad Agnano. Era ancora aperto un girarrosto famoso della zona , comprammo due mezzi polli con patatine per la notte. Ci spostammo di fronte nel parcheggio dell'ippodromo. Nonostante l'ora tarda c'erano tante coppie. Fermò l'auto tra altre che erano in fila vicino ad un lunghissimo muretto. Lo feci spostare dal muretto perchè mi creava molta ansia stare imprigionata senza poter aprire il mio sportello. Anche questa volta non avevo voglia di baciarlo per cui lo feci a lungo giocare con il mio seno che era già una ricca 4amis.Iniziammo a toccarci, ma era impossibile proseguire perchè indossavo pantaloni eleganti e molto stretti. Arrapato come era diventato disse "Usciamo ci mettiamo tra auto e muretto, non ci possono vedere". Era talmente arrapato che uscì con il cazzo fuori e subito mi abbassò a sufficienza pantalone e mutandine. Mi distesi con il busto sul cofano scottante ma avevo troppa paura. Mi scostai e aprii lo sportello dell'auto, mi misi sul sedile di dx a 4 zampe e mi feci chiavare bene e senza testimoni. I vicini erano aggiornati sulla ns.scopata dal rumore ritmico che faceva la mia collana, fatta di grosse palle di ottone. Come il giorno prima alla fine stava uscendo dalla mia figa ma io non avevo "completato" e gli dissi : resta non c'è pericolo. Allora lui mi strinse forte i fianchi e mi spruzzò dentro : Il mio orgasmo arrivò appena sentii il suo caldo liquido. Subito rientrai in auto e cercai di asciugarmi. Ero ansiosa e volevo andare via. Mi riaccompagnò a casa e non gli regalai il pompino della buonanotte. Anzi, a pensarci bene, è stato una delle poche persone che non ho "assaporato".
Dopo quella sera non ci siamo più incontrati.
La seconda volta che trasgredii fu ad Erotica Tour, il giorno prima che mio marito e io decidessimo di sposarci.
Con mio cugino e un amico,dietro giuramento del silenzio sulla mia partecipazione, andammo ad Erotica Tour a Pescara: Solite cose che già conoscete. Pagando altre 20.000 lire assistemmo, in uno stand chiuso, ad uno spettacolo osè di un'attrice porno professionista. Stavamo in seconda fila e appena l'attrice iniziò a ballare nuda sul palco i ragazzi seduti davanti a noi si aprirono i pantaloni e mostravano le loro erezioni. L'attrice si portò sul palco uno dei ragazzi, lo spogliò e lo leccava, ma non lì. Poi invitò un altro ragazzo e fece la stessa cosa. Non ci fu introduzione ma solo scemità: 20.000 lire gettate! Pensai che era tutto una "stronzata" mangiasoldi, ma questa convinzione durò pochi minuti. Uscimmo e attraversando uno stand aperto, mi colpì una ragazza che uscì da una mega limousine americana.che era ferma in mezzo alla sala. Aveva i vetri oscurati e dentro c'era un ragazzo mezzo nudo. La ragazza uscì con passo deciso, non alzò mai lo sguardo, guardava a terra. Pensai che nella auto fosse accaduto qualcosa di più serio dello spettacolo a cui avevamo appena assistito. Continuando a curiosare c'era uno stand chiuso si chiamava “Il Tunnel dell'amore”. All'esterno le hostess reclutavano ragazze e signore dicendo” Qui possono entrare solo donne. Voi maschietti vi siete già divertiti adesso tocca alle Vs signore”. Una hostess placcò me e una ragazza che era vicino al suo fidanzato. La ragazza non voleva entrare, aveva timore. Il fidanzato la invogliò , ma lei si avvicinò a me e disse: andiamo insieme. Non la conoscevo ma annuii. Facevano gruppetti di circa 10 donne.
Appena entrammo c'era un buio quasi assoluto, sulla parete di fronte c'erano fioche luci rosse. Un bel ragazzo, molto bello, si avvicinò a noi due. Aveva il codino e un cazzo già pronto in erezione sotto un sottilissimo costume similpelle. Disse con molta gentilezza : Volete scopare? La mia occasionale e falsamente impaurita compagna rispose immediatamente “sì” e si allontanò con l'Adone verso un angolo dello stand. Restai come una stronza. Quella grande Troia sapeva già cosa accadesse nello stand e aveva fatto tutta la parte dell'impaurita per abbindolare il suo fidanzato: Grande Troia! Ero restata sola e si avvicinò un altro Bello, molto educato e gentile. Mi chiese se volessi scopare, ma io non risposi. Si abbassò leggermente il costume e uscì anche a lui un cazzone in erezione. Mi disse" toccalo", e portò gentilmente la mia mano sul suo cazzo. Lui mi prese la mano e disse: vieni! C'erano tante altre persone che non scopavano ma guardavano,e nonostante ciò non opposi resistenza. Andammo sotto una lampadina rossa. Ero imbambolata, non mi aspettavo niente del genere. In quel momento nello stand c'erano circa 4 ragazze del mio gruppetto che scopavano davanti a tutte le altre donne e agli altri modelli liberi.
Il mio Ercole indossò un preservativo nuovo, lo scartocciò davanti a me: forse era obbligatorio che io vedessi che il preservativo fosse nuovo, mai usato.Gettò l'involucro di carta in un cestino che era pieno zeppo di profilattici usati. Immediatamente mi alzò la minigonna, scostò le mutandine poi mi disse : "Togli le mutandine e saltami addosso, io ti reggo. Toglile altrimenti si strappano!". Me le sflilò lui stesso e poi mi alzò, e io aprii le cosce cingendogli il bacino con le gambe.Lui immediatamente mi impalò. Era il cazzo più grosso che mi avesse mai chiavato. Contrariamente a quanto da me previsto la situazione mi aveva eccitato e iniziai a rispondere in sincronia ai suoi colpi. Fu una violenta sveltina ma me ne venni, lui no. Ero una puttana, fu chiaro a lui , a tutte le signore presenti nello stand, e soprattutto a me! Appena finito mi riassettai e volevo andare subito fuori, ma non si poteva perchè il gruppo doveva uscire tutt'insieme come era entrato. Quando le altre zoccole come me ebbero finito potemmo uscire. Il ragazzo mi diede un suo biglietto da visita stilizzato, il suo nome era Corsair ed era disponibile per donne, uomini e per coppie. Che vergogna! Mi ero scopata solo un cazzo senza il proprietario, come una bestia. Con altri uomini avevo scopato dopo una breve conoscenza, ma mai così. Ero diventata una bestia: Che vergogna!
All'uscita mio cugino mi chiese cosa si facesse nello stand ed io risposi che alcuni modelli ballavano seminudi e invitavano qualche donna a far spettacolo con loro.Gli dissi che era simile allo spettacolo che avevamo visto. Volevo solo scappare!
Eppure In verità mi era già capitato di poter scopare come una puttana di marciapiede, ma non ebbi il coraggio di farlo.
Facevo a XX un corso di perfezionamento che assegnava molti punti. Avevo scelto una pensioncina, la più vicina all'Istituto. Il Bus fermava a circa 1km dalla pensione e ero costretta a colmare a piedi questa distanza. Su questa strada, ma abbastanza lontano , la sera c'erano alcune professioniste del sesso. Vedevo in lontananza il fuoco acceso e un viavai di auto.
Una sera verso le ore 21.30 , mentre tornavo all'alloggio,mi si avvicinò un'auto che chiese la mia disponibiltà. L'uomo alla guida aprì il finestrino di dx, e iniziò a parlarmi.Sentivo bene le sue richieste ma invece di chiarire al porco che aveva sbagliato persona, risposi che avevo chiuso per quella sera. Disse: fai uno strappo, a me non piacciono le ragazze di colore. Non se ne andava e mi chiese il prezzo. E per la seconda volta ,invece di stare zitta risposi 50 euro, ma lui protestò perchè in quella zona la media era 20 euro. Disse 30 euro ma devi essere paziente e mi invitò a salire. Mi chiese quanto prendessi in albergo ma risposi che non andavo in luoghi chiusi. Giocavo un po', solo divertimento per la curiosa situazione.
Lui insisteva ma io ero arrivata e gli risposi "Domani ma si paga prima". Non ho rimorsi per non aver sfruttato questa casuale occasione ma … non so spiegare: mi era piaciuto interpretare la puttana!
Non sapevo ancora quanto lo fossi davvero.
Ciao
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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