Prime Esperienze

prima volta


di sempreintiro007
16.04.2015    |    1.109    |    5 9.8
"Ebbi appena il tempo di vedere aprendo gli occhi, che avevo davanti un culo peloso che mi sembrò enorme, era il giovane che si era messo a cavalcioni sul mio..."
Mi chiamo Gisella e sono la lei di una coppia regolare che ha varcato solo da un po’ la soglia dei 50anni. Da poco iscritti a questo sito fantastico. Abbiamo letto qualche racconto erotico e dirò, un po’ deludenti e molto scarsi a erotismo. E vero che i racconti migliori sono quelli vissuti che superano di gran lunga quelli di fantasia, per questo che cercherò di raccontare qualcosa dal punto di vista nostro, di donna, si perché sono i maschietti solitamente le figure dominanti in questo gioco,sono loro che ci iniziano,e molti credo,ci convincono per deliziare il loro piaceri. Non escludo che a me sia capitato la stessa cosa, ma devo dire che immediatamente ha deliziato me. Sono e mi sento una donna normalissima, e magari per quello che racconterò ora e magari in un prossimo futuro, giudicata una troia. Chiamatemi come volete, ma io traggo solo piacere da quello che faccio e anche nel modo come racconterò, non userò aggettivi come, fondoschiena se parlo di culo, oppure membro se parlo di cazzo o di liquido seminale se parliamo di sperma. ( confesso che appena iniziato a scrivere mi sento già eccitata e..bagnata)

Premetto che noi siamo amanti della fotografia, o almeno mio marito, che sul finire degli anni 90 ha cominciato a ritrarmi in pose sempre più provocanti le quali infiammavano con aggiunta di molta fantasia le nostre scopate. Quindi attraverso di esse , abbiamo ricavato tanto piacere e molta complicità. C’è da considerare che parliamo di un tempo dove esistevano poche macchine fotografiche digitali ,o perlomeno molto costose ,ne tantomeno siti simili a questo e che a malapena si cominciava a parlare di internet , pertanto, ci affidavamo alla nostra efficiente polaroid, la quale, molto duttile allo scopo. Foto e disponibilità immediata. Inutile dire che la utilizzavamo nei luoghi e nei momenti più disparati, sia di giorno che di sera, e in casa che fuori, ed è proprio da questo argomento d’accordo, anzi desideroso, di mio marito, che racconterò
cosa capitò una delle tante sere a caccia di emozioni. Devo precisare che nelle nostre fantasie, non includevamo lo scambio di coppia, mai fare entrare nel nostro menage, seppur fantasioso, la figura di un’altra, mi infastidiva sentire parlare delle abilità che avrebbe potuto avere una donna tra noi , anche se in compagnia di un altro uomo. Non mi intrigava , quindi era l’uomo, era il cazzo grosso l’oggetto assillante delle fantasie sussuratemi all’orecchio da mio marito quando mi veniva tra le gambe, mentre mi diceva di rilassarmi,di stare ferma e possibilmente con le mani dietro la nuca e che dovevo concentrarmi su cosa accadeva in quel momento, sia che mi leccava la fica ora dolcemente,o che con la lingua che mi infilava come un cazzetto fino in fondo,sia che mi montava da dietro con il suo cazzo duro che spingeva nel culo fino a farmelo sentire quasi in gola. Qui entravano i nostri personaggi di fantasia ,che poteva avere forma di un ragazzo 18ttenne delicato alle prime armi, del quale si fantasticava di come lo avrei svezzato a mio piacimento, succhiandogli l’uccello fino a raccogliere in bocca il suo nettare per ingoiarlo tutto e ripulirlo con lingua fino all’ultima goccia mentre il mio lui, doveva solo assistere. Devo dire, che questo “giovane” tra tutti, era il più ricorrente mi eccitava molto. Non mancavano i nani, che con dei cazzi grossi mi entravano dappertutto, oppure uno dietro l’altro in successione mentre me ne stavo con le gambe larghe ad essere riempita la fica di sperma,come non mancavano i gruppi, due o tre uomini che mi prendevano contemporaneamente inondadomi poi con prolungati getti di sperma in faccia e in bocca ecc. ecc. Andavamo in giro ,quando decidevamo, io sempre attrezzata,bustino,calze autoreggenti, tacchi alti, fica depilata e molto spesso..senza mutandine . Mio marito, oltre al suo arnese, sempre accompagnato dalla sua beneamata polaroid pronta allo scatto. Il sabato sera, tappa obbligata pizzeria o ristorantino,rigorosamente senza mutande e mio marito che mi consigliava di aprire distrattamente le gambe tanto da far vedere il bordo sulle cosce delle calze autoreggenti. Dopo scorazzavamo ora in città con la gonna alzata quasi all’inguine e le gambe semi allargate, oppure in provincia,attraversavamo le strade dei paesi con la gonna alzata e la fica in evidenza, qualche volta con qualche ortaggio ,tipo zucchina o cetriolo nodoso infilato nella fica che io o mio marito sbattevamo e infilavamo sempre più su quasi a farlo scomparire.. Oppure slinguare, succhiare e inondare di saliva il cazzo grosso di mio marito mentre guidava. Tutto questo poteva durare ore, molto spesso se ci fermavamo occasionalmente o volutamente, in piedi, sentivo goccioline che scendevano ormai dalla mia debordante fessa. Un cancello, un muretto,un strada secondaria verso la campagna se ci intrigava in quel momento e potevamo,mio marito mi faceva scendere e mi faceva posizionare come piaceva a lui oppure mi chiedeva di dare sfogo alla mia fantasia,cosa che a lui piaceva molto, specialmente quando mi atteggiavo prostituta con gonna corta, sigaretta accesa,possibilmente in bocca e passeggiavo avanti e indietro. Lui scattava,aspettavamo due minuti e compariva l’immagine,questa ci dava il suggerimento di come farne un’altra e un’altra ancora ed erano tutte belle ,tutte eccitanti. Quasi sempre finiti gli scatti mi ritrovavo con il suo uccello grosso in bocca ,molto spesso dal sapore, capivo che aveva abbondantemente gocciolato di piacere. Cosi, il più delle volte ,per non dire quasi sempre,le nostre scorribande si concludevano in qualche viottolo di campagna o in qualche piazzale addossati a altre macchine con altrettanto coppie sperando di attirare la loro attenzione durante le nostre eboluzioni. Oltre a frequentare zone e viali con prostitute, puntavamo sempre di più su situazioni che ritenevamo più eccitanti. Avevamo scoperto una oasi di sosta dove parcheggiavano i camionisti di transito e specialmente il sabato,erano numerosi la dove si fermavano per la notte perche la domenica non si poteva circolare..Avevamo capito che i più, si trattenevano in una specie di trattoria tavola calda,quindi poca gente in giro, decidiamo di transitare con la macchina tra questi bestioni enormi e di fermarci vicini ad uno di essi per qualche scatto. La zona non era buia però, scarsamente illuminata e dopo un pò, si potevano vedere i flash lasciati dalla polaroid mentre mi ritraeva vicina ad una enorme ruota accovacciata e a gambe larghe cercando di mostrare il più possibile la fica aperta ben depilata. Due, tre, quattro scatti in atteggiamenti suggeriti da mio marito molto “suggestivi” con la bocca semi aperta e rossetto rosso che mio marito si preoccupava di evidenziare nelle mie pose..Ci riguardavamo le foto fatte...tutte carine ed eccitanti. Di solito durante la settimana ce le riguardavamo, le commentavamo ,e eccitati e traevamo spunto per le successive da fare. POI le seminavamo, la dove ritenevamo opportuno depositarle, vicino alle caserme dei militari,o perlomeno dove eravamo certi sarebbero state trovate da adulti. Anche questo scatenava la nostra fantasia. Chi le avesse trovate , le avrebbe conservate?, magari nel portafogli per poi rivederle e farsi delle fantastiche seghe con abbondanti sborrate sulla mia fica aperta, oppure avrebbe fantasticato sulla mia bocca sul come la avrebbero “usata”. Mi eccitava moltissimo. Quella sera le foto fatte li, erano spettacolarmente eccitanti decidiamo di lasciarle per terra vicino allo sportello del camion e andammo via. Ci piaceva solitamente ritornare sui luoghi dove le adagiavamo per vedere se fossero state raccolte .Cosi, il sabato successivo ritorniamo all’oasi dei camionisti. Questa volta, non avevamo dubbi, eravamo certi fossero state raccolte, ciò nonostante, vogliamo andare a vedere . Entriamo, riconosciamo il posto e scendiamo. Le foto pur guardando bene, non c’erano più, eravamo eccitati al massimo, stavamo tra due camion in uno spazio di in paio di metri e pensavo che mio marito stesse decidendo se rifarne altre ma mi si avvicina e mi tira a se infilandomi le mani sotto la gonna tra le natiche ,mi allarga le pacche del culo e…. mi infila la lingua in bocca. Ricordo che avevo la bocca ben aperta mentre mio marito con la sua lingua mi rovanava dentro quando.: “Buonasera”, Erano due uomini, uno con una specie di lanterna in mano che con braccio sollevato illuminava a mala pena i loro visi. Avevano i volti sorridenti quasi allegri,. Sicuramente ci aspettavano o almeno speravano ritornassimo. Uno di loro, il più giovane, aveva qualcosa tra le mani evidenti da subito che erano le nostre foto. “Buonasera...tranquilli disse il giovane, non abbiate paura, non abbiamo cattive intenzioni, solo che volevamo conoscere questa bella signora ( avvicinandosi sempre più a me illuminandomi il viso)che per qualche giorno e notti ci ha tenuti a dire poco eccitati. Belle queste foto, fantastiche, però adesso vedendola realmente devo dire che lei signora è veramente bella ed eccitante.” Non avevo avuto il tempo di abbassarmi la gonna e sicuramente riuscivano a vedere la mia fica che nel frattempo mio marito mi aveva fatto bagnare abbondantemente e in più dovevo avere le labbra gonfie e bagnate di saliva per quel bacio improvviso di poco prima. Mio marito aveva appena accennato, “stiamo andando via…” al che l’altro ,il più grande, sulla quarantina, si era portato il dito sulla bocca per tranquillizzarlo, mentre continuava a sorridere, “non c’è problema, capiamo che il vostro è un gioco,” l’altro il più giovane,intanto, si avvicinava sempre di più a me quasi a sentirne l’odore…..”questa bocca”..disse….. “Se volete, potete andare , però è un peccato, qui non c’è nessuno, non ci conosciamo, chissà se ci rivedremo ancora… noi siamo sposati e sani”...e intanto si avvicinava sempre di più al mio viso tanto da notare una perfetta dentatura .fu un attimo..,mi aveva passato il braccio dietro alla vita, subito dopo aver posato per terra la sua lanterna, prendermi la testa da dietro al collo e incollarmi la lingua in bocca come mi aveva visto fare con mio marito. Io mi sentii invadere da quella lingua...era la prima volta che avevo un contatto fisico realmente con un altro uomo nel nostro gioco, avevamo timori di chi potessimo incontrare, avevamo le nostre paure. Mio marito stava li, non diceva niente , ma capivo che se avesse voluto, se si fosse sentito minacciato,avrebbe reagito diversamente, quindi piaceva anche a lui. D'altronde potevo solo immaginarlo, senza poterlo vedere, perché il mio bel maschione oltre a slinguarmi per bene la bocca, cosa che io gli lasciavo fare aprendola sempre di più, si era passato la mano sulla bocca raccogliendo un bel po’ di saliva che stavamo producendo abbondantemente per portarmela tra le pacche del culo lubrificandone bene il buco per poi infilarci non so quante dita. Credo di aver raggiunto li il primo orgasmo della serata.
Io ho il cassone vuoto, disse il più grande., ho consegnato stasera e torno a casa..venite.. Guardai mio marito, volevo capire, vidi solo che ci stavamo muovendo insieme. Ci spostammo solo di una decina di metri e fummo subito dietro il camion, con un gesto secco,il giovane, apri il portellone e mi ritrovai, presa per la vita dal maschione adagiata sul pianale, mentre lui con un salto fu subito sopra. Sali anche l’altro e si misero a parlottare sottovoce, capii che stavano decidendo se far salire mio marito che era rimasto ancora giù, ma dopo un po’, gli tesero entrambi la mano sali e rinchiusero il portellone. La lanterna illuminava un spazio limitato rispetto all’enorme abitacolo, la luce non arrivava in fondo, però si intravedevano delle pedane di legno le quali in pochissimo tempo ne furono stese un paio a mo di letto a due piazze, presero un pezzo di gommapiuma grande come un materasso e lo adagiarono sulle pedane e poi aggiunsero delle coperte prese da una panca. Tutto questo nel giro di pochissimi minuti., poi il maschione venne verso di me mi prese per mano e per un attimo guardò mio marito come per consenso , vidi solo che mio marito contra cambiò lo sguardo come per dire.. fai . Mi fece distendere sul giaciglio senza farmi spogliare, mi fece allargare le gambe, e senza togliersi i pantaloni che si era fatto scivolare sulle cosce, mi fu subito addosso. Lo sentii armeggiare un attimo con le mani tra le mie cosce per posizionarlo e mi ficco dentro il suo cazzo. Lo sentivo enorme nono stante avessi la fica talmente bagnata da gocciolare. Mio marito era li e forse stava decidendo come e quando entrare pure lui nel trio, mentre l’altro si spogliava lentamente, quanto a me, mi sentivo letteralmente sconquassare, il mio maschione aveva trovato la posizione giusta per farmi sentire più a fondo i colpi che mi sferrava col suo cazzone duro nella fica e andava cosi a fondo che sentivo le sue palle sbattere sulle natiche. Intanto mi ero posizionata con le braccia alzate e le mani dietro la nuca, come mi diceva sempre mio marito, volevo assaporare fino in fondo questa situazione e volevo goderne veramente appieno, si stavano concretizzando tutte quelle fantasie mai realizzate un po per mancanza di coraggio per chi potevamo incontrare,un po’ per gelosia l’un l’altro tra me e mio marito. Ero riuscita a slacciarmi la camicetta mettendo in evidenza il mio bustino nero aderente che riusciva a malapena a contenere il mio seno che voleva essere liberato, ma il mio torello era cosi impegnato con le mani che mi infilava ripetutamente nel culo mentre mi sbatteva, da ignorarlo. La bocca poi, letteralmente incollata alla mia che staccava solo per sussurrare: “che bocca che hai bella signora...che bocca”. Credo che in quei momenti non si rendesse conto che mi teneva sotto abbranchiata già da diversi minuti e io, non è che ero talmente lucida da pensare tanto, però mi rendevo conto che in quella posizione, non si lasciava molto spazio agli altri di partecipare. Poi ho sentito rallentare i suoi colpi fino a fermarsi, quattro, cinque secondi e ha ripreso inarcandosi all’indietro fin quasi tirarlo fuori per poi rispingerlo con tanta forza che mi sembrava sentirlo in gola. Tre, quattro colpi ancora accompagnati da gemiti e sentii un calore enorme nella pancia e in tutto il corpo. Mi stava riempiendo di sperma .Il suo fiato che si era fatto ansimante, .Sentivo ancora il suo cazzo grosso nella fica e mi spiaceva che di li a poco lo avrebbe sfilato lasciandomi vuota. Infatti si è tirato su reggendosi i pantaloni giusto il tempo di vedere il suo cazzo che era rimasto abbastanza gonfio, gocciolare..Ero intontita, mi sentivo le labbra gonfie, la fica mi pulsava ancora dopo quei colpi ricevuti e rimasi ancora con le braccia dietro la nuca. Avevo gli occhi annebbiati, forse avevano lacrimato per il piacere, tanto che la figura che si era posizionato vicino alle mie gambe ancora spalancate, non riuscivo a distinguerla, vedevo però che era nudo a metà con il suo uccello dritto e pronto a montarmi. Era quello più grande che si stava posizionando mettendosi in ginocchio per poi infilarmelo nella fica, quando si accorse che l’avevo grondante di sperma: “figlio di puttana… hai sborrato dentro” disse al suo amico, “Si però ti ho lasciato il culo” rispose mentre si sfilava i pantaloni e mutande. Non so se il grande rispose con una parolaccia,lo sentii borbottare, ma intanto mi aveva preso per i fianchi e tirata a se, mi aveva fatto poggiare le gambe sulle sue spalle, poi mi mise le mani sotto le pacche del culo allargandomele, si rese conto che non avevo bisogno di essere lubrificata il buco e mi puntò il suo cazzo dritto ,senza aiutarsi con le mani, spingendolo dolcemente fino in fondo, dando inizio ad un movimento deciso nel culo. Mio marito continuavo a non vederlo ,sapevo però che era li e che mi stava guardando sapevo ,ne èro certa, che gli piaceva moltissimo, molte volte, nei suoi sussurri fantasiosi, lasciava ad intendere che gli piaceva fare da spettatore “godi” mi ripeteva “ tu pensa solo a godere” Lo stavo facendo, non era solo un cazzo nella fica o nel culo che mi stava mandando in giuggiole, ma era l’insieme, tre uomini insieme per me,la prima volta, tre cazzi solo per me. Si era creata un’atmosfera magica, non serviva parlare . Stavo cominciando a concentrarmi sul mio buco del culo, di ciò che conteneva, Era pieno, sentivo una mazza che faceva avanti e indietro con colpi decisi e scivolava che era una meraviglia. Sentivo le tempie martellare. Avevo gli occhi chiusi quando sentii un odore penetrante e un po’ acido insieme. Ebbi appena il tempo di vedere aprendo gli occhi, che avevo davanti un culo peloso che mi sembrò enorme, era il giovane che si era messo a cavalcioni sul mio viso con l’uccello ancora grosso che mi strofinava il viso.” Leccami il buco del culo” “leccami le palle” Non l’ho sentito più, mi aveva avvinghiato con le sue cosce spingendomi in bocca il suo buco di culo. Mi sentivo svenire, l’odore, la posizione, il membro del grande che mi ficcava sempre più in fondo, ho aperto la bocca per ricevere quel buco, era già umido e di li a poco sarebbe diventato grondante come l’uccello grosso che mi aveva sfilato pochi minuti prima dalla fessa. Ho pensato a mio marito, chissà come mi vedeva, sbattuta a più non posso e ripetutamente e con me tranquilla con le mani ancora dietro alla nuca a godere come una maiala. Non so quanto tempo era passato, per me il tempo si era fermato, il grande mi aveva liberato il seno e continuava a leccarmelo e succhiarmelo. Ero in piena estasi , avevo perso il conto di quante volte avevo avuto l’orgasmo tre,quattro cinque, non riuscivo a rammentare, sentivo la bocca e le labbra gonfie a dismisura, ciò nonostante continuavo a leccare ora il buco del culo ora le palle. Il mio buco del culo mi doleva ma era quel dolorino piacevolissimo che solo chi ha provato può capire .Intanto la mia fica stava debordando, ad ogni colpo nel culo che il piu vecchio mi sferrava piu usciva dalla fica quello che poco prima il giovane mi aveva riempita e tra la sua sborra e il mio liquido abbondante, contribuiva ancor piu a lubrificare quella mazza che mi stava sbattendo nel culo. Ad un certo punto, mi resi conto che stavo perdendo il controllo, i gemiti di piacere a poco a poco diventavano grida,i colpi nel culo diventavano sempre piu violenti e più a fondo, mi sentivo sconquassare. Nel frattempo il giovane maschione , aveva staccato il suo buco di culo dalla mia bocca e mi stofinava il suo cazzone umido e gocciolante sulla faccia. Riuscivo a respirare a malapena, avevo la bocca piena di saliva intrisa di umori e sinceramente non riuscivo o volevo ingoiare, ma non ebbi il tempo di realizzare,quando mi sentii infilare quasi di forza il cazzo in bocca che si era indurito a dismisura. Anche la mia bocca stava debordando, i colpi decisi dritti in gola fecero si che la saliva mi scivolasse ai lati della bocca copiosamente.Il giovane mi teneva la testa tra le mani e la spingeva ritmicamente in avanti in sincronia con gli affondi in gola fino a che un gridolino prolungato non lo fece smettere. Uno, due attimi e si era afferrato con la mano destra il suo cazzo gocciolante, mosse la mano stringendolo quattro o cinque volte avanti e indietro pregandomi di tenere la bocca aperta,cosa che feci,e vidi partire un spruzzo di sperma direttamente in bocca, due ,tre schizzi violenti mentre continuava a menarselo e a spremerlo. Gli schizzi avevano centrato buona parte in bocca ma il resto era arrivato persino nei capelli .intanto continuava a spremerlo fino a far uscire quasi una crema che continuava a spalmarmela su tutto il viso, Ora la bocca era colma,serebbe bastato deglutire tutto d’un colpo e me ne sarei liberata, ma qualcosa me lo impediva,con mio marito sarebbe stato del tutto naturale anzi,in qualsiasi modo capitava mi piaceva, e quanto si capiva che il dopo aver scaricatoil suo nettare, mi piaceva succhiare e raccogliere le goccioline che spremevo per farle uscire, però, con mio marito c’è passione,e in quel momento, non c’èra niente di passionevole, solo cazzi e fica.
Decisi con la lingua di mandare fuori tutto il contenuto dalla bocca facendolo scivolare sulle guance. Immaginavo che mio marito pur non partecipe, seguisse il mio modo di fare e pur sapendo che lui stesse gocciolando dal piacere nelle mutande, un po’,ma solo un po’, avevo paura mi giudicasse male per la mia “disinvoltura”. Il mio maschione giovane, aveva esaurito la sua carica e continuava a spremere per far uscire le ultime gocce. Anche il piu vecchio aveva esaurito la sua potenza, infatti un ultimo colpo sferrato fino in fondo e capii che anche lui mi stava riempiendo di sborra il culo. E non passò molto che sentii sfilare il suo cazzo dal culo e rialzarsi. Anche il giovane si era alzato e si stava infilando i pantaloni, mentre io ero rimasta sdraiata e sfinita. Pensavo al mio viso pieno di saliva e sperma, i capelli attaccati al viso e per un attimo ebbi paura di non essere più bella e desiderabile. Il culo mi doleva un pochino e stavo tentando di rialzarmi, sapevo che una volta in piedi mi sarebbe colato tutto per le gambe. Ed ecco il mio maritino solerte, avvicinarsi e aiutandomi ad alzarmi mi chiese; “stai bene”..? D’incanto mi erano passate le paure sui giudizi e quant’altro e riuscii solo a sorridere.. Era la domanda che mi faceva quasi sempre dopo una scopata intensa quindi… tutto bene. Dopo un paio di minuti, eravamo fuori dal cassone, poche parole e un saluto quasi imbarazzato da parte di tutti, senza premesse , ci siamo ritrovati in macchina e senza parlare ci siamo avviati fuori dall’oasi. Cercavo in qualche modo di pulirmi il viso con qualche salviettina che sentivo impiastricciato e ormai secco e cercavo anche di arginare le fuoriuscite dal culo e dalla fica. E tu…? Chiesi a mio marito, “sto bene disse” mentre cercava di aiutarmi a pulirmi il viso..”ci sarà una prossima volta” la mia risposta fu..un bacio sulla guancia. Per ripulirmi a meglio avevamo bisogno di acqua eravamo un pò distanti da casa e poi, non potevo certo rincasare in quelle condizioni..Avevo detto a mio marito che dovevo fare pipi. Avevamo fatto un pò di strada, quando lo vidi rallentare e prendere una stradina laterale che portava in un campo con qualche alberello, mi disse di scendere di spogliarmi e di non fare subito la pipi, una volta spogliata, solo con il bustino ,mi disse di inginocchiarmi o quantomeno di accovacciarmi, lo feci e lo vidi tirare fuori il suo arnese che non mi sembrava tanto duro anche se abbastanza grosso. Adesso vorrà godere lui con un pompino finale ..pensai e mi ero messa già in posizione che a lui piaceva tanto, accovacciata. Mi chiese di aprire bene la bocca e sentii lo zampillo caldo della sua pipi inondarmi il viso e riempirmi la bocca, una cascata che sembrava non finisse mai. Dopo avermi inondata completamente viso e bocca, mi disse di girarmi e mettermi in ginocchio e di fare in modo di evidenziare il più possibile il culo e fica che si era raccomandato aprissi per bene magari facendo toccare il viso per terra e continuò con la sua doccia calda, la sentivo sul buco del culo che scendendo ripuliva anche la fica che io mi preoccupavo di spalancare il più possibile. Il resto lo feci con la mia pipi.
Perché non sei entrato anche tu?, gli chiesi mentre rientravamo..., perché non è la quantità che conta, è stato bello anche cosi, fu la sua risposta. èra ciò che volevamo e abbiamo cercato no? Se non avessi acconsentito, avrei ,avremmo rovinato tutto,le uscite, bustini e depilate, fantasie su cazzi enormi che ti penetrano. Fantasie e vero ,ma che significato avrebbero avuto in seguito se ci fossimo tirati indietro…?
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