Prime Esperienze
l'inizio della storia
di 69gioie
23.08.2017 |
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"Venni dopo il tempo necessario dandogli il mio seme in quella bocca che da quel giorno divento la mia e non piu del suo ragazzo..."
questo è il nostro racconto autobiografico, il narratore sarò io (lui).e bene la nostra conoscenza è iniziata come per gioco suoi social, passavano giorni e mesi senza nemmeno darci il buongiorno o chiederci come stavamo. Una bella sera è successo che lei, all'epoca fidanzata con un altro uomo e promessa sposa, per curiosità o per gioco, ancora oggi entrambe ce lo chiediamo, mi contatti con un banale saluto.
E stato quello l'inizio di tutte le cose belle che poi il futuro ci avrebbe riservato. Iniziammo quindi a scriverci messaggi email e non trascorrere un giorno senza sentirci. Lei, che inizialmente era titibante se darmi retta o meno per via della sua situazione sentimentale e perche non aveva mai tradito , iniziava via via a sciogliersi e ad aprirsi con me diventando per lei un punto fermo.
Passarono i mesi e il nuovo anno portò con se il primo nostro incontro, per strada in un grande parco commerciale come dai pazzi senza nessun pensiero o malizia ci siamo salutati nella piazzetta antistante i negozi, c'è da dire che era pianamente desolato in quanto orario di chiusura, non appena fui a distanza ravvicinata non ho esitata un attimo che a fissarla negli occhi e desiderare le sue labbra tanto da poterla assaporare, tutto questo avvenne in una frazione di secondi, tanto che lei rimase tramortita dal mio comportamento, abbi una bella erezione nel baciarla e accarezzarla all'aria aperta, sia per il suo fascino che per la situazione in se.
come ogni cosa bella si sa dura poco e in pochi minuti facemmo ritorno ognuno nelle proprie macchine per riprendere le vie dei ns. rispettivi lavori, lei ancora stordita nel messaggiarci non negava che non ci stava campendo nulla.
le giornate continuarono a trascorrere senza mai staccarci dai messaggi e dai telefoni la notte parlavamo al telefono in intimità pensando ai nostri piacere, diciamo la verità ero io che parlavo e lei che ascoltava, una notte non esitai a palesargli al telefono la mia voglia e il mio desiderio grande che avevo di possederla, di averla di poterci fare qualunque cosa, lei ascoltava in "silenzio" anche se era un silenzio rumoroso visto che riuscivo a percepire il suo stato d'eccitamento dai suoi profondi respiri.
la mattina seguente lei mi chiama e mi chiede se potevo raggiungerla a casa sua per un cafe, ci andai di corsa, nel tratto per raggiungere la sua abitazione il mio cazzo era eccitatissimo e desideroso di quell'incontro, comunque fossero andate le cose.
mi aprii la porta e ci accomodammo sul divano, iniziammo a scambiarci baci bagnati caldi e vogliosi fu un attimo che mi sbottonai i pantaloni e che accompagnai la sua mano sul mio pene e da li immediatamente si abbasso per farmi un pompino eccezionale.
venni dopo il tempo necessario dandogli il mio seme in quella bocca che da quel giorno divento la mia e non piu del suo ragazzo. Peccato non aver potuto quel giorno stesso "approfondire" per via del ciclo ma non persimo tempo nei giorni avvenire.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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