Piacere

Aspettava l'autobus tutte le mattine,
era sempre li, vestita in maniera irreprensibile, estremamente decisa, e femminile.
Quasi sempre tacchi e gonna, anche nelle giornate più fredde.
Ogni giorno la guardavo cercando di cogliere un suo sguardo dietro quegli occhi quasi di ghiaccio.
Poi una mattina accadde l'impensabile.
arrivò tardi, l'autobus stava andando via, i suoi passi di corsa non erano stati sufficienti a raggiungerlo in tempo.
L'occasione.
... scusi ha bisogno d’aiuto?
le parole mi erano uscite involontariamente, ma nel modo più semplice del mondo.
Si.. magari ho perso l'autobus e non so come arrivare in ufficio.
detto fatto un passaggio nella mia modesta auto.
Indossava una gonna stretta scarpe decolté , un giubbino a sbuffo che le stava una meraviglia. ed il suo profumo... oddio
...
semplicemente fantastico.
si apri il giubbino,
Il suo petto per le breve corsa che aveva fatto si sollevava in maniera ritmica, i suoi seni tiravano la stoffa..
e sembravano dire..siamo qui.
Partii era un tragitto breve, ma..
la mia mano su cambio quasi sfiorava le sue ginocchia..
non era possibile lei lo faceva volontariamente..
Sai è un pò di giorni che ti osservo...
Mi guardi, mi osservi (mi disse)
speravo in un tuo saluto..
La mia mano lasciò il cambio e indugiò un poco sul suo ginocchio, avvertii il movimento delle gambe quasi a dirmi... dai...
piano piano salii verso l'orlo della gonna un pò più su, una splendida balza indicava autoreggenti.. lo sapevo..
Non andare al lavoro dissi
posso fare ciò che voglio lavoro per conto mio.
Un sorriso complice e malizioso apparve sul suo viso , prese la mia mano e la condusse su, verso le sue parti nascoste ma che stavo forse per conoscere.
Portami via, andiamocene da questa città.
Una giornata tutta per noi, per il piacere...
Mi condusse in un posticino tranquillo, aveva un piccolo appartamento molto carino, accogliente. poche cose ma di gusto.
entrati mi mise le braccia al collo e mi disse.. qui non ci disturberà nessuno e potremo fare tutto quello che vogliamo.
Era splendida, una magnifica gonna e d una camicetta con alcuni bottoni slacciati.. un sogno.
abbassò le luci e mise su un po’ di musica, mi fece sedere sul divano e mi disse.. guarda e godimi.
Inizio a muoversi sensualmente, le mani pian piano sul suo corpo, accarezzavano ed indugiavano, ero felice, meravigliato eccitato arrapato.
si arrapato.
tutto diceva in me che ero arrapato.
le mani sollevavano la gonna, slacciavano la camicetta.
un completino da urlo, autoreggenti, perizoma, ed il seno... morbido ed accogliente
Si avvicinò a me iniziando ad accarezzarmi slacciò la cintura e la cerniera.. il mio amico li sotto era pronto più che mai
saltò fuori dritto, turgido, pronto.
Si era pronto a qualunque cosa lei volesse fare di me con me.
Le sue labbra si aprirono su di lui, iniziando un dolce massaggio, la mia cappella s’ingrossava e pulsava..
le sue mani sensuali femminili, unghie laccate da ..sesso.
mi accarezzavano e mi graffiavano dolcemente ma decise.
arrivavano dappertutto le mani… che belle.
Come mi vuoi mi disse..
vienimi sopra.
scostò il perizoma e affondò il mio cazzo dentro di lei, magnifica, meravigliosa.
Iniziò a salire e scendere con movimenti dolci, frementi, le sue meravigliose tette erano davanti ai miei occhi slacciai è le tolsi il reggiseno.
I capezzoli turgidi sembravano dire succhiamo baciami mordicchiami.
era fantastica.
Le mani le nostre mani esploravano e cercavano.
Girati ora.. la presi da dietro osservavo la sua schiena il suo sedere, la stringevo per le stringhe del perizoma e la muovevo contro di me
in movimenti decisi e dolci.
spingi dai dai fammelo sentire tutto è splendido.
Il mio "amico" non era mai stato così, sembrava che fosse qualcosa di extraterrestre fatto per dare piacere a lei e a me.
La feci alzare e la spinsi dolcemente contro la parete le sollevai una gamba e la presi li in piedi stretta tra me ed il muro
sentivo che gemeva sotto la mia forza,
il piacere saliva in me ed in lei.
Si si cosi ancora di più dai non fermarti avanti ancora ancora ed ancora.
le parole che uscivano dalla sua bocca, bocca che aveva succhiato il mio cazzo e che ora mi cercava frenetica.
La distesi e la penetrai ancora si abbandonava a me al mio sesso alla mia forza.
Inarcando la schiena e allargando le braccia … si si si così..
L’apice del piacere giunse quasi all’improvviso, inaspettato forse, travolgente.
Venni venni con lei continuando a scoparmela.
Le sue parole.. che drago.. splendido.
Mi abbandonai accanto a lei immobile, estasiato.
Non cercavo nulla né il suo abbraccio né il suo calore me l’ero scopata.
E di gusto.
Nessuna parola nessuna coccola era solo sesso.
Buon sesso…




Sei distesa davanti a me
Abbandonata, sexy, invitante..
Ti guardo nella semioscurità,
Sento il tuo profumo, Ti sfioro.
Sfioro il tuo corpo seminudo,
la forma dei tuoi seni, il tuo ventre, le tue gambe.
Le mie mani ti percorrono, le mie labbra ti baciano come un soffio di vento caldo.
Le mie labbra infuocate.
La mia lingua guizza.
Sento i tuoi capezzoli
Un leggero fremito ti attraversa,
Dolcemente allarghi le tue gambe.
La mia bocca indugia, Le mie dita solleticano
La lingua tintilla.
Il tuo piacere è li, viene fuori.
Sento i tuoi umori, il tuo sapore.
Inarchi la schiena, ti protendi al piacere..
Accarezzi i miei capelli e mi guidi li
Tra le tue cosce.
Movimenti dolci, lenti, veloci,
ti penetro con la lingua. Succhio il tuo nettare
la mia bocca è piena di te
Gioco.
Un mio movimento ben preciso ti fa gemere
È li..
Si è quello che vuoi
Essere invasa dal piacere, lasciarlo scorrere
Goderne.
Quasi mi circondi la testa con le gambe, per non perdere nulla
Le mie mani sul tuo corpo
La mia lingua dentro di te-
Si
Un onda di piacere ti assale..
Ti attraversa…