Prime Esperienze
La "prima volta" con una coppia
di carpediemsalento
25.09.2023 |
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"La prima volta non si scorda mai! Sono entrato in questo mondo molto per caso, senza volerlo e lo conoscevo solo per averne sentito parlare..."
Come si suol dire..la prima volta non si scorda mai! Sono entrato in questo mondo molto per caso, senza volerlo e lo conoscevo solo per averne sentito parlare. In quel periodo abitavo a Milano, dove svolgevo anche la mia attività ed abitavo a due passi dall'aereoporto di Linate. Il mio lavoro mi portava spesso e volentieri a rincasare tardi anche perchè da single il mio riferimento serale per cena era una trattoria a poche centinaia di metri da casa. Quella sera finito di cenare decisi di non rientrare a casa ma di farmi un giro lungo l'idroscalo fino ad arrivare a Milano e lì bere qualcosa in un bar che frequentavo in compagnia di qualche amico. Ma la serata non era delle migliori, faceva un freddo cane e pioveva a dirotto tant'è che nel bar non vi era traccia di qualche amico e così dopo aver bevuto un amaro, che mi facilitasse la digestione, decisi di avviarmi verso casa. Fu così che per la prima volta notai un via vai per me abbastanza insolito lungo la strada che porta verso un parcheggio dove di giorno era facile vedere gente intenta a guardare il decollo o l'atterraggio degli aerei. Intanto pioveva e di tanto in tanto si sentiva anche qualche tuono e nell'avvicinarmi al cancello per entrare nel cortile mi accorgo che lo stesso cancello non si apriva, probabilmente per via delle pile esaurite del telecomando. Che faccio? scendo o non scendo per cercare di aprire manualmente il cancello? Scendere voleva significare inzupparmi di acqua quindi decisi di aspettare con la speranza che smettesse di piovere o quantomeno che rallentasse un pò. Il tempo di accendere una sigaretta e mi si affianca una macchina, a bordo un uomo e una donna e abbassando leggermente il finestrino l'uomo mi chiede se lì vicino vi fosse un bar. Vista l'ora risposi che con ogni probabilità quelli della zona erano sicuramente chiusi ma che a due passi c'era la tangenziale dove avrebbero certamente trovato il bar aperto. Mi ringraziarono e si allontanarono. Intanto continuava a piovere sempre più forte e dopo aver atteso ancora una quindicina di minuti stavo per scendere dalla macchina per cercare di aprire il cancello quando si è fermata una macchina vicino alla mia, e con sorpresa notai che si trattava della stessa con la stessa coppia che mi aveva chiesto informazioni su qualche bar aperto. Questa volta la visuale vicino al mio finestrino era quella del lato passeggero, per cui potevo ben vedere il volto di una donna molto bella nei lineamenti: volevamo ringraziarti per l'informazione, mi dice l'uomo, mentre la donna annuiva e mi guardava, ma ci siamo inzuppati d'acqua...la cosa in un primo momento mi lasciò perplesso, ma dentro di me pensavo, vuoi vedere che questa è una di quelle coppie di cui si sente parlare? Ho preso la palla al balzo e rivolgendomi all'uomo gli ho detto: io sto cercando di entrare ma il cancello non si apre perchè il telecomando sicuramente ha le batterie scariche, se mia dai una mano lo apriamo manualmente così da poter entrare. Volentieri mi risposto l'uomo e scendendo dalla sua auto ed io dalla mia abbiamo aperto il cancello, se vi và potete venire su da me a bere qualcosa intanto che vi asciugate, proposi, l'uomo guardò la donna per ricevere una conferma che arrivò con un sorriso. Parcheggiammo le auto sotto la tettoia del cortile e finalmente protetti dalla pioggia ci presentammo:Claudio piacere e mi presentai, Giovanni piacere Francesca piacere. Molto bene che ne dite di andare sù senza star qui a prendere freddo? Certo, andiamo. Quella rampa di scale che porta verso l'appartamento si è riempito di un profumo inebriante e anticipando la coppia sono entrato in casa e invitandoli ad entrare e mettersi comodi ho acceso il camino. Complimenti per la casa esclamò Francesca, grazie risposi ma non è mia è dell'azienda per cui lavoro, complimenti lo stesso perchè è ben tenuta e pulita esclamò intanto che Giovanni l'aiutava a sfilarsi il soprabito bianco che indossava di fronte al camino che intanto prendeva consistenza emanando un tepore molto gradevole. Cosa vi preparo chiesi? Fai tu rispose Francesca. Un bel Martini và bene? Ottimo direi esclamò Giovanni. Nel mentre che preparavo i drink con la coda dell'occhio vedevo Giovanni stringere da dietro Francesca che ondulava leggermente con la testa con le man i appoggiate sui fianchi di Giovanni. Non avrei voluto interrompere quel bel vedere e avvicinandomi a loro hanno preso i bicchieri e ci siamo trovati tutti e tre di fronte al camino e con mia somma sorpresa ho visto Giovanni sbottonare la camicia di Francesca che non indossava reggiseno e metteva ben in mostra un seno meraviglioso con due capezzoli duri che aspettavano solo di essere toccati e baciati. La vedi quanto è bella? mi disse Giovanni, è tanto bella quanto troia ed io son felice di farle fare la troia. Francesca approvava guardandomi maliziosa e prendendomi per la mano mi avvicinò al suo corpo, trovandosi di fatto stretta a sandwich tra me e il marito. Si versò un pò di Martini sul seno con l'invito chiaro a leccarlo mentre Giovanni la lavorava da dietro. Io la sentivo ansimare e nel mentre la mia lingua continuava a leccare i suoi capezzoli e quel seno fantastico la mia mano scivolò tra le sue gambe, era tutta bagnata, avevo quasi paura ad entrare nella sua vagina con la mano ma fu lei stessa a spingerla per poi tirarla fuori e leccarla tutta, dito dopo dito. Il mio cazzo stava per esplodere e Francesca lo sentiva e piegandosi tra me e Giovanni inginocchiandosi prese in mano i due cazzi, massaggiandoli con cura e delicatezza, poi li avvicinò alla bocca, voluttuosa, ingorda iniziando un gioco di entrata e uscita avvolgendoli con la lingua per poi prenderli tutti e due in bocca. Ragazzi che spettacolo, non credevo quasi a ciò che stavo vivendo per essere la mia prima volta. Il caldo del camino era ormai superfluo, tanto era caldo e surriscaldato l'ambiente. Francesca si avvicinò a cavalcioni al divano e mi invitò a mettermi di fronte a lei e mentre Giovanni la impalava da dietro la sua bocca insaziabile cominciò a succhiare il mio cazzo prima con delicatezza, poi sempre con più veemenza anche per i colpi che riceveva da dietro dal marito. Facevo molta fatica a non venire, non potevo. Poi Giovanni si sdraiò sul tappeto e lei iniziò a cavalcarlo, vedevo i suoi capelli muoversi sotto i colpi di cazzo che riceveva: voglia la doppia esclamò! era l'invito perentorio a scoparla nel culo mentre il marito le scopava la figa. Non feci fatica ad entrare tanto era aperta e bagnata, ci fosse stato qualche altro cazzo a disposizione sono ben certo che lo avrebbe sistemato ben bene, girava la testa verso di me cercando la mia lingua, apriva la bocca e godeva, ansimava. Giovanni ad un certo punto si sollevò e mettendosi di fronte a lei continuò a scoparla nella bocca mentre io continuavo a scoparla nel culo. Sentivo anche i gemiti del marito mentre stava per venire e la inondò tutta e lei pronta a succhiare ed a ingoiare tutto quel ben di dio. Tu continua a sbattermi il culo, mi incitava, voglio che mi vieni dentro, voglio sentire la tua sborra calda...non tardai a venire e ancora con più ingordigia mi prese il cazzo in bocca fino a spremermi fino all'ultima goccia. Alla fine ci trovammo tutti e tre ansimanti sul tappeto, soddisfatti e appagati, e mentre continuava a giocare con i due cazzi, si rivolse a me dicendomi: lo sai che non ci vedremo più vero? A noi piace così, conoscere, trombare e andare. Infatti non li ho mai più visti. Peccato, ma anche queste in fondo sono alcune regole del gioco. E bisogna rispettarle.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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