Prime Esperienze
COME IN QUEL VIDEO PORNO


21.07.2024 |
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"Finalmente arrivò un messaggio in chat da parte di un ragazzo che colpì subito la mia attenzione per la tanta educazione usata e per quel senso di rispetto..."
Una sera il telefono di Debora suonò e dato che lei era in bagno mi disse di rispondere.Era una collega che la cercava per avere delle dritte su posti da visitare in vacanza e visto che anche noi stavamo organizzando le nostre nella stessa località avrebbe potuto sicuramente aiutarla.
Riagganciando mi apparve sulla schermata lo screenshot di un video porno in cui una ragazza vestita se ne stava seduta sul divano con due ragazzi di colore in piedi accanto a lei, completamente nudi ma con il volto coperto da un passamontagna.
Debbi è una donna molto timida e riservata, ho impiegato del tempo ad esempio per convincerla a toccarsi tra le gambe mentre siamo nella nostra intimità.
Mi piace sentire le sue dita che sfiorano le mie mentre la masturbo e adoro quando presa dall’eccitazione le infila nella sua figa.
Sono sempre stato convinto, anche se non le ho mai chiesto nulla, che in momenti di solitudine qualche video l’abbia guardato e me ne sono accorto da certe piccole cose che aveva voluto inserire tra noi, piccoli gesti, il modo di toccarmi e di chiedermi di toccarla e che fino a qualche tempo fa non accadeva.
Quello screenshot fu quindi solo la conferma che anche lei, come la maggior parte delle altre persone, amasse cercare spunti o più semplicemente eccitarsi con ciò che poteva essere un tabù nella vita di tutti i giorni da custodire gelosamente nella sua mente.
Come spesso accade fermai nei miei pensieri quell’immagine e iniziai a cercare i complici per la nuova situazione che volevo creare.
Dovetti fare i conti come al solito con persone irrispettose, singoli inaffidabili e altri che si proponevano come bianchi superdotati in alternativa ai black che invece desideravo trovare io.
Finalmente arrivò un messaggio in chat da parte di un ragazzo che colpì subito la mia attenzione per la tanta educazione usata e per quel senso di rispetto dimostratomi.
Era la persona giusta, ne ero certo.
La nostra complicità cresceva giorno dopo giorno e sembrava di guardare me allo specchio da tanto simili eravamo sotto molti punti di vista.
La sera dell’appuntamento gli feci trovare la porta di ingresso socchiusa.
Io e Debora intanto eravamo al piano di sopra.
Lei giocava a fare la modella con ai piedi delle scarpe con un tacco vertiginoso e io le scattavo foto mentre, bendata, non immaginava nemmeno lontanamente cosa sarebbe accaduto quella notte.
“Fammi vedere quanto sei porcellina e fai finta che io sia un fotografo arrapato che vorrebbe metterti le sue mani ovunque”.
Lei allargò le gambe, scostò la sottoveste e si mise due dita nella figa.
Poi con l’altra mano abbassò una spallina scoprendo il seno e prima di andare in dietro con la testa si lasciò scappare un sorriso malizioso.
Mi sedetti dietro di lei e iniziai a morderle il collo, poi toccandola tra le gambe le chiesi se le andasse di mettere un po’ di pepe in più facendo partecipare uno sconosciuto che non avrebbe potuto vedere ma a cui avrebbe dovuto concedersi totalmente, fatta eccezione per la questione “anale” che con lei è sempre stata un’incognita.
Si morse il labbro inferiore e sussurrò: “Poi mi dici però come trovi tutte queste persone”, riferendosi alle varie situazioni in cui l’avevo coinvolta fino a quel momento e in particolare quella con il giovane Simone che per certi versi quella sera poteva sembrarle una specie di replica.
Allungai una mano verso il mio telefono e scrissi a Manu il numero del nostro appartamento.
Dal soppalco lo vidi entrare in silenzio, mi salutò con la mano e si diresse verso il bagno dove lo sentimmo aprire l’acqua e farsi una doccia prima di raggiungerci.
Debbi era completamente a proprio agio, continuava a chiedermi di masturbarla e la sentivo desiderosa di scoprire cosa le sarebbe accaduto questa volta.
Le mie dita entravano e uscivano dalla sua figa fradicia con estrema facilità e lei ad ogni passaggio mi chiedeva quante fossero e di spingerle ancora più in fondo.
Sentimmo l’acqua della doccia fermarsi e poco dopo dall’alto vidi apparire completamente nudo Manu, si mise un passamontagna sulla testa per coprirsi il volto e salì silenziosamente le scale per raggiungerci.
Apparve nella penombra un bellissimo ragazzo di colore, ancora meglio di come si era mostrato in foto la prima volta che c’eravamo scritti io e lui.
Il suo corpo perfetto e bagnato, il passamontagna, la pelle bianca di Debora, il seno scoperto e quelle scarpe con il tacco… sembrava di essere dentro ad uno di quei video porno che probabilmente anche lei aveva guardato in più di qualche occasione.
Decisi di spostarmi ed essere per quella sera solo spettatore, cosa che mai avevo fatto in passato con altri.
Presi il mio telefono in mano e iniziai a scattare foto per immortalare ciò che stava succedendo sotto ai miei occhi, allo scopo di mostrarle il giorno successivo come fosse stata bella da protagonista assoluta.
Debbi si lasciò andare all’indietro sulla panca e con le mani sollevò la sottoveste offrendo la sua figa a quello sconosciuto.
Lui si inginocchiò tra le sue gambe e si mise a mangiarla, lei rispondeva mugugnando facendo intendere che la cosa le stava piacendo molto.
Manu si alzò in piedi e prendendo Debora per le mani la fece sedere, quindi le mise il suo cazzo davanti alla bocca, lei prima lo toccò per constatare le dimensioni e la consistenza e senza dire alcuna parola spalancò la bocca per regalargli un sonoro e umido pompino.
Guardavo la sua lingua gustarne il sapore leccandolo tutto per poi farlo scomparire nuovamente nella bocca e le mani di lui cercare il suo seno per pizzicarle i capezzoli ormai turgidi.
Quel momento che sembrava eterno venne interrotto da Manu che mise le sue mani sul viso di Debbi per poi baciarla con passione.
A questo gesto lei rispose mettendogli le mani sui fianchi come ne fosse follemente innamorata, erano stupendi da guardare.
Lui la fece alzare in piedi e le sfilò la sottoveste, poi la aiutò a togliere le scarpe e dopo un altro bacio dato come se fossero degli amanti la portò sul letto per farla sdraiare.
Sopra ad un mobile avevo preparato delle manette da mettere ai polsi e alle caviglie di Debora.
Lei non fece resistenza, anzi sembrò molto divertita quando lui gliele strinse per immobilizzarla.
Guardai Manu mettersi il preservativo mentre Debbi era costretta ad attenderlo con le gambe spalancate visto che i suoi polsi erano legati alle caviglie con alcune cinghie e attendevo il momento in cui avrebbe infilato il suo grande cazzo dentro lei.
Iniziò a scoparla in quel modo e Debora non nascondeva di gradire la cosa.
Lei bendata e completamente nuda, con mani e caviglie bloccate, lui con la sua pelle d’ebano, lucido e con un passamontagna sul volto… in più di qualche occasione me l’ero immaginata impegnata in giochi soft BDSM come quello che stava accadendo sotto ai miei occhi e la cosa ora era ancora più eccitante.
Manu impazziva per le sue tette e come successo anche con altri uomini non riusciva a tenere lontana la bocca dai suoi capezzoli o a stringerle tra le mani.
Cercava il mio benestare con assoluto rispetto e io rispondevo con dei cenni facendogli capire di non fermarsi e di continuare a trattarla come fosse stata la sua fidanzata.
Di tanto in tanto chiedevo a lei se tutto andasse bene, se volesse fermarsi sentendomi rispondere: “Assolutamente no”.
Solo una volta mi disse: “Mi basta un po’ di acqua e per me poi possiamo andare avanti anche per ore!”.
Le raccomandai di non togliere mai la benda e approfittammo di quel momento per liberarla dalle manette.
Passai una bottiglietta di acqua a Debora e una a Manu che, sempre in silenzio come da accordi, dopo aver bevuto attendeva di poter ricominciare visto quello che le aveva sentito dire riguardo la durata.
La prese e con un rapido gesto la girò mettendole un cuscino sotto la pancia e spostandola con la testa verso il bordo del letto.
In quella posizione era più facile per lei stare con il sedere verso l’alto mentre Manu aveva ricominciato a scoparla con decisione.
Ad ogni colpo ricevuto il corpo di Debora scivolava sempre più fuori dal letto fino a quando fu costretta a mettere le mani a terra per sorreggersi intanto che lui, a cavalcioni sopra, le affondava dentro in profondità il suo cazzo.
Lei rispondeva chiedendone ancora ed essere in quella posizione che apparentemente poteva sembrare scomoda probabilmente le faceva godere maggiormente la penetrazione.
Manu si accorse di questa cosa e decise di prenderla in un modo diverso.
Con forza la posizionò nuovamente al centro del letto, ma questa volta a pancia sopra.
Sembrò prendere le misure, quindi la tirò nuovamente verso il bordo del letto e poi le diede le spalle scopandola standole seduto sopra come fosse un 69.
Debora teneva le gambe spalancate mentre Manu la penetrava in quel modo selvaggio e che fino a quel momento avevo potuto vedere solo in qualche porno.
A lei piaceva e si stava godendo davvero tutto lasciandosi fare qualsiasi cosa.
In quel momento pensavo a quanto sarebbe stato bello se improvvisamente nella stanza fossero entrati altri due amici black, anche loro completamente nudi e con il volto coperto.
Sarebbe stato un favoloso film porno da girare con Debbi al centro come protagonista.
Mi avvicinai a lei e decisi che era arrivato il momento di scoprire le carte, così come avevamo pensato io e Manu durante l’organizzazione della serata.
Le chiesi sussurrando quanto tutto questo le stesse piacendo e lei rispose: “Da matti”.
Lui continuava a possederla con il corpo girato di 3/4 e io all’orecchio di lei chiesi di nuovo: “E se ti dicessi che ti stai facendo scopare da un bel ragazzo di colore, come reagiresti?”.
Debora fece un sorriso compiaciuto e fu allora che le tolsi la benda mentre lui si sfilò il passamontagna.
Si guardarono senza fermare i loro movimenti e con un tono che era un misto di timidezza ed eccitazione si salutarono contemporaneamente con un semplice: “Ciao”.
Manu continuò a scoparla standole sopra e lei gli toccava le braccia, il viso, come per volersi accertare che tutto quello che stava accadendo fosse reale e non un sogno.
Lui si girò verso me per cedermi il posto e io mi sentii felice di essere invitato al finale di quella festa, quindi presi posto tra le gambe di Debbi consapevole che non sarei durato a lungo.
Manu le mise il cazzo davanti alla bocca e lei lo prese toccandogli le grosse e depilate palle mentre io spingevo con tutta la forza che avevo dentro Debora.
Mi guardò e disse con la voce rotta per i colpi che stava ricevendo da me: “Che fortunata che sono ad avere due stalloni tutti per me”.
Finimmo così: io dentro Debora farcendola come una torta e lui sul suo viso, ricoprendoglielo tutto di sperma.
Rimanemmo ancora un po’ sdraiati sul letto, lei al centro e noi ai lati, sperando volesse ricominciare da un momento all’altro, ma lei era stremata, seppure soddisfatta, per concedere un bis.
Salutammo quindi Manu con la promessa di rivederci presto per una nuova serata speciale.
Chissà quale altra fantasia io e lui avremmo potuto realizzare assieme per la “nostra” Debbi.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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