Alle terme

Per il suo compleanno, la mia ragazza, aveva espresso il desiderio di passare una giornata alle terme. La sera avevamo una cena con gli amici, quindi abbiamo deciso li di andare già dal mattino.
Una volta arrivati, ci hanno consegnato le chiavi degli armadietti ed accompagnato ognuno al proprio spogliatoio.
Una volta cambiati ci siamo ritrovati all’inizio del corridoio che porta da una parte alle piscine esterne, dall’altra al piano inferiore dove ci sono i percorsi benessere.
Decidiamo di iniziare con le piscine esterne, anche per prendere un po’ di confidenza con il posto.
Arrivati in giardino vediamo che i lettini erano per la maggior parte occupati e le piscine moderatamente piene.
In tutta la struttura, un edificio del 1400 circa, abbiamo incrociato tanti ragazzi, molte coppie e diversi gruppi di ragazze.
Siamo entrati nella prima piscina ed abbiamo provato le prime aree con idromassaggio.
La situazione era abbastanza tranquilla, ma abbiamo iniziato ad intravedere alcune coppie posizionate negli angoli che si lasciavano andare ad alcune effusioni. Non abbiamo commentato, ma sentivamo che iniziavano a richiamare la nostra attenzione.
Per farle una sorpresa avevo pensato di prenotare un massaggio di coppia, per regalarle un ulteriore momento di meritato relax. Così, all’orario prestabilito, ci siamo diretti verso la lounge dove ci aspettavano già due ragazze che ci avrebbero poi accompagnato. Entrati nella nostra stanza, ci hanno chiesto di spogliarci e distenderci, coprendo le parti intime con un telo. Io ho scelto un messaggio alla schiena, lei invece messaggio alle gambe.
Mentre ricevevo il mio messaggio, a pancia sotto con gli occhi chiusi, fantasticavo sul fatto che quel massaggio alle gambe arrivasse un poco più in alto tanto da trasformare quella situazione in un gioco erotico. Purtroppo però è rimasta solo una fantasia.
Dopo esserci rivestiti, costume ed accappatoio, abbiamo deciso di provare i percorsi di benessere al piano inferiore, 4 piscine collegate da un passaggio centrale che permette di spostarsi senza dover uscire fuori. La prima era una sala cinema con poltrone immerse sott’acqua, nella seconda c’erano una riproduzione di due cascate, le ultime due erano con idromassaggio. Decidiamo di posizionarci nell’ultima e rimanere un po’ distesi su questi lettini di acciaio immersi che lasciano tutto il corpo immerso, tutto tranne la testa. Dopo qualche minuto rimaniamo noi due ed un’altra coppia nell’angolo opposto.
Li avevamo notati nella prima piscina. Lui alto e fisico asciutto da sportivo, lei minuta ma con un bel culetto sodo.
Erano già nell’ultima vasca quando siamo arrivati noi, prima lui era sopra di lei ma dopo poco hanno invertito la posizione. Lei era sopra di lui, vedevamo solo le due teste che si baciavano senza staccarsi mai e ogni tanto le spalle di lei che riaffittavano dall’acqua per sparire poco dopo. Era abbastanza chiaro che si erano lasciati prendere dai bollori non solo dell’acqua.
Ad un tratto sento la mano della mia ragazza accarezzarmi il pene senza dirmi nulla. Mi giro verso di lei e mi fa notare che era già duro. Le indico la coppia in fondo ed anche lei li aveva notati.
In un attimo sento la sua mano che si fa spazio dentro il costume e tra le mie gambe. Afferra il mio pene già duro ed Ibiza a muoversi lentamente, senza distogliere lo sguardo. Inizialmente provo a mantenere un po’ di lucidità per controllare che nessuno ci vedesse, ma dopo poco sento l’eccitazione aumentare e decido di lasciarmi andare e godermi il momento. Mi giro verso di lei, la bacio e apro le gambe per lasciarle più spazio per muoversi.
Il mio cazzo è sempre più duro tra le sue dita che si muovono veloci. Si avvicina all’orecchio e mi sussurra “vieni!” come se fosse più un comando. Passano pochi secondi e quando inizia a sentirlo pulsare, lo tira fuori e raccoglie tutto con la bocca.
Riusciamo a comporci giusto in tempo quando sentiamo arrivare un gruppo di ragazze che entrano in piscina. Noi decidiamo di spostarci e tornare su in giardino.
La sera abbiamo fatto l’amore fantasticando sul coinvolgimento dell’altra coppia. Chissà se la prossima volta…