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Le allegre mogli.


di fedynick
26.11.2024    |    62    |    3 8.7
"Lorena ululò come una cagna alla luna..."


Sono Federica, moglie di Nicola, molto allegra ed esuberante. Figuriamo su A69 perché convinti che, a conoscere altre persone a cui, come a noi, piace l'amore di gruppo, possa giovare e rafforzare il nostro rapporto di coppia, di per sé già abbastanza disinvolto.
Da poco, nel mio fabbricato è arrivata una giovane coppia: lei, Lorena, 23 anni e lui Marco di 29, che occupano un appartamento all'ultimo piano.
La lei, ogni volta che la incontro per le scale o in ascensore, mi saluta sempre con cortesia e mi lancia sguardi da maliarda.
Praticamente non si fa scrupolo a farmi capire che le piaccio, del resto, al contrario di altre signore, vesto sempre in modo piuttosto provocante. E' stata lei ad avvicinarsi a me, cioè ha fatto di tutto per farsi notare ed entrare nelle mie grazie.
A quel punto, il passo successivo è stato quello di invitarla a prendere un caffè da me e, nell'occasione, ho potuto notare che anche lei era piuttosto "allegra", piuttosto aperta, arrivando, ben presto, a confidarci diverse vicende scabrose vissute, dove lei non faceva mistero di quanto amasse il sesso in ogni sua manifestazione, compreso lo scambio di coppia, il trio (MFM o FFM), facendo anche intendere che aveva avuto più di un'esperienza lesbo. Poi, una volta che andai io a casa sua, non abbiamo resistito all'eccitazione che ci provocavo certi suoi racconti di avventure vissute, fino ad arrivare a giocare fra noi. Ci abbandonavamo a momenti di sesso io e lei, non senza smettere di raccontarci quanto sarebbe stato bello allargare quell'orizzonte e coinvolgere altre persone. Una volta, mentre eravamo insieme a coccolarci, fummo sorprese dal suo giovane partner e, così, non ci preoccupammo più di tanto a trascinare anche lui nei nostri giochi di sesso. Fu quella l'occasione chiarificatrice di quanto eravamo porcelli tutti quanti: lei si esibì davanti al suo lui a leccarmi la fica con gran goduria, io mi feci chiavare da lui in fica e culo senza alcuna remora e lui si mostrò sufficientemente mandrillo nel tener testa a due porcelle come eravamo io e lei.
Eravamo giunti ad un punto in cui non c'erano più segreti fra noi ed una volta Lorena si mise a raccontare di certe sue fantasie, che non faceva mistero con Marco.
E' ora opportuno che descriva me ed il fisico di Lorena, così da farvi aver un'idea delle fattezze di noi due.
La natura mi ha fornito di due tette di una quarta misura, sempre sode e prorompenti, una fica ben stretta, che depilo periodicamente, ed un culetto sempre voglioso di cazzo. Lorena, invece, è più minuta rispetto a me: ha tette appena di una terza misura, una figa sempre umida per l'eccitazione ed un culo che ama farselo riempire di cazzo.
Qui di seguito, la confessione che Lorena ebbe a farmi senza peli sulla lingua:
"Devi sapere che io e Marco abbiamo fantasticato a lungo su te e Nicola. Figurati che un sera, mentre mi chiavava nel culo, facendomi godere come una matta, mi sfuggì di dirgli quanto mi sarebbe piaciuto ospitare un altro cazzo, contemporaneamente, in figa: in pratica gli rivelai che desideravo provare una doppia penetrazione.
In quell'occasione, ero talmente arrapata, che gli dissi che, se mi avesse permesso di esser chiavata da un altro cazzo, gli avrei concesso di scopare un'altra figa. Questo tipo di fantasia, era ormai diventato come un mantra: non potevamo far l'amore, senza tirare in ballo quel desiderio, fino a che, focalizzammo l'idea su voi due. Te, fica stratosferica, molto procace e provocante, ed il tuo lui, un tipo particolarmente simpatico, oltreché dal fisico prepotentemente maschio. Una notte in cui Marco mi inculava alla grande, facendomi godere di fica e di culo, mi venne di parlare di voi due, precisando quanto mi sarebbe piaciuto farmi scopare dal tuo Nicola. Egli, allora, si fermò, chiedendomi se mi fosse piaciuto di più riceverlo in fica o in culo, cui mi venne di rispondere: - lo vorrei nella fica, mentre tu mi inculi, come stai facendo adesso, con mio grande godimento -.
A quella dichiarazione d'intenti, mentre mi sborrava in bocca, aggiunse: - e quella bella fica della moglie, potrò scoparmela? Ogni volta che la incontro, me lo fa diventar duro. L'altro giorno, in ascensore, di ritorno dalla palestra, l'ho vista con una minigonna che le arrivava appena al culo e le tette erano quasi fuori dalla scollatura; a quella vista, il mio cazzo era diventato talmente duro, che non poteva non esser evidente da sotto la tuta di ginnastica, al punto che lei, nel fissarmi, si leccò le labbra con la lingua e, per poco, non le son saltato addosso, limitandomi solo a dirle di sentirmi fortunato ad incontrarla così bella e sexy.
Cosa non darei per incontrarla più spesso '. E lei mi ha risposto:
' Quando vuole, siamo vicini di casa e di sicuro capiterà ancora. A presto ' ed uscì dall’ascensore.
Avevo appena finito di ingoiare la sua sborra, quando gli dissi:
' Certo che te la potrai scopare ogni volta che ne avrai voglia, purché mi farai scopare con il marito. Dai, organizziamo un incontro; adesso ci penso io: appena incontro la moglie, la invito a cena un sabato sera '.
Però, come sai, non è stato necessario, perché quando ci ha sorprese a godere fra noi, si è subito intrufolato e ti ha goduto alla grande, tra figa e culo. Allo stato non mi resta che realizzare la mia fantasia di provare una doppia penetrazione, e i due cazzi potrebbero esser quelli di tuo marito ed il mio '.
In quello ci venne incontro la fortuna, perché quando mi ritrovai con Nicola e gli riferii del desiderio della vicina, mi informò che eravamo stati invitati dagli "amici di merende" Mimì e Mirna, che avevano organizzato un party a casa loro. Immediatamente lo riferii a Lorena, che si dichiarò felicissima di potervi partecipare.
La sera stabilita indossai una gonna lunga con degli pacchi vertiginosi, senza mutandine ed una camicetta semi sbottonata, da cui facevano capolino le mie belle tette. Lorena, data la sua giovane età, si era abbigliata con una minigonna, che sembrava più un grosso cinturone, con sotto uno string, che copriva appena la sua fighetta glabra, evidenziando ancor più il suo splendido culetto. Sopra aveva un top che sembrava una doppia pelle sui suoi seni liberi, da cui spiccavano dei capezzoli irti, che invogliavano a farsi succhiare, ed ombelico in bella vista.
I nostri mariti restarono entrambi a bocca aperta nel vederci: la serata si prospettava al meglio.
Appena arrivati da Mimì, fummo accolti con grande calore e profusione di baci a destra ed a manca. Mirna ci venne incontro, in parte già discinta: aveva entrambe le tette di fuori, i cui capezzoli dovevano esser stati già succhiati, perché strapazzati alla grande. Prese per mano me e Lorena e ci presentò agli altri ospiti, già presenti in casa.
C'erano due coppie con le signore a seno nudo, che masturbavano, ciascuna, il cazzo del marito dell'altra. Inoltre due singoli, Fausto e Filippo, esibendo dei cazzi belli grossi, tenevano alta l'eccitazione delle signore, leccando le loro fighe. Appena ammessi alla loro presenza, Lorena divenne immediatamente il loro nuovo giocattolo: le fu tolto il top e lei stessa, senza neanche esser invitata, si adoperò, saltando come un grillo da un cazzo all'altro, a prenderli in bocca e succhiarli come un'assatanata.
Intanto io ero rimasta tra Marco e l'ospite Mimì, che mi ravanavano la fica con le dita e mi succhiavano i capezzoli, come se non ne avessero mai visti di simili. Intanto Lorena aveva già concluso il primo giro di succhiate di cazzo, quando prese, devo dire in malo modo, mio marito Nicola, lo sbatté su un divano e prese a cavalcarlo con la tessa euforia di una valchiria.
A quel punto, Marco si sentì in dovere di esaudire il desiderio della moglie: le si avvicinò da dietro e glielo infilò nel culo.
Lorena ululò come una cagna alla luna. Era in pieno orgasmo e tutti si fermarono ad ammirarla. nella sua espressione di massima goduria.
Ormai l'orgia era in pieno svolgimento: non c'era maschio che non chiavasse qualcuna, come non c'era una femmina che non fosse trastullata da qualcuno, anzi, spesso, addirittura da due, se non tre, contemporaneamente.
Lorena, stante la forte resistenza di mio marito Nicola, ebbe a godersi quasi tutti i maschi nel culo e in doppia. Io, mentre lappavo la fica di Mirna, offrivo alla vista di chiunque fica e culo e non c'era momento che non fossero occupati dal cazzo di qualcuno.
Insomma scopammo per tutta la notte e, all'alba, mentre rientravamo a casa con Marco e Lorena, quest'ultima disse:
"Ho il culo un po' indolenzito"; mi venne da sorridere e rispondere:
"Lo credo bene: ti sei fatta inculare a più riprese da tutti i maschi, lì presenti! Cosa t'aspettavi? Poteva mai essere che non ti desse quantomeno un minimo di fastidio?"
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