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al ristorante davanti a casa


di gioele29
31.10.2018    |    903    |    0 6.0
"La socia mi diede un sacchetto della spesa pregandomi di non curiosare e non farlo vedere alle altre..."


Di fronte a casa hanno da tempo aperto un ristorante gestito da due lesbiche, ed una bisessuale, una di queste è palesemente attratta da mia moglie tanto che anche in mia presenza fa pesanti apprezzamenti su mia moglie, sui suoi glutei, sulle sue tette, e spesso sorridendo mi chiede l’autorizzazione di passare una serata particolare con lei, al che io da sempre rispondo non rifiutando l’invito pur che mi facciano partecipare.
Quella sera dopo aver cenato da loro, alla chiusura del locale, si ripresenta la stessa scena, le avance della lesbica ed io che la invito a convincerla di portare con noi anche la collega bisessuale.
Forse inconsciamente ho letto nel pensiero di mia moglie che con una risata profonda ha dichiarato che l’idea così la pizzicava molto.
Non persi occasione, lanciai l’invito di salire a casa mia, fu accolto da ambedue le donne ed anche la terza visto che facevano la strada assieme, mi chiese di salire ed al mio benestare pur che portasse qualche cosa per aiutarmi a soddisfarne quattro, mi tranquillizzò dicendo che avrebbe avuto lei quel che faceva al caso.
Così accordato, ci spedì tutti e quattro in casa mia dicendo che avrebbe recuperato un po’ di attrezzi e poi ci avrebbe raggiunti.
Salimmo a casa e dopo aver scelto dove trascorrere la serata, ovviamente in camera da letto, mia moglie mi invitò a portare due poltrone della sala in camera da letto, mentre loro si sarebbero preparate per la festa.
Arrivò la terza socia che al citofono chiese se avesse potuto oltre gli attrezzi del mestiere, portare anche una loro conoscente molto esperta in giochini vari.
Le aprii acconsentendo all’invito della quarta persona ed al loro ingresso in casa rimasi stupito mi aveva portato un irriconoscibile travestito che si riusciva a riconoscere tale solo da alcuni espressioni tipicamente mascoline, le pronunciava con voce alterata. Ad esempio quando diceva ti penetro.
Chiusa la porta le invitai a mettersi a loro agio, indicandole il bagno e la camera dove raggiungerci .La socia mi diede un sacchetto della spesa pregandomi di non curiosare e non farlo vedere alle altre.
Obbedii ed entrai in camera incuriosito dall’espressione che avrebbe avuto mia moglie alla vista del travestito, ma la mia espressione davanti e quel quadretto dovette essere ben significante,
Vidi le tre donne con abbigliamento succinto, gonne se così si possono chiamare che Lasciavano intravedere le collant col reggicalze, magliette cortissime o molto larghe e smanicate che quel che coprono da una parte lo scoprono dall’altra.
Mi obbligarono a sedermi sulla poltrona dicendomi che prima avrei dovuto fare lo spettatore poi forse avrei potuto partecipare alla serata .
In attesa dei due ultimi invitati le tre donne cominciarono a scambiarsi complimenti e l’innamorata di mia moglie le si avvicinava sempre più.
Finalmente ecco che arrivano le ultime o per lo meno l’ultima e l’ultim….!!
A prima vista mia moglie era convinta che era una donna tanto che chiese di chi fosse fidanzata fra le tre socie, ma la risposta fu semplice amica, mia moglie fece degli apprezzamenti sulla biancheria di “lui”per distinguerlo e la terza socia vista l’organizzazione, mi chiese di darle la borsa e invitò lui ad aspettare sull’altra poltrona pazientemente, che poi avrebbe partecipato.
Le donne cominciarono a baciarsi tra loro, poi limonarono a turno e finalmente coinvolsero mia moglie, fu proprio la sua pretendente a rompere il ghiaccio, infilandole una spanna di lingua in bocca, facendole capire che sarebbe stata lei lo scopo della serata e che da tempo aspettava quel momento.
Fu un susseguirsi di scene di sesso lesbico, lingue che asciugavano la vagina iper bagnata e gocciolante appena penetrata dalle dita di qualche altra lesbica partecipante, tette palpate, strizzate e leccate, buchi di culo infilati da più dita addirittura da una intera mano infilata in figa alla pretendente di mia moglie.
Passata una buona oretta a godermi questo meraviglioso spettacolo, mi ricordai del travestito, seduto sull’altra poltrona al mio fianco solo quando la terza lesbica chiese di porgerle la borsa che aveva portato, rimasi stupito alla vista di lui, che alzatosi per porgere la borsa alla lesbica, mostrò a differenza della mia convinzione che fosse operato, di essere eccitato e di avere un attrezzo di notevoli dimensioni , tanto che mia moglie accortasi dell’arnese disse forse è meglio farsi le tre lesbiche che farsi fare da lui, pero mi piacerebbe provare anche quella dimensione.
Da quella borsa uscirono attrezzature inventate derivanti dalla attività delle tre lesbiche, al punto che ad un certo punto mia moglie sembrava una pentola a pressione,una zucchina nel culo, una melanzana in figa mentre la pretendente glie’la leccava, e andò letteralmente in pressione quando la terza lesbica invitò il travesta a schiaffarglielo in bocca, era talmente grosso che mia moglie faticava ad ospitarlo, io ebbi il primo orgasmo, quando la sua pretendente mi dette in mano una carota decisamente fuori misura e mi invitò ad ungerla per sostituirla alla zucchina che mia moglie aveva in culo, all’estrazione della zucchina, all’introduzione nel culo di mia moglie di quella enorme carota, quando la pretendente esclamò ti sto preparando per ricevere quello che hai visto e ti ha stupito, all’idea di quel che sarebbe successo,ho infilato il mio modesto membro anche se molto duro nel culo della bisessuale riempiendola di sperma, visto che la figa era occupata dalla zucchina uscita dal culo di mia moglie.
All’improvviso mia moglie urlò, basta fermatevi tutti, tu siediti sulla poltrona rivolta a me , tu siediti sull’altra poltrona disse all’altra lesbica, tu siediti sull’uccello di mio marito che se si è smollato ora che mi vedrà penetrare da quel cannone si riprenderà quel porco, tu rivolta alla sua pretendente assistimi in questa meravigliosa operazione e cerca di fare in modo che mi piaccia e che non soffra voglio solamente godere, e tu rivolta al travesta cosa aspetti a scoparmi.
Il travesta guardò negli occhi la sua pretendente che agevolò l’operazione di penetrazione succhiandole prima l’enorme cazzo, poi leccando e sputando sulla figa di mia moglie, agevolando quella penetrazione lenta del membro gigantesco in figa di mia moglie, dopo essersi accertata di averlo preso fino in fondo, propose di metterglielo anche in culo, cosa che avvenne con l’aiuto di olio di mandorla come lubrificante.
Non contenta, visto che le dimensioni non sembravano un problema, mentre aveva quell’enorme membro in culo, incitò la sua pretendente ad infilarle un po’ di verdure in figa, visto il desiderio, si ritrovò penetrata oltre che quel gigantesco cazzo in culo, una zucchina ed una carota in figa e non contenta con una mano se la allargava mentre con l’altra mano si masturbava il clitoride fino a quando dopo la quinta volta che è venuta ha dato lo stop alle operazioni invitando tutti a rivestirsi ed a andarsene.
Rimasti soli dopo essersi fatta sfondare sia il culo che la figa, mi ha invitato a scoparla per provare come sarebbe stato dopo tanta abbondanza la mia carestia, e per riuscire a farla venire dovetti ficcarle la melanzana e due carote in figa, il mio cazzo e una zucchina in culo, così facendo sono riuscito a farla venire ma non ho capito se mia capacità o per via di madre natura, viva l’ortomercato!
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