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adrenalina pura cap.4


di alextg
05.12.2015    |    21.713    |    2 9.4
"Sempre ridendo e nudi, andiamo in cucina e mentre prepariamo mi dice: “dopo devi far giocare pure me se no non vale!” “Promesso!” Abbiamo mangiato..."
La vacanza era finita e dovevo rispettare il patto anche se non mi andava per nulla ma avevo le mani legate, la nostra avventura era finita Il momento più terribile è stato quando, ad attenderci sotto casa c'era il moroso di mia sorella e lei è volata tra le sue braccia felice e lui ha pure cenato da noi.

Io ero single, nessuna ragazza mi aspettava sotto casa, avevo una relazione, anzi, più praticamente, mi sbattevo la collega universitaria con cui preparavo gli esami in giurisprudenza, durante le pause studio, all'insaputa del suo moroso e non potevo ovviamente correre da lei.

Quindi, l'unica cosa che ho potuto fare è stata chiamarla per chiederle se il giorno dopo aveva voglia di riprendere a “studiare” anche lei aveva sete di sapere, era disponibile e così ho provato a dimenticare il sesso con mia sorella col sistema del chiodo scaccia chiodo.

I primi giorni ci sono anche riuscito, ho riprovato l'eccitazione di avere una storia nascosta, di salutare il ragazzo della mia collega che ci lasciva convinto che studiassimo o, ancor meglio, che me la portava direttamente a casa, servizio a domicilio. Ho riscoperto quanto era porca, quando abbiamo ripreso i giochi che le piacevano tanto, tipo chiedermi di leccarle la figa mentre parlava col moroso che aveva chiamato al telefono, oppure quando voleva farlo, in piedi, di nascosto, nel bago dell'università.

Mi sono dedicato a lei completamente e lri ha apprezzata fino a riservare per me alcuni giochi, tra cui quello di farselo mettere nel culetto, cosa che al povero moroso non concedeva, ma, nonostante lo facessimo tutti i giorni, non riuscivo a non pensare al corpo di mia sorella e al suo modo fantastico di scopare e di scoparmi.

I giorni che passavano sono diventati mesi ma la situazione non cambiava, io, prima di dormire, nonostante il sesso da studio, continuavo a menarmelo pensando a lei e facevo di tutto per passare con lei meno tempo possibile. Quest'ultima cosa, è stata un errore da parte mia, perché se le avessi dedicato più attenzione mi sarei accorto prima che anche lei non riusciva a dimenticarmi e che mi desiderava ancora e che, per questo, il suo fidanzamento non stava funzionando.

Me ne sono accorto per caso sentendo, di sfuggita, un discorso tra lei e nostra madre sul fatto che stava comportandosi male col suo moroso trattandolo male al telefono e dedicandogli pochissima disponibilità nelle uscite e in questo modo lo avrebbe perso. Così ho iniziato a passare più tempo a casa e, non solo, ho ascoltato qualche sua telefonata col moroso davvero urticante, fossi stato in lui l'avrei mandata a cagare per come gli rispondeva, ma ho anche notato che Stefy mi cercava spesso con lo sguardo, se vedeva che la guardavo arrossiva e che si stava ricreando quell'elettricità, quell'adrenalina dell'estate.

La nostra folle avventura è ripresa con l'anno nuovo, i nostri genitori in crociera ai tropici, lei in vacanza col moroso, l'ennesimo tentativo di ritrovare la loro armonia, io con amici da un altra parte d'Italia. Una sera, mancavano due giorni alla befana, mi chiama e mi chiede quando tornerò a casa, resto sul vago e le chiedo il motivo, mi dice che ha voglia di tornare a casa, stare un po' tranquilla al caldo e alla tranquillità ma non vorrebbe stare da sola.e tornerebbe solo se torno io.

Comincia a battermi forte il cuore, e anche a tirarmi il cazzo, quel tono caldo che aveva al telefono è lo stesso della sera on cui mi aveva detto di si, le dico che posso tornare per la sera dopo e mi dice che ci sarà anche lei. Lascio la macchina agli amici facendomi portare alla stazione più vicina con la scusa che i vicini hanno notato una perdita d'acqua e torno a casa.

Arrivo tutto ingrifato e trovo la porta chiusa a tripla mandata, entro e la casa è deserta, sto per tirare giù dal cielo qualche santo convinto che, alla fne lei sia rimasta con lui quando lei arriva, bellissima, il viso rosso, non solo per il freddo, e le mani piene di buste del take away cinese che entrambi adoriamo.

Mi sorride e mi dice:
“Ti è piaciuta la sorpresa? Stasera schifezzone cinesi”io la aiuto a togliersi il cappotto e a mettere le buste in cucina e poi le dico:
“Bella la sorpresa cinese, spero non sia l'unica di stasera!”
Lei arrossisce e mi dice : “Dipende se fai da bravo!”

Come risposta la abbraccio e la bacio, lei risponde subito con la lingua, ci incolliamo l'uno all'altra, abbracciati, le accarezzo il culo premendola ancora più su di me e facendole sentire che ho il cazzo duro pieno di voglia di lei, le nostre stanze sono al piano di sopra ma con mamma e papà in pieno oceano, l'occasione e troppo ghiotta la prendo in braccio e la porto sul loro lettone, mi aspetto che obbietti, invece ride e mi dice:

“la cena Si raffredderà”

Cominciando a spogliarla le dico

“abbiamo il microonde per questo problema!”

Si lascia spogliare aiutandomi e guardandomi sorridendo, quando le sfilo le mutandine mi accorgo che è completamente depilata, d'estate aveva il triangolino, mi dice:

“ti piace la novità?”

“Non so! Ora la provo!” e mi abbasso cominciando a baciargliela e cercando di non pensare che se l'è depilata per il moroso o, magari, è stato lui stesso a fargliela così. Mi piace quella sensazione di pelle vellutata unita al suo sapore, ad un certo punto mi ferma e mi dice:

“Scusa, scusa, scusa, mi scappa la pipì - e mentre corre in bagno aggiunge - non spogliarti, voglio farlo io!”

Ubbidisco, mi spoglia, fa qualche battutina sul fatto che devo riprendere ad andare in palestra perché la mia tartaruga è scappata e poi senza nessun preavviso si inginocchia, mi prende la cappella in bocca e comincia a succhiarmelo in modo fantastico, ammetto che mi prende di sorpresa e, come un ragazzino alle prime armi, in pochi istanti, le vengo in bocca,. Vedo il suo sguardo sorpreso ma anche divertito, mi lascia finire accarezzandomi le palle e poi ridendo mi dice:

“E allora? Ti lascio maratoneta e ti ritrovo scattista?”

Rido anche io e poi le dico:

“Non volevo far raffreddare la cena”.
Sempre ridendo e nudi, andiamo in cucina e mentre prepariamo mi dice:

“dopo devi far giocare pure me se no non vale!”

“Promesso!”

Abbiamo mangiato con calma, volevo rimettermi in forze per il resto della serata, lei si è fatta la solita litigatina al telefono col moroso mentre io, pur vergognandomi un po per il mio egoismo, gongolavo, e poi siamo tornati nel lettone di mamma e papà, lei, un pizzico a disagio mi ha detto che era meglio salire su in una delle nostre camere, le ho detto che non ci sarebbe ricapitato di avere la casa tutta per noi ed un lettone comodo e l'ho convinta.

L'ho prima masturbata a lungo mentre la baciavo e poi sono sceso a leccargliela, era fradicia e pronta a godere, sono entrato lentamente dentro di lei, era di nuovo mia e questa volta non ci avrei più rinunciato e ho iniziato a pomparla, l'orgasmo di prima, quello nella sua bocca mi aveva calmato, pur essendo ancora molto eccitato, sono riuscito a farla godere e poi sono venuto anche io.
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