a letto con la cognata

Un ringraziamento speciale a Laura per l'aiuto che mi ha dato a scrivere il racconto.
Quello che vi racconto è successo circa 25 anni fa, ho una cognata che si chiama Betty, una donna molto bella ed avvenente con una quarta di seno, tutte le volte che la vedevo mi eccitava ma aveva un compagno e conviveva con lui da un paio d'anni, un giorno arriva da noi tutta trafelata e piangendo racconta a sua sorella che si era lasciata col compagno perché lui la tradiva, purtroppo la casa era del compagno e lei doveva andarsene, ma si era già aggiustata.

_ “Sai ho trovato un alloggetto arredato in affitto ma è da imbiancare, chissà se Carlo mi può dare una mano a tinteggiarlo e a sistemare la casa” ha chiesto Betty a mia moglie.
_ “Ma certo che ti aiuta sei mia sorella” le ha risposto Sandra.
_ “Quando vuoi iniziare” le ho chiesto io che ero lì presente ed ascoltavo i loro discorsi.
_ “Tra 2 settimane mi consegnano le chiavi” mi ha risposto Betty.
_ “Ok” le ho risposto.

Avevo parecchie ferie arretrate e quando Betty mi disse che aveva le chiavi mi sono preso una settimana, l'alloggio non era molto grande ma carino, i primi 3 giorni li ho passati ad imbiancare, mia cognata andava e veniva, portava le sue cose e puliva dove io sporcavo dando il bianco, la vedevo chinata a terra con il culo per aria, io ero eccitato, avevo una voglia pazza di andarle dietro e infilare il mio cazzo duro nel suo culo, non ne potevo più.

Mia moglie non c'era perché era al lavoro e alla sera quando tornavo a casa e avevo voglia di scopare ma lei era stanca, il quarto giorno stavo sistemando dei mobiletti in bagno e mi vedo arrivare Betty tutta in tiro vestitino nero cortissimo che la fasciava tutta e metteva in risalto il suo culo e le fantastiche tette, aveva anche scarpe con tacchi altissimi ed era tutta truccata.
_ “Dove vai vestita così” le ho chiesto.
_ “Ti ho portato il caffè vieni a fare una pausa”.
Sono andato in cucina e ci siamo bevuti il caffè e poi si è avvicinata a me, mi ha messo le braccia al collo e con l’inguine si è strusciata sul mio cazzo duro.
_ “C’è lai già duro, bravo, sono venuta a farmi sbattere da te ho voglia di cazzo, sono 2 settimane che non scopo, sono abituata a scopare 2 o 3 volte al giorno, tu mi sei sempre piaciuto e adesso ho voglia”.

Io e lei abbiamo sempre scherzato e mi è sempre piaceva molto ma non ero mai andato oltre a qualche sfregamento e carezza passandole vicino, poi c'era sempre mia moglie o l'ex compagno nei paraggi, questa era la prima volta che eravamo soli.
_ “Wow Betty mi stai arrapando” le ho detto.

Eravamo uno appiccicato all’altra le sue braccia erano sempre intorno al mio collo e il suo inguine appiccicato al mio, ha incollato le sue labbra alle mie ed ha iniziato a baciarmi, un bacio lungo voglioso pieno di saliva, la sua lingua era tutta nella mia bocca, sentivo la saliva che colava fuori dalle nostre bocche, eravamo in piedi vicino al tavolo, le ho infilato la mano sotto il vestito, era senza mutande la figa era fradicia di umori, le mie dita si sono intrufolate tra le labbra della sua figa ed ho iniziato a masturbarla, lei mugolava come una gatta in calore, si è appoggiata al tavolo ed ha allargato di più le gambe, io con due dita le sono entrato in figa, una figa calda e piena di umori, Betty ha sospirato e si è messa a godere, le ho abbassato il vestito in modo da scoprire le sue favolose tette, i capezzoli erano turgidi, le mie labbra li hanno avvolti e la mia lingua li ha leccati a lungo poi i miei denti li hanno morsicati, Betty ha abbandonato la testa all’indietro ed ha avuto il primo lungo orgasmo, la mano che avevo tra le sue gambe è stata inondata di umori, stava squirtando.

Le ho sfilato il vestito e l’ho fatta stendere sul tavolo della cucina, avevo voglia di bere tutti i suoi umori, la mia bocca avida si è appoggiata sulla figa e l’ho leccata a lungo lei continuava a dimenarsi dal piacere era un uragano in piena, dopo un po’ che le leccavo figa e culo infilandole le dita dappertutto ha raggiunto un altro lunghissimo multi orgasmo.
_ “Dai sbattimelo dentro ho voglia della tua sborra in figa”.
Sono salito sul tavolo e mi sono inginocchiato tra le sue cosce, lei mi guardava negli occhi io mi sono avvicinato e l’ho penetrata in figa, era talmente bagnata che sono entrato quasi in un lago, la figa era caldissima ed ho fatto uno sforzo per non riempirla subito di sborra.

Lei era sempre distesa sul tavolo le ho alzato le gambe appoggiandole sulle mie spalle e ho iniziato a scoparla, lei vibrava e urlava sotto i miei affondi nella sua figa, ogni tanto lo sfilavo per non venire, ero eccitatissimo, lei era una vera cagna in calore, mi incitava a insultarla e a darle della puttana della troia, ad un certo punto l’ho sfilato dalla figa, il suo culo era lì a portata del mio cazzo, ho spinto e glielo infilato in culo, sono stato un po’ dentro il suo culo senza muovermi, lo sentivo contrarsi e la sentivo godere, il piacere che provava era intenso.

_ “Mia sorella non ti soddisfa cosi vero - mi ha sussurrato - è una suora quella stronza non sa quanto è bello prenderlo nel culo”.
_ “Si è vero - le ho risposto - tu sei proprio una vacca da monta”.
_ “Si mi piace farmi montare anche da più uomini l'ho fatto anche con 6 tutti insieme”.
_ “Che gran troia che sei”.

Sentirla parlare e ammettere che si era fatta scopare e inculare da 6 uomini mi stava sballando.
_ “Sto per venire vuoi che ti riempia il culo di sborra?”
_ “No la tua sborra la voglio tutta in figa”.
Ho sfilato il cazzo dal suo culo e l’ho nuovamente penetrata nella figa bagnatissima e dopo pochi colpi sono esploso dentro di lei, sentendo la mia sborra calda dentro la sua figa Giusy ha urlato ed ha raggiunto un altro orgasmo.
Siamo stati fermi uno dentro l’altra godendoci gli ultimi momenti di piacere, poi sono sceso a terra, sul tavolo e per terra c’era un lago di sperma e di umori tanto aveva squirtato.

E’ scesa anche lei dal tavolo e si è inginocchiata davanti a me, ha preso il mio cazzo in bocca e lentamente ha iniziato a ripulirmelo leccandomi il cazzo fradicio di umori e sborra, il mio cazzo si era ammosciato ma sentire la sua lingua e la sua bocca mi è tornato nuovamente duro in poco tempo, il mio pensiero è andato a mia moglie che farne una era già tanto, era sempre stanca e con poca fantasia, e amava solo le solite posizioni.
Ho guardato Betty e ho visto che mi guardava aspettando le mie reazioni.
_ “Ho ancora voglia”.
_ “Anche io ho ancora voglia ma stavolta sborrami in culo”.
Mi fatto sedere sul divano col cazzo bene in tiro che puntava verso l’alto e dopo avermi spompinato ancora per un po’ mi è venuta a cavalcioni inginocchiata sopra di me e si è infilata tutto il cazzo nel culo facendolo entrare molto lentamente, era bagnata anche dietro, ha comincio a dimenarsi su e giù le sue tette ballavano davanti ai miei occhi, ho preso in bocca quei bei capezzoli duri li ho leccati e mordicchiati e lei mi ha preso per i capelli schiacciando il seno sul mio volto, era eccitata e gli piaceva come glie li succhiavo, poi ci siamo scambiati baci appassionati, lei quando si staccava dalle mie labbra mi faceva colare la saliva in bocca, ero eccitantissimo sembrava mi sborrasse in bocca.

Era sempre con il mio cazzo ben piantato nel suo culo, ha fatto passare una mano tra di noi e si è masturbata, sentivo il suo culo che si stringeva attorno al mio cazzo, eravamo di nuovo vicini all’orgasmo tutti e due, ho accelerato i miei colpi nel suo culo, lei ha raggiunto l’orgasmo urlando tutto il suo piacere e io gli ho sborrato nel culo.

Esausti siamo rimasti cosi sul divano baciandoci dolcemente, ero ancora dentro di lei, il cazzo mi si era un po’ ammosciato e senza dirle niente ho rilasciato nel suo culo un po’ di piscio, sentendo quel getto caldo ha avuto un sussulto il suo sfintere pulsava e stringeva il mio cazzo, io ho rilasciato il mio piscio riempiendogli l’intestino e lei è venuta per l’ennesima volta.
A malincuore ci siamo alzati e dopo esserci puliti e ricomposti siamo tornati a sistemare la casa, nei due giorni successivi scopato ancora, poi purtroppo non ci sono più state occasioni, dopo qualche mese lei si trovata un altro fidanzato.