incesto
Psicoanalisi spicciola sul desiderio incestuoso di un padre 50enne.
di birrazzo
26.04.2022 |
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"Spaventato dall’essere in qualche modo scoperto, ma anche galvanizzato dall’idea di trasgredire ogni regola morale, attende pazientemente i giorni migliori..."
Psicoanalisi spicciola sul desiderio incestuoso di un padre 50enne nei confronti della figlia - racconto di fantasia rielaborato dalla lettura di un testo scientifico. * Introduzione:
Nel rapporto tra padri e figlie la componente eterosessuale esiste da sempre. Il complesso di Elettra, e di riflesso di Edipo, studiato in psicoanalisi spiega solo in parte queste dinamiche psicologiche tra prole e genitori, esistite oltretutto dalla notte dei tempi. Per capire come un padre adulto possa arrivare ad essere attratto dalla propria figlia bisogna di sicuro analizzare il contesto sessuale familiare in cui vive, partendo dal rapporto che ha con la moglie e madre dei suoi figli.
* Antefatti:
Ponendo un maschio che si fidanzi a 35 anni, verso i 40 anni giungerà al matrimonio o alla stabile convivenza, vivendo un rapporto sentimentale e sessuale nella norma. In questa fase il suo istinto sessuale è appagato quasi per intero dalla compagna, con la quale ha rapporti sessuali di media settimanali. La masturbazione del maschio continua ad avvenire comunque come in precedenza, ma con cadenza moderata entro le due volte alla settima, utile oltretutto alla rigenerazione dello sperma nei suoi testicoli. Con la nascita del primo figlio/a la sessualità con la moglie va però improvvisamente in crisi. Dai primi problemi legati ad avere rapporti durante la gestazione della compagna, si passa ad una totale astinenza dal sesso durante i primi sei mesi di vita del neonato, causato da una dedizione totale della donna alle esigenze del nuovo arrivato.
In questo periodo il padre sopperisce all’astinenza con una masturbazione quasi giornaliera, la quale però si fa sempre più frustrante perché cresce in lui un naturale bisogno di fisicità vera e completa. La situazione migliora leggermente quando il neonato passa a riposare nella sua camera da letto, periodo durante il quale si assiste a sporadici rapporti sessuali con la compagna, purtroppo però ormai cambiati in qualità e modalità rispetto al passato. Il maschio percepisce un disinteresse di fondo della compagna per il sesso, e non sente più una corrispondenza in termini di eccitamento e passione. La donna infatti, appagata dall’avere portato a termine la sua missione biologica di maternità, comincia a concedersi sempre meno all’uomo, generando in lui una crescente insoddisfazione sessuale.
Questa nuova situazione non può trovare soluzione con la sola masturbazione, ed il maschio inizia così a guardarsi intorno, alla ricerca di una amante o di una prostituta che faccia al caso suo. Il primo tradimento fisico della moglie arriva così ben presto, generando in lui un forte senso di colpa anche nei confronti della prole, giustificato però dal fatto che come uomo non può più reprimere il suo istinto riproduttorio, non più soddisfatto dalla propria compagna. Gli anni passano, con una rassegnazione di fondo dell’uomo, costretto ad una vita di coppia scarna dei piaceri carnali del sesso che viveva nei tempi passati, prima dell’arrivo dei figli. Entrato nella sesta decade, il padre 50enne entra in quella che si definisce crisi di mezza età, con riflessi inaspettati anche nei confronti delle figlie femmine, le quali inizino la fase della piena maturazione sessuale. I primi sintomi di attrazione nei confronti della figlia primogenita per il padre 50enne iniziano infatti quando quest’ultima entra nell’età puberale, o pre-adolescenziale. L’allargamento dei suoi fianchi, i primi segni del seno che inizia a cresce e le forme sempre più piene di sedere e cosce iniziano ad attirare, ancora involontariamente, la curiosità del padre 50enne verso il corpo della figlia, ora in rapido mutamento.
* Adolescenza:
Col crescere della figlia la fisionomia femminile in lei si fa sempre più marcata, facendo crescere proporzionalmente l'attenzione del padre nei suoi confronti. Lo sguardo del 50enne comincia così a cadere sempre più spesso sul fondo schiena della ragazzina, sui suoi capezzoli sempre grossi e sulla vulva, ora più gonfia, quando se la trova davanti in costume al mare o in mutandine per casa. Inizia col tempo però anche un suo certo disagio interiore poiché le sue attenzioni, per ora ancora disinteressate, iniziano ad essere percepite in qualche modo dalla figlia che per sua fortuna non può ancora capire, vista la giovane età, la natura degli sguardi sempre più invadenti del padre.
Con l’arrivo delle prime mestruazioni, il corpo della figlia è ormai diventato quello di una ragazza sviluppata, all’apice della sua carica erotica col padre 50enne, di riflesso, in piena crisi da astinenza sessuale, essendosi ormai esaurito con la moglie ogni rapporto fisico e di intesa. Il conflitto latente che ne consegue con la madre si proietta anche in uno scontro crescente con la figlia, sempre più ribelle ed in preda ad un bisogno di emancipazione sia fisico che generazionale. In questa condizione di frustrazione interiore l’iniziale curiosità disinteressata del padre 50enne nei confronti della figlia scivola così lentamente verso una morbosità strisciante nei suoi confronti, la quale inizia a farsi sentire, non senza sensi di colpa, a tratti anche con i primi vaghi desideri di spiare le sue nudità.
Questo nuovo sentimento disordinato nei confronti della figlia si manifesta ben presto anche nei primi sogni erotici a lei rivolti, dove al 50enne nel sonno capita sempre più spesso di sognare di avere dei rapporti orali con lei, fino ad avere un rapporto sessuale completo con una penetrazione della sua vagina, seguita da un orgasmo finale nel sonno che genera spesso una reale eiaculazione notturna involontaria. Il risveglio avviene ovviamente in maniera turbata, ma anche con delle erezioni mattutine prolungate accompagnate da forti pulsioni sessuali che lo rendono nervoso ed irascibile. Il sollievo arriva solo a seguito di una eiaculazione prodotta con la masturbazione che è costretto a mettere in pratica alla prima occasione utile, ed in maniera sempre più frequente, la quale si fa a tratti ormai quasi patologica.
La convivenza in casa con la giovane figlia ormai adolescente e sempre più indomabile - la quale ormai non risponde più all’antico affetto del padre - genera in lui una confusione di ruolo che si catalizza in una morbosità oramai totale nei confronti della ragazza, in parte riconducibile ad un istinto di protezione, in parte ad un bisogno di controllo e possesso che non riesce più ad avere su di lei.
* Prostituzione:
In questa condizione di crisi - diremmo di mezza età - la pratica masturbatoria del padre 50enne non è più sufficiente a scaricare le sue tensioni, e deve essere supportata da una contemporanea frequentazione di alcune prostitute a pagamento, non avendo oramai più l’età e la voglia di cimentarsi nella conquista di qualche attempata amante.
Il tipo di escort che preferisce il padre 50enne in questa fase di vita è di origine straniera e di giovane età, preferibilmente di razza orientale in quanto deve appagare il bisogno di avere a sua disposizione una femmina tendenzialmente passiva, e che non pretenda da lui altri rapporti colloquiali oltre alla mera contrattazione della prestazione. Il suo bisogno primario è ora quello di pagare una ragazza per potersi divertire liberamente con suo corpo come fosse un oggetto, liberando le sue pulsioni represse tramite la libera manipolazione delle parti intime della escort, per godere infine dentro di lei senza alcun freno morale o interpersonale. L’organo genitale femminile diventa quindi per lui un’ ossessione, nel desiderio recondito di poter spiare dentro e toccare quello della figlia. Pagata la giovane ragazza, una volta stesa e spogliata passa quindi l’intero preliminare a leccarle intensamente l’ano e la vulva, penetrando poi la vagina con le dita, per poi passare a succhiare il seno con una foga quasi dolorosa per la escort, tanto è alto il suo livello di eccitamento. La penetrazione col pene dell’orifizio vaginale della prostituta avviene quindi solo verso la fine del rapporto, come atto liberatorio, in una posizioni in cui lui può bloccare e dominare completamente la ragazza. Dopo una iniziale penetrazione da dietro nella posizione della pecorina passa quindi goffamente alla classica missionaria, steso sopra di lei, per allontanare al contempo il più possibile il momento della raggiunta dell’orgasmo che ormai si fa sempre più anticipato vista la crescente dipendenza dal sesso di cui soffre. L’eiaculazione del 50enne si libera infine con spinte violente sul collo dell'utero della povera ragazza, con sonori gemiti di piacere che sfoga dentro le orecchie della prostituta la quale, schiacciata e bloccata sotto di lui, non può far altro che assecondarlo passivamente simulando anche lei dei gemini di piacere che in realtà non prova affatto. La giovane escort, penetrata con forza e ridotta a corpo-oggetto per le violenti palpate dal 50enne in ogni sua parte del corpo, durante la copulazione non può far altro che muoversi per favorire un orgasmo più anticipato possibile da parte del suo cliente, consolando il senso di squallore che prova per l’uomo che la sta montando col solo pensiero dei soldi che ha appena guadagnato per farlo eiaculare dentro di lei.
* Maggiore età:
In ambito domestico, il sesso praticato fuori casa con giovani prostitute poco più che maggiorenni, praticamente coetanee della figlia, non può fare altro che esacerbare le sue perversioni represse nei confronti della ragazza, facendo maturare in lui una forte pulsione atta a spiare e scoprire ancora di più il corpo della figlia, diventata ormai una giovane donna ormai matura. Iniziano così, nel limite del possibile, delle vere e proprie strategie atte a spiarla nella sua innocente intimità. Dal controllo periodico delle sue foto private sui dispositivi mobili della ragazza il padre 50enne, in preda ormai ad un consapevole desiderio sessuale nei suoi confronti, si organizza per spiarla in camera, in bagno o sotto la doccia anche con l’utilizzo di micro positivi di ripresa, a volte con qualche risultato apprezzabile. Conscio che la figlia, come nella media delle sue coetanee, si masturba con cadenza quasi giornaliera, si prodiga addirittura nell’escogitare un modo per poterla spiare in questo suo momento più intimo, nel desiderio recondito di potersi masturbarsi insieme a lei e di poterle venirle addirittura addosso sporcandola col suo seme.
Con l’arrivo dei primi fidanzati in casa la situazione precipita. Conscio di aver perso l’esclusività sul suo corpo e idealmente sulla sua verginità, il padre 50enne si arrende al fatto che l’unico incontro fisico che potrà mai avere col sesso della figlia non potrà che avvenire tramite il suo odore corporeo. Il padre 50enne non può quindi che organizzare nel migliore dei modi la sua prima esperienza masturbatoria con l’utilizzo della biancheria intima di sua figlia, utilizzando allo scopo un suo paio di mutandine usate, prelevate dalla cesta della biancheria sporca. Spaventato dall’essere in qualche modo scoperto, ma anche galvanizzato dall’idea di trasgredire ogni regola morale, attende pazientemente i giorni migliori per mettere in pratica il suo piano, coincidenti col periodo ovulatorio della figlia postumo alle ultime sue mestruazioni. Finalmente solo in casa, nel giorno prestabilito inizia la meticolosa ricerca delle mutandine più sporche degli umori vaginali della figlia e, portate al naso, scopre per la prima volta il suo odore corporeo più pungente ed intenso il quale gli provoca un’istantanea tachicardia associata ad una inaspettata erezione pulsante e quasi dolorosa. Gli spil finiscono quindi bel preso dal naso alla bocca dove, iniziato a leccare il cotone del tassello ancora umido di liquido vaginale, inizia in ginocchio un frenetico atto di masturbazione. L’orgasmo arriva dopo pochi secondi e non può che liberarsi dentro le morbide mutandine della figlia, avvolte intorno al suo pene poco prima di venire, in un momento accompagnato da un sonoro gemito primordiale di piacere forse mai provato prima.
* Conclusione:
Da quel momento qualcosa in lui è cambiato per sempre. Nella sua mente ha finalmente posseduto e domato la figlia, riportandola sotto al suo controllo. La masturbazione con la sua biancheria intima usata continua ancora nei mesi successivi, con una morbosa curiosità sui diversi tipi di odore vagine legati al ciclo mestruale della figlia, ma ormai i rapporti interpersonali con lei da quel giorno migliorano, come cala drasticamente la frequentazione di prostitute a pagamento. Le occasioni di masturbazione con gli slip usati della figlia si fanno quindi più diradate, ma avvengono in maniera serena, quasi naturale, avendo ormai superato ogni senso di colpa e di frustrazione nei suoi confronti. Ormai la morbosità verso di lei è solo un lontano e fastidioso ricordo, ed il maggior piacere che trae dall'odore vaginale della figlia è funzionale solo ad un coinvolgimento più realistico durante la masturbazione, senza un richiamo necessario alla figura della ragazza.
Nei momenti più gioiosi in sua compagnia avverte però forte il desiderio di confessarsi a lei, raccontandole dell’attrazione che ha avuto in passato nei suoi confronti, e delle pratiche nascoste che ancora ha con la sua biancheria intima, ma si trattiene assolutamente dal farlo poiché, sebbene diventata ormai una donna, ogni figlia (o figlio) non capirebbe ne accetterebbe mai anche una singola attenzione sessuale da parte di uno dei genitori, ed è così giusto che sia sempre.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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