Nipote II

Dopo quel pomeriggio di agosto, non avevo avuto occasioni di incontrare L.né lei mi aveva cercato. Ma tutto si ripresentò circa 10gg dopo, quando la vidi da sola in auto, decisi di seguirla. Non ero sicuro che lei mi avesse visto, ma il suo girovagare sembrava senza meta, finché imboccò decisa una strada che poteva dirigersi solo verso un vecchio porto in disuso dove, qui arrivata,parcheggiò tra due capannoni. Attesi qualche minuto poi lentamente mi avvicinai. Lei era braccia conserte appoggiata alla macchina che mi guardava con aria tra la sfida e la compiaciuta. Mi accostai e scesi, ma prima che potessi parlare lei risalì in auto e mi aprì lo sportello, io un po titubante salì, e subito lei ripartì veloce e dopo pochi metri entrò in uno di questi capannoni, all'interno quasi buio. Parcheggiò sotto un soppalco con una manovra esperta e veloce. Sempre prima che potessi parlare mi avvinghiò in un lungo abbraccio per poi cercare la mia bocca. A quel punto lasciai ogni remora e ci baciammo avidamente, quei baci disperati e famelici, con lei ormai a cavalcioni, le mie mani cominciarono frenetiche carezze e mi accorsi che sotto la corta veste non portava mutandine, ma fu ancora lei a staccarsi e togliermi pantaloncini e slip, accorgendosi che il cazzo era già duro senza esitazioni si impalò in un solo colpo, fremendo un pò e accovacciandosi qualche istante per abituarsi, ma lentamente cominciò la sua danza che presto divenne una cavalcata, di una sensualità e trasporto che raramente avevo visto, sfilandosi sensualmente la veste e togliendosi agilmente il reggiseno, offrendomi i suoi meravigliosi seni, lisci ma fieramente turgido, che con grande soddisfazione bacia, leccai, succhiando con passione ma delicatamente quei capezzoli di marmo(adoro baciare il seno) dopo alcuni minuti improvviso e fulmineo arrivò il suo orgasmo, la sentì vibrare e respirare affannosamente per poi darmi un vero e proprio morso sulla spalla, lentamente rallentò per poi stringermi in un abbraccio e notai qualche lacrima sul suo viso, la cosa mi provocò un misto di tenerezza e orgoglio per averle regalato questa felicità, poi dopo alcuni minuti, si sfilò e accucciandosi di lato me lo prese in bocca , con calma, andando molto in profondità, iniziando uno dei pompini più belli che abbia mai ricevuto, con la consapevolezza di renderla fiera di darmi questo piacere, chiusi gli occhi e aspettai l'orgasmo, che arrivò presto, con lei che continuava il suo abbraccio di labbra, stavolta non sorpresa dal getto, continuò per vari minuti, a sbaciucchiare e leccare. Poi rimanemmo abbracciati, forse anche 1ora, senza dire niente, finché le dissi: "dovremmo parlare.." ----continua