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Mia madre è una troia - 3


di sweetshy82
25.05.2012    |    88.582    |    1 8.5
"Il libro era ovviamente una scusa, andai in camera mia, presi un pacco che avevo preparato il giorno prima e lo lasciai davanti alla porta..."
La mattinata per me, continuò facendo alcuni acquisti per il mio “piano”… A mezzogiorno tornai a casa, mia madre era in cucina che preparava il pranzo, la salutai, aveva gli occhi lucidi ed era molto strana, allorché le domandai, da finto tonto, che cosa avesse.
Lei mi disse che non aveva niente, era un po’ stanca per aver pulito casa e i suoi occhi lucidi erano così per colpa delle cipolle, che ovviamente, non vi era l’ombra. Non insistetti.
La giornata trascorse, non vedevo l’ora che arrivasse domani. La notte dormii poco o niente, mi riguardai alcune volte il video di mia madre, ormai non stavo più nella pelle.
L’indomani mattina, la sveglia suonò alle 6:30, mia madre entrò nella mia stanza per farmi alzare, aprii le finestre e mi disse di fare presto, che altrimenti perdevo il treno.
Per vedere la sua reazione, le dissi che non avevo voglia di andare a quella studipa e noiosa gita a Bari e che rimanevo a casa; lei ebbe un sussulto, mi tolse le coperte e mi gridò che dovevo andarci e che mi accompagnava lei in stazione.
Molto lentamente mi preparai, lei era pronta già da molto prima. Verso le 7:30 uscimmo da casa e ci dirigemmo verso l’auto; giunti lì gli dissi che mi ero dimenticato un libro che dovevo dare ad un amico e ritornati a casa.
Mina mi disse di fare in fretta e che intanto lei metteva in moto.
Il libro era ovviamente una scusa, andai in camera mia, presi un pacco che avevo preparato il giorno prima e lo lasciai davanti alla porta.
Arrivati in stazione, mi fece scendere e mi chiese a che ora sarei tornato; le risposi che, il rientro, era previsto per le sei di pomeriggio. Mi salutò in fretta e se ne andò.
In stazione c’era l’auto che avevo chiesto in prestito ad un mio carissimo amico, dicendogli che dovevo vedermi con una tipa; con questo amico ci scambiavamo tanti favori, specialmente se di mezzo vi era una scopata.
Mi misi in macchina e riuscii ad arrivare prima di mia madre a casa. Ovviamente parcheggiai in modo da non essere visto. Mia madre arrivò, parcheggiò e si diresse verso casa.
Aspettai qualche secondo e la chiamai:
M: Pronto?
R: Ciao Mina, trovata la sorpresa?
M: Che sorpresa?
Mina stava salendo le scale, non sapeva a cosa si riferisse quello sconosciuto, fino a quando non arrivò alla porta e vide il pacco.
M: Che cosa è? Che cosa vuoi da me?
R: Aprilo e vedrai
Mina aprii la porta, prese il pacco ed entrò; appoggiò il pacco sul tavolo e lo aprii.
Al suo interno vi erano due paia di manette dell’amore, un paio di occhialini neri tipo da nuoto e un pacco di preservativi.
M: A cosa servono queste cose?
R: Non fare la finta tonta, lo sai a cosa servono…
M: Senti ti prego non voglio, se vuoi dei soldi per le foto ti darò quello che vuoi
R: Non voglio soldi, voglio solo te
M: Ma…
R: Ora basta, non perdere tempo (erano le 8:15), io fra un quarto d’ora sono li, ora sento cosa devi fare: mettiti qualcosa di sexy, metti la chiave della porta sotto il tappetino, stenditi sul letto e mettiti gli occhialini.
M: No ti prego…
R: Dovevi pensarci prima, ora sbrigati e guai a te se provi a fare la furba, se segui alla lettera quello che ti ho detto, non te ne pentirai.
E così chiusi.
Nell’attesa mi ero cambiato felpa e scarpe con altrettanti indumenti nuovi. Alle 8:30 mi incappuciai con la felpa, mi misi un berretto e degli occhiali da sole e mi avviai a casa.
Arrivato alla porta, la chiave era sotto il tappetino come le avevo chiesto; entrai, mi misi un passamontagna, per maggiore sicurezza, e mi avviai verso la sua camera da letto.
Lei era lì come le avevo chiesto: era stupenda, terribilmente sexy, aveva un reggiseno, un paio di mutandine e calze autoreggenti bianche.

Continua…
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