Gay & Bisex
Una vera e propria dipendenza
di ceunculoperte
25.09.2024 |
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"Vorrei raccontarvi questa storia che mi è successa in carcere, una decina di anni fa..."
Vorrei raccontarvi questa storia che mi è successa in carcere, una decina di anni fa. Durante la mia detenzione, di pochi mesi, per fortuna, ho avuto modo di conoscere gente che si è rivelata davvero amichevole, e comprensiva, in particolare i miei compagni di cella, ai quali posso dire, di essere eternamente riconoscente.
Davvero delle brave persone, che si sono rivelate premurose nei miei confronti.
Avevo avuto una lite con un altro detenuto, per cui sia io che lui eravamo stati messi in punizione: un mese a pane e acqua, come si usava una volta!
Il primo giorno ho resistito bene, anche il secondo sono riuscito a tenere botta, ma dal terzo giorno ho iniziato a sentire una certa fame, e ad avvertire dei languorini che non mi davano pace...sognavo la pizza, la pasta, il pollo, gli hamburger, di tutto insomma...mi venne una idea alquanto malsana: avevo visto in alcuni filmini porno delle donne che facevano venire i propri partner su quello che mangiavano, fette di pane comprese. E mangiandole davano l'impressione di apprezzare molto questi piatti gourmet improvvisati.
Così, eccitato all'idea, mi recai in bagno con le mie due fette di pane del pranzo, e iniziai a masturbarmi, con l'intenzione di farmi due belle fette di pimpinella alla sborra...riempita la prima fetta, provo a portarmela alla bocca, ma purtroppo la voglia di mangiarla mi passa...e butto tutto nel water.
La sera mi torna in mente questa cosa e ci riprovo...."devo farcela", mi dico...mentre sono lì che mi impegno a venire, caso vuole che in quel mentre entra un mio compagno di cella, in quento il bagno non aveva la chiave, che mi guarda sbalordito chiedendomi:"Ehi, ma che cazzo stai facendo?" Io tutto rosso e imbarazzato gli dico:"Mah...mi sto masturbando..perchè, tu non lo fai?" E lui:"Si amico...ma non sulle fette di pane!"
Tutto accaldato e rosso come un peperone gli spiego la questione:"Purtroppo una volta venuto, mi passa la voglia e non riesco a mangiarle..."
Lui mi si avvicina, mi da un colpo sulla spalla e mi dice:"Certo che non riesci, ti passa l'eccitazione, è normale...", e intanto si tocca il pacco..."Se vuoi te lo condisco io il crostino..." e così dicendo si abbassa le mutande e mi schiaffa davanti la faccia la sua nerchia già bella in tiro...lo ringrazio, gli dico che è un bel gesto da parte sua...inizia a menarselo velocemente, pensavo provasse a farmelo succhiare, ma non prova a infilarmelo in bocca, forse per paura che glielo morda dalla fame...
Ad un tratto si riapre la porta ed entrano anche gli altri due, che avevano sentito qualche rumorino strano....
"Ma che state facendo??" Dopo avergli spiegato brevemente la situazione, mi appaiono infoiati come non li avevo mai visti!
"Ok, ti vogliamo aiutare anche noi!", e abbassando i pantaloni della tuta e le mutande, sfoderano due cazzi che mi sembrano due biberion pieni di latte.
Anche loro iniziano a masturbarsi, uno a sedere sul water e l'altro sul bidè, attendendo il proprio turno per dare il proprio contributo. Io li guardo orgoglioso di avere degli amici così premurosi, non vedo l'ora di saziarmi con quelle belle fette di pane piene di caldo nettare...
I tre stanno per venire insieme, così sistemano il piatto sul water chiuso, e piazzandosi ai tre lati iniziano a schizzare copiosamente i loro fiotti di sborra bianca, e un po' giallina, sulle fette di pane e sul piatto....sembrano crostini con la mozzarella bella fusa, appena usciti dal forno...slurp slurp...mi avvento su quelle fette di pane e le mangio voracemente, con la sborra che fila proprio come la mozzarella sulle migliori pizze!
Ho apprezzato quel pasto regalatomi dai miei compagni di cella, come fosse l'ultimo di un condannato a morte, con la differenza che io per fortuna non lo ero, e che per me, quel pasto nutriente, naturale e senza conservanti, diventò un'abitudine quotidiana.
Per tutto il resto della mia permanenza, i miei compagni hanno assecondato le mie voglie di crostini alla sborra, e quando non era disponibile il pane, mi attaccavo direttamente ai loro biberon, ubriacandomi di...si, lo ammetto...di sperma...ragazzi, altro che dipendenza dall'alcohol...sborra, sborra, sborra a volontà...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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