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Ti desidero zio


di son4dad
29.08.2012    |    23.422    |    10 9.6
"Quei giorno sono stati bellissimi e ne abbiamo fatte di tutti i colori, poi vi racconterò..."
Premetto che questo racconto non è reale ma rispecchia una mia fantasia erotica che ho da moltissimo tempo. Mio Zio. Spero che il racconto non vi annoi visto che è molto lungo. E’ il primo racconto che scrivo e sarei ben lieto di sapere se vi è piaciuto o se avete dei consigli. Grazie e buona lettura.


Ho sempre avuto una grande attrazione per i maschi maturi, ma quello che più desideravo era mio zio Piero, lui è un ex ferroviere di 55 anni andato in prepensionamento verso i 45 anni come molti suoi colleghi in quel periodo, è sposato con la sorella di mia madre che io adoro e ha due figlie ormai grandi e sposate.
Mi capitava spesso di stare da loro soprattutto nei weekend visto che sin da piccolo mi piaceva stare in loro compagnia, soprattutto di mio zio, all’inizio non c’era malizia nel mio voler passare del tempo con zio Piero però man mano che il tempo passava la mia bisessualità usciva fuori e la mia attrazione verso gli uomini maturi e soprattutto verso mio zio cresceva.
Lui è alto 1.75, brizzolato, con una bella pancetta sexy ma tonico al punto giusto e con un petto peloso, brizzolato anch’esso, che gli hanno sempre dato ai miei occhi un’aria molto intrigante, da vero maschio. Io invece sono piccoletto 1.60 fisico normale e avendo 15 anni sul mio corpo cominciavano a spuntare i primi peli sul petto e la barba cominciava a farsi vedere.
Cercavo sempre di trovare il tempo di andare da lui a fargli visita soprattutto in estate, per i miei occhi era una tortura e una delizia poterlo ammirare in estate quando in casa indossava solo pantaloncini (che dal rigonfiamento che mostravano si notava che non portava intimo sotto e che il contenuto era notevole) e infradito (io ho una grande passione per i piedi e vedere un uomo che indossa ciabatte o infradito mi manda in estasi). A volte era cosi eccitante vederlo che con una scusa dovevo andare in bagno e masturbarmi come un matto per l’eccitazione che mi provocava. Ovviamente non avevo il coraggio di rivelarmi, o anche solo di provocarlo, avevo il terrore che lui si arrabbiasse e non volesse più la mia compagnia. Molte volte quando ero chiuso in bagno controllavo nel cesto nella roba sporca se ci fossero i suoi slip e le sue canotte e quando li trovavo li annusavo profondamente, un odore di maschio che mi mandava in orbita, qualche volta ho trovato anche le sue ciabatte nella scarpiera del bagno e non resistevo all’impulso di metterci il cazzo sopra dopo averle annusate e leccate.
Passò un po’ di tempo e mi rendevo conto che era arrivato il momento di farmi passare la voglia che avevo di mio zio, anche perché sapevo che non sarebbe mai successo nulla (ah! Quanto mi sbagliavo)
Ad agosto andai a trovare gli zii e mia zia stava preparando le valigie perché dopo due giorni sarebbe partita per andare a trovare le figlie che vivevano al nord per poter accudire i nipotini quando i genitori erano al lavoro, quindi per una ventina di giorni sarebbe stata fuori, mio zio sarebbe rimasto a casa, perché non amava molto viaggiare soprattutto in treno visto che lo aveva fatto come lavoro per molti anni. Mia zia mi chiese visto che la scuola era finita se volessi fare compagnia a zio Piero, sapendo che ero un bravo cuoco e molto indipendente mi sarei occupato anche della casa. Immaginate la mia reazione, lei non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che io dissi subito di si, con un sorriso che arrivava da un orecchio all’altro, mia zia era contenta e partiva tranquilla visto che mi sarei presto cura io dello zio.
I due giorni prima della partenza della zia furono stressanti ero ansioso di restare solo con lui, di poterlo avere solo per me. Accompagnammo la zia in stazione e tornammo a casa, in macchina io e lo zio scherzavamo e chiacchieravamo, ma io non potevo fare a meno di fissare il ciuffo di peli che uscivano dalla sua camicia leggermente sbottonata, di notare le cosce possenti fasciate dal pantaloncino, di ammirare quei piedi bellissimi con le infradito che facevano da cornice al tutto, e nella macchina comincia a fantasticare su cosa avrei fatto con lui se solo me ne avesse dato la possibilità.
Tornati a casa mi misi più comodo pantaloncino e canotta e cominciai a preparare il pranzo, anche lo zio andò a cambiarsi e ritornò in cucina con il classico pantaloncino, comportandosi normalmente si sedette sul divano e si mise a guardare la tv, ovviamente non aveva la minima idea di cosa provocasse in me quella visione e la delusione cominciò a farsi strada nella mia testa perché ero consapevole del fatto che anche avendolo tutto per me non ci avrei potuto far nulla.
Il pranzo era ormai pronto e ci sedemmo a tavola, uno di fronte all’altro, non so perché ma anche vederlo mangiare mi eccitava, le sue labbra erano cosi sensuali che avrei voluto essere quella pasta che entrava nella sua bocca per poter sentire il suo sapore. Dopo aver preso il caffè mi disse che andava a fare un riposino, io gli risposi che avrei lavato i piatti e poi avrei visto un po’ di tv, lui si fermò sulla soglia della porta della cucina e mi disse di lasciar stare i piatti che potevo farli più tardi e di fare un sonnellino anch’io, poi mi sorrise e mi fece un occhiolino, un brivido mi percorse la schiena, lasciai tutto e lo seguì, nella mia ingenua mente già fantasticavo sul sesso selvaggio che avremmo fatto di lì a poco, ma non fu cosi, lo zio si addormentò dopo poco e comincio anche un leggero russare, io invece ero sveglissimo e non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Sicuro del fatto che mio zio quando dorme non lo svegliano nemmeno le cannonate, mi faccio coraggio e lentamente allungo la mano e sfioro il suo petto peloso, un brivido mi attraversa, un misto di eccitazione e di paura che non riesco a controllare, ormai la mia mano ha vita propria e scende giù fino al suo pacco, sento il suo cazzo attraverso la stoffa del pantaloncino e come avevo immaginato non porta l’intimo sotto. Il suo cazzo è moscio ma bello grosso, sento il mio viso andare in fiamme, la paura di essere scoperto è troppo grande e la mia mano si allontana in fretta dall’oggetto del mio desiderio. Rimango per qualche secondo steso sul letto, il cuore mi batte forte, il mio cazzo è durissimo, non resisto, mi alzo e vado verso il bagno. Facendo il giro del letto per andare in bagno mi ritrovo a passare davanti ai suoi piedi, la tentazione è troppo forte mi abbasso un attimo, avvicino il mio viso a quei piedi bellissimi il mio naso li sfiora ed inspiro profondamente, mmmmh il suo odore mi entra nelle narici e il mio cervello sembra esplodere, un odore leggero ma di maschio, altamente erotico, la mia lingua da una veloce leccata alla sua pianta e scappo di corsa in bagno, ho il bisogno di segarmi, non riesco a resistere, sento la tensione e la frustrazione che mi invadono e penso che sia stata una cattiva idea accettare di stare questi giorni in compagnia di zio Piero, perché è inutile stare in casa con lui se non posso averlo, se lui non mi vuole come io vorrei. Il mio cazzo è sempre più duro prendo dal cesto della biancheria sporca i suoi boxer, cazzo! sono proprio come piacciono a me, non elasticizzati, leggermente larghi con l’apertura sul davanti, me li porto davanti al naso e li annuso, strofino i boxer su tutto il mio viso e scendo giù sui miei capezzoli che ormai sono duri e poi scendo sul cazzo, avvolgo il mio cazzo nei boxer dello zio e comincio una sega decisa e con movimenti veloci. La sensazione che provo è indescrivibile, è come se avessi perso il controllo, mi volto, apro la scarpiera e prendo le sue ciabatte, le annuso, le lecco, le passo sul mio corpo, godo, gemo, il mio respiro è più veloce ed esplodo in un’ orgasmo straziante che vorrei non avesse mai fine ma mentre la ragione comincia a rientrare nel mio corpo sento provenire una voce dalla porta “Ma che cazzo stai facendo?” mi giro e vedo lo zio davanti alla porta, cazzo!ho dimenticato di chiudere a chiave la porta e non mi sono nemmeno reso conto quando lui l’ha aperta. Lo zio ha la stessa espressione di uno che ha appena visto un fantasma “Gianni ma che fai? Quelli sono i miei boxer, le mie ciabatte… ti stai masturbando con i miei boxer? Ti sei impazzito”.
Io vorrei trovare una scusa, ma mi rendo conto che non ci sono scuse che tengano, l’immagine davanti ai suoi occhi non potrebbe essere più evidente. Sono imbarazzato in questo momento vorrei morire, le mie gambe vacillano ed io mi inginocchio a terra tenendomi la testa tra le mani e lacrime che non riesco a controllare scendo sul mio viso, l’unica cosa che riesco a dire è : “mi dispiace zio, non so cosa dire, ti prego non essere arrabbiato con me” – “non sono arrabbiato con te Gianni, ma devi ammettere che vederti in questa situazione mi sconvolge” la sua voce non mi sembra arrabbiata anzi avverto dolcezza in quelle parole. Si avvicina a me e io lo guardo come se fosse una divinità scesa in terra, poi mi alzo di scatto e lo abbraccio continuando a piangere “ti prego zio non dirlo a nessuno, mi vergogno tantissimo che tu mi abbia visto” lui mi stringe e mi accarezza il viso, lo prende tra le mani e mi guarda “non lo dirò a nessuno, non preoccuparti, ma dimmi perchè eri qui a masturbarti con la mia roba” fisso i suoi occhi, un po’ stranito nella mia testa penso (mi sembra ovvio il motivo per cui ero in bagno con i tuoi boxer a masturbarmi, non lo ha ancora capito? Oppure vuole sentimelo dire? )”zio è imbarazzante… è che tu mi piaci cosi tanto, vorrei poterti toccare, baciare, fare l’amore con te, ma so che non succederà mai” , lo fisso come se fossi in attesa di una risposta “ero a letto con te e non ho potuto resistere nel vedere il tuo corpo e sono corso in bagno, non odiarmi ti prego, non voglio perderti”. Lo zio mi stringe tra le sue braccia e tremo per l’emozione che mi da’ la sua vicinanza poi mi bacia la fronte per tranquillizzarmi “Tu vuoi stare con me?” mi chiede “Per tutta la vita se potessi” gli rispondo. Si allontana da me di qualche centimetro e ha l’espressione pensierosa, penso che stia trovando un modo gentile per dirmi, toglitelo dalla testa e invece mi sorprende”Gianni io sono stato con un uomo solo una volta nella mia vita ma ero un ragazzino come te, lui era un mio amico e ci siamo segati assieme, ma niente di più, mi imbarazza questa situazione, ma non voglio vederti cosi dispiaciuto, ti voglio bene come se fossi mio figlio e pur di farti felice…” mi prende la mano e mi porta verso la camera da letto, si avvicina al letto e mi lascia la mano per abbassarsi i pantaloncini e per la prima volta vedo il suo cazzo per la prima volta senza nessun indumento che lo copre. Si gira verso di me, poi si sdraia sul letto guardandomi “io non sono come comportarmi in queste situazioni, ma se vuoi puoi toccarmi, fai quello che vuoi”. Il mio cazzo si indurisce di nuovo sentendo quelle parole, lo zio lo guarda e mi sorride “Cazzo devo piacerti davvero tanto, guarda li come è duro”.
Con un po’ di imbarazzo mi avvino a lui, salgo sul letto e mi metto a cavalcioni su di lui, comincio a toccare il suo petto mentre zio Piero è sotto di me immobile, come se fosse una statua, la mie mani affondano nei suoi peli fino ad arrivare ai suoi capezzoli, le mie dita li sfiorano lentamente e lui geme, capisco che quello che sto facendo gli piace, lo capisco anche perché il suo cazzo comincia a muoversi, a gonfiarsi.
Mi avvicino con la bocca e lentamente la mia lingua comincia a ruotare attorno a quei capezzoli ormai duri, lui continua a gemere, voglio farlo eccitare come si deve. Scendo più giù con la lingua e arrivo sul suo cazzo che ormai è abbastanza duro, avvolgo la cappella con le mie labbra carnose e do una bella succhiata e lancio uno sguardo verso mio zio, ha gli occhi chiusi e geme. Sorrido nel vederlo godere e mi ritorno a succhiare quel cazzo bellissimo che diventa sempre più grosso, infatti mi diventa difficile farlo entrare tutto in bocca ma faccio del mio meglio, voglio dare piacere a l’uomo dei miei sogni. Mentre continuo il mio pompino massaggio le sue grandi palle, sperando che siano belle piene, le lecco, le succhio una per volta mentre lo zio geme “non immaginavo fosse cosi bello” mi dice “ hai una bocca fantastica nipote mio, mi fai impazzire, mi avevano detto che un uomo sa fare pompini meglio di una donna ma non pensavo fosse vero” mi fermo, lo guardo e gli sorrido e lui ricambia “ zio vorrei fare una cosa che ti sembrerà strana, ma lo desidero tanto” lo fisso aspettando la sua risposta “Puoi fare quello che vuoi, nipote mio” allora scendo ancora più giù e mi avvicino ai suoi piedi, i suoi splendidi grandi piedi, ne prendo uno e comincio a massaggiarlo senza togliere lo sguardo dal suo viso, lui chiude gli occhi e sembra gradire molto allora gli succhio l’alluce come se lo stessi spampinando e il suo corpo vibra per il godimento, gli lecco tutta la pianta, poi mi sorprendo perché lo zio con l’altro piede libero lo avvicina al mio cazzo e comincia a massaggiarlo, nella mia testa penso che lo stia facendo solo perché è eccitato, ma poi se ne pentirà. La sensazione del suo piede che massaggia il mio cazzo è indescrivibile, sento mio corpo sussultare per l’eccitazione e la mia lingua diventa ancora più vogliosa di leccare il piede che ho tra le mie mani, ma dopo cinque minuti sono costretto a fermarmi altrimenti vengo per la seconda volta e io non voglio, voglio continuare a giocare. Lascio il piede e mi avvicino di nuovo al suo cazzo il tempo di un’altra succhiata e lo zio mi prende di peso e mi butta sull’altro lato del letto mettendosi su di me, sento il suo peso sul mio corpo, per qualche istante mi fissa senza dire niente, poi all’improvviso mi bacia, con passione, sembra una furia, sento quella lingua che ho tanto desiderato farsi strana nella mia bocca, quel bacio mi toglie il respiro ma non vorrei che durasse una vita intera, mentre mi bacia i nostri cazzi si strofinano, sento i peli del suo petto sul mio che mi solleticano e mi danno un piacere immenso. Smette di baciarmi e mi guarda “che cosa mi hai fatto Gianni, mi hai stregato! Non riesco a smettere, ti voglio”. Al suono di quelle parole il mio corpo vibra come se fosse percorso da una scarica elettrica “ Anche tu mi hai stregato zio, ma da molto tempo, anch’io ti voglio, non desidero altro” . Mi guarda, si mette in ginocchio sul letto e mi alza le gambe, capisco che vuole incularmi ed ho un po’ paura viste le dimensioni del suo cazzo e il mio culetto è vergine “Vuoi il cazzo di zio?” mi dice con la voce piena di eccitazione “Si zio, lo desidero tanto, però fai piano, non l’ho mai fatto”. Le mie parole infiammano la sua eccitazione, il suo viso ha la classica espressione di orgoglio di chi ti sta per sverginare, e mi scappa un sorrido che cerco di nascondere. “faccio piano nipote mio, ma voglio godere con te”. Avvicina la sua bocca al mio culo e comincia a baciare il mio buchetto inviolato, sento la sua lingua che invade il mio culetto e penso che lo stesso trattamento sia stato riservato a mia zia molti anni fa. La sua lingua mi fa impazzire non riesco a stare fermo, mi contorco per l’eccitazione, all’improvviso sento che la lingua è sostituita da un suo dito, trattengo il fiato finché non è entrato tutto poi si ferma per qualche secondo e comincia a farlo entrare e uscire sempre più velocemente, mi sto abituando e mi rilasso ma dura poco quel piacere perché aggiunge un altro dito e io lancio un piccolo grido “ahia!” lo zio mi guarda mentre è intento a infilarmi un terzo dito mentre con l’altra mano si masturba lentamente il cazzo “devo allargarti il culo per bene prima, nipotino, altrimenti questo qui non entra” mi dice guardandosi il cazzo. “Va bene zio, fammi tutto quello che vuoi, sono tuo ormai” gli dico non rendendomi conto di dirlo a voce abbastanza alta, ma non ci sto capendo più niente so solo che lo voglio tutto dentro di me. LO zio si posiziona sopra di me, mettendosi le mie gambe sulle sue spalle, punta il suo enorme cazzo sul mio buchetto e lentamente comincia a spingere, mi manca il respiro, il mio cuore accelera i battiti all’impazzata, grido, mi fa male, ma ormai lo zio è perso nel vortice dell’eccitazione e continua inesorabilmente ad invadere il mio culo, quando è tutto dentro si ferma, sente le sue palle appoggiate sulle mie chiappe, lui mi guarda “Tutto ok?” io gli faccio cenno di si con il capo. Comincia lentamente ad uscire, esce completamente e lentamente rientra, fa questo per due o tre volte, poi la quarta è più veloce, più forte, la quinta ancora di più ed io gemo di piace. Comincia a scoparmi con un ritmo continuo ma lento, man mano che il suo godimento sale, anche le sue spinte si fanno più forti e profonde, ormai il mio culo si è abituato a quel bestione che continua a scoparmi senza sosta da ormai 15 minuti, poi si ferma e mi fa mettere a pecora e mi rimette di nuovo il cazzo in culo, sentendolo rientrare lancio un grido ma questa volta non per il dolore, sto godendo come un matto. Mentre lo zio mi scopa mi sorprende di nuovo sentire la sua mano che si fa strada verso il mio cazzo, lo afferra e comincia a masturbarmi lentamente, poi mi tira a se siamo inginocchio tutti e due sul letto, e lui continua a sbattermi sempre più forte senza fermarsi, mi prende il mento con la mano e fa andare il mio viso indietro per potermi baciare, la sua lingua cerca e lotta con la mia, ed io perdo totalmente il controllo e mi abbandono al mio secondo orgasmo dopo aver sborrato in bagno con le sue mutande, ma questo è diverso è più intenso sento le gambe che non mi reggono più e mi accascio sul materasso mentre lui continua ancora a scoparmi, dopo qualche minuto sento che le sue spinte rallentano in velocità, ma sono colpi profondi e duri, zio Piero ansima e geme “ahh mmmmhhh nipote mio, che culo che hai, mi fai impazzire… voglio riempirlo di sborra questo culo incredibile ahhh” sento la sua sborra invadere il mio culo la sento che cola sulle mie cosce ne deve aver fatta davvero tanta. Dopo aver sborrato si sdraia su di me stremato e mi bacia il collo, poi si sdraia accanto a me ed io mi avvicino al suo cazzo per assaggiare il suo sperma, mi accorgo che dal mio culo esce scorra e mista a sangue ma penso sia normale visto quel bastone che poco prima era dentro di me. Gli succhio il cazzo, lo ripulisco e lui sussulta ad ogni mia leccata. Ci guardiamo per un istante e poi ci baciamo, un bacio dolce e sensuale. Mi accoccolo sul suo petto e lo sento ridere, lo guardo “Che storia! Io non immaginano che … insomma credevo ti piacessero le ragazze … non sei effemminato “ io alzo gli occhi al cielo pensando che anche mio zio segua lo stereotipo del gay uguale effemminato, ma non ribatto a quelle parole, magari gli spiegherò meglio più tardi, mi limito a dirgli “si, mi piacciono, però mi piacciono anche i bei maschi maturi come te” – “ Quindi sei stato anche con altri?” mi chiede come se fosse preoccupato di sentire la risposta. “Solo una volta, alla stazione un pompino veloce, poi mai più niente, con te ho fatto tutto e sono la persona più felice del mondo adesso”. Mi da un altro bacio poi mi dice: “la zia starà fuori per molti giorni ancora, potremmo divertirci ancora per molto, ma quando torna….” Fa una pausa, io lo guardo “Troveremo un modo per poter continuare” mi sorride..”ahh e cosi mio nipote è bisex, sei bisex vero?” – “si direi di si, e tu?” lo guardo maliziosamente e scoppiamo a ridere entrambi abbracciandoci.
Quei giorno sono stati bellissimi e ne abbiamo fatte di tutti i colori, poi vi racconterò.
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