Gay & Bisex
Maldive per due (o forse per tre)


20.02.2025 |
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"Finalmente arrivati a Malè, sbrigate le formalità doganali e ritirati i bagagli ci dirigiamo all’imbarco per la barca veloce che ci porterà al nostro resort..."
Finalmente, eravamo seduti sull’aereo. Dopo anni di sacrifici e di lavoro, finalmente c’era capitata un’offerta straordinaria per 10 giorni in un meraviglioso atollo alle Maldive.
Il volo sarebbe stato molto lungo, ma l’importante era stare insieme. Non vedevamo l’ora di arrivare, 10 giorni tutti per noi, 10 giorni di sole, mare relax e sesso, tanto sesso.
Ci addormentammo scomodi ma vicini, quando ad un certo punto aprii gli occhi e la vidi in fondo al corridoio.
L’avevo già notata in aeroporto, quello che mi aveva colpito di lei oltre al fatto che in mezzo a tante coppie probabilmente tutte in partenza per il viaggio di nozze lei sembrava essere l’unica da sola,, era la sua straordinaria bellezza.
Ed infatti una volta sul volo avevo raccontato a Marco di questa misteriosa ragazza incrociata durante le ore di attesa pre partenza.
Lo avevo fatto con entusiasmo ed eccitazione, era infatti da un po’ di tempo che avevo manifestato a Marco questo mio desiderio, voglia, fantasia di provare qualcosa di diverso, magari qualcosa in tre con un’altra donna. Marco che non sempre mi assecondava questa volta era rimasto ovviamente particolarmente entusiasta della mia fantasia.
Sveglio Marco sussurrandogli “Guarda amore” lui apre gli occhi imbambolato e mi guarda con aria interrogativa. Gli do una piccola gomitata e indico avanti a noi “È lei! è la ragazza dell’aeroporto” gli dico.
Marco si sporge un po’ per guardare poi si gira verso di me e mi sorride “Hai visto com’è bella? Hai visto?” gli ripeto.
Nel far questo mi avvicino a lui e inizio a baciarlo, eccitata al solo parlare di lei, i nostri baci divennero sempre più focosi e al riparo dalla coperta che abbiamo addosso Marco allunga la mano verso la mia figa ed inizia ad accarezzarla. “Mmmmmm” mugugno mentre Marco va avanti. “Ahhhh” bisbiglio “se continui così mi farai venire e sarò costretta a urlare” gli dico.
“Ssssssshhh sono sicuro che sei bravissima a venire in silenzio”, ormai respiro a fatica “Ci sono quasi amore mio, marca pochissimo” gli sussurro all’orecchio.
“Pensa, immagina che bello se venisse proprio al nostro stesso resort” mi dice lui per eccitarmi. “Ahhhh ahhhh” mugulo più silenziosamente possibile mentre sento l’orgasmo arrivare.
Bacio Marco e appoggio la testa sulla sua spalla cadendo in un sonno profondo.
Finalmente arrivati a Malè, sbrigate le formalità doganali e ritirati i bagagli ci dirigiamo all’imbarco per la barca veloce che ci porterà al nostro resort.
Siamo stanchissimi, così decidiamo di sederci nella parte interna al coperto anziché sul ponte, come quasi tutti gli altri ospiti. Ancora una volta ci assopiamo, cullati dal movimento della barca.
Un’onda un po’ più forte fa traballare la barca e mi sveglio, strizzo gli occhi per mettere a fuoco quello che ho intorno, guardo il mare turchese dal finestrino e poi il mio sguardo va oltre, fuori sul ponte, e a pochi metri da noi c’è lei appoggiata alla balaustra assorta chissà in quali pensieri.
Come al solito, sveglio il povero Marco che proprio con me non riesce a riposare “Amore mio sveglia! Non puoi credere a chi c’è sulla barca con noi!” gli dico sorridendo felice come una bambina davanti a un negozio di bambole. Marco sorride, mi conosce, mi conosce benissimo e conosce benissimo quel mio sguardo.
Senza dare nell’occhio la indico “È lei, è la ragazza dell’aeroporto, adesso vado a conoscerla!” Esclamo e faccio per alzarmi.
Marco mi trattiene per un braccio e mi dice, “Ma sei sicura? Avrai poi tanto tempo al villaggio” ma io non l’ascolto.
Mi alzo ed esco sul ponte.
Mi appoggio alla balaustra vicino a lei, ed inizio ad ammirare anche io il mare mentre penso a cosa potrei dire per attaccare bottone, non è semplice iniziare una conversazione con una perfetta estranea per di più iniziare una conversazione con una perfetta estranea che ti vorresti scopare.
“Che pace e che colori stupenti” le dico, non mi è venuto in mente niente di meno banale.
Lei si gira verso di me, mi guarda, mi sorride e mi risponde “Hai ragione, è tutto meraviglioso”
Restiamo ancora qualche minuto in silenzio, ho modo di osservarla da vicino; è davvero bellissima, ha lunghi capelli castani, leggermente meshati, indossa un paio di pantaloncini di jeans e una canottiera color cacao che ben si intona con la sua pelle ambrata, ma quello che veramente colpisce sono i suoi occhi verdi di un verde così intenso che sembrano di vetro.
Ci mettiamo a chiacchierare del più del meno, immaginandoci come sarà il resort che ci ospiterà per i prossimi giorni.
Siccome non sono capace di farmi i fatti miei, le chiedo senza neanche troppe remore come mai sia lì da sola. Mi racconta una storia triste di un viaggio di coppia prenotato e poi all’ultimo saltato a causa di un tradimento del suo ormai ex fidanzato. Mi racconta che sì, avrebbe potuto annullare tutto, ma in fondo perché rimetterci due volte? E così ha deciso di partire da sola di buttarsi in questa avventura.
A questo punto abbiamo tanto chiacchierato, ma non ci siamo ancora presentate.
È lei a farlo per prima, allunga la mano e mi dice “comunque, piacere sono Giada”
Continua…
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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