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La mia storia infinita 2


di Biopresto
14.08.2023    |    4.900    |    14 9.6
"Oltre ogni limite, penso, mentre mi distendo ancora più sfinito di fianco a lui, dandogli le spalle..."
sono disteso sul letto, occhi chiusi per vedere i colori del piacere, mentre mi sta scopando ancora, ancora come se non bastasse mai, in piedi, davanti a me, sopra di me.
Le mie gambe allargate sono appoggiate sul suo petto, toccano quasi il mio quando si abbassa un po' per spingerlo dentro, fino in fondo, fino a farmelo sentire nella gola, nella testa, sconvolgendo sensazioni, faccio gemiti continui di inesauribile piacere.

E' un ritmo lento il suo scoparmi. Appoggia la cappella e la fa entrare quel tanto per farla avvolgere dalla mia pelle bagnata di piacere, per poi farla scivolare giù, arrivando non so dove, dove ogni volta che arriva sento avvicinarsi un orgasmo cha a fatica trattengo, mentre non so più trattenere sospiri e gemiti senza pudore. Poi lentamente lo tira indietro, indugia un attimo ancora quando la cappella è sul limite, lo tira fuori e ricomincia. Lo sento tutto, ogni movimento è piacere intenso, sempre diverso.

Apro gli occhi, sono meravigliosamente bloccato in quella posizione di massima apertura dove può entrare dentro di me fino all'ultimo millimetro del suo cazzo, sono completamente posseduto.

Metto le mie mani sui sui fianchi, accompagno quel movimento per un pò, poi le porto sui suoi capezzoli e li stringo, ci gioco.
So che gli piace, che lo eccita ancora di più, il cazzo si fa ancora più duro, se possibile, e sussulto ancora, sospiro, gemo.
Mi ricambia il piacere e porta le sue dita sui miei capezzoli, sa che mi fa impazzire, sempre, e li sfiora, li stringe, li accarezza, li bagna col mio piacere.
Devo resistere, non voglio venire, sono in una tempesta di piacere e ci voglio rimanere ancora, a lungo.
Mi solleva un pò la testa, respiro il nostro profumo e riprende a scoparmi, i sospiri sono più intensi, i gemiti vorrebbero far esplodere quell'orgasmo continuo che provo senza fine.

Sono stremato, è più di un'ora che stiamo scopando, da un letto all'altro, che sta dentro di me, in ogni posizione.

Si ferma, esce. Mi alzo in piedi, barcollo mentre torniamo nell'altra stanza, nell'altro letto.

Mi distendo, senza forze. Sono ancora a sentire la mia pelle dove scorrono brividi intensi, i capezzoli che quasi bruciano.
Qualche minuto così, immobile, stordito. Penso che forse dovrei andare, guardando l'orologio sul tavolo. Penso che non ho più energia per resistere ad un solo attimo di quell'intensità di piacere. Penso.

Mentre penso, le sue mani inaspettate tornano sui miei capezzoli, li sfiorano; sussulto, è come benzina sul fuoco.
Vorrei dire basta, ma non so rinunciare, penso che ancora un attimo posso farcela, distendo le braccia sopra la testa, il metto è prateria per le sue mani, per la sua lingua.

Quell'attimo è un invito, dolcemente mi bacia sul collo, sulle ascelle, sui capezzoli, sul ventre. Lecca tutto il mio pelo... Tremo ancora, vibro.
La sua mano torna sul buco, è aperto e bagnato, infila due dita, mi dice "senti anche tu che roba"; porto giù la mia mano e insieme alla sua è un ditalino incredibile.
Sento il mio piacere mentre le mie dita si intrecciano con le sue nel buco morbido, bagnato ed accogliente.
Lo vuoi ancora? Certo, si.

Mi rialzo, in ginocchio sopra di lui, ha il cazzo ancora duro; sono ancora seduto sopra di lui, scendo e lo faccio entrare ancora, di nuovo rimango senza fiato nel sentirlo riempirmi, ad essere scopato.
Mi muovo lentamente, stordito ma con una voglia che non smette di salire.

Le sue mani ancora sui capezzoli, gemo come non mai; profumo,
mi abbandono ancora e ancora, mi muovo veloce, chiudo gli occhi, sborro sulla sua pancia senza toccarmi .

Le sue dita raccolgono lo sperma, lo spalma sui miei capezzoli, i con le mie lo raccolgo, lo porto sulle mie labbra, lo assaporo.
Oltre ogni limite, penso, mentre mi distendo ancora più sfinito di fianco a lui, dandogli le spalle.

Qualche istante di silenzio, di riposo. Qualche istante. Prima di sentire ancora le sue labbra baciarmi sul collo, le sua mani accarezzarmi, per poi allargarmi le gambe e, velocemente, metterlo ancora dentro, tutto dentro, velocemente.
Mi inarco, provo un orgasmo, sborro ancora.
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