Gay & Bisex
La mia storia Infinita
di Biopresto
11.01.2023 |
7.779 |
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"Break? Sigaretta? Si, decisamente, mi occorre un pò di pausa, rispondo stremato ad occhi chiusi..."
Arrivo eccitato, come sempre. Entro, chiudo a chiave la porta, mi siedo, velocemente tolgo ogni indumento, entro in camera e, mentre cerco il contatto della pelle su quelle lenzuola che presto sarebbero diventate bagnate di sudore e piacere, vedo sul comodino anche un nuovo dildo,mai visto prima. Rispetto a quello "solito" era decisamente più grande, metteva quasi timore.Una novità, mi dice, mentre disteso accanto a me già col cazzo duro mi sfiora il petto, stuzzica i capezzoli.
Dopo la proviamo, che ne dici?
Il timore si mescola col desiderio, la curiosità, immaginarlo dentro mi sembra arduo, decisamente, gli dico vediamo dopo, mentre mi abbandono a succhiare la sua cappella offrendogli il mio buco da bagnare, da leccare, da aprire, morbidamente.
Amo quella premessa prima di girarmi e sedermi sopra, cercando e guidando la sua cappella per farla scivolare dentro lentamente, inesorabilmente fino in fondo, fino a rimanere senza fiato.
Un pò di profumo ed il calore aumenta l'abbandono, si apre ancora di più ed eccolo, tutto dentro, o quasi.
Un movimento iniziale lento, su e giù, mentre le sue mani strizzano i miei capezzoli e mi lascio andare a quella magica, unica sensazione di abbandono, di pienezza del piacere, ovunque.
Le posizioni si alternano, i posti cambiano, ma l'intensità è sempre incredibilmente alta.
In una pausa sigaretta, quasi sfinito, mentre vedo il fumo salire nella penombra, sento le sue dita cercare ancora il buco, entrare senza fretta e sguazzare in quel piacere bagnato.
Sei pronto? Spengo la sigaretta, allargo le gambe lasciandogli carta bianca.
Si mette in ginocchio davanti a me, alterna le dita al dildo minore, lo sfila, lo riaffonda, allarga ancora, per quanto si possa allargare ancora.
Mi mette del profumo sotto le narici e respiro, ancora calore, abbandono e desiderio che continui tutto quello.
Prende il nuovo dildo, lo bagna bene col gel, lo appoggia sul buco bagnato.
Inarco di pù le gambe, con le mani sfioro i miei capezzoli, aspetto che inizi a spingerlo dentro con timore e desiderio.
Molto lentamente, avanza, ogni millimetro in più mi tendo, mi inarco, allarga allo spasimo il buco, non so se posso reggere.
Si ferma, mi accarezza le gambe, il ventre, il petto, i capezzoli. Mi offre un nuovo respiro di profumo, mentre inalo spinge ancora, la cappella è entrata. Sono inarcato sulla schiena, potrei esplodere di piacere e di dolore, si ferma, sono incredibilmente impalato, teso.
Non potrei reggere un'altro millimetro oltre,gli dico di toglierlo, lentamente, molto lentamente.
Quella lenta fuoriscita è decisamente dolorosa, sono sfinito, rimango disteso inerte a far scivolare tutte quelle forti sensazioni.
Passo qualche minuto senza muovere un muscolo, dolente. Dolcemente poi, mi bacia sul collo e scende con le labbra su un capezzolo, sento le la sua lingua bagnarlo, tittillarlo, e non posso non sospirare ancora, risale il piacere, è di nuovo dentro di me.
Sono sul letto, un pò stanco dopo averlo preso seduto sopra, alla pecorina, disteso, di fianco, sul tavolo, con vari intermezzi di dildo, pompini e leccate da brividi.
Ma a quelle manette che ha preparato negli angoli del letto non posso e non voglio rinunciare, mi eccita ancora il solo pensiero.
Spengo la sigaretta e mi distendo tutto allargando gambe e braccia, offrendogli la possibilità di immobilizzarmi per poi poter giocare su di me a suo piacimento, per scorrere sulla pelle e dentro di me seguendo ogni piacere senza che io possa tentare di evitare nulla, nemmeno le ondate di brividi che mi fanno inarcare, sussultare, a volte scappare.
Si alza, blocca le caviglie poi le mani. Il solo sentirmi così potrebbe farmi sborrare al minimo contatto della pelle.
Si siede sul letto davanti a me, in mezzo alle gambe, si abbassa e inizia a leccarmi il petto, i capezzoli, le mani scorrono sulla pelle, sui fianchi, sul ventre, sulle gambe, lentamente quasi come una tortura ed io mi inarco come per sfuggire a quella incredibile intensità di piacere, di brividi, ma oltre non posso fare, non posso muovermi, e non voglio sborrare, non ancora.
Prende il dildo, lo infila senza grande sforzo, e, mentre inizia a muoverlo su e giù, mi fa un pompino.
Gli dico fermati, e allora toglie il dildo, mi lecca il pelo, le cosce, le sue dita a farmi un ditalino; poi mi avvicina il popper, respiro e subito dopo entra, mi scopa nuovamente, sollevandomi leggermente dal letto per scoparmi inginocchiato davanti a me, lentamente, la cappella che gioca con lo sfintere, indugia, poi entra, si ferma, riprende e mentre non contento riesce anche a titillare i miei capezzoli.
Impossibile resistere, vengo, e lui, prima che accada, lo prende in bocca e mi fa un prolungato pompino che mi fa tendere su quel letto per cercare di scappare a quella incredile intensità.
Attimo di pausa, sono sfinito, penso avremo finito.
Invece no, mentre ancora vibro al solo contatto della pelle, eccolo di nuovo dentro, più duro che mai.
Arriva fino in fondo, si ferma, con le mani accarezza i miei fianchi, sale sui capezzoli, li strizza, ci mette le pinzette con i pesi.
Altro respiro di popper ed è ancora l'abbandono, come se non bastasse mai........
Break? Sigaretta? Si, decisamente, mi occorre un pò di pausa, rispondo stremato ad occhi chiusi.
Sono disteso, le gambe appoggiate sul suo petto mentre in piedi dal fondo del letto, mi sta scopando non so da quando, perdo il senso del tempo quando facciamo l'amore.
Prima ancora eravamo sull'altro letto, quello dell'inizio, del decollo dei sospiri e dei gemiti, delle mani che iniziano ad aprire, della bocca che inizia a bagnare la pelle, dei capezzoli che si induriscono, quello del sentirlo entrare dentro togliendomi il fiato all'inizio, ogni volta, quando seduto sopra di lui, come un rito che si ripete (quasi) sempre nello stesso modo ma mai uguale, sempre con nuovo stupore e desiderio, sento il suo cazzo entrare dentro di me, piano, fino in fondo, rimanendo nudo, completamente nudo mentre mi allarga ed io lo accolgo, lo avvolgo ogni angolo di pelle.
Quando andiamo nell'altro letto, decisamente più comodo per essere scopato davanti, io sul letto e lui in piedi a prendermi come mai avrei potuto immaginare, sono già barcollante, ma il desiderio non si placa mai, aumenta solo.
Break, si. Ci alziamo e torniamo di là,l'ennesima sigaretta...
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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