Il coach

All'improvviso sentii un gran calore arrivarmi alla testa, la temperatura in quella camera da letto era incandescente anche se la casa si trovava in valle ed era quasi metà settembre.
Dietro di me sul letto, Elio mi stava scopando il culo con lentezza, affondandomi dentro e roteando il bacino per farmi sentire le vene del suo cazzo duro come un sasso, estraendolo ad ogni movimento per farmi sentire la cappella forzare sul buco di nuovo ogni volta per farsi strada.
Questo movimento mi faceva impazzire e mi faceva sentire come una troia il cui buco del culo si slabbrava sempre di più e ad Elio questo piaceva da matti.
I suoi ansimi lenti e il suo odore di sudore che permeava la stanza mi stordivano insieme alla sensazione che proveniva dal suo cazzo che mi stimolava la prostata e l'ano, tanto da provocarmi quasi un senso di dover pisciare.
Elio non aveva un cazzo gigantesco ma aveva una larghezza superiore alla media ed una cappella a fungo grossa a sufficienza da farmi sentire, ogni volta che il suo cazzo sforzava sul mio sfintere allargandolo sempre di più, quella sensazione di tensione e cedimento che mi stava portando all'orgasmo senza neanche toccarmi.
Ripetutamente stimolato da questo continuo entra ed esci, il mio buco del culo ormai era completamente spanato e iniziava a produrre umori di piacere che si mischiavano al lubrificante e alla saliva che Elio faceva cadere copiosamente direttamente sul suo cazzo dalla bocca mentre mi scopava.
Il risultato era che avevo il culo completamente fradicio così come il jock-strap che mi aveva costretto a tenere.
Sentivo colare nell'interno coscia i miei umori e iniziavo a grondare sudore anche dalla fronte, mente gli ansimi di Elio iniziavano ad aumentare così come le sue spinte, che ora si facevano sempre più profonde e ritmate.
Le sue palle battevano sul mio perineo bagnato spingendo contro di esso nel tentativo di entrare più a fondo dentro di me, allargandomi le viscere con la cappella e facendomi provare un intenso piacere che si irradiava dal culo e mi faceva tremare le braccia.
Le sue mani grosse, di cui percepivo la ruvidità dovuta ai calli da bilanciere, mi tenevano saldamente i fianchi mentre i colpi che mi assestava diventavano sempre più violenti e veloci, e nel muoversi gocce di sudore cadevano dalla sua fronte e dal suo petto sulla mia schiena.
Alzai lo sguardo per godermi lo spettacolo della nostra vista mentre scopavamo, riflessi nello specchio dietro al letto che a sua volta rifletteva quell' dell'armadio dietro di noi, soffermandomi sull'immagine del suo corpo statuario che mi fotteva, sulla sua schiena larga e lucida di sudore, sulle sue poderose gambe muscolose e sul suo culo di marmo che si contraeva mentre mi montava con inaspettata sapienza.
Mentre mi concentravo su questa stimolazione visiva, quasi voyeuristica, Elio sollevò il ginocchio sinistro dal materasso appoggiandoci il piede, puntellandosi per quelle che intuivo fossero le spinte finali.
Alla vista del suo femorale e del muscolo posteriore della coscia che si contraevano durante le spinte, con il gluteo che assumeva quella forma concava che ne denota la forza e la consistenza e esponendo così alla mia vista il cazzo che entrava e usciva dal mio ano ormai completamente gonfio e bagnato e le sue palle che sbattevano contro di me, ebbi una scossa che mi salì lungo tutta la spina dorsale e che mi fece accasciare sui gomiti, una botta di calore che arrivò alla mia testa per poi tornare indietro al culo che improvvisamente sentii incredibilmente bagnato: stavo avendo il mio primo orgasmo anale.
Elio se ne accorse emettendo un lungo gemito di sorpresa e puntandosi con una mano a metà della mia schiena e una sulla testa, schiacciandomela sul cuscino, iniziò a stantuffarmi in maniera ancora più profonda gridando il suo piacere e iniziando a sborrarmi dentro, tanto da far uscire a schizzi dal mio culo oltre al suo sperma anche gli umori presenti all'interno.
Io ero abbandonato totalmente al piacere, ero in balia della forza di quest'uomo che mi stava sfondando e mi stava riempiendo del suo seme.
Mentre ancora lui si muoveva dentro di me mi resi conto che stavo per venire anche col cazzo senza toccarmi e questo provocò una contrazione del mio ano che strinse ancora di più il membro di Elio dentro di me, facendomi sentire così pieno di lui da regalarmi una sborrata colossale che si scaricò completamente all'interno del jock-strap che, come scoprii in seguito, aveva contribuito a far eccitare come un toro il mio amico.
Dopo aver sfilato il cazzo grondante di umori e ancora turgido Elio si accasciò completamente bagnato di sudore al mio fianco, volgendomi lo sguardo come in estasi.
Dal canto mio, ancora in preda agli spasmi dovuti al doppio orgasmo, rendendomi conto di essere in una posizione totalmente sgraziata e lasciva con il culo in aria completamente divaricato e gocciolante e la schiena inarcata sul materasso, mi adagiai sul fianco percependo quanto il mio retto si fosse dilatato durante la scopata.
Assecondando un impulso di tenerezza, con una mano gli accarezzai l'addome e i pettorali gonfi ricoperti da una leggera peluria castana, che si sollevavano a ritmo del suo respiro affannoso, facendogli l'occhiolino.
Lui ricambiò con un sorrisone a trentadue denti:
- È stata una cosa pazzesca!".
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Breve ma intenso.
Questo è il primo racconto di una serie che ho intenzione di scrivere prossimamente.
Spero vi sia piaciuto. Ho Cercato di descrivere le sensazioni che ognuno di noi può provare e magari, perché no, farvele rivivere per regalarvi un momento di piacere.
Fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti.
A presto!