Gay & Bisex
Con mio cugino
di tantinocurioso
23.02.2024 |
447 |
4
"Tempo qualche secondo ed ero in estasi..."
Incesto gay. Credevo di essere l'unico della famiglia ad essere gay. Ho scoperto verso gli undici anni la mia sessualità e l'ho accettata piuttosto tranquillamente. Mi interessavano i muscoli e anche la peluria maschile. Poi, guardando alcuni filmettini porno ho capito anche quale parte di quale sesso mi interessava particolarmente. Non l'ho mai detto a nessuno dei miei parenti, né a nessuno dei miei amici e tantomeno a quelle persone di cui mi ero innamorato nel corso degli anni.
Per questo non avrei mai sospettato che mio cugino avesse scoperto niente. Perché apparteneva a tutte e tre queste categorie.
***
Sono sempre stato un ragazzo in forma. Un metro e settanta circa, mangio molto ma faccio anche parecchia attività fisica e sono piuttosto orgoglioso dei miei muscoli, e facendo qualche confronto con qualche membro che ho visto tra amici e parenti non credo di essere messo male nemmeno laggiù, dalle parti basse. Ho capelli e occhi neri e attiro molto l'attenzione
Mio cugino è l'opposto, sia caratterialmente che fisicamente. A parte per i capelli e occhi scuri, fisicamente lui è diversissimo. Ha una carnagione scura. Di bassa statura, parecchi centimetri meno di me è panciuto, non grasso, ma potrebbe avere qualche chilo in meno. Abbiamo fatto qualche doccia insieme, ma risale a quando eravamo piccoli, circa cinque-sei anni fa. Ora che entrambi facciamo la prima superiore, non ricorderei quanto ce l'aveva grande. In ogni caso, è un ragazzo che solitamente non attira il pubblico femminile(e per quel che so neanche quello maschile), però fatta eccezione per me a quanto pare. Mi piace molto, sia fisicamente che per il carattere, che, anche in quello è molto diverso da me. Al contrario di me, infatti, è socievole e attacca bottone con tutti, mentre io preferisco non dare molta confidenza a chiunque. In ogni caso, mi è sempre piaciuto abbastanza mio cugino, anche se non gli ho mai detto niente, ovviamente.
***
Siamo passati entrambi in seconda. O meglio io sono passato, lui è stato rimandato di una sola materia. In ogni caso è il pieno dell'estate e fa un caldo terribile. Abbiamo sempre vissuto vicini e abbiamo sempre giocato assieme. Siamo sempre stati piuttosto attaccati l'uno all'altro e infatti oggi mi trovo a casa sua. I miei genitori non ci sono e i suoi(i miei zii), sono con i miei al mare. Mia cugina, invece, è da una sua amica e ci resterà per altri due giorni. Abbiamo avuto la mattinata libera e l'abbiamo passata a finire di svegliarci e a non far nulla. Finiamo il pranzo e Marco(mio cugino per l'appunto)mi chiede "Ehi, Tom, che vuoi fare?" sorride, al suo solito.
Abbiamo mangiato parecchio perciò non ho voglia di far nulla "Dai, perché non ci rilassiamo e cazzeggiamo un altro po', come stamatina? O vuoi andare al mare?" gli chiedo.
"Figurati!" mi fa. E poi inizia a mettere i piatti nel lavandino. Io apro l'acqua, ci butto sopra un po' di sapone e lo prendo in giro per il fatto che non ha la lavastoviglie. Poi prendo una spugnetta e comincio a pulire. Ho appena finito il primo piatto e prendo uno dei bicchieri, quando lui si appoggia sulla mia schiena, allarga le braccia e con le mani prende il bicchiere che ho in mano e sussurra "Quando mai gli ospiti lavano i resti?". Questo mi ha fatto uno strano effetto. Il fatto che mi abbia toccato, che mi abbia sussurrato.
"Antiquato" cerco di riprendermi "Allora vado al bagno, approfittando della tua gentilezza" lui ride e io me ne vado. Mi chiudo al bagno. Mi trascino fino al centro del bagno e mi metto seduto sul pavimento. Scopro un po' i pantaloni e vedo un'erezione sbalorditiva. Il cazzo duro, i testicoli pieni. Com'era possibile? Avevo già toccato mio cugino, avevo già sentito la sua pelle sulla mia, il suo calore a riscaldarmi e mi era piaciuto. Mi aveva eccitato, mi ero emozionato. Di sicuro e avevo voluto che mi ricapitasse. Però questo non era come mi era già successo. Quando lo obbligavo a giocare a calcio non era quello il contatto a cui ambivo. Questo era il contatto che apprezzavo...
Guardai un'altra volta il mio membro.
Poi chiusi gli occhi, coprii quanto più l'erezione e uscii di nuovo in cucina.
***
Giocammo a qualche videogioco finché non fummo troppo stanchi anche solo a stare davanti a uno schermo. Mi tolsi la maglia e le infradito come se fossi a casa mia. Lui invece si tolse tutto fuorché le mutande. Boxer. Da cui non si intravedeva niente... Ci ritrovammo stesi per terra a guardare il soffitto e maledirci perché non eravamo andati a rinfrescarci al mare.
Poi, senza dire assolutamente niente, lui si alzò e mi fissò per un paio di secondi.
Non mi balzò il cuore in gola e non mi si eresse di nuovo. Non avevo capito dove voleva arrivare.
***
"Cosa troveresti sexy mentre qualcuno fa sesso con te?"
"Cosa scusa?" avevo capito la domanda, ma mi veniva da ridere. Era sempre lui ad aprire discorsi del genere e ci parlavo volentieri con lui, ma se ne saltava fuori così, dal nulla... E mentre lo osservavo mi rendevo conto che non potevo certo dirgli che quella sua pancia, quella sua peluria sull'ombellico mi attraeva...
"Intendo" continuò "In me cosa trovi seducente?" chiese ancora.
Mi alzai a sedere "Cosa?" lui sorrise "So che sei gay".
***
Fu una strana sensazione a dire il vero. Da una parte mi sentivo come se il mondo fosse crollato... Non l'avevo mai detto a nessuno, non credevo lo sapesse, cosa sarebbe successo, il cazzo mi si era di nuovo rizzato, cosa avrei fatto? Sapevo che eravamo come fratelli, ma avrebbe mantenuto il segreto? Dall'altra parte ero contento, avrei avuto qualcuno con cui parlarne. Ma ci avrebbe ancora parlato con me?
Poi si avvicinò a me. Eravamo a distanza di nemmeno due metri, si mise a gattoni e camminò verso di me. I muscoli delle sue braccia sodi, la pancia che ballonzolava di qua e di là...
Da dov'ero messo io non vedevo il pacco. Si avvicinò a me e sussurrò all'orecchio "Anche se sono antiquato tu sei stupido. Io l'ho capito subito che sei gay. Te non l'hai ancora capito. 1 a 0" mi disse.
"Io non ho capito che..." e tutta la verità mi si riversò addosso in un colpo solo. Lui era gay, tutte quelle volte che avevamo passato insieme, che aveva flirtato con me, ma io non l'avevo capito... "Davvero?"
Lui annuì. Ormai era a pochi centimetri dalla mia faccia, dal mio viso "Io come avevo fatto a non capirlo?" chiesi. Lui mi rispose "Te l'ho detto sei stupido Tom. Siamo 1 a 0, ma puoi sempre recuperare" mi disse. Gli chiesi come. Come facevo a recuperare punti.
"Il prossimo punteggio è sulla grandezza... Non so se mi capisci..."
Con le mani mi buttò giù, a terra. Ormai era sopra di me, a ginocchioni e pian piano mi tolse i jeans. Eravamo entrambi in mutande.
*****
Avevo un cazzo niente male. E non lo dicevo io, non volevo vantarmi, ma ne ero orgoglioso perché sapevo che era grande. Avevo già notato le occhiatine dei miei compagni di calcio. Anch'io avevo dato uno sguardo a tutti, e nella mia squadra, secondo una stima veloce, ero secondo tra sedici giocatori. Il primo era Lorenzo, un mio amico d'infanzia, che, anche se la maggior parte delle volte glielo avevamo visto moscio e flaccido tra le sue gambe, era indubbiamente quello col cazzo più grande. Il secondo ero probabilmente io.
Perciò pensavo di poter vincere il secondo round, contro mio cugino...
***
Con mani tremanti presi le sue mutande, e pian piano glieli feci scivolare via, finché i boxer non erano a terra e il suo membro davanti a me. Mi aspettavo che fosse piccolo. Non so perché, non per forza più piccolo del mio, non in quel senso, ma che fosse piccolo. Era un'impressione che avevo avuto su mio cugino. Un'impressione indubbiamente sbagliata...
Non ce l'ha grande come il mio, no, direi di no. Ma ce l'ha niente male. Io(per non parlare poi di Lorenzo)sono fuori dalla media. Ce l'ho qualche centimetro sopra la media. Ma anche lui aveva un membro che era fin troppo grande. Era suppergiù nella media, per la lunghezza... "Ma che diametro hai?!" chiesi stupito.
***
"Eh?" sembrava stupito anche lui "In che senso?"
"Ce l'hai troppo grosso... Come diametro..." lui abbassò lo sguardo "Allora ti piace" sorrise. Ma non era quello il punto. Certo che mi piaceva, ma era davvero troppo grosso... Com'era possibile...
"Ora non credi che tocchi a te?" disse lui, e iniziò a tirarmi giù i miei slip. Ero troppo eccitato per non aver subito un'erezione, perciò la mia asta zampillò fuori non appena fece scivolare via gli slip. Guardandomelo eccitato, continuò a levarmi gli slip.
"E poi dici a me che ho un cazzo troppo grande?" mi guardò con sguardo entusiasta "Tom, ma che cazzo hai? Cioè guardalo... Davvero, e tu hai la mia età?" chiese.
"Beh, magari è per il fatto che mi alleno" lo provocai "Al contrario tuo che te ne stai a poltrire tutto il giorno!"
"Forse oggi farò un po' di attività..." mi disse, guardandomi negli occhi "Se me lo permetterai..." gli occhi neri mi guardavano, fissavano i miei, e si erano piantati lì, aspettando un sì...
"Beh, hai ragione... Dovrebbe cominciare il terzo round!" me lo presi in mano "Oramai il secondo ha trovato un vincitore, no? 1-1" lui sorrise.
***
Non ci alzammo da terra, continuammo a toccarci un po', finché io, una delle prime volte in vita mia, presi l'iniziativa. Lo spinsi a terra, schiena a terra. Iniziai a leccarlo dal petto. Dai capezzoli, iniziai baciandoglieli e poi continuai mordendoli, piano. Dopo iniziai a scendere... Con la lingua continuai a leccare il suo petto, scendendo, tutto il torso, il busto, e poi arrivai dove volevo arrivare. La pancia. Adoravo quei chili di troppo(anche se odiavo vederli su di me, quei chili di troppo, la pancia di mio cugino mi attizzava moltissimo)e cominciai subito a leccargli tutta la pancia. Dovevo dire che sul fatto peluria aveva vinto lui... Aveva molti più peli di me, e cominciai a leccargli l'ombellico e i peli che lo circondavano e poi anche sotto, la pancia, e lui gemeva e io già godevo... Mi eccitavo un mucchio... Continuai fino a scendere, scendere, e...
"Ora è il mio turno, di farti godere" alzai lo sguardo e vidi che sorrideva soddisfatto.
***
"Ma se vuoi finisco" dissi(non me n'ero accorto ma avevo sudato un mucchio)"Tanto..." ma lui completò la frase per me "... Adoro la pancia, è la parte del corpo che mi piace di più" disse scimmiottando la mia voce.
Socchiusi gli occhi. Com'era possibile che si fosse accorto anche di quello? Stavo per chiederlo quando fu lui a spingermi a terra, a pancia all'aria "E se c'è qualcosa che ti fa attizzia quasi allo stesso modo io so qual'è..." si avvicinò, ma non mi sormontò come prima. Si fermò molto prima e mi alzò una gamba.
I piedi. Adoravo i piedi.
Prese a leccarmi i piedi, prima le dita e poi la pianta del piede. Gli provai a dire che doveva fermarsi, perché mi piaceva, ma erano sporchi e forse era meglio di no... Ma non ci riuscii. Tempo qualche secondo ed ero in estasi... Mi leccava i piedi e me li baciava e stavo lì a farmeli leccare... Mi stavo eccitando troppo. Prima gli avevo leccato la pancia, ora questo... Sarei venuto senza nemmeno arrivare al punto "Vuoi che ci diamo il cambio? Vuoi che lo faccia io per te?" balbettai, gemendo ogni due parole. Lui si fermò e mi guardò "Sì, mi sa che è ora di arrivare al punto..." mi prese e mi fece alzare "Perché non ti metti comodo sul divano?" mi chiese.
Mi sedetti sul divano, un po' nervoso. Lui si mise ginocchioni. Con una mano me lo prese in mano e solo con quel tocco mi si eresse un altro po', cosa che sembrava impossibile. Si avvicinò con la bocca "Ehi, ehi" lo fermai "Subito? Non sarebbe meglio che ci mettessimo qualche protezione?" lui mi guardò e rise "Non rimarrò in cinta, tranquillo"
"Imbecille sai cosa intendo! E se ti becchi qualcosa?" mi disse. Lui mi guardò e poi rise "Se avessi davanti un cazzo così, nella mia situazione, anche tu rischieresti di beccarti qualcosa" tentai ancora una volta di fermarlo, ma non ce la feci. Allargò la bocca fino all'inimmaginabile, si avvicinò, con le mani lo guidò dentro e lo prese.
E il mondo scomparve.
***
Era il primo pompino che mi facevano, la prima volta che giungevo a tanto. Fu meraviglioso. Ogni mio tentativo di fermarlo scomparve fermato dalla goduria. Godevo per come la sua saliva mi bagnavo il cazzo, per come sentivo la sua bocca andare avanti a indietro, avanti e indietro, senza giungere mai a niente, né alla peluria, né al prendere in bocca le palle, perché la lunghezza del mio membro non lo permetteva. E gemevo, godevo. Ormai ero andato. Sarei venuto entro breve, pensai. Lo pensai, e sborrai.
In bocca a mio cugino.
***
Guardai in fretta verso di lui, e subito mi preoccupai che si fosse arrabbiato. Ma ingoiò tutto lo sperma che fuoriuscì dal mio membro, e lasciò il mio cazzo, ora flaccido. Me lo riprese in mano, e leccò via quel poco liquido che era rimasto attaccato alla cappella. Poi lo lasciò.
"Scusa..." sussurrai "Non volevo... Venirti in bocca..."
"Per quello che hai detto, dovresti scusarti" sorrise, e con il braccio si pulì la faccia "Ti vedo parecchio stanco. Rimandiamo il prossimo round? Non so se ce la fai..."
Cercai di lottare "Ma no, voglio farti godere anch'io" ma non riuscii a muovermi granché dal divano. Avevo perso completamente le forze. Lui sorrise "Sei soltanto un pivello" disse "Ma se proprio vuoi fare qualcosa, perché non fai qualcosa che ti faccia godere e che sia poco stancante?" se lo prese in mano, e se lo accarezzò.
***
Mi misi con le mani al muro, leggermente piegato. Pensai che di sicuro avrei goduto di più che a fargli un pompino, in quel modo, ma avrei sentito un mucchio di male "Pronto?" mi chiese, seduto su una piccola seggiolina per arrivarci. Essendo parecchi centimetri più basso, non me l'avrebbe messo dentro.
Voltai la testa, e vidi ancora il suo grosso cazzo, la lunghezza media, ma la circonferenza spropositata. Forse non ero davvero pronto. Ma lui mi fece voltare di nuovo "Se vuoi prima ci infilo due dita..." disse. Annuii, sollevato.
Presi il respiro ed aspettai.
***
Mi allargò dietro, e contò fino a tre. Ma al tre non sentii le due dita, ma sentii qualcos'altro. Era entrato direttamente col cazzo, infischiandosene della proposta che lui stesso mi aveva dato. Pensavo di sentire solo dolore e che non ce la facesse ad entrare, ma lo infilò tutto, con forza. Sentivo dolore, tanto dolore. Solo dopo cominciai a sentire piacere. Un piacere che poco a poco crebbe... Tirò via e il suo cazzo non lo sentivo più.
"Sei pazzo?" mi volta, solo il viso,i verso di lui. Sul viso sentivo il sudore scendere sempre più, gocciolare. Ma lui sorrise "Come se non ti fosse piaciuto... Preparati che rivado" e mi ero appena rivoltato che lo rifece. Ma stavolta fu diverso. Sentivo di nuovo il dolore, ma sentivo subito anche il piacere. Poi, infilò dentro e fuori, svariate volte, con forza. In breve tempo mi vennero le lacrime agli occhi, ma volevo che non smettesse mai. Che anche dopo aver sborrato continuasse... Ma per quello non dovevo preoccuparmi.
***
Durò mezz'ora. Mezz'ora in cui godevo e gemevo e anche lui godeva e gemeva soddisfatto. Poi, sborrò. Lo tirò fuori, però, prima che mi venisse dietro. Ma non troppo velocemente. Il suo sperma finì completamente sulle mie natiche. Sentivo gli spruzzi caldi, annaspavo, era bellissimo...
Poi mi pulii. Con la lingua mio cugino mi leccò completamente il sedere e ingoiò, stavolta, il suo di sperma.
Poi si mise a sedere. Anch'io mi misi sul pavimento, accanto a lui, e ci sdraiammo.
***
Ora entrambi i nostri cazzi erano flosci, entrambi sudavamo un mucchio. Ci eravamo sdraiati. Io avevo poggiato la testa sulle sue braccia morbide, lui era disteso con gli arti a formare una stella.
"Allora, il punteggio?" gli chiesi.
"Eravamo 1-1 vero? Perciò, un punto a me per l'impegno..." mi indignaiE io? "mentre tu" mi precedette "Sei abituato a fare moto, perciò era ovvio che lo facessi bene. Poi, un punto a te perché sei stato molto più bravo di me. Perciò ora siamo..."
"2-2. Parità. E adesso? Il vicintore?" chiesi.
Lui si voltò "Forse dovremo continuare un'altra volta un altro round..." sussurrò.
Lo guardai "Ok. Non vedo l'ora"
Continuammo a stare così, a parare del più e del meno...
***
Mi svegliai di soprassalto. Eravamo nella stessa posizione di prima, e lui mi guardava.
"Quant'ho dormito?" chiesi.
"Solo mezz'ora tranquillo... Ci si va a pulire, che è meglio?" sorrise.
Gli chiesi perché non si era già fatto una doccia, mentre ci alzavamo "E come potevo?" rispose stupito "Dormivi sul mio braccio, mica potevo svegliarti..."
Mio cugino era così. Era uno alla buona, ma di una dolcezza infinita ed era una bomba a fare sesso. Quel giorno fu la prima volta che lo capii. Ma non l'ultima...
FINE.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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