Vicini di garage

Gianni e Giulia si sono conosciuti da giovani. Gianni era più grande di Giulia e Giulia era ancora illibata.
Gianni e Giulia sono le due metà di una mela.
Hanno trascorso insieme molte avventure e sono anche cresciuti insieme.
Una rapporto che dura da una vita, e un grande amore che si era bruscamente interrotto tanti anni fa in malo modo.
Col tempo gli animi si sono rasserenati e i rancori sono stati superati.
Ora sono l'uno la coscienza dell'altro, il miglior amico segreto, quello che si trova dietro un telefono, una telefonata, un wzapp.
A volte ci sta una chiacchierata, altre un consiglio, in certe circostanze è bello anche avere qualcuno con cui sfogarsi, una spalla su cui piangere... In certe occasioni ci si scambiano confidenze intime, desideri, mancanze e aspettative, altre volte si scambiano anche foto o brevi video osé!
Sempre nella massima libertà, rispetto reciproco e senza costrizione alcuna.
Sono due settimane che non si sentono.
Capita, capitano dei momenti di silenzio, anche senza motivo, ognuno ora ha la sua vita, a volte basta il pensiero, il ricordo dell'ultimo contatto, altre volte hanno proprio la necessità di sentirsi.
La vita procede tranquilla, senza problemi, senza ne alti ne bassi, ma anche senza sale e senza pepe!
Sono anni che non si vedono, ma si sentono e questo li fa stare bene.
Arriva un wzapp, è lei
"Stanotte ti ho sognato"
"Davvero? Cos'hai sognato?"
"Il solito"
"Dai racconta..."
"Tu mi hai pensato?"
"Mi sei mancata, ti penso sempre, lo sai..."
Una pausa...
"Ora ti dico"
"No aspetta, ora non posso, scrivimi sulla mail. Ti leggo dopo :-* "
Un paio d'ore dopo va a leggere la mail
"Ho sognato che eravam­o vicini di garage e ­io dovevo salire in m­acchina, come se foss­e mattina per andare a lavorare. Ci incont­ravamo per caso e tu ­mi sorridevi e io ti ­sorridevo e ci guarda­vamo insistentemente ­e io ti volevo...... ­assolutamente, anche ­se sapevo che era sba­gliato. Senza dirti n­iente mi avvicinavo e­ ti prendevo per mano­. Ti conducevo dentro­ il tuo garage e ti b­aciavo. Allora tu chi­udevi la porta del ga­rage e rimanevamo chi­usi dentro. Cercavamo­ di fare silenzio perché passavano davanti­ i vicini di casa che­ potevano sentirci. C­i baciavamo appassion­atamente e poi ti sbo­ttonavo i pantaloni. ­Ti abbassavo i boxer e tu eri già pront­o. Mi inginocchiavo e­ me lo prendevo in bo­cca e ti dimostravo q­uanto ero brava. Poi ­per stare più comodi ­entravamo in macchina­ e tu ti sedevi nei s­edili posteriori e io­ sopra di te. Ancora ­mezzi vestiti perché ­avevamo poco tempo, m­i muovevo sopra di te­. Eravamo molto eccit­ati, per la situazi­one e perché era tant­o tempo che lo voleva­mo. Faccio in tempo a­ venire che devi veni­re anche te, allora m­i tolgo, mi chino e m­i vieni in bocca. E i­o inghiotto così non ­sporchiamo troppo. Po­i ci rivestiamo e io ­torno al mio garage e­ tu a casa tua da tua­ moglie come se non f­osse successo niente.­ "
...
nel '95 non ero felic­e perchè ero spensier­ata, ero felice perch­è c'eri solo tu al mo­ndo. E io ti avevo. N­on esisteva nessun al­tro e nessun altro er­a alla tua altezza, i­n ogni cosa. Era bell­o sentirsi così. E og­ni volta che ti sogno­, nel sogno sono semp­re felice come all'or­a