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Lui & Lei

Treno 07:40


di Gjamy
14.03.2024    |    320    |    5 9.7
"Scendiamo dal treno, prendiamo un taxi per andare in fiera e casualmente questa volta la gonna è rimasta alzata per lasciar godere me dello spettacolo, ne..."
Ci invitano in fiera a Milano per il nostro lavoro e cosi ci organizziamo per andare e tornare in giornata. Venerdì mattina ci prepariamo di tutto punto e partiamo presto da Latina per poi cambiare in capitale con il Frecciarossa che parte alle 7,40. Io vestito molto informale, jeans scarpa elegante con camicia bianca e giacca, Luisa come sempre ottimamente vestita con un tailleur scuro e una camicia con pochi bottoni che lascia generosamente intravedere il suo bel seno. Arrivati a Roma saltiamo sul Freccia, la carrozza è piena, fortuna la prenotazione! Ci sediamo proprio dove c’è il tavolino, di fronte a noi una coppia di persone anziane e dall’altra, invece, una coppia di baldi giovani.
Il treno parte ed io mi appisolo per un lungo tratto, quando mi sveglio noto la gonna della mia bella mogliettina tirata in alto, tanto da far uscire il pizzo delle sue autoreggenti, alzo gli occhi verso i ragazzi che furtivamente si girano a guardare da un’altra parte. Luisa mi racconta che si sta divertendo con loro, giochicchiando con sguardi piccanti, mi chiede di far finta di continuare a dormire per gustarmi la scena, prima però si alza per andare in bagno e una vota tornata al posto, nel sedersi si alza ancor di più la gonna lasciando bene al difuori il pizzo delle autoreggenti e lasciando sul tavolino il piccolo perizoma che si è tolta. È talmente piccolo che i signori anziani seduti di fronte a noi neanche capiscono di cosa si tratta, a differenza dei dirimpettai. Cosi, mentre io faccio finta di dormire, ricomincia il gioco erotico che faceva arrapare anche me, praticamente ha iniziato a muoversi di continuo, accavallando prima una e poi un’altra gamba per far salire, per quanto ancora possibile, di più la gonna diventata oramai cortissima per poi divaricare leggermente le gambe, infilare le dita nella sua patata liscia e poi riportare le mani tra le labbra per simulare un pompino, un fantastico gioco di seduzione disturbato dalla gente che camminava nel corridoio, dal controllore e infine dall’arrivo a destinazione. Scendiamo dal treno, prendiamo un taxi per andare in fiera e casualmente questa volta la gonna è rimasta alzata per lasciar godere me dello spettacolo, ne approfitto e allungando la mano, trovo la sua figa completamente bagnata di umori. Entriamo in fiera girando i padiglioni per guardare tutte le novità del settore con degli spunti davvero interessanti e notiamo che ci sono anche i due ragazzi che avevamo visto in treno. Giriamo per altri padiglioni con i due che ci seguono passo passo, mia moglie mi chiede di allontanarmi un pò che ha voglia di continuare il gioco iniziato in treno, così lei in pochi minuti riesce a portare dietro uno stand, in un magazzino, uno dei due ragazzi. Io li intravedo in lontananza dietro dei cartelloni pubblicitari, lei si appoggia a degli scatoloni, si alza la gonna fino a far uscire la sua fighetta tutta depilata, avvicina il ragazzo a se, gli mette le mano tra i capelli e con forza, spinge la sua bocca fino alla figa e dal suo labiale riesco a capire che gli dice: “ adesso leccami la figa e gustati i miei umori” . Si lascia andare!!!! Sicuramente il ragazzo deve essere molto bravo, lo capisco dalle smorfie del suo viso. Presi dall’amplesso non si accorgono di un addetto allo stand che entra nel magazzino, va verso di loro e appena lo sentono arrivare immediatamente si fermano e il ragazzo preso con la lingua nel fatto (hahhahaha) diventa tutto rosso in viso e scappa via subito, come un ladro. La mia splendida signora con spudoratezza, senza neanche ricomporsi, si avvicina al magazziniere dicendogli qualcosa nell’orecchio, poi con la mano destra se la passa sulla sua figa bagnata, la porta in bocca al magazziniere, continua a dirgli qualcosa nell’orecchio quando poi con un passo in dietro, si abbassa il vestito e esce da quel magazzino lasciandolo con un palmo di naso. Quando ritorna da me, gli do un lungo bacio e continuiamo per tutto il resto del giorno il percorso in fiera, senza più incontrare i due ragazzi volatilizzatisi. La sera riprendiamo il Frecciarossa, destinazione capitale, ma stavolta non troviamo più i ragazzi dell’andata ! Approfittando di un pò di tranquillità chiedo a mia moglie cosa avesse detto nell’orecchio al magazziniere, mi risponde tranquillamente che aveva interrotto il suo orgasmo e, facendogli sentire il suo sapore, gli ha sussurrato che gli sarebbe bastato ancora poco per venire. Arrivati a Roma di corsa prendiamo l’ultimo regionale che ci porta a Latina, il treno è praticamente deserto, mettendo le mani in tasca prendo il suo perizoma tolto la mattina e sventolandolo davanti gli occhi le dico: “e comunque oggi sei andata in giro senza queste!”, lei sorridendo mi guarda, si alza in piedi, alza il vestito e mi dice che è da stamattina che la sua figa reclama un orgasmo e visto che sul treno non c’è nessuno magari me la potrei scopare lì in mezzo allo scompartimento. Non mi faccio pregare, inizio a scoparla con forza, le tiro fuori il seno baciandogli quei capezzoli diritti e tosti per l’erotismo del giorno, nel bel mezzo del piacere, mentre lei gemeva a voce alta, entra il controllore , ci guarda e con un’espressione indecifrabile, dice: “ragazzi ma che cazzo fate?” , mentre cerco di ricompormi, mi scuso per il raptus di eros che ci aveva colto, mentre Luisa rimane spudoratamente nuda a gambe allargate e seno di fuori davanti a quel controllore che non riusciva a distogliere lo sguardo dal suo corpo nudo e guardare i biglietti che gli mostravo. Nell’andare via ci dice di ricomporci, che quella non era una camera d’albergo e che la prossima sarebbe stata la nostra fermata ma la mia mogliettina focosa non era della stessa idea, ho dovuto riscoparla fino a che il treno non è arrivato in stazione, di corsa alla bene e meglio ci siamo rivestiti per uscire da treno prima che ripartisse. Ma è ovvio che lei non aveva fatto in tempo a mettersi molto addosso ma era l’una di notte e praticamente la stazione era deserta. Come dico sempre, adoro quando mia moglie fa spudoratamente la disinvolta trasgressiva . La AMO.
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