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Lui & Lei

Mi scorri dentro


di Membro VIP di Annunci69.it Sparky85
04.11.2024    |    50    |    2 8.7
"Quando sei piccolo è una giornata di gioia da passare in famiglia e parenti, poi cresci, e cominciano a starti sul cazzo sia gli uni che gli altri, e per..."
Odio la domenica mattina, da quando col crescere è diventata sinonimo di postumi dell'alcool, o di
qualsiasi tipo di droga mandata giù la sera prima.
Quando sei piccolo è una giornata di gioia da passare in famiglia e parenti, poi cresci, e cominciano a
starti sul cazzo sia gli uni che gli altri, e per te, la domenica diventa una giornata di isolamento, riposo, e
di odio profondo, specialmente verso te stesso, che come ogni volta hai fatto schifo il sabato sera,
dando il peggio di te.
Ma questa giornata è diversa, perchè nel mio risveglio accompagnato dall'odio per me stesso, insieme a
me, c'è un'altra persona, una donna.
Sta li, nel letto accanto a me, ancora esausta della bella nottata passata insieme, è sveglia già da un pò,
ma si rotola tra le lenzuola, in cerca di qualche altro momento di riposo, sforzandosi di riprendere
sonno, ma il caldo estivo e la luce che già da diverse ore ci sbatte addosso inificia ogni suo sforzo. Ed io
sto li, ad osservarla, con i suoi capelli ricci scuri, che sembrano avere vita propria come un'edera, il suo
corpo ormai semi scoperto a forza di rigirarsi tra le lenzuola mi offre la vista di uno dei suoi piccoli seni, è
girata dalla parte opposta e ne colgo il profilo tracciato dal sole, il suo capezzolo, colto dai raggi del sole,
sembra brillare come un diamante grezzo che aspetta solo di essere smussato.
Si riassesta di nuovo le lenzuola, cercandovi un momentaneo refrigerio, e nel farlo scopre una natica,
che per la posizione fetale da lei assunta, assume una forma quasi perfetta, e non di meno invitante ai
miei occhi, infatti comincio a covare il sospetto, che essendo sveglia, lo abbia fatto apposta...o no...poco
cambia la situazione, tanto lei, anche quando non fa certe cose di proposito, è l'eroticità fatta persona.
Io intanto mi godo ancora lo spettacolo della vista, ma il mio basso ventre comincia a non essere più
d'accordo, e già pensa ad altri tipi di godimenti, tant'è che come un cocciuto, quale che è, comincia a
dare segni di vita...ed io, ormai schiavo da una vita di questo testardo, neanche lotto, e lo assecondo...
Però voglio fare a modo mio, non tutto e subito come il soldatino dei piani bassi vorrebbe, quindi mi
tolgo il lenzuolo da sopra, che copre le mie nudita, rivelando che è tutt'altro semi sveglio il mio cazzo,
ma è già sull'attenti, faccio piano, scendo da letto quasi scivolando per non farmi sentire da lei, faccio il
giro del letto arrivando ai piedi di esso, e appoggio la mia bocca sui polpacci di lei, cominciando a tastare
il terreno..
Lei non se ne accorge, o fa finta, non importa, anche si fosse accorta e stesse al gioco va bene lo stesso,
dal polpaccio comincio a salire, aprendo la bocca e usando la lingua.
La sua posizione di fianco, con una gamba dritta al corpo e l'altra piegata al ginocchio rende tutto un po' scomodo, ma, regala ai miei occhi la splendida vista delle sue natiche, leggermente divaricate, tanto
quanto basta per scorgere l'ano in mezzo ad esse, e un piccolo scorcio di fica...la stessa fica, che ormai è
un po di tempo che mi fa impazzire ogni giorno solo al pensiero di essa.
Anche così, semi nascosta, chiusa, e magari anche non bagnata, sento il suo odore, o forse è la mia
fantasia, che ha legato cosi saldamente il suo sesso all'odore più inebriante che io abbia mai conosciuto
e quindi mi basta la sua vista per sentirlo...
Nel frattempo, io piano piano, arrivo con la mia lingua alle natiche, e per non provocare una sorta di
solletico sulla pelle e quindi un brusco risveglio, vado direttamente al sodo, ma passando per vie
traverse, perchè la porta per il paradiso è ancora chiusa e scomoda, quindi faccio il giro per dietro, e
insinuo la mia lingua su quel bel bottoncino del suo buco tra le chiappe, cominciando a stuzzicarlo con
sapienza paziente, con la punta della lingua, stando attento a non toccarla altrove se non li...
Piano piano comincio a sentire i primi risultati del mio lavoretto di lingua, sento i primi gemiti...si è
svegliata, ammesso che non lo fosse già, e sento le prime piccole e quasi impercettibili contrazioni dei
muscoli del suo corpo, facendomi capire, che, il motore si è acceso...e quindi continuo a scaldarlo...con
la lingua.
Tra un gemito e l'altro comincia a muoversi, sa dove voglio arrivare, e mi spiana la strada, piegando
ancora di più la gamba e lasciando la sua fica completamente scoperta, come un fiore che alle prime luci
del mattino sboccia e offre il suo nettare, ed io trattenendo l'impeto di tuffarmici in tutto quel ben di
dio...ci vado, ma lentamente, trascinandomi la lingua dietro con un movimento uniforme dall' ano,
passando per il perineo e per l'ingresso della vagina strusciando le labbra esterne...ed arrivando
finalmente sul clitoride, prima nascosto e chiuso, ora bello in mostra, duro, lucido del suo liquido, si
offre a me come un frutto da assaporare...
Le contrazioni sono diventate, assieme ai gemiti, dei veri e propri movimenti di godimento, e anche di
irrequietezza, perchè a lei piace essere leccata, ma allo stesso tempo il mio usare la lingua oltre a farla
godere, accresce in lei la voglia di essere penetrata, quindi è sia un'arma a doppio taglio per me, perchè
dovrò dare il meglio dopo, e una piccola tortura per lei, per quanto tortura visto l'ambito mi sembra un
termine un po esagerato, come la quantità di liquido ormai copioso che sgorga fuori da dentro di lei per
l'eccitamento che percorrendo la strada contraria fatta dalla mia lingua poco prima, va a finire sulle
lenzuola.
Non mi piace lo spreco...tutto quel succo che va a finire nel nulla non mi va a genio, quindi con le braccia
ruoto il suo corpo a pancia in sù, le alzo le gambe e con la lingua comincio a leccare dall'ano di nuovo,
salvando quanto di salvabile di quel nettare dolce, che solo lei ha.
Ormai sono diversi i minuti che mi adopero a fare la spola, tra il suo ano e la sua fica, che a gambe
aperte leggermente alzate mi sembra una tavola imbandita di leccornie, apparecchiata solo per me.
Sento i fremiti, e lei comincia a dimenarsi ancora di più, capisco che è in procinto di venire, così mi
soffermo solo sul clitoride, come farebbe lei con il mio glande nella stessa situazione, i movimenti della
mia lingua si fanno sempre piu decisi, veloci, precisi, rendo dura la mia lingua quasi come un cazzo in erezione, e continuo, sempre più veloce la stimolazione, finchè con gemiti, parole e stolzi mi fa capire
che è venuta...
Lei è in trance quando viene, le contrazioni proseguono anche dopo l'orgasmo, si tocca i capelli, il seno,
si contorce...ansima...ad occhi chiusi, mentre con una mano tutto il tempo mi tocca i capelli...in questo
lasso di tempo mollo la presa, perchè potrebbe tramutare il godimento in piccolo fastidio, e non
voglio...quindi le tolgo la mano dalla mia testa, mi alzo da quel piatto prelibato e a gattoni raggiungo la
sua bocca, che bacio cono lo stesso ardore con cui ho baciato poco prima le altre labbra...lei
ricambia...ride, morde, graffia....e si contorce...ma anche a occhi socchiusi, seguendo il mio corpo, con la
mano cerca il mio cazzo, e appena lo trova non lo molla più.
Non faccio in tempo a sdraiarmi di fianco a lei per rendergli tutto più semplice, che è lei che scivola sotto
di me...e con la bocca raggiunge il mio pene, già duro da molto, sono a quattro zampe, e lei è sotto di
me, che gioca con la lingua, praticamente mi sta mungendo ora che usa anche la mano...facendo su e
giù con essa, e con la bocca succhia il mio glande...
Scivola ancora più sotto di me, uscendo da sotto e mettendosi dietro a me, continuando a lavorarmi il
cazzo...è nella stessa posizione mia a quattro zampe ma dietro di me...con una mano forza
contrariamente la mia erezione all'indietro, e mi sega, con la bocca mi succhia il cazzo come stesse
veramente mungendo una mucca, ogni tanto passa anche dalle mie palle...è una posizione
imbarazzante, che in genere è destinata alle donne, ma è piacevole...non so se per la curvatura del pene
o per la situazione in se, fatto sta...che il mio cazzo è diventato di marmo...e lei continua a succhiarlo
avidamente...
Sembra voler arrivare in fondo così, visto la foga e l'impegno che ci sta mettendo..sempre più forte, la
bocca calda mi sta consumando il cazzo, e la mano stringe sempre di più il mio cazzo...mi dice di
girarmi...obbedisco...sono in piedi davanti a lei, che in ginocchio dal basso ammira la grandezza del mio
cazzo, e dell'erezione che ha causato...tutte le vene sul mio membro caldo pulsano sangue....lei sta li
sotto, come lo venerasse...ha gli occhioni lucidi, come ad ammirare la bellezza della situazione...ma dura
poco, perchè apre la bocca e me lo fa sparire quasi tutto dentro...con una mano mi sega, e con l'altra mi
massaggia le palle...mi tira a se...come a dirmi che devo entrare dentro tutto, anche io...sto per
venire...lei lo avverte e aumenta il ritmo...sempre piu forte....sia con bocca che mano...finchè non
schizzo prepotentemente, tantè che da quanto ne faccio e in così breve tempo non ce la fa a trattenerlo
tutto...e i restanti schizzi le ricoprono il visto....poi me lo pulisce e non ne lascia traccia....con cura
minuziosa...
Mi guarda...mi abbasso e ci baciamo...sappiamo ognuno dell'altro...e piano piano ci
risdraiamo...accovacciati uno all'altro...per un po di tempo...ancora in preda tutti e due dai fremiti......
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