La tazza di caffe

Era una sera di un'estate non troppo lontana. All'imbrunire riesco a svincolarmi dal lavoro prima di quanto avessi ipotizzato.
Avevo conosciuto una ragazza poche settimane prima e mi sembrava la sera giusta per sentirla e rivederla dal vivo.
Le messaggio per vedere se non era già impegnata e magicamente mi invita a casa sua.
Dopo innumerevoli peripezie per trovare casa sua, arrivò a destinazione. Un po' stanco dalla giornata ma molto euforico nel poterla rivedere.
Mi aprì il cancello e posteggia nel cortile di casa sua, una villetta immersa nelle campagne del Piemonte.
Eravamo entrambi felici di rivederci, era come se il sole fosse tornato a splendere.
Radiosa col sorriso ipnotico, vestita in una maniera molto casalinga ma non per questo meno eccitante.
Entrammo mi offrì una tazza del suo caffè, quattro chiacchere, tante risate.
Anche se quella tazza di caffè era stata di conforto iniziava a pervadermi un senso di stanchezza dovuta alla giornata lavorativa.
Le chiesi se potessi fare una doccia e in men che non si dica ero sotto il getto del soffione.
Uscì dopo 10 minuti rinfrancato dalla purezza dell'acqua ma soprattutto della sua vista.
Nel mentre che ero nella doccia lei si era svestita di tutto e mi stava accompagnando a vedere il resto della casa.
Il tinello col camino, lo studiolo, l'altro bagno e infine la camera da letto......
La luce sul comodino già accesa dava quel senso di pacatezza che non guastava ed é proprio lì che iniziammo a baciarci, sfiorarci, annusarci.
I nostri corpi si unirono in quel che tanti chiamano sesso, io lo definirei più uno scambio reciproco di attenzioni.
Usammo a ripetizione tutti i sensi che avevamo a disposizione e poi passammo a utilizzare anche tutte le parti del nostro corpo, soprattutto la lingua.
Ci provocammo molti orgasmi col sesso orale e quando arrivammo alla penetrazione fu un susseguirsi di contrazioni muscolari e liquidi che sgorgavano dalla sua vagina.
Eravamo eccitati e godevamo più nel vedere le nostre sensazioni negli occhi più che sentire ciò che accadeva nei nostri sessi. La sua vagina ormai grondava di umori e il mio membro scivolava come se non trovasse nessuna resistenza.
Fu proprio durante quei momenti che la mia amica mi disse una parola che non potrò mai scordare.....GODIMI.....
E lo feci, anzi lo facemmo insieme in un turbinio di sensazioni, spasmi e urla.
La serata finì in abbracci e carezze fino al bacio della buona notte.
Da lì si sono susseguiti altri pochi incontri ma sono altre storie che forse racconterò in seguito.
Purtroppo ci siamo allontanati dopo poco ma ultimamente siamo riusciti a tornare in contatto e chissà che un giorno avrò di nuovo materiale per un altro racconto aggiornato ai tempi odierni.
Grazie cara amica per la tazza di caffè.