Lui & Lei
La collega al bar (racconto vero in prima persona)
di agos2
08.03.2018 |
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"Lei inizialmente era sulle sue scontrosa, faceva l'opposto da farsi, litigavamo molto spesso anche a non rivolgerci quasi più parola se non il saluto, io la..."
Qualche anno fa lavoravo in un bar, un giorno venne il titolare e mi disse, vedi che dovrebbe venire una ragazza a fare la prova vedi un po' come va e dimmi se assumerla o meno(risposi ok).Il pomeriggio arrivo' questa ragazza bruna non molto alta fisico asciutto e scusate la parola con un culo che urlava più che parlava😉, fece la prova e detti al titolare l'ok.
Lei inizialmente era sulle sue scontrosa, faceva l'opposto da farsi, litigavamo molto spesso anche a non rivolgerci quasi più parola se non il saluto, io la guardavo sempre specie fondo schiena, lei forse con coda dell'occhio o forse no, un giorno però lei portava un leggings neri molto attillati e neri non immaginate il cuoricino che gli faceva al suo sedere, ad un tratto guardandolo bene vidi fioccare fuori del tutto il suo perizoma ultra sottile e con un fiocco e di col rosso, in me suscitò un brivido di e citazione, lo sentivo pulsare, e duro in quel istante ero in preda al panico, attimi dopo ci fu un contemporaneo movimento di entrambi ed essere vicini, lei si abbassava per prendere il cestello dalla stoviglia e nello stesso momento io passavo vicino lei, non ci ho resistito lo avevo duro e con un movimento di bacino gli ho dato un colpo, mi è venuto più duro così, in quell'istante infiniti pensieri, mi darà un ceffone, farà finta di nulla, lei si gira scioccata, mi sa che lo a sentito mi son detto, a sorriso e ha fatto finta di nulla, nessuna reazione, in quell'istante mi ha aperto a lei, ad esserlo più esplicito, questo gioco è andato avanti un paio di giorni strusciate toccate involontarie ma fatte a posta.
Fin che un pomeriggio presto io lavoravo tutta la giornata le attaccava alle 16 ma quel giorno non spettava a lei il pomeriggio e nemmeno vederci , quel giorno si presentò, era di giovedì ed erano le 14, a quell'ora chiedevo mezz'ora per mangiare qualcosa, lei era dentro chiusi ed inizia a mangiare, lei mi guardava mi provocava con il suo culo, finii di mangiare e disse vuoi un caffè così mi faccio un espressino(marocchino), e dissi si, però faccio io disse e risposi ok, lei ad un tappo mi dice mi dai una mano? Non si monta il latte, mi avvicinai da dietro e lo appoggiai sul culo sentivo vibrare il corpo il mio pene si irrigidi subito e lei lo senti, la presi con forza dal braccio e la tirai dietro nella stanza deposito, le bai il collo e il seno alzatogli la maglia, le infilai la sua mano nel mio pacco, e lo senti bene, io feci lo stesso scesi con la mano fin lì ancora dovevo toccarli il suo fiore ed era già fradicia, iniziai dolcemente a penetrarla col dito, il suo nettare era caldissimo lo leccai gli abbassai leggings e slip e le leccai tutto mah nel momento più bello, ero pronto a infilare il mio cazzo li dentro mi ero avvicinato stava per entrare, un rumore forte bussavano alla porta del bar, era il ragazzo che avevo turno di pomeriggio, dovetti o ricomporci lei si nascose aprii la porta e lo mandai a ritirare una consegna della mattina per dar modo di far andare via la ragazza nascosta, che peccato persi la possibilità di scoparmela per bene.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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